Il discorso ruotava tutto intorno al tema del destino. Quello che chiamiamo il nostro destino, in realtà è il nostro carattere, e il carattere può essere alterato. La consapevolezza che siamo responsabili delle nostre azioni e dei nostri atteggiamenti non è necessariamente scoraggiante, perché significa anche che siamo liberi di cambiare il nostro destino. Non occorre che siamo schiavi del passato, che ha dato forma ai nostri sentimenti, né di una razza, né di una eredità, o di un ambiente. Tutto questo può essere cambiato, se abbiamo il coraggio di esaminare come ci ha formato. Possiamo alterare la chimica, a patto che abbiamo il coraggio di isolare gli elementi.
Diario I (1931 – 1934), Anais Nin