Firenze. La polizia indaga sulla morte di Luca Salieri, scavando nella vita di questa giovane vittima. Morte accidentale, suicidio o omicidio?
Il libro ci presenta il punto di vista di tre persone, il morto che ha ancora bisogno di parlare, la sua fidanzata che vuole solo sapere (“tutto è’ preferibile all’ambiguità, all’oscurità”) e l’amante, che perde l’unico legame, degno di chiamarsi tale.
La morte stravolge, mette in discussione, si conosce veramente la persona che ci ha lasciati?
In una prosa sempre delicata, introspettiva, elegante, un mistero si intreccia allo scavo psicologico dei protagonisti.
Non sono stata “trascinata” come in “Non mentirmi”, non è scattata la scintilla. Ho trovato molto originale l’idea di dare la parola al defunto ragazzo, per il resto non mi ha appassionata.
