E io ho paura dell’autocompassione. Impoverisce i pensieri, li costringe in un’unica prospettiva.
Sono felice, dove ho sbagliato?, Diego De Silva

E io ho paura dell’autocompassione. Impoverisce i pensieri, li costringe in un’unica prospettiva.
Sono felice, dove ho sbagliato?, Diego De Silva
Nulla unisce quanto il trovarsi d’accordo sulla stupidità di un terzo.
Io sono il tenebroso, Fred Vargas
Penso alla povera ragazza del video.
E penso a quanto sia vero, oggi più che mai, che per rovinare la vita a qualcuno non occorre essere cattivi. Basta essere superficiali.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Se è vero che non dobbiamo mai identificarci totalmente con i nostri successi, non vedo perché dovremmo farlo con i nostri sbagli.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Se c’è una cosa che questa vicenda mi ha insegnato è che essere disperati è anche questo: non vedere più i confini.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
E non aveva mai smesso di sostenere che l’amore e la seduzione facessero girare il mondo.
La ragazza che cancellava i ricordi, Chiara Moscardelli
La si piantasse di giudicare ciò in cui credevano gli altri. In fin dei conti, c’era chi deificava cose come il denaro o la carriera, la squadra del cuore o l’automobile da lavare al sabato.
Nessuno, insomma, aveva mai niente da ridire sulle tante atee religioni di cui si nutrivano tutti quanti.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Bentornato Avvocato Malinconico!
Quanto mi sei mancato!
Intelligente, ironico, divertente, riflessivo e … napoletano!
L’Avvocato che mentre discute una causa, si distrae, anzi si astrae con i suoi pensieri.
L’Avvocato dalla battuta pronta, sagace, dalla creatività alternativa e che fa morir dal ridere!
La causa che deve affrontare e’ una class action intentata da un’amica della compagna
Maria Egizia, che per Malinconico diventa Maria turca, Maria Galizia, Maria Lucrezia, Maria Ignazia Maria Comizia e così via, contro le relazioni che non progrediscono, uno dei pantani d’amore, così classificati dal buon Malinconico (gli impantanati).
Quando una relazione non porta a nulla, ti sfinisce, ti crea danni psicologici. Ecco, un gruppo di persone “lese”, si presenta da Malinconico per una causa contro il partner che li rende infelici. Malinconico e’ sconcertato.
Il buon avvocato cerca di far capire che per quanto l’intenzione sia filosoficamente interessante, non è neanche lontanamente giuridica. Ma il suo socio e amico Benny, la pensa diversamente!
E intanto continua la vita privata di Malinconico, alle prese con rivelazioni che rivoluzioneranno la sua vita.
Con una fantastica evoluzione del personaggio, che ora impara a convivere con i propri difetti, (e vi consiglio di leggere tutti i libri che hanno per protagonista l’avvocato), un fantastico Malinconico che ci regala splendide digressioni sull’amore tanto vere quanto “necessarie”, quelle che tutti vogliamo ascoltare.
E con un finale da lacrimoni, non posso che consigliarvi questo libro per staccare un attimo e sorridere ad ogni pagina!
Essere il motivo per cui a qualcuno brillavano gli occhi o si spegnevano era una responsabilità che non riusciva a tollerare.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Cosa diceva Anna Magani alla sua truccatrice:
Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Eshkol Nevo ed il suo modo potente di descrivere le tante sfaccettature delle relazioni umane. Per me un grande talento narrativo. Sono tre racconti, molto accattivanti, dove i protagonisti si trovano di fronte ai propri impulsi, nati magari da una perdita, un divorzio, dalla morte di qualcuno.
Omri, il musicista che su consiglio dell’avvocato, affida alle pagine la terribile vicenda che lo vede coinvolto. Il dottor Caro, attempato primario di un ospedale, e la bella specializzanda Liat e l’irrefrenabile impulso di proteggerla. Heli ed Ofer e la scomparsa di quest’ultimo. Cito:
“L’autore indaga dietro le maschere che vestiamo per gli altri, ma anche su quelle che indossiamo quando ci troviamo di fronte a verità troppo difficili, o pericolose da accettare.”
Tre storie, in qualche modo, interconnesse che ci coinvolgono nel profondo, dense di mistero, di qualcosa su cui far chiarezza. Ed accade quello che spesso succede con i libri belli, non si riesce a smettere di leggere.
