Un puro stato nervoso dalle conseguenze fisiche immediate: oppressione al petto, fiato corto, nervosismo, goffagine (rotta una tazza preparando la colazione), accessi di rabbia dei quali può fare le spese il primo venuto, imprecazioni soffocate che ti avvelenano il sangue, nessun desiderio e i pensieri corti come il fiato. Impossibile concentrarsi, disperazione assoluta, accenni di gesti, accenni di frasi, accenni di riflessioni, niente arriva fino in fondo, tutto rimbalza verso l’interno, l’ansia rimanda sempre al cuore dell’ansia. Non è colpa di nessuno – o di tutti, che è poi la stessa cosa.
L’ansia è un male ontologico.
Storia di un corpo, Daniel Pennac