About my books

Lungi dall’essere recensioni, ABOUT MY BOOKS è una sezione del blog dedicata ai libri che leggo con il doppio scopo 1) di ricordare a me stessa i tantissimi libri che leggo e se mi son piaciuti o meno 2) per far conoscere ai miei followers il genere di libri che mi piacciono. Tutto qua; non ci sono altre pretese! 🙂

MOSHI MOSHI – BANANA YOSHIMOTO

“Mio padre si ritrovò coinvolto suo malgrado in un doppio suicidio nei boschi di Ibaraki, insieme con una donna – una lontana parente, si disse – della quale nè io nè la mamma sapevamo nulla”. E’ Yoshie, la protagonista che parla. L’elaborazione del lutto non è facile per lei ma dopo un anno, si sente pronta per cominciare una nuova vita. Lascia la casa dei genitori, prende un piccolo appartamento in affitto e va a lavorare in un ristorante, sperando così di riuscire a superare il lutto e rendersi finalmente indipendente. Ma dopo poco la madre si presenta a casa sua con una valigia e l’intenzione di stabilirsi da lei, soffocata dalla casa ormai vuota e dalla perenne sensazione di solitudine.

Inizia così una convivenza che fa venire fuori numerosi spunti e riflessioni da parte di entrambe, una bizzarra convivenza che inaspettatamente unirà ancora di più le due donne nel percorso di elaborazione del lutto.

Come sempre Banana Yoshimoto ci trascina nel suo mondo, affrontando temi spesso ricorrenti nei suoi libri: la famiglia con tutte le sue contraddizioni, la morte sempre dolorosa ma che nello stesso tempo crea legami, unisce e con una grande capacità di affrontarlo con tono pacato ma mai distaccato ed il cibo che svolge sempre un ruolo fondamentale nelle sue narrazioni,  punto di incontro per i personaggi che animano il libro come Aratani conosciuto proprio nel ristorante dove lavora e con la quale instaura un timido legame affettivo.

Stile asciutto che rende la lettura scorrevole. Sempre originale, mai banale e con tanti

Spunti di riflessione.

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JEZABEL – IRENE NEMIROVSKY

Gladys, la protagonista del libro, evoca il personaggio dell’Athalie di Racine, che compare in sogno alla figlia, che così la descrive:

“Non ne aveva, il dolore, smorzato la fierezza; aveva anzi, ancora, quella finta bellezza / mantenuta con cure, con espedienti labili, per riparar degli anni le sfide irreparabili”.

L’autrice introduce la protagonista seduta in un’aula di tribunale, colpevole di aver ucciso un giovane ragazzo di 20 anni. Gladys è una donna di avvenente bellezza, il tempo l’ha dolcemente segnata. Una donna che ha vissuto costantemente la sua vita tra balli, piaceri, lussi. Ricca, seducente ed invidiata da tutte per la sua bellezza, circondata ed amata da uomini con assidua dedizione. Lotta durante tutta la sua vita per essere sempre al centro delle attenzioni di tutti gli uomini che la circondano, ed arriva ad uccidere anche per ottenerlo, e a perdere gli affetti più cari.

Avvincente, si legge tutto d’un fiato.

“Non ritrasse la mano; solo le narici sottili fremettero leggermente, e il volto così giovane si trasformò di colpo in un volto di donna, astuto, avido e crudele. Che delizia vedere un uomo ai propri piedi… che cosa c’era di piu’ bello al mondo di quel nascente potere femminile?… Era proprio questo che stava aspettando, che presagiva da tanti giorni… Il piacere, il ballo, il successo… non erano niente, impallidivano davanti a questa sensazione intensa, a quella sorta di fitta interiore che provava!”

“L’amore?” pensò. “Oh no, il piacere di essere amata quasi sacrilego“.

A giuramenti, suppliche, lacrime era assuefatto come l’alcolizzato lo è al vino; non le bastavano mai; ma il loro dolce veleno era necessario come l’unico alimento che potesse tenerla in vita. Non lo nascondeva, pensava che una donna non è mai sazia, che è un piccolo animale infaticabile, che un ambizioso può stancarsi degli onori e un avaro dell’oro, ma una donna non rinuncerà mai al suo mestiere di donna.”

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L’OMBRA DEL VENTO – CARLOS RUIZ ZAFON

A Barcellona, fine seconda guerra mondiale, un libraio porta il figlio nel Cimitero dei Libri dimenticati (luogo segreto dove vengono “seppelliti” i libri dimenticati da tutti).

Qui Daniel entra in possesso di un libro: L’ombra del vento di un autore che si chiama Julian Carax che cambierà il corso della sua vita.

Amore, Intrighi, meschinità, passioni amorose, amicizia e lealtà, follia omicida, segreti da conservare, c’e’ di tutto in questo romanzo egregiamente scritto.

Una storia che ti tiene col fiato sospeso: ogni pagina, ogni riga ti spinge ad andare avanti per sapere… per capire… per conoscere la verità che fino alla fine è intricata e lontano da quello che tu (lettore) possa immaginare.

Protagonisti assoluti i libri (leggere è un’arte in via di estinzione e i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare dice l’autore).

Protagonista del romanzo è Daniel accompagnato nel suo percorso da un personaggio che mi augurerei di incontrare almeno una volta nella vita Fermin Romero de Torres, arguto, esilarante, intelligente, sempre con la battuta pronta, profondo, un amico, un uomo che anche nelle difficoltà più grandi riesce a strapparti il sorriso con la sua ilarità e che ha sempre una perla di saggezza con cui poter istruire il suo piccolo amico Daniel.

ESISTIAMO FIN TANTO CHE SIAMO RICORDATI

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TUTTO PER UNA RAGAZZA – NICK HORNBY

Se avete un figlio di 16 anni e temete che possa precorrere i tempi rischiando una gravidanza, fategli leggere questo libro!

Il protagonista Sam ha 16 anni e una passione grande, come tutti i suoi coetanei: lo skateboard. Il suo Eroe è Tony Hawk, il più grande skater del mondo. Ha un poster in camera sua e gli parla, ascolta le sue risposte, facendolo parlare secondo quanto TH (Tony Hawk) ha scritto nei suoi libri.

Figlio di genitori separati, vive con la mamma che ha 31 anni. Sam, il figlio non voluto, ma tenuto, è la ragione per cui la vita di una quindicenne è cambiata completamente.

Il protagonista vive nel terrore di fare lo stesso errore della mamma e di “rovinarsi la vita”. Non poter andare all’università, non poter più skateare. Si innamora come tutti i sedicenni di una bellissima ragazza che vuole fare la modella, Alicia. Vorrebbe sfuggire al destino della sua famiglia, quella di rovinarsi la vita a 16 anni, ci prova in tutti i modi, ma alla fine cede.

Il sesso, vissuto con la leggerezza tipica degli adolescenti, e le sue conseguenze, pesanti come macigni piombati nel mezzo di una vita tranquilla, troppo difficili da gestire.

Nick Hornby racconta una storia tenera ma carica di significati. Sam non è il giovane ribelle o il ragazzo che agisce e ragiona come un adulto. Sam è un sedicenne, un adolescente che un giorno è allo skate-park con gli amici a ridere e a provare i loro salti acrobatici, e il giorno dopo scappa di casa per le paure di un adulto.

Libro scorrevole che vi strapperà tanti sorrisi.

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VIVI TU PER ME – PAOLO MOSCA

Pietro  è uno sceneggiatore di successo, Laura una ex top model. Convivono, sono insieme da 10 anni, fin quando a Pietro viene diagnosticata una malattia  rara: i suoi muscolinel giro di poco tempo sono destinati a rattrappirsi e per ultimo il cuore. A questo punto, Pietro propone a Laura un patto: VIVI TU PER ME. La spinge a partire per 3 mesi, gli ultimi che ha da vivere secondo quanto dicono i dottori. Dovrà vivere al posto di Pietro, vedere posti, conoscere gente e comunicargli tutto via telefono, via mail, in questo modo farà “viaggiare” Pietro, vivendo con lui o provando a vivere con lui le stesse emozioni.

Dal canto suo, Pietro assume un’ infermiera notte e giorno, che lo aiuti, una ragazza brasiliana, nella quale lui vede una grande somiglianza con Laura da giovane!

Laura scrive a Pietro:

Ma cosa puo’ fare una creatura quando incontra l’essere che l’ha inventata e messa al mondo? Ti seguirò sperando di morire un’ora prima di te, per non impazzire. Se c’e’ un Dio, mi fara’ questa grazia. Se accadrà il contrario, vorrà dire che avrò delle colpe da espiare, che avrò commesso degli errori nei tuoi confronti. Adesso aspetto un fiore al giorno, per riempire quel vaso così triste. Vieni, a respirare tutte le notti il profumo del mio caffè. Ti adoro”

Pietro a Laura:

Lo so che l’amore è fatto anche di carne. Carezze, baci senza fine, abbracci nel sudore. Ma la passione contrasta con la tenererzza che provo a passarti una mano tra i capelli, a soffiarti piano sulla fronte per asciugarti perle di caldo. Ti amo, Laura, ti desidero follemente e nello stesso tempo ti rispetto come una creatura che va lasciata intatta, pura.

Triste, ma bellissimo.

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IL MORBO DI HAGGARD – PATRICK MCGRATH

Un altro bellissimo libro di Mc Grath intriso di una passione devastante.

Ambientato durante la seconda guerra mondiale in Inghilterra, il libro narra la storia d’amore feroce e claustrofobica  tra un giovane medico e la moglie di un primario che lavora nello stesso ospedale.

Una storia d’amore che un po’ alla volta si svela essere molto più morbosa e “malata” di quanto apparentemente possa sembrare. La passione tra Haggard e la donna è destinata a finire malissimo, in molti e diversi modi, e con magistrali colpi di scena.

Le ultime 5 righe del libro sono da brividi lungo la schiena.

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Le mie 50 Sfumature di Grigio, Nero e Rosso – E.L. James

Non sto qui a scrivere di cosa parlano le ormai famose 50 sfumature di Grigio, Nero e Rosso. Anche chi non legge sa perfettamente di cosa parla la trilogia della James, nata Erika Leonard. La storia d’amore tra Anastasia Steele e Christian Gray, perché di questo si tratta, di un romanzo d’amore. E’ stato definito il caso editoriale dell’anno, il primo libro che osa scoprire il lato oscuro della passione, senza nessun tabù. Permettetemi di dissentire. Storia scontata e banale, sin dalla fine del primo libro si prevede facilmente il finale.  Ripetitive le parti che avrebbero dovuto essere quelle principali, ossia gli “incontri di passione” dei protagonisti. Letta la prima, la seconda, la terza poi stufano.

Il personaggio che affascina maggiormente, secondo me, per quanto anche lui sia scontato in alcuni momenti  è sicuramente l’affascinante protagonista maschile, il miliardario Mr 50 sfumature di grigio il cui passato mi ha incuriosito al punto tale da spingermi a leggere il secondo. Il terzo è stato letto per completare la trilogia.

Definirei il primo intrigante, il secondo una favola d’amore e il terzo la scontata conclusione della favola.

A lettura ormai terminata, posso dire che questi libri non mi hanno lasciato nulla.

