Ed ecco un altro bel libro di cui parlare. Il libro è incentrato sulle vicende napoletane (poco note storicamente) della bella pittrice Artemisia Gentileschi, una donna dai profondi occhi neri, fiera, misteriosa, coraggiosa, amante delle provocazioni, anticonformista. Una donna che gli uomini guardano con interesse e le donne inviadiano la pelle fresca, rosea, ma soprattutto il coraggio di donna emancipata, che fa un mestiere solitamente ad appannaggio degli uominn. Una donna segnata dal passato, da una violenza subita, ma che è stata in grado di rialzarsi e riprendere in mano la sua vita! Dal libro emerge, senza dubbio, una personalità affascinante, dotata di forza e di una “malcelata debolezza” (cit.). Non è un saggio, non è una biografia, non lo definirei romanzo storico, ma un fantastico romanzo che ti cattura sin dalla prima pagina, con una protagonista di talento e fuori dagli schemi, la mia Napoli che fa da sfondo alla storia. La Napoli spagnola dove pullulano ladri, truffatori, tanta povertà, ma anche bellezza, cultura, mistero, esoterismo, superstizione. Nonostante le tante disavventure affrontate in città, Artemisia si legherà tanto a Napoli e ai napoletani! La storia mi ha tenuta legata al libro fino alla fine, stimolando la mia curiosità. Una storia intensa, affascinante. Lo stile è ricco, corposo, il linguaggio è di registro elevato, adeguato alla storia raccontata ed ambientata nel 600 napoletano.
Complimenti a Bruno Sacco, che ho il piacere di conoscere di persona, che mi ha affascinata con questa lettura, la consiglio vivamente a quanti come me amano farsi letteralmente catturare dalle pagine!