Si trattava dell’Insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera. Aveva aperto il volume nel punto indicato da una margherita incastrata tra le pagine, a mo’ di segnalibro. Ci aveva trovato una frase sottolineata: “L’amore non si manifesta col desiderio di fare l’amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica ad un’unica donna).
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Le radici sono importanti, ma non possiamo trasformarci in alberi per paura di tradirle.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Un’altra bella scoperta: Fred Vargas.
Omicidi e poesia.
Louis, o il tedesco come lo chiamano, e’ un ex investigatore che dedica la sua vita a tradurre Bismarck e alle scatole di scarpe e che vive con Bufo, un rospo che porta sempre con sé.
Aiutato da tre amici, tre storici (ognuno di un periodo storico diverso) altrimenti detti i tre evangelisti (San Marco, San Luca e San Matteo), non proprio un modello di realizzazione esistenziale, iniziano ad investigare sull’omicidio di due donne a Parigi.
Lucien con il suo fervore, Mathias la sua virtù, Marc con il suo acume, e Louis che non si ferma, scava, indaga, sono i simpatici protagonisti di questo piacevole romanzo. E uno su tutti, Clement, il ragazzo di trent’anni circa, dall’aspetto poco gradevole, scarno, un po’ tonto, “imbecille” come lui stesso si descrive “per suo conto”, che parla in modo strano, ma abile, musicista, non privo di finezza, e che suscita tanta tenerezza, protetto dalla buona e vecchia Marthe, ex prostituta che gli ha fatto quasi da madre.
Un poliziesco “sui generis”, carino, divertente, intelligente con una compagnia di investigatori decisamente fuori dagli schemi.
Mi piace molto questa autrice, riesce a scrivere gialli accattivanti ed anche divertenti. Tra misteri, sparizioni ed umorismo, con scambi di battute esilaranti, la Moscardelli ancora una volta, non delude!!
Olga è la nuova protagonista di questo romanzo. Una tatuatrice. Capisce quando il tatuaggio e’ un mezzo per cancellare le tracce del passato, per rimuovere ricordi infelici e trasformarli in qualcosa di nuovo.
Ossessionata dalla paura di perdere la memoria, di svegliarsi di colpo un giorno senza più un ricordo. Con gli anni impara a trasformare il suo corpo in una mappa simbolica di ciò che conta per lei. Tutti i tatuaggi hanno un preciso significato.
E’ una donna molto solitaria, forte, sicura, coraggiosa, che ama stare da sola, dice quello che pensa senza filtri e ha un padre che l’ha prima abbandonata, poi e’ ricomparso e le ha insegnato ad essere forte, a vivere il più possibile nell’ombra e a non fidarsi mai di nessuno, per proteggersi dalle delusioni e dal dolore, con un addestramento degno di un marine.
Interessanti e carini, tutti i personaggi secondari, che ruotano attorno ad Olga, che l’autrice delinea bene e ti fa venire voglia di conoscerli tutti!
Grazie a questa indagine, Olga capirà che “l’uomo non è un’isola”, abbiamo tutti bisogno di qualcuno, e che ci sono tante persone che le vogliono bene, nonostante i suoi tentativi di fuga.
Consigliatissimo!
Il disordine della stanza lo fece entrare subito in empatia con quell’uomo. Gli erano sempre piaciute le persone che esibivano le proprie imperfezioni.
E’ così che si fa, Giulia Rossi
Un’altra bella scoperta, Eraldo Baldini, autore romagnolo dallo stile asciutto, diretto ed elegante. Genere: giallo, noir.
Siamo a Ravenna, è qui che sono ambientati i tre romanzi brevi che compongono questo libro:
Una caldissima estate
Un trapano in testa
Qualcuno nel buio
Tre storie che si intrecciano e che hanno in comune l’ambientazione, in romagna (in città, in campagna e in riviera) e gli investigatori Righetti, Cardona ed i loro collaboratori. Una narrazione attenta, atmosfere ben tratteggiate della provincia ravennate. I personaggi sono amabili, con qualche difetto, gioiosi, arrabbiati, vittime e carnefici di se stessi.
I tre romanzi brevi mi sono piaciuti molto, c’è suspense dall’inizio alla fine; ci fanno conoscere
la parte oscura di una tranquilla provincia italiana. Ma la vera protagonista del romanzo è la malattia, che sia fisica o mentale, che attanaglia i personaggi.
Il mio esordio con Baldini direi approvato!!
Cosicché io raggiunga la meta, finalmente
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Amare la scrittura, conoscere l'arte della comunicazione.
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