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Il coperchio del mare, Banana Yoshimoto

La storia di Mari che appena laureate decide di tornare a vivere nel suo paese natale ed aprire un piccolo negozio di granite. La mamma decide di ospitare una ragazzina, figlia di una sua amica, che dopo la morte della nonna a cui era molto legata, attraversa un brutto momento di depressione. Mari non è molto contenta dell’arrivo di Hajime, essendo occupata con il suo negozio e temendo di non avere tempo per far compagnia ad una ragazza piena di problemi. Inoltre, Haijme è magrissima, ed ha una parte del viso coperta dalle cicatrici di un’ ustione. Dalla morte della nonna, non mangia e non esce di casa. Tra le due, invece, nascerà una profonda amicizia, fatta di lunghe passeggiate sulla spiaggia, nuotate, chiacchierate che aiutamo Hajime a guardare al futuro con più ottimismo e fiducia. L’amicizia è il veicolo attraversa cui la Yoshimoto parla di temi come il credere ai propri sogni, la globalizzazione che ha trasformatoil paese natale, l’amore. Il mare, protagonista indiscusso assieme alle due giovani donne, lenisce le sofferenze, protegge, saluta le due giovani donne alla fine della stagione. Scritto bene, il linguaggio è molto semplice come la storia, libro pieno di ottimismo.

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Trilogia della città di K, Agota Kristof

L’unica cosa che sappiamo è che la città di K si trova nell’est dell’Europa e che  siamo in piena seconda guerra mondiale, non esplicitate in maniera chiara, ma sono evidenti i rimandi alla devastazione del conflitto mondiale e i cenni storici relativi. Diviso in 3 parti: il grande quaderno, la prova e la terza menzogna, narra la storia di due fratelli gemelli (i cui nomi Klau e Lucas vengono fuori solo a metà libro) lasciati da una madre disperata alla nonna. Si fa fatica a distingure i due bambini, volutamente l’autrice li fa muovere come un’unica entità, un unico personaggio. Lontani dalla fragilità che dovrebbe caratterizzare l’infanzia, i due bambini annotano tutto ciò che accade attorno a loro su un quaderno che custodiscono gelosamente raccontando con il distacco di un adulto la miseria e le atrocità della guerra, in maniera del tutto impersonale come se non ne fossero toccati. Con un linguaggio crudo, immediato, senza fronzoli l’autrice tocca argomenti molto delicati che lasciano spesso il lettore sorpreso ed infastidito. Chiari gli spunti autobiografici all’interno del primo capitolo dell’autrice che ha vissuto l’angoscia della guerra assieme al fratellino. Corruzzione, povertà, repressione, censura, la denuncia sociale della Kristof. Con parole secche e gelide ed immagini forti, l’autrice ci mostrauno spaccato crudo e reale della vita vissuta durante gli anni della guerra portando il lettore ad un punto in cui non sa più qual è la verità, non sa più chi sono i protagonisti. Un modo “alternativo” per leggere della guerra, con stile scarno e che va’ dirtto al sodo; preparatevi alla lettura di questo libro a ricevere un pugno nello stomaco.

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Trainspotting, Irvine Welsh

Un gruppo di ragazzi di Edimburgo e dintorni sono i protagonisti del romanzo più famoso di Irvine Welsh. Le loro vite si dipanano tra sesso, sballo, droga, rabbia, giornate vuote, alla ricerca di un senso da dare alla propria esistenza ma che non sia fatto di casa, famiglia e lavoro regolare.Più che un romanzo sembra una raccolta di racconti brevi, dove si alternano nel racconto i diversi protagonisti ognuno con il proprio stile, il proprio linguaggio,  i propri intercalari (molto spesso eccessivi e fastidiosi) come quello di Spud fatto di “non per dire”, “capito?”. Ai limiti della legalità, scorre la vita di tutti i protagonisti

ognuno di loro dipendente da qualcosa: eroina, violenza insensata, hashish.  Crudo e d’effetto, un libro che nel bene o nel male lascia il segno.

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Miradar, Ilaria Mavilla

Miradar è il nome di un locale/albergo sperduto nella provincia toscana la cui insegna si accende e si spegne, proprio come la vita dei personaggi descritti, e che diventa la sera anche un locale di lap dance.Libro d’esordio di Ilaria Mavilla, narra di 5 personaggi che si alternano con le loro vite difficili, talvolta dissolute eche si intrecciano tra di loro. Un giorno ci arriva Margherita che vuole affrancarsi dalla vita di operai dei suoi genitori; Margherita incrocia al Miradar altri destini: la rumena Barbara che risparmia tutti i suoi soldi per poter un giorno fuggire con il figlio. Marilù, l’unica prostituta domiciliata al Miradar, che veste i panni della moglie morta di Pepi, suo cliente da tanti anni. Clarissa che insegue i suoi sogni e Sugar, proprietario del night, che affoga nei debiti e passa le giornate a consultare siti matrimoniali. Rabbia, insofferenza, passione si mescolano abilmente in questo romanzo che si dipana in 24 ore; tutti sentono il bisogno di raccontarsi e tutti lottano a modo loro contro l’inesorabile destino che sembra essere già scritto.

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Il corpo sa tutto, Banana Yoshimoto

Con il suo modo semplice e diretto, capace di evocare forti emozioni, la Yoshimoto ci parla del rapporto tra corpo e natura partendo dal presupposto che il “corpo sa tutto”, esprime situazioni di disagio o di benessere attraverso indicatori ben precisi, mancanza di appetito, depressione legati principalmente ad episodi passati delle protagoniste. Nel raccontarli è come se le protagoniste iniziassero un percorso di guarigione, partendo proprio dai ricordi, metabolizzando il dolore soprattutto interiore.

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Nessuno si salva da solo, Margaret Mazzantini

Delia e Gaetano, ex marito e moglie, si ritrovano a cena in un ristorante poco tempo dopo essersi separati. Hanno due figli, Cosmo e Nico, Delia vive con loro. Gaetano è andato a vivere in un residence. Un lungo scambio di battute che li porta a ragionare sul passato, su ciò che è stato, quali errori hanno commesso e con il desiderio condiviso di ritrovare la pace. La cena in un ristorante contribuisce ad aprire gli stomaci pieni di rabbia e a confrontarsi con questa nuova condizione di separati, cercando assieme di capire perché è finita. Si passa da momenti in cui si ricordano assieme particolari romantici o piccanti a momenti di rabbia per quel che è stato. Con il suo stile sempre asciutto e diretto, l’autrice offre un chiaro rimando alle coppie di oggi, soprattutto al fatto che le separazioni aumentano in maniera considerevole così come le convivenze di fronte al calo dei matrimoni.

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Crime, Irvine Welsh

Lontano dal lessico pieno di slang dei ragazzi di Trainspotting, e dall’ambientazione tipica di Edimburgo, Crime trasferisce il lettore in Florida, Miami esattamente dove il poliziotto Ray Lennox si concede una vacanza con la fidanzata Trudi, per staccare dalla sua vita di poliziotto alle prese con un caso di pedofilia che lo ha scosso profondamente  mandandolo in depressione e per organizzare il suo imminente matrimonio. Ma non tutto va come previsto. Ray, dipendente da anni dall’alcol e da cui ha tentato una disintossicazione, dopo una discussione con Trudi,  va in un bar e comincia a bere. Conosce due ragazze e si lascia portare da loro ad un festino a base di alcol e coca (a cui era già avvezzo in passato). La situazione degenera quando Ray si accorge che uno degli amici di Robin sta per approfittare sessualmente della figlia della padrona di casa, la piccola Tianna di 12 anni. Lennox cercherà di salvare la vita della piccola Tianna, preda facile di individui squallidi, mettendo a repentaglio il suo matrimonio, il suo lavoro e la sua stessa vita. Ray si ritrova a combattere i suoi demoni piu’ nascosti, a fare i conti con le paure più profonde. Abile Welsh nello scandagliare l’animo umano e nel far emergere spietata la crudeltà umana con la sua penna sempre molto tagliente.

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Pensilina Vonnegut – Sara Casotti

3 vite che si intrecciano nel romanzo d’esordio di Sara Casotti. Lara, Marco e Cristina, che non hanno nulla in comune se non la paura di vivere. Lara spia la vita degli altri, Marco colleziona liste della spesa e Cristina non ama leggere. Lightmotiv del romanzo è il bookcrossing, iniziativa che lega persone che hanno la passione per la lettura e i libri e che amano condividere tutto ciò. Si lascia un libro su una panchina, in un negozio, per strada, ovunque possa essere ritrovato e letto da un’altra persona che successivamente continua a farlo viaggiare. In questo modo si intrecciano i destini dei personaggi. Un libro leggero, scorrevole, intriso di significati ed emozioni,  le quali vengono fuori pagina su pagina; mi sono piaciuti tantissimo i tratti con cui sono delineati i personaggi del nonno e dell’amico che vive la sua vita su un treno.  3 storie diverse che si intrecciano per diventare una sola.

Consiglio vivamente!

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Diario di un’adultera, Curt Leviant

Narrazione ricca di rimandi, riferimenti, aforismi. Ad una rimpatriata di vecchi amici di scuola, Guido (brillante fotografo e amante delle donne, tante donne) e Charlie (timido psicologo) si rincontrano dopo

Tanti anni. Guido parla al suo vecchio amico di una moglie non amata, di un figlio handicappato e di una splendida amante: Aviva. La violoncellista ebrea che ha rapito il suo cuore. Charlie, memore delle vecchie bugie dell’amico, non crede che Aviva sia reale e si mette sulle sue tracce. Riesce a trovarla; da questo momento in poi si innesca un gioco a tre voci: Guido, Charlie, Aviva. Aviva non solo  è reale, ma è

Proprio la donna bella, affascinante, seducente che Guido aveva descritto in ogni singolo dettaglio. Charlie finisce per innamorarsene ed Aviva che è alla ricerca di affetto, di amore ricambia le sue attenzioni.

Scritto molto bene, pieno di riferimenti a Freud, Jung, e tanti altri grandi del passato. Ma non è questo che fa un buon libro. Infatti, nonostante la storia sia decisamente intrigante a lungo andare, dopo pagine e pagine diventa noiosa. Solo dopo la metà del libro nasce il menage a trois dei protagonisti.  Più di 600 le pagine del libro comprese le note, ma ne bastavano la metà per raccontare tutto. Troppo lunga e ripetitiva la parte riguardante Guido ed Aviva, molto più interessante e vivace la seconda parte del libro.

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Storia di un corpo, Daniel Pennac

Dopo la morte del padre, a Lison viene consegnato un pacco con un diario che il padre ha tenuto dai 12 anni fino alla fine della sua vita, sul proprio corpo. Protagonista di queste pagine è il corpo in tutte le sue manifestazioni. “Il mio corpo reagisce a tutto. Ma non so mai come reagirà.”  (Nda). L’autore ci accompagna in questo percorso attraverso i 5 sensi, un viaggio della vita attraverso le sensazioni

Vissute dal corpo. La storia fisica di un uomo, il racconto di un’intera esistenza che passa attraverso la materialità e la fisicità di ogni momento, di ogni personaggio, di ogni dolore, di ogni sapore, di ogni profumo. Ci si riconosce tantissimo in tanti passi del libro, nelle sensazioni vissute e “fisicamente” riportate. Lettura rapida ed ironica dal finale decisamente atteso; idea originale, molto piacevole da leggere.

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Il prigioniero del cielo , Carlos Ruiz Zafon

Barcellona, dopoguerra. In una città che si sta ancora riprendendo dalla guerra, Daniel Sempere (protagonista dell’Ombra del vento) gestisce la libreria di famiglia, ormai sposato e con un figlio Julian.

