Ai pensieri succede qualcosa di strano quando si viene presi dal panico. Perché il panico non è costante: ogni tanto si allenta e lascia spazio a ragionamenti del tutto razionali. E’ come chiudere fuori dalla porta il frastuono e trovare finalmente il silenzio, accompagnato da un’improvvisa lucidità. Poi però la paura torna, i pensieri vanno in un’unica direzione, si rincorrono in un circolo vizioso, non rimane altro che la fuga.
L’esecutore, Lars Kepler