Inseparabile amico e dipendente della libreria, Fermin Romero de Torres, il personaggio più riuscito di Zafon. Uno sconosciuto dall’aria trasandata e senza una mano un giorno entra nel negozio, acquista una preziosa edizione  del Conte di Montecristo, paga e la lascia in libreria con una dedica destinata a Fermin.

Con questo episodio si riaprono le porte del passato, antichi fantasmi che tormenteranno  il presente di Daniel e Fermin.

Zafon non delude mai. Terzo capitolo della saga del cimitero dei libri dimenticati, gli ingredienti dei suoi romanzi ci sono tutti: mistero, amicizia, forti sentimenti, suspence. Avvincente, piacevole, conquista sin dalle prime pagine.

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I segreti erotici dei grandi chef, Irvine Welsh

Dennis e Brian  i protagonisti diametralmente opposti di questo romanzo di Welsh. Dennis  gran edonista, che ama divertirsi ed alla ricerca di un padre che non ha mai conosciuto. Brian timido, serio, che non ha mai avuto una ragazza  e con un padre malato che accudisce fino alla fine. I destini dei due si incrociano quando Brian viene assunto nell’azienda di Dennis, il quale è sempre alle prese con la ricerca del padre che lo porta nel mondo dei cuochi di grande successo e nell’epoca d’oro del punk. Dennis matura un’ossessione per Brian che lo insospettisce.

Finale a sorpresa.

Molto più introspettivo degli altri libri letti di Welsh (Trainspotting e Crime), ma non è riuscito a prendermi come gli altri. Ho fatto fatica ad entrare nella storia, anche se non è male. Fatico anche a scrivere due righe. Non mi ha lasciato molto.

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Se per un anno una lettrice, Nina Sankovitch

Solo chi ama davvero i libri, può apprezzare questo testo. La storia vera di una donna che affranta e disperata per la morte prematura della sorella maggiore, cerca nei libri sollievo al suo dolore, risposte e fuga dalla realtà. Decide, con 4 figli, un marito e una casa da portare avanti di leggere un libro al giorno per un anno, scriverne le recensioni e postarle sul suo blog (ReadAllDay a cui io sono ovviamente iscritta). “Il mio anno di lettura sarebbe stato il mio progetto personale di fuga dentro la vita” dice l’autrice. Dai libri si aspetta di ricevere e riceverà consigli, insegnamenti, distrazioni, entusiasmo, serenità e distacco dai dispiaceri della vita.

Un bellissimo libro che consiglio a chi davvero ama leggere; a chi legge per piacere, a chi legge per desiderio di fuga, a chi legge per trascorrere piacevolmente il proprio tempo, a chi legge per imparare. Libro pieno di citazioni e lista di libri da cui poter attingere. Unico neo, il light motiv del libro è la morte della sorella che è presente quasi  in ogni pagina e in alcune occasioni mi ha molto rattristato. Ma è un libro che consiglio.

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Mancarsi, Diego De Silva

“Vogliamo che la persona che amiamo ci dica d’essersi innamorata di noi perché un giorno, senza neanche pensarci, l’abbiamo toccata in un punto in cui non sapeva di essere sensibile, come certe carezze che arrivano molto in fondo per conto loro.”

Con questo libro, De Silva lascia le vicende dell’esilarante Vincenzo Malinconico per raccontarci una storia d’amore, dove sono convinta ognuno di noi possa ritrovarsi. Non siamo, infatti, convinti anche noi che da qualche parte sia nascosto il nostro lui o la nostra lei tante volte immaginati nei nostri sogni? Potrei definirlo un trattato sull’amore, sulle nostre insicurezze, paure, dubbi ed errori. I due protagonisti sono il completamento l’uno dell’altra, ma senza saperlo; entrambi alla ricerca dell’amore completo, unico, quello che ti fa battere il cuore ogni volta che vedi la persona amata. Avrei apprezzato una descrizione più approfondita dei protagonisti. Ma nel complesso mi è piaciuto, anche se sento la mancanza di Malinconico!

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Lady Susan, Jane Austen

“I suoisentimenti sono piuttosto fervidi e l’incantevole ingenuità con cui li mostra fa nascere la legittima speranza che sarà derisa e disprezzata da qualunque uomo la incontri. La sincerità non vale nulla negli affari di cuore e quella ragazza è sempre stata una sprovveduta, schietta per natura o per posa”.

“Nel complesso sono soddisfatta del mio comportamento in questa faccenda: ho dosato nelle giuste quantità prudenza e tenerezza. Altre madri avrebbero insistito perché le loro figlie accettassero all’istante un partito così buono, ma io non mi sono sentita di imporre a Frederica un matrimonio contro il volere del suo cuore, e invece di adottare una misura così drastica, ho semplicemente fatto in modo di renderle la vita insopportabile, cosicché sia lei ad accettarlo di sua volontà. Ma adesso basta con questa fastidiosa ragazza”.

Lady Susan parla della figlia nelle lettere inviate all’amica Mrs Johnson.

Uno dei primi romanzi scritti da Jane Austen è un romanzo epistolare: Lady Susan. Scaltra ed affascinante la protagonista di questo libro è una vedova economicamente disastrata, ma che ama la vita mondana e si diverte a giocare con i sentimenti degli uomini che incontra. Fa da sfondo la società piccolo borghese inglese delle buone maniere, dei pettegolezzi, del matrimonio come unica aspirazione di vita per le donne. Cinica, meschina, calcolatrice e senza scrupoli ma anche intelligente, scaltra, e dalla personalità molto forte. Una donna che ama essere al centro delle attenzioni di tutti, ma che alla fine rimarrà vittima essa stessa delle sue cospirazioni.  Si legge velocemente non solo perchè è molto piccolo, ma anche lo stile è molto scorrevole. Consiglio!

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Sette anni senza di te, Guillaume Musso

La bella ed intraprendente artista bohémienneNikki sposa il  ricco e posato Sebastian. Due mondi opposti a confronto, niente in comune eppure si innamorano. Si sposano ed hanno due gemelli, Camille e Jeremy. Ma l’idillio svanisce dopo poco e i due si separano. Camille sarà affidata a lui e Jeremy a lei. Dopo 7 anni dalla separazione, i due si sono rifatti una vita. Sebastian alla ricerca ancora dell’amore e Nikki assieme ad un poliziotto. Improvvisamente il figlio Jeremy sparisce ed i due genitori si ritroveranno assieme ad inseguire le tracce del figlio scomparso che li porterà a Parigi, New York e in una pericolosa Rio De Janeiro. Questothriller romanticosi discosta un po’ da tutti i libri di Mussò che ho letto e che amo particolarmente. Scorrevole, piacevole da leggere ma in alcuni momenti un po’ scontato e soprattutto manca l’elemento soprannaturale che bene o male caratterizza un po’ tutti i suoi libri.Rimane il Mussò delle descrizioni minuziose ed attente dei personaggi, il Mussò dalla grande capacità di tesserel’intreccio e le relazioni tra i personaggi. Non il suo libro migliore, ma da leggere per chi ama questo autore.

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Mia suocera beve, Diego De Silva

Torna il mitico avvocato Vincenzo Malinconico con le sue esilaranti vicende, questa volta alle prese con un sequestro di personain cui si trova coinvolto come testimone eripreso in diretta dalle telecamere di un supermecato. Il sequestrato è un boss della camorra partenopea, “l’aguzzino” è l’ingegnere che ha progettato il sistema di video sorveglianza del supermercato convinto che il boss sia il diretto responsabile della morte del figlio. Un set tragicomico con spettatori all’ esterno ed all’ interno del supermercato impotenti di fronte all’ intraprendenza dell’ingegnere. Esilarante come sempre Vincenzo Malinconico anche in situazioni tragiche come queste, dove emergono la sua vena ironica, il senso del ridicolo, la sua irrisolutezza e la sua capacità di trovare il comico anche nel tragico. Grande capacità dell’autore in tutti i suoi libri (o quasi) ed anche in questo è di mettere di buon umore il lettore e strappare numerosi sorrisi durante la lettura. Sarà il fatto di essere conterranei anche, ma mi piace particolarmente il suo modo di raccontare i fatti e le sue innumerevoli digressioni mentali.

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Fate bei sogni, Massimo Gramellini

“In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo”.

Fate bei sogni è il libro autobiografico del giornalista de La Stampa Massimo Gramellini e che vediamo in “Che tempo che fa” di Fazio. La storia di un segreto custodito in una lettera per 40 anni. 40 anni di riflessioni, di paure, insicurezze. La storia di un bambino alle prese con l’affrontare un dolore grandissimo come la perdita della mamma a 9 anni. Una sottile vena ironica che accompagna la narrazionepermette di stemperarela tristezza di alcuni episodi pesanti della vita del protagonista. Un libro decisamente triste, che penso possa essere veramente capito e sentito da chi ha vissuto una situazione del genere. Mi ha commosso più volte. Emozionante, commovente ma anche molto lucido. Libro che consiglio a tutti quelli che hanno affrontato un dolore simile ma anche a quelli che stanno attorno a queste persone, permette di capire tante sfaccettature molto spesso non così evidenti.

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Non avevo capito niente, Diego De Silva

Vincenzo Malinconico è l’esilarante personaggio napoletano che ho conosciuto in questo libro e che mi ha fatto leggere subito dopo anche gli altri che lo vedono protagonista. Avvocato NON di successo, separato dalla moglie Nives e con due figli: Alfredo e Alagia (figlia della sua ex moglie).Appena separato da Nives cerca di mantenere un rapporto con lei e con i suoi figli, ma con scarso successo soprattutto nel primo caso. Ma qualcosa di positivo c’e’: la bella Alessandra Persiano PM del tribunale di Napoli che mostra interesse nei suoi confronti.Arguto , intelligente, filosofico, (mi chiedo perché Malinconico abbia scelto di fare l’avvocato, come filosofo avrebbe sicuramente avuto più successo!), il libro è intessuto di pensieri, considerazioni sull’amore, sulla musica, sulla vita, sul matrimonio.Molto piacevole la lettura, scorrevole e divertente. Un punto in più (per me) sicuramente dato dal fatto che è napoletano e ricorre molto spesso ad espressioni partenopee italianizzate.

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Sono contrario alle emozioni, Diego De Silva

In questo libro, Vincenzo Malinconico è avvocato di se stesso, alle prese con le sedute dallo psicoterapeuta che si trova di fronte un paziente che non parla o risponde a stento, che mente e provoca.Come sempre Malinconico riflette sulla vita, sulla quotidianità, sull’amore, sulla musica fornendo aforismi, massime e pensieri ed è un piacere seguirlo nei percorsi tortuosi della sua mente, nell’analisi fai-da-te che fa di se stesso e di tutto ciò che lo circonda.

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Follia profonda, Wulf Dorn

Lo psichiatra Jan Forstner riceve attenzioni da una donna di cui ignora l’identità. Un mazzo di rose, lettere, disegni lasciati sotto il tergicristallo della sua macchina. Inizialmente pensa si tratti solamente di innocue manifestazioni d’amore, ma dopo l’omicidio di un suo conoscente giornalista, si rende conto di essere vittima di una stalker senza pietà. La sua vita e quella delle persone a lui care è in pericolo.Un thriller che scandaglia i lati più oscuri e torbidi di una mente umana.Avvincente, ti prende dalla prima all’ultima pagina. Il crescendo di suspence fa si che il lettore non si stacchi dal libro fino alla fine.

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Honeymoon, Banana Yoshimoto

La storia di Manaka, cresciuta in una casa con un grande giardino che adora ed accanto alla casa di un ragazzo di nome Hiroshi che da amico di infanzia e di giochi diventerà suo marito, non per amore ma per evitare che il papà di Hiroshi possa portarlo via. La loro vita scorre tranquilla fin quando il nonno di Hiroshi muore e sistemando la casa emergono particolari inquietanti che coinvolgono i genitori di Hiroshi partiti per l’America al seguito di una setta religiosa. Angosce ed emozioni come sempre il fulcro anche di questo libro della Yoshimoto. Ma tra i tanti libri suoi letti che solitamente mi piacciono, questo l’ho trovato molto lento, poco scorrevole. Ho fatto fatica a finirlo nonostante le poche pagine. Insipido.

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Serpenti a sonagli, Irvine Welsh

Diversi protagonisti animano questo romanzo di Welsh, alcuni dei quali ricordano tanto Spud, Mark di Trainspotting dello stesso autore. 3 ragazzi nel deserto del Nevada alle prese con strani riti, con il morso di un serpente a sonagli e una fellatio sotto il tiro di una pistola. 3 ragazze di Chicago dedite solo a parlare di uomini, trucchi, linea (la parte decisamente più noiosa); un uomo in fuga dalla ex moglie apre un bar alle Canarie ma sempre alla ricerca del sesso facile, dell’alcol e del calcio. Tutti i temi cari a Welsh sono presenti anche in questo romanzo, dove l’autore scandaglia l’animo umano sempre con il suo registro grottesco, ironico ed immancabilmente osceno ma in una location lontana dalla sua Edimburgo.  Non il più bel libro di Welsh rispetto ai tanti letti, in alcuni momenti anche noioso.

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Mariti, Angeles Mastretta

“Avrebbe voluto che suo marito le dicesse che era bella e che il suo amante le dicesse che l’amava. Impossibile. Stando così le cose, li lasciò entrambi e si comprò un grande specchio e le opere complete di Mozart. Non fu mai tanto felice come in quell’estate azzurra.”

 Mariti è il mio primo libro letto di Angeles Mastretta, autrice messicana. Una raccolta di racconti alcuni brevissimi, altri più lunghi  dove la Mastretta ritrae uomini deboli, forti, seduttori, timidi, dolci, violenti, traditori, assenti, presenti, “letti” sempre attraverso l’occhio attento e vigile delle donne che hanno accanto in quanto mogli, fidanzate, amanti. Donne forti, pazienti, ostinate, molte che tradiscono, altre sono tradite, protagoniste indiscusse del libro. Con una grande semplicità e profondità d’animo l’autrice ci conduce per mano nella vita di tutti i giorni di questi personaggi, disegnando uomini i cui tratti si delineano dalle parole d’amore, di rabbia, di nostalgia ed allegria delle donne che hanno affianco, perchè i mariti sono  ”uno stato d’animo” (nota dell’autrice). Non amo particolarmente i racconti, preferisco un unico romanzo, un’unica storia ma questi racconti mi sono piaciuti molto: universi umani sapientemente raccontati in una sintesi che tocca tutti gli strati più profondi dell’anima.

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Legami di sangue, Irene Nemirovsky

Ogni domenica la famiglia Demestre si riunisce a casa della mamma per pranzare assieme. Tutti impegnati a celare sentimenti, emozioni che li animano ma la tensione e la freddezza si percepisce. Sono tutti contrariati dalla decisione di Alain uno dei figli, che ha deciso di lasciare la moglie e figli per  fuggire con la sua amante, ma per questo ha bisgono di soldi che chiede ai fratelli. La Nemirovsky (che continua a piacermi sempre tanto) tratta temi sempre molto attuali, ipocrisie e meschinità nelle famiglie, attaccamento al denaro, egoismo. Da ammirare la madre che li compatisce tutti, che cerca di tenere unita la famiglia,  e verso la quale tutti o quasi provano profondo rispetto ed ammirazione. (“Le nuore provavano un piacere particolare, un po’ crudele, a dimostrarle deferenza e tenerezza”.)

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I quaderni del pianto, Marcela Serrano

“Ricordo dapprima il freddo, poi il gelo, infine l’incubo. Mi ridestai quando chiesi di vederla e nessuno seppe trovarmela. E finita l’ora delle visite, mi dissero, dovevo andarmene, ormai era notte. Non mi mossi. Ammazzarli tutti, crepassero tutti. Pregai Dio di scatenare un cataclisma che distruggesse la città intera, e crollasse pietra su pietra tutto l’ospedale insieme alla sua gente, crepassero una per una quelle infermiere che parlavano sottovoce come se volessero consolare, uno per uno quei dottori che non si occupavano di questioni amministrative, come se la morte fosse una questione amministrativa, dèi senz’anima. La disperazione di una madre, la forza dell’amore”.

Una donna di umile origini partorisce in un ospedale di campagna una bimba. Dopo qualche giorno in ospedale, le viene detto che la bimba è morta  in seguito ad una febbre violenta, ma senza mostrarle il corpicino. Come ogni mamma che certe cose le avverte, sente che la bimba è ancora viva. Non si rassegna ed inizia una lotta contro tutto e tutti per riprendersi la bambina. Grazie all’aiuto di quello che lei definisce un angelo caduto dal cielo, l’avvocato Olivia, scoprono che nell’ospedale dove ha partorito sono spariti diversi bambini. I sospetti su possibili adozioni e traffico illegale di organi aumentano sempre di più. La protagonista con l’aiuto di altre donne che vivono la sua stessa condizione di disperazione e l’avvocato sempre presente, fonda un’organizzazione che per la prima volta denuncia al mondo intero questi crimini servendosi anche della Tv.Questo libro altro non è che il riscatto di una donna, definita sciocca ed ignorante,  che comprende nel suo tortuoso percorso, quanto l’istruzione sia la linea di divisione del mondo, studia, si informa, impara a parlare in pubblico, pur di mobilitare l’opinione pubblica e riprendersi la sua bambina. Da sciocca ed ignorante a donna di successo. L’evoluzione di una donna, il suo riscatto e la conquista della dignità  sono al centro di questo libro, senza perdere mai di vista il vero obiettivo di tutto ciò: il ritrovamento della figlia. Consiglio questo libro, asciutto ed emozionante come in genere sono i suoi libri,  ricco di spunti di riflessione. Una bella storia di una donna che non si arrende.

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Porno, Irvine Welsh

Porno non è altro che il sequel di Trainspotting. Ritroviamo i protagonisti del romanzo più famoso dello scrittore 10 anni dopo, non più alle prese con l’eroina e la cocaina, o meglio non solo, ma soprattutto a fare i conti con la propria vita, i propri fallimenti, la galera ed il sogno di sfondare e fare soldi (facili). Con l’abilità tipica dello scrittore di riproporre un microcosmo ricco e variegato nella piccola città scozzese di Leith, ritroviamo, quindi, l’arrivista e spregiudicato Sick Boy che torna da Londra e decide di sfondare nel mondo dei film porno, ingaggiando l’esuberante e sexy Nikki, di cui finirà per innamorarsi. Il tenerissimo Spud alle prese con il totale fallimento della propria vita, marito e padre inesistente, in cerca di un po’ di dignità scrivendo una storia della sua città, ma senza alcun successo. Il violento Begbie, uscito di prigione, con un unico desiderio quello di vendicarsi ed uccidere qualcuno. L’amico/nemico di Sick Boy, il furbissimo Renton che sfugge dalle grinfie di Begbie che rivuole indietro i suoi soldi. E poi il donnaiolo perenne Gas Terry, l’indeciso Rab, l’esuberante e senza pudori Nikki, la premurosa piccola Lauren, la bella ed intelligente Dianne (fidanzata di Rent), la frustrata Ali, moglie di Spud, e il superdotato Curtis.

Come tutti gli altri libri letti di Welsh, anche Porno oltre ad essere cinico, divertente, appassionante, offre tantissimi spunti di riflessione, ovviamente protagonisti del blog. L’autore fa parlare in ogni capitolo personaggi diversi adeguandosi allo stile del personaggio stesso, e l’esito è davvero esilarante. Perfetto per una trasposizione cinematografica come è stato per Trainspotting. Travolgente, trasgressivo, cattivo, cinico, divertente, un altro bel libro di Welsh, che si conferma nel mio “mondo letterario” uno dei migliori! Ha la capacità di farti immergere completamente nel mondo da lui creato, estremamente reale e che non lascia spazio all’immaginazione.

A chi ama il genere, sicuramente consigliato!

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Arrivederci piccole donne, Marcela Serrano

Il libro narra la storia, ambientata in Cile, di quattro cugine che si sentono come sorelle; cloni delle quattro sorelle del romanzo Piccole Donne. Nives, Ada, Luz e Lola raccontano se stesse nell’attesa di incontrarsi nuovamente. Da bambine trascorrono le vacanze nella proprietà di famiglia, sono gli anni spensierati di giochi ed innocenti litigi. Poi il colpo di Stato del 1973 in Cile, quindi, la miseria, la fuga, l’arresto di un familiare, la guerra e l’esilio di Ada, la più ribelle delle quattro, a Londra. Passano gli anni e le quattro cugine crescono, sono ormai donne ognuna con un proprio trascorso sulle spalle; il tempo ne ha cambiato i caratteri, ha accentuato le differenze, ma il legame rimane sempre ben saldo. Tra i diversi libri letti della Serrano questo è quello che ho trovato più lento e i continui salti temporali inizialmente mi hanno un po’ disorientata. La lettura è scorrevole, ma si anima dopo le prime 50 pagine.

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Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci

Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d’un tratto, in quel buio, s’è acceso un lampo di certezza: sì, c’eri. Esistevi. Mi si è fermato il cuore.

L’incipit. Monologo di una donna sola che vive la maternità non come il dovere di una donna, ma come scelta responsabile con tutti i pro e i contro. Viviamo con lei la maternità, giorno dopo giorno, rinunce dopo rinunce, fatica dopo fatica. E’ giusto mettere al mondo un figlio, solo perchè lo desideriamo? Lui o lei lo vuole? Vuole venire al mondo? Nel tentativo di cercare una risposta, la protagonista prepara la creatura a tutto ciò che dovrà subire nascendo, alle prepotenze, alla violenza di un sistema difficile qualsiasi sia il sistema in cui si troverà a vivere. Le difficoltà dell’essere donna e quelle di essere uomo. Nonostante la tragicità e il mondo triste che viene presentato, questo libro altro non è che un inno alla vita, alla gioia di vivere. Nulla è peggiore del nulla, ci dice l’autrice. Un libro scritto nel 1975, esattamente 38 anni fa, ma sempre attuale. Intenso, profondo, amaro ma nello stesso tempo dolce, emozionante, che apre la mente a delicate riflessioni. Scritto da una donna, una grande donna per tutte le donne.

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Penelope alla guerra, Oriana Fallaci

E’ strano. Ho comprato questo libro molte vite fa, molti anni fa e l’ho lasciato li a prendere polvere. Le pagine sono diventate gialle. Il titolo Penelope alla guerra mi faceva pensare ad un diario di guerra, essendo stata la Fallaci corrispondente di guerra in diversi conflitti. E non mi decidevo mai ad iniziarlo. Sarà pesante? Troppo descrittivo? Poi, dopo aver letto Lettera a un bambino mai nato, (noto parecchie similitudini tra le protagoniste dei due romanzi), l’ho ripreso in mano e ho cominciato. E stavolta aggiungo anche la foto del libro, l’edizione che ho io, tutta d’oro, è bellissima, ed in brossura come piace a me!

Come è noto, Penelope è la moglie di Ulisse, simbolo della fedeltà coniugale, lo aspetta tessendo pazientemente la sua tela. Qui Penelope è Giovanna, Giò, la protagonista che non si accontenta di aspettare, ma viaggia alla ricerca della propria libertà. Va in America, mandata dal commendatore presso il quale lavora alla ricerca di un soggetto cinematografico. Quella stessa America che è uno stato d’animo, un’epoca; gli americani, come ci dice Oriana, popolo di mediocri guidati da intelligenti rispetto agli italiani popolo intelligente guidato da mediocri. (Una frase bellissima e verissima, ovviamente postata!). A New York, Giò si innamora, regala la sua verginità, si ritrova a vivere uno strano triangolo. Un romanzo molto interessante, la tenacia e la caparbietà di una donna che se ne infischia di una società prettamente maschilista e va avanti nel suo percorso, una donna con i calzoni, una donna che non piange, una donna che sembra un uomo. Non ci vedo una femminista nella protagonista, vedo una donna qual era l’autrice, forte e libera, in grado di affrontare la vita, di non rassegnarsi, sfidando il destino, che cade e si rialza,  e con determinazione porta avanti la propria guerra. Una grande donna. Ciao Oriana!

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Il buio oltre la siepe, Harper Lee

Questo libro l’ho acquistato qualche mese fa. Ero in libreria con Vittoria, mi aggiravo tra i tantissimi libri, ero così indecisa su cosa prendere (tanti, troppi, vorrei comprarli tutti!!!) che ho fatto scegliere a lei. Ed ha scelto questo libro. Ci ho impiegato un po’ per cominciarlo (nonostante anche le sue insistenze); anzi, l’ho preso in mano un paio di volte, letto le prime pagine e poi lo riponevo nuovamente (troppo lento). Ma qualche giorno fa ho deciso e sono andata avanti e non me ne sono pentita. La storia raccontata attraverso gli occhi innocenti di una ragazzina, Scout, ed ambientata in Alabama negli anni ‘30. Si parla di razzismo, argomento ahimè sempre molto attuale, in una società dove l’essere di colore e in questo caso nero diventa uguale a essere diverso, a essere per forza colpevole di ogni crimine, e vittima per questo di isolamento da parte di tutta la società bianca. Al centro del romanzo, la difesa dell’avvocato Atticus Finch padre di Scout e Jem, di un ragazzo di colore accusato di stupro di una ragazza di diciannove anni. Confermo la lentezza soprattutto iniziale del romanzo, poi scorre veloce; spero che facciano leggere questo libro in tutte le scuole come romanzo di formazione quale è, per l’argomento trattato e per i tanti spunti di riflessione offerti soprattutto dal saggio Atticus. Leggevo su internet che è stato particolarmente apprezzato da Obama come esempio di antirazzismo e di tolleranza. Consiglio!

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Un viaggio chiamato vita, Banana Yoshimoto

In questo libro, l’autrice raccoglie i propri ricordi, accompagnandoci per mano in un viaggio nella sua vita. Dai viaggi in Brasile, in Giappone, in Australia, in Italia, alla nascita del figlio, al buon cibo, alla morte del cane. Una Yoshimoto che per la prima volta (almeno per me) ci parla della sua vita, ricostruendo le emozioni vissute attraverso un paesaggio, un profumo, un sapore, un legame particolare con una persona. Pensieri in libertà in un “viaggio chiamato vita”, dove unico obiettivo è accumulare ricordi, intento dell’autrice. Sempre semplice nel suo modo di scrivere, sempre vicina a tutti, praticamente una di noi. E’ la prima volta che leggo un libro della Yoshimoto dove la protagonista è proprio lei; mi ha permesso di conoscerla un po’ di più. Sicuramente non il suo libro migliore, in alcuni tratti è un po’ lento per i miei gusti, ma ho apprezzato moltissimo la descrizione che fa dei luoghi italiani visitati per lavoro assieme a tutto il suo entourage. Mi rende orgogliosa, ecco! Se ve lo consiglio? Mah, se non avete mai letto nulla assolutamente non iniziate da questo. In corso di letture … (sono al suo sedicesimo libro), ci può stare per capire un po’ di più chi è l’autrice. Enjoy your read!

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Inferno, Dan Brown

I luoghi più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali.

Ancora una volta ritroviamo come protagonista Robert Langdon, il famoso professore americano, esperto di simbologia e storia dell’arte, stavolta con qualche problema di amnesia. Evito di soffermarmi sulla trama. I suoi libri mi hanno sempre fatto riflettere su quanto di vero ci sia nelle descrizioni, citazioni, riferimenti alla storia o all’arte. Considerando, però, che i suoi sono romanzi e non divulgazioni storiche o scientifiche direi che il dubbio ci può stare. Sta di fatto che questo libro (come Angeli e Demoni ambientato nella mia adorata Roma), mi ha fatto fare il giro turistico di Firenze e Venezia da casa mia ed alcuni luoghi/monumenti descritti sono proprio come li ricordo io. Anche se alcune parti troppo descrittive e prolungate dei monumenti fiorentini o veneziani rallentano decisamente la storia.
Nonostante il format ormai sia piuttosto ripetitivo, credo dettato dal successo dei suoi libri precedenti, sempre casi editoriali e quindi ahimè dietro solo ragioni di business nel continuare a scrivere libri praticamente uguali… la storia (come tutte le sue secondo me) prende molto, ti mantiene con il fiato sospeso fino alla fine, con colpi di scena frequenti, un ritmo incessante ed uno stile molto scorrevole. Orgogliosa sicuramente che alla base ci sia uno dei nostri capolavori della letteratura: La Divina Commedia di Dante Alighieri. Ma se mi chiedessero: il libro dell’anno? NO. Regalo ad un amico? Magari se non ha mai letto Dan Brown. Buona lettura … nel caso!

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L’umiliazione, Philip Roth

La storia di Simon, attore teatrale di grandissimo successo, poco più di 60 anni che ha perso il suo talento, il suo successo e tutta la sua sicurezza. Non riesce più a recitare, a fingere di essere qualcun altro. In profonda depressione, medita di togliersi la vita; ma quando inizia una storia con la figlia di vecchi amici di teatro più giovane di lui di 25 anni e lesbica fino a qualche mese prima, gli sembra di rinascere.
L’amore può guarire la depressione?
Al centro del romanzo il decadimento fisico ed intellettuale di un uomo da sempre idolatrato, che va verso la fine della sua esistenza cercando da un lato il coraggio di mettere fine alla sua esistenza, dall’altro appoggiandosi al primo appiglio che gli si presenta per rinascere, per ricominciare a vivere. Appiglio trovato in un atipico desiderio fisico per una donna di gran lunga più giovane e con un orientamento sessuale non ben definito. L’umiliazione, da qui il titolo del romanzo breve, sarà proprio quella di legarsi a questa donna per uscire dalla sua esistenza vuota e terribile, interpretando così un ruolo già noto sin dall’antichità, del vecchio che sgambetta dietro una giovincella. E’ il secondo libro di Roth che leggo; piacevole, si legge in pochissimo tempo; mi ha colpito molto la descrizione dei personaggi, le sfaccettature psicologiche, le analisi continuamente condotte sui propri stati d’animo e su quelli altrui. Sicuramente, ne leggerò altri. Mi ha incuriosita …

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Colla, Irvine Welsh

Ritorno ad un libro di Irvine Welsh. Ho deciso di leggerli tutti i suoi, mi piacciono particolarmente. Con questo però, a differenza degli altri, ho fatto fatica ad ingranare. Inizio lento, fatica a capire il soggetto parlante, troppi nomi, troppe situazioni, dopo invece più scorrevole e chiaro. Le storie di quattro amici Billy, Carl, Andrew e Terry attraverso quattro decenni a partire dagli anni ’70. Scorribande, sesso, violenza, donne, droga e problemi sociali sono i temi che troviamo nel romanzo e sempre presenti nei libri di Welsh (almeno in quelli da me letti). I ragazzi di Trainspotting tornano in Colla sotto altre vesti, ma i “contenuti” sono gli stessi. In alcune parti del libro, ritroviamo invece proprio loro, con brevi comparse: il timido Spud, il sociopatico violento Francis Begbie. La trama sempre cruda, brutale. “Consiglio” questo libro (come gli altri dell’autore) a chi ama in particolare ambienti immorali, personaggi cinici, crudi e che vivono la vita contro ogni regola. Ma non il miglior libro di Welsh, sicuramente, un po’ una copia meno riuscita di Trainspotting. Nell’ultima parte, gli anni 2000, vengono introdotte le storie di altri personaggi mai citati prima. Mah.
Una nota stonata, ma veramente stonata … nel libro c’è una parte dove i ragazzi usano violenza su cani. Per la mia sensibilità “animalesca” questo passo non mi è piaciuto per niente e ho saltato la parte.

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Certi bambini, Diego De Silva

“Era così libero dal ricatto della paura, del pericolo, della vita che il pensiero di morire non gli faceva più niente”.
E’ la storia di Rosario, 11 anni, con la sua borsa da calciatore compie il suo primo omicidio di camorra dopo un periodo di addestramento per imparare le regole basilari per uccidere una persona. Rosario, dato troppo velocemente in pasto alla strada e alle sue regole in una Napoli malfamata, anche se mai nominata, si ritrova in metropolitana a ripercorrere alcuni momenti importanti della sua vita che lo vedono prima affianco a Santino, un amico che presta aiuto in un centro di riabilitazione per ragazze, (il bene) e poi a Damiano un delinquente che gli insegna il “mestiere” (il male). Una storia terribile raccontata senza troppo pathos, con uno stile asciutto e spietato; un racconto molto intenso che tocca temi infelicemente attuali della realtà napoletana, a me cara.

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Joyland, Stephen King

Probabilmente sarà che non leggo Stephen King da un bel po’, ma ci sono rimasta male. Non mi sembrava di leggere il King di IT, Misery non deve morire, Cose preziose, La zona morta e tanti altri. La storia, per carità, è carina, l’ambientazione in un parco giochi la trovo fantastica ma non è il King che mi aspettavo. Dov’è il sangue? Dov’è l’horror? Dov’è il King che mi faceva venire i brividi lungo la schiena nel corso della lettura? Desaparecido.
Dev in crisi dopo essere stato lasciato dal suo primo amore, trova lavoro “tuttofare” in un parco giochi della Carolina del Nord: Joyland appunto. Aziona la ruota panoramica, aiuta nel tiro a segno, vende hot dog, e si traveste da cane, mascotte del parco, per divertire i bambini riuscendoci alla grande. Ma un mistero avvolge l’amena atmosfera del parco, ovvero un omicidio commesso anni addietro all’interno del Castello del Brivido e mai scoperto l’assassino. Dev si mette sulle tracce dell’assassino assieme ai nuovi amici e colleghi di Joyland. Tornando a casa, lungo la spiaggia conosce Mike un ragazzino sulla sedia a rotelle affetto da una grave malattia, e con un potere molto speciale che sarà di aiuto a Dev.
Sicuramente, con questo libro King dimostra di essere non solo uno scrittore di horror e basta, ma di saper parlare anche di sentimenti, e di farti emozionare. Ma io che non leggevo King da anni e che desideravo leggere proprio il vecchio King, quello che io avevo lasciato, ci sono rimasta malissimo. Ho letto aspettando sempre da un momento all’altro arrivasse la scena raccapricciante, le urla agghiaccianti, ma niente di tutto ciò è arrivato. Ve lo consiglio? Un romanzo di buoni sentimenti, emozionante a tratti, ma non il King che io conoscevo e che desideravo leggere. A voi la scelta…

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Che la festa cominci, Niccolò Ammaniti

Nel cuore di Roma, precisamente nella splendida cornice di Villa Ada, il multimiliardario Sasà Chiatti proprietario della tenuta, dà una festa di quelle che saranno ricordate a vita invitando VIP e personaggi famosi di ogni categoria. Protagonisti principali lo scrittore di successo Fabrizio Ciba alla ricerca di contenuti per il suo capolavoro e la sgangherata setta satanica delle belve di Abaddon  che tenta di organizzare un sacrificio rituale ammazzando una cantante proprio durante la festa, per riportare in auge la loro immagine e reputazione. La festa finirà per degenerare, ma non svelo altro! A me il libro è piaciuto, la lettura è stata piacevole e divertente soprattutto la prima parte. Spassoso, a tratti surreale, un’alternarsi di situazioni impossibili e assurde animate da personaggi grotteschi ed “iperbolici”. Un’immagine, ahimè, molto veritiera dei vizi e dei mali della società di oggi. Manca la parte “emozionante” dei suoi libri che ho letto; per il resto per chi ama questo autore non leggerlo sarebbe un vero peccato!

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Norwegian Wood, Murakami

Il primo libro di Murakami che leggo. Mi avevano detto che è un autore che crea dipendenza. Vero, verissimo. Il suo modo di scrivere, semplice, leggero, mi rilassa tanto. Questa è una storia di adolescenza. Toru, il protagonista, è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore. (Chi non ha mai avuto questi dubbi?). Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, profondamente diverse l’una dall’altra e che lo attirano entrambe, Toru non può fare altro che decidere o aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui. Una storia fortemente drammatica e reale, dove la vita, la morte e il sesso si intrecciano continuamente. Morte e sesso, tra l’altro, temi cari ai giapponesi, li ritrovo come una costante anche nei libri di Banana Yoshimoto che adoro e in qualche libro di Kyōichi Katayama. Libro bellissimo, tocca le corde di chiunque secondo me. La mia iniziazione di Murakami ed ora non lo mollo più! Buona lettura!

Non conoscevo Norwegian wood dei Beatles, scritta da Lennon. Ora si ed è proprio bella! 😉

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L’estranea, Patrick McGrath

La capacità di questo autore di scandagliare l’animo umano, di percepirne le sfumature, di addentrarsi nella psiche umana per portare alla luce i pensieri più nascosti, le paure più profonde, è davvero unica. In una New York decadente, la storia di Sidney e Constance. Sidney, uno scrittore, che assume sempre più nel corso del loro matrimonio, atteggiamenti paterni nei confronti della moglie, suscitando in lei una reazione molto violenta legata ai drammi vissuti nell’infanzia ed in particolare al suo rapporto con il babbo. Un libro per niente scontato, una storia molto profonda ed interessante che ti tiene con il fiato sospeso fino alla fine (e non è un giallo). Il libro si dipana attraverso i pensieri a volte deliranti di Constance, a volte sconnessi, resi più chiari solo dalle interpretazioni del marito.Un dramma emotivo crescente di una famiglia sfortunata, che trascina anche un’altra famiglia nella sua sfortuna con un finale inatteso. Le nostre radici affondano nella famiglia, e quando si sgretolano le certezze, viene meno la quotidianità, le sicurezze si affonda in un baratro da cui è difficile venire fuori.

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Digital wars, Charles Arthur

Per chi ama la tecnologia e segue con interesse i colossi informatici, per chi come me lavora in multinazionali informatiche da anni, ecco un libro che fa per voi! Google, Microsoft, Apple nel panorama tecnologico mondiale che si fanno “guerra” a suon di tecnologia. Tre aziende profondamente diverse che lottano per la supremazia nel mercato ed il controllo del web. Digital wars analizza tutte le battaglie partendo dalle diverse culture aziendali alla base di questi colossi e decretando la vittoria di ognuno su ciascun fronte. A me è piaciuto tantissimo; sarà perchè ci sono dentro fino al collo, sarà perchè tante cose, tanti retroscena mi mancavano, e perchè sono curiosa di capire cosa c’è dietro questo mondo che in pochissimo tempo ha rivoluzionato la nostra vita quotidiana in ogni modo!

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A proposito di lei, Banana Yoshimoto

Yumiko e Shoiki, due cugini, figli di sorelle gemelle, si ritrovano dopo tanti anni a vivere assieme e a risvegliare ricordi del passato, non sempre piacevoli.  Shoiki eseguendo le ultime volontà della madre, va a trovare la cugina, rimasta orfana di entrambi i genitori, per prendersi cura di lei. Assieme iniziano un viaggio mentale e reale che li porterà nei luoghi legati ai drammatici eventi della loro vita.  Attraverso questo faticoso cammino, arriveranno come ad una purificazione delle loro vite e dei loro cuori, non senza dolore e sofferenza nel ricordare un passato che ha segnato per sempre le loro vite.

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1Q84, Murakami Haruki

Da quel che ho letto, 1Q84 è stato accolto in Giappone come un capolavoro ed elevato a oggetto di culto, tanto che sono comparsi libri e riviste che provano ad indagare sugli interrogativi che pone questo testo. I protagonisti sono Aomame e Tengo, le cui storie si intrecciano nel corso del racconto. Lei un’assassina in gonnella e tacchi a spillo, lui uno scrittore che cerca di raggiungere il successo a cui viene affidato uno strano incarico dal suo editor: riscrivere un romanzo di fantasia, per presentarlo ad un concorso letterario. Il romanzo è La Crisalide d’aria, scritto da una enigmatica diciassettenne.

Rispetto ad altri di Murakami che ho letto e sto leggendo, questo mi è piaciuto meno. Troppo lungo, ripetitivo in più punti, ma non discuto sull’originalità della trama e sul fatto che sia ben scritto, profondo ed originale. Ho letto il libro 1-2, mi manca il sequel. Ma non mi ha presa al punto tale da cominciare subito a leggere anche il 3. Non so, ma i suoi libri hanno sempre un fascino particolare,; Murakami è fantasioso, onirico, visionario, ma allo stesso tempo reale e diretto. Lo consiglio a chi ha voglia di leggere qualcosa al di fuori dell’ordinario.

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La ragazza dello sputnik, Murakami Haruki

Una storia semplice narrata da un ragazzo di cui non si conosce il nome, prima studente poi maestro elementare, migliore amico della protagonista: Sumire. Una ragazza con il mito di Keruac che sogna di diventare una grande scrittrice. Un giorno, durante un banchetto nuziale, incontra per caso Myu, bella imprenditrice coreana e di cui Sumire si innamora perdutamente, non corrisposta. Nel passato di Myu c’è qualcosa che si nasconde, e che verrà fuori solo alla fine del libro. Come sempre Murakami ti tiene attaccata ai libri come pochi sanno fare. Diverse le tecniche narrative usate, la prima persona, la terza, il monologo, ma con uno stile scorrevole e sempre lineare. Una delicata descrizione di amore saffico che prende dalla prima all’ultima pagina. Da leggere!

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Kafka sulla spiaggia, Murakami Haruki

Il destino di un maturo ragazzo di 15 anni che si fa chiamare Tamura Kafka e quello di un vecchio, Nakata, dall’ingenuità di un bambino sono destinati ad incontrarsi in questo surreale, visionario libro del maestro Murakami. Il primo scappato di casa, da un padre famoso e perfido, il secondo scappato dalla scena di un omicidio dove si trova coinvolto suo malgrado. All’inizio ho fatto veramente fatica,  l’ho trovato noioso, lento, troppo visionario per i miei gusti, il reale e il fantastico si alternano in continuazione. Ma poi la trama si intreccia a tal punto che pagina dopo pagina sono stata sempre più coinvolta. Non puoi non amare l’ingenuità, la naturalezza, la semplicità, la dolcezza di Nakata, le sue stranezze e il suo inconfondibile modo di parlare.

Riporto le parole di una recensione trovata su internet:

E proprio la straordinaria commistione tra le suggestioni del Giappone, paese permeato dagli spiriti viventi della tradizione shintoista, e molte tematiche che potremmo definire “occidentali”, prima tra tutte la ricerca di sé stesso (leitmotiv di quasi tutti i personaggi murakamiani),  sono gli elementi che rendono veramente unico “Kafka sulla spiaggia”; ricerca di sé che non avviene come detto solo nella “nostra” realtà: anzi, quello che Murakami sembra volerci dire è che la mancanza di un significato vero della vita è probabilmente una condizione che ci accomuna – i personaggi come i lettori – e forse solo liberandosi dalle dinamiche dell’ ordinario è possibile trovare una qualche comprensione all’assurdità dell’esistenza.

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Chiamatemi Malaussene, Jerome Charyn

Libro che ho comprato nella piccola e mal fornita libreria del paese dove abito, mi incuriosiva la copertina “fumettesca” e il titolo Malaussene (saga di Pennac che non ho ancora letto!). Antonia è una bellissima prostituta creola, Alberto pazzo di lei. Hanno avuto l’incarico dal padre di lui di prendersi cura di un uomo che a causa di un’amnesia è ritornato bambino, non ricorda più nulla della sua vita, ma si immedesima di volta in  volta in diversi personaggi letterari.  Quest’ultimo vuole andare a Parigi alla fiera del libro per arrabbiarsi con l’editor “che ha ridotto il suo Proust in un dischetto digitale”. Ed attorno a questo motivo, si dipana tutta la storia. Tanti i riferimenti letterari in questo piccolissimo libro che si legge in un’oretta.  Velo consiglio? NO! E’ breve si e si legge davvero in pochissimo tempo, ma non mi ha lasciato praticamente nulla.

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E l’eco rispose, Khaled Hosseini

Ho letto i primi due di Hosseini che ho trovato emozionanti, che ti toccano nel profondo e ho aspettato tanto che scrivesse un altro libro. In quest’ultimo, a differenza dei primi due libri, l’Afghanistan è solo sullo sfondo, ma viene dato tanto rilievo ai sentimenti ed in particolar modo ai valori della famiglia. Famiglia che si disperde e si ritrova, nonostante i km di distanza che separano i protagonisti. Devo dire che durante la lettura, ho fatto notevole fatica a capire chi fossero i personaggi le cui storie vengono descritte man mano.  Tanti i personaggi, tante le storie che si incrociano, non è stato facile. Sembra non ci sia un vero e proprio protagonista e non c’è un unico flusso temporale. Rispetto ai primi due, sicuramente questo non ha avuto su di me lo stesso appeal de “Il Cacciatore di aquiloni”  e di “Mille splendidi soli” che ho letteralmente divorato.

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Aspettando domani, Guillaume Musso

Aspetto sempre con una certa impazienza i libri di Musso. Li ho letti tutti, ed anche quest’ultimo non mi ha deluso, anzi. L’ho divorato in meno di due giorni. La storia surreale di Emma e Mattew, lei di New York, lui di Boston. I due si conosceranno per caso su internet, si daranno appuntamento in un ristorante, entrambi si presenteranno all’appuntamento, ma non si incontreranno mai. Si susseguiranno una serie di colpi di scena, che vi terranno col fiato sospeso ed incollati alle pagine fino alla fine. Una trama dolce, originale e misteriosa nello stesso tempo. Mi ha ricordato un  po’ il film (bellissimo) Sliding doors con Gwineth Paltrow. Io ve lo consiglio, ragazzi. Poi fatemi sapere!

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La strada verso casa, Fabio Volo

Questa volta protagonisti dell’ultimo libro di Volo sono due fratelli, diversissimi tra di loro e per questo distanti, Andrea il maggiore e Marco, che le vicissitudini della vita spingono a ritrovarsi ed avvicinarsi. Libro semplice e scorrevole come tutti quelli di Volo che ho letto. Quello che mi piace delle storie di Fabio (mi piace chiamarlo per nome, perché con le sue storie di vita quotidiana è come se lo sentissi “uno di noi”), è che narra sempre storie reali, di vita quotidiana vicine a problematiche attuali e che in bene o in male riguardano ognuno di noi. Detto ciò, quest’ultimo all’inizio soprattutto ho fatto un po’ fatica a leggerlo; avendo letto tutti i suoi libri, mi sono un po’ stufata. Vi riporto solo un passo, oltre le frasi già postate, che mi ha fatto tanto ridere e che condivido con voi. Marco, il fratello più piccolo dice ad Andrea:

Pensa ad essere figlio di Isaac Newton. Torni a casa da scuola tutto gasato per aver risolto un problema e lui nel frattempo ha scoperto la legge di gravità, la meccanica classica, il calcolo differenziale. O pensa al figlio di Einstein, di Enrico Fermi, di Ganhi. Di Freud. Che cazzo gli vuoi dire a un papà così? Pensa essere figlio di Neil Armstrong. Torni a casa da un viaggio e non ti viene neanche la voglia di fargli vedere le foto. Che cazzo gli vuoi dire a uno che è andato sulla luna: Papà guarda questo sono io in pullman che vado al mare? E si erano messi a ridere. 

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L’ultima riga delle favole, Massimo Gramellini

Ho letto questo libro dopo aver letto “Fate bei sogni” che mi è piaciuto tantissimo. Questo decisamente meno. Sicuramente tanti gli spunti di riflessione dalla storia di Tomas (riportati nel blog), ragazzo insicuro e che non crede più a nulla, catapultato in un mondo fantastico dove pian piano riscoprirà il proprio talento e l’amore. Interminabile, lentissimo, a tratti noioso.

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La Mennulara, Simonetta Agnello Hornby

Ambientato in Sicilia negli anni ’60, la Mennulara parla della morte e della vita di una domestica, Maria Rosalia Inzerillo detta la Mennulara appunto (raccoglitrice di mandorle), a servizio della famiglia Alfallipe.  Una donna umile, di modeste origini, analfabeta che riesce a diventare un’accorta amministratrice del patrimonio di una famiglia benestante siciliana. Tutto ruota attorno ai misteri, intrighi della cameriera, che fanno parlare tutto il paese. Tutti ne parlano perché sanno e non sanno, argomento principale la sua ricchezza di dubbia provenienza,  le ipotetiche relazioni con la mafia locale. C’è chi la venera, chi la odia, chi la maledice. “Divertimento maestoso” commento di Busi, non mi ci ritrovo. Mi ha fatto sorridere si, ma non divertire. Il primo libro che leggo di questa autrice e devo dire che non mi è dispiaciuto. Personaggi ben delineati, una storia intrigante, nuova ed avvincente. Un gradito regalo di compleanno!

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Doctor Sleep, Stephen King

Che io sia legata al RE, perché mi riporta all’adolescenza, periodo nel quale è cresciuta in me la passione per la lettura, è fuori discussione. In più, i libri si legano molto al periodo in cui li leggo e Doctor Sleep l’ho letto durante una toccata e fuga nella mia città natale per il compleanno del mio papà, e in WOW, mia attività aperta da poco. Se vogliamo anche sottolineare che è un regalo del mio amore, direi che tutto si sposa alla perfezione, affinché questo libro rimanga impresso nella mia mente nei secoli dei secoli, AMEN! Per quanto pensi sia finito il tempo di It, Misery, Cose Preziose, La metà Oscura, Il gioco di Gerald e chi più ne ha più ne metta, questo mi è discretamente piaciuto. O quantomeno, mi è piaciuto di più di Joyland che ho pensato non fosse stato scritto da King. Come dicevo prima, leggere King è come fare un salto nel passato, tornare indietro nel tempo a quando ero poco più che ragazzina e passavo le ore a divorare i suoi libri o le notti attaccata alle sue pagine. Tutto ciò per dire che quando leggo King l’aspetto emozionale conta sempre tanto.

Sicuramente, mi aspettavo qualcosa di più adrenalinico, un po’ più da brivido. I nomi dei personaggi del Nodo sembrano usciti da Hogwarts. 🙂 Nel complesso però, giudizio positivo, l’ho letto con piacere, non mi ha annoiata. Promosso, ma non con il massimo di voti.

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Il lercio, Irvine Welsh

In genere leggo sempre con piacere Welsh. Sarà che questo non è proprio uno di quei momenti semplici della vita, ma devo dire che l’eccessiva volgarità, gli avvenimenti crudi, le storie estreme “politically scorrect” stavolta mi hanno dato proprio fastidio. Ho fatto davvero fatica ad arrivare alla fine e lo ammetto, ho anche saltato qualche pagina. Non mi sembra di essermi persa nulla, continuavo a seguire “il filo” , forse perché un filo in questa storia non c’è. Tutto parte dall’omicidio di un ragazzo di colore, figlio di un pezzo grosso e il caso viene affidato a Bruce Robertson, detto Robbo. Poliziotto ambizioso, ma tra i più depravati, LERCI appunto che possano esistere che passa la sua vita a sniffare cosa, andare a donne, e bere! Che dire? Leggete altro di Welsh, ultimo in classifica tra i tanti suoi letti.

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Memorie delle mie puttane tristi, Gabriel Marcia Marquez

Mea culpa, è il secondo libro che leggo di Marquez e il primo forse non è tanto noto: Diatriba d’amore di una donna contro un uomo seduto, monologo di una donna che dopo 25 anni di matrimonio trova il coraggio di reclamare il suo bisogno d’amore al marito, seduto in poltrona a leggere il suo giornale non curandosi della donna. Un monologo ECCEZIONALE, che vi consiglio assolutamente! Ma veniamo a “Memorie delle mie puttane tristi”. Perché ho aspettato così tanto tempo per leggere Marquez? Mi è piaciuto tantissimo. Non so come dire, mi ha rasserenata. Un racconto sull’amore, sulla vita, sulla vecchiaia. Una storia di una dolcezza disarmante, di un amore assoluto. Un vecchietto coltissimo e che ama la musica classica, all’alba del suo 90esimo compleanno decide di regalarsi una notte d’amore con una ragazzina vergine, riscoprendo l’amore semplicemente guardandola, sfiorandola. Un racconto dolce e malinconico. Aprirà la strada ad altri libri di Gabo.

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Dell’amore e degli altri demoni, Gabriel Garcia Marquez

Mi avvicino ai capolavori di Marquez per la prima volta. Mea culpa, avevo letto solo Diatriba di una donna contro un uomo seduto. La storia d’amore tra Sierva Maria, rinchiusa in un monastero accusata di essere posseduta dal diavolo, e Deluara giovane prete incaricato di esorcizzarla, ci trasporta in un turbinio di passioni e desiderio reciproco. Devo dire che scopro un autore, mi piace come scrive e come riesce a trasmettere emozioni, passioni,  sentimenti e riflessioni. Testo intenso e ricco di sentimenti; Marquez sa come avvincere il lettore!

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Memorie delle mie puttane tristi, Gabriel Garcia Marquez

Se Dell’amore e di altri demoni mi è piaciuto, questo lo ha superato di gran lunga. Struggente e gioioso racconto lungo con protagonista un vecchio giornalista che appena compiuti 90 anni , decide di regalarsi una notte d’amore con una fanciulla che potrebbe essere sua nipote. Riscoprendo il solo piacere di guardarla e accarezzarla, “senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore.” Gran libro di riflessione umana sulla solitudine. Un libro delicato, realista, nostalgico. A me è piaciuto molto, e leggendo a posteriori le recensioni a quanto pare non gode di particolare popolarità. Molti lo trovano noioso, io l’ho trovato bellissimo. Il bello della lettura!

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Fiore di poesia, 1951-1997, Alda Merini

Questa raccolta di poesie della Merini mi è capitata per caso davanti agli occhi in libreria. Non amo particolarmente la poesia, ho letto veramente poco e non sempre la capisco sinceramente. Quello che ho capito però, è che se leggo poesia, leggo versi di anime tormentate, ne sono proprio attratta. Sono gli unici versi che riescono a tenere sveglia la mia mente, cercando di concentrarmi oltre modo per dare un senso alle parole.  Dolore, pazzia, solitudine, diversità al centro di questa raccolta che mi è piaciuta,  e che contiene anche una serie di aforismi, genere che apprezzo particolarmente. Non escludo di leggere altro più avanti.

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Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen

Libro che non ha bisogno di presentazioni, semplicemente un CAPOLAVORO che non avevo ancora letto, ma che giaceva da anni sulla mia libreria. Un CAPOLAVORO, punto. Posso dire il classico più bello che abbia letto finora. La storia di 5 sorelle, diversissime tra loro per modi di pensare e di agire, la cui madre ha come unico pensiero quello di “sposarle” presto e con un buon partito. E’ stato una piacevolissima sorpresa, non pensavo mi prendesse così tanto, finito in pochissimi giorni. Oltre all’amore, l’autrice ci fa conoscere la mentalità, gli usi e costumi del tempo in cui le vicende sono ambientate. Ogni personaggio è sapientemente delineato, molti dei loro comportamenti possono essere tranquillamente riscontrati anche nella società di oggi. Direi che è un romanzo che non può assolutamente mancare nella libreria di una persona!

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Storia di una ladra di libri, Markus Zusak

I libri sulla Germania nazista e gli ebrei mi son sempre piaciuti. La mia tesi di laurea ha come argomento le leggi razziali in Italia e gli ebrei italiani, lo dico per sottolineare che è stato per me sempre un argomento di grande interesse. Mi è stato regalato a Giugno, l’ho divorato. La storia d’amore di Liesel con i libri e le parole che sono per lei l’unica fonte di gioia durante i tempi duri del nazismo. Questo libro racconta emozioni attraverso le parole, i colori, i disegni. Non ho ancora visto il film, ma lo farò molto presto. Una storia meravigliosa, molto triste, toccante;  quello che mi ha più colpito e che ho capito solo dopo, è stata la scelta del narratore. Non lo svelo, è scritto comunque in rete, ma quanto meno non lo saprete da Live&Read.  Forse il più bel libro che abbia mai letto sull’Olocausto. Consigliatissimo!

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Nemesi, Jo Nesbo

Il thriller è un genere che mi piace molto e che compare spesso nelle mie letture. Quelli scandinavi  mi piacciono particolarmente. Fedeli amici del commissario Harry Hole sono l’alcol e la caccia agli assassini. Questa volta dovrà occuparsi di due casi, uno dei quali lo coinvolgerà in prima persona. Qualcuno sta cercando di incastrarlo. La donna con cui è stato a letto il giorno prima, ma di cui non ricorda nulla sotto gli effetti dell’alcol, viene trovata morta. Sembra trattarsi di suicidio, ma dopo l’arrivo di una email anonima inviata alla posta elettronica di Hole, il commissario capisce che qualcuno vuole incastrarlo. Comincerà le sue ricerche che lo porteranno fino in Brasile a contatto con pericolosi trafficanti di droga.

Credo che una delle caratteristiche principali per chi scrive thriller sia quella di riuscire a tenere incollato il lettore al libro fino all’ultima parola. Così è stato per questo libro. Quindi approvato, e consigliato!

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Cosmofobia, Lucia Etxebarria

Ambientato nel quartiere madrileno di Lavapies, che ricordo con grande piacere. E’ un romanzo corale, non c’è un unico protagonista, sono tanti i personaggi e le storie che si intrecciano. Una società multietnica, composta principalmente da immigrati, povera gente, ma anche di intellettuali, pittori, attori e musicisti. Leggevo che si basa sui racconti di operatori sociali che lavorano nel Centro Social del Parque del Casino. Un romanzo che avevo iniziato anni fa, ma che dopo le primissime pagine ho lasciato. L’ho ripreso pochi giorni fa, perché devo dirlo la copertina mi ha sempre molto incuriosita. E l’ho trovato, come tutti i libri della Etxebarria, molto carino, reale, attuale e scritto bene. La Etxebarria si conferma una buona scrittrice, che mi piace sempre leggere e condividere! 😉

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Dexter, il devoto, di Jeff Lindsay

Ho cominciato a leggere Dexter, dopo aver visto qualche puntata della serie. Dexter non può non piacere. Il ragazzo perfetto, della porta accanto, ben educato, fidanzato e con una brillante carriera come ematologo. Ma dietro questa apparenza di bravo ragazzo, si nasconde l’altra natura di Dexter: il vendicatore che uccide i cattivi. In questo libro è alla ricerca di un pericoloso criminale, Danco, mentre deve “difendersi” dal sergente Doakes della sua squadra che lo pedina da giorni, quasi come se avesse scoperto il suo terribile segreto e cercasse solo la prova per incastrarlo. Dexter mi piace da morire, auto-ironico, divertente, dalla battuta pronta; la dualità della sua personalità è ben descritta, e mai come in questo libro Dexter è alle prese con prove sempre più difficili per sembrare una persona “normale”, una persona con dei sentimenti, che dichiara più e più volte di non avere. Trama intrigante, lettura scorrevole.

Buona lettura!

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Ho il tuo numero, Sophie Kinsella

Cosa succederebbe se ti rubassero il cellulare? Ecco. Spesso ho pensato a questa cosa, “TRAGEDIA”! Mi sentirei persa, proprio come si è sentita Poppy, la protagonista del libro. Ad una settimana dal matrimonio, a Poppy rubano il cellulare. Ne trova uno per caso in un cestino di un albergo e comincia ad utilizzarlo. Non può rimanere scollegata in un momento come questo: deve cercare il suo preziosissimo anello di smeraldo, che ha perso, organizzare il matrimonio assieme alla wedding planner Lucinda e sistemare alcune cosette con i suoi futuri suoceri. Non sa che quel telefono appartiene ad un’azienda; ne verrà fuori un disastro dopo un altro. Il telefono e lo sconosciuto proprietario metteranno a soqquadro tutta la sua vita. Divertente, esilarante, molto carino. Le piccole gag che si trovano in tutte le pagine, l’alchimia che si crea tra i due protagonisti rendono questo romanzo una piacevole e leggera lettura da spiaggia.

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Amori ridicoli, Milan Kundera

Amori Ridicoli è una raccolta di 7 racconti di Kundera sull’amore. Solitamente non amo particolarmente i libri di racconti, preferisco una storia unica, ma alla penna e allo stile di Kundera non si può dir di no. Molto carino, leggero e allo stesso tempo profondo. L’autore ha detto di aver scritto questi racconti “con maggior divertimento, con maggior piacere.” Piacere trasmesso al lettore con una velata ironia. Quello che mi ha fatto sorridere maggiormente è stato il falso autostop intriso di malintesi che si creano a volte nelle coppie, mettendo in scena un gioco che permette di comportarsi in maniera completamente diversa da come siamo realmente. Kundera nuovamente approvato! Buona lettura!

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Donne dagli occhi grandi, Angeles Mastretta

Una carrellata di personaggi femminili popolano questo romanzo della Mastretta. Sono le “zie” dell’autrice, o almeno lei così le definisce. Donne con i loro desideri, i loro amori, le loro umiliazioni, le loro paure e a volte le loro vite doppie. Un libro carino sull’universo femminile, dove gli uomini fanno solo da contorno per fornire spunti all’approfondimento psicologico delle protagoniste. Un libro per sole donne, secondo me. Carino!

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La lunga notte del dottor Galvan, Daniel Pennac

Il dottor Galvan racconta la folle notte di turno al pronto soccorso di qualche anno prima. Un uomo seduto nel corridoio dice solo: “Non mi sento tanto bene”. Vengono convocati d’urgenza tutti gli specialisti, nessuno riesce a capire cosa ha esattamente. Galvan rimane accanto al letto del malato, ma finisce per addormentarsi. Quando si risveglia il malato non c’è più.

Esilarante racconto di poche pagine di Pennac, il cui stile è sempre inconfondibile. Simpatico, divertente, esilarante, si legge in un’ora. Un’ora di buon umore!

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La vita sessuale delle gemelle siamesi, Irvine Welsh

Una personal trainer di Miami Beach finisce sotto le luci dei riflettori per aver disarmato ed immobilizzato un uomo. Per caso una donna Lena Sorenson, artista obesa in cerca di ispirazione, che passava di lì in quel momento, filma tutto con il cellulare e dà il filmato alla polizia. Lucy Brennan, la personal trainer diventa così una celebrità! Dopo questo fortuito incontro, Lucy diventerà la personal trainer di Lena, che vorrebbe dimagrire e rimettersi in forma. Si svilupperà tra le due un rapporto quasi morboso con risvolti a sorpresa ed un finale altrettanto sconvolgente!

Sarà anche perché sono una sportiva, ma questo libro di Welsh mi è piaciuto tantissimo. Tra violenze, ritorsioni, sesso, linguaggio scurrile ed osceno, è il solito e bravissimo Welsh che affronta sempre le grandi contraddizioni della società!  Lo consiglio a tutti, ma in particolare a chi ama storie avvincenti e a chi predilige romanzi più psicologici. Ma anche agli sportivi!! 🙂

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Splendore, Margaret Mazzantini

I libri della Mazzantini mi son sempre piaciuti, alcuni molto tristi e toccanti, ma sempre belli. Ed anche “Splendore” ha saputo toccare le corde del mio cuore. “Saremo mai noi stessi?”, è la domanda che si pongono  Guido e Costantino, protagonisti di questo romanzo alla ricerca della loro identità sessuale. Due persone profondamente diverse, ma unite da un legame indissolubile che anche la distanza non ha mai intaccato. La realtà di quello che si racconta ha mosso le corde del mio cuore: l’incapacità di accettare la propria identità, il desiderio represso di essere, di vivere come una vera famiglia, l’amore omosessuale raccontato con delicatezza e profondità. Ho letto diverse recensioni critiche nei confronti del modo di affrontare il tema dell’omosessualità, quasi come di offesa al gay. Mi piacerebbe sapere cosa pensa una persona gay, però, leggendo questo romanzo. Sicuramente il suo narrare, questa stavolta, mi è piaciuto meno. L’ho trovato un po’ forzato in più punti del romanzo.

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E’ così fragile, Stefania Sabattini

Come più volte scritto, lego molto i libri alle persone. Se mi è stato regalato, o anche se mi è stato consigliato. Questo libro l’ho ricevuto in regalo per posta qualche mese fa da una blogger: http://righeorizzontali.wordpress.com/. E’ il suo primo libro e lo consiglio a tutti voi! (Lo trovate in tutte le librerie)! Potete immaginare la gioia nel riceverlo e successivamente leggerlo. E’ la storia di due amiche, Viola e Marina, amiche sin da piccole, quasi due sorelle. Un romanzo di amicizia, LA vera amicizia. E’ così fragile accompagna il percorso di crescita delle due protagoniste sin dall’infanzia, passando dai difficili anni dell’adolescenza fino alla maturità. Dolore, scelte difficili, sentimenti, emozioni, c’è tutto in questo romanzo. Mai scontato, ti rapisce ad ogni pagina con la sua lettura piacevole e scorrevole. Emozionante, da occhi lucidi in più momenti!

A breve su Live&Read un’intervista a Stefania Sabattini, mia cara e dolce amica di blog! ❤

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After dark, Haruki Murakami

Riprendo in mano Murakami. Con lui è così … lo abbandono per un po’, poi ne leggo uno e di seguito ancora un altro, per poi staccarmene nuovamente. Il fascino di Murakami …

Mari, Eri, Takahashi, Kaoru incrociano le loro vite tra Love Hotel, bar e night club che restano aperti fino all’alba, in un quartiere di Tokyo che inizia a vivere quando cala la notte. Come sempre, i personaggi di Murakami sono avvolti da un alone di mistero e tutti con un passato nascosto che riaffiora pian piano. Con la sua semplicità e lo scorrere delle pagine, Murakami riesce a farti sentire “vicini” i suoi personaggi. La combinazione tra reale ed irreale, conscio ed inconscio, sogno e realtà anche qui è presente, rendendo ancora una volta un suo libro letteralmente magico.

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A sud del confine, a ovest del sole, Haruki Murakami

Il suo più bel libro letto finora. L’ho divorato in pochissimi giorni; come sempre Murakami ha questo potere di tenermi attaccata alle pagine e di voler andare avanti continuamente, senza mai fermarmi! Ho trovato questo libro molto più “intimista” ed introspettivo rispetto agli altri letti. Quasi un monologo interiore del protagonista, dove gli altri sono soltanto un mezzo per approfondire se stessi, la propria vita, le proprie emozioni. La storia di Hajime dall’infanzia alla vita adulta tra solitudine, desideri, mistero, realtà e sogno. Un libro romantico e malinconico allo stesso tempo; ogni pagina un’emozione. La storia di due amanti nati sotto una cattiva stella. Fa da sfondo la musica di Nat King Kole, da cui il titolo del libro. Lettura consigliatissima! Il nobel l’avrebbe meritato tutto!

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La forza del desiderio, Massimo Recalcati

Massimo Recalcati è uno psicanalista di Milano. La forza del desiderio è un libricino di 57 pagine che si legge tutto d’un fiato. Riflessioni sul desiderio, sulla forza dello stesso in tutte le sue sfaccettature. Desiderio è vita, dice Recalcati, e quando una persona rinuncia a seguire la chiamata del desiderio, la vita si ammala. Interessanti le teorie sostenute, continui i riferimenti a Freud e Lacan psichiatra e psicologo francese, punto di riferimento e mentore concettuale dell’autore.

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Confessioni di una maschera, Yukio Mishima

Ho preso in mano questo libro almeno 3 volte, rimettendolo al suo posto poi, senza leggerlo. Non so perché, avevo cominciato ma già alla prima pagina in quel dato periodo non mi attirava. Questa volta sono andata avanti e meno male. E’ importante, direi fondamentale il momento in cui decido di leggere un libro piuttosto che un altro. E con Confessioni di una maschera è capitato proprio questo: libro giusto al momento giusto. Un profondo e schietto monologo del protagonista che racconta le esperienze fondamentali della vita sin dall’infanzia, confessando gli eventi che l’hanno portato a conoscere se stesso e alla creazione di una maschera  per celare agli altri la sua reale natura, ovvero il suo trasporto verso persone dello stesso sesso. Il protagonista definisce preambolo della vita tre episodi particolarmente significativi: 1) il ricordo di un uomo che indossava pantaloni turchesi particolarmente aderenti. 2) Un libro illustrato e una foto che lo attrae oltremodo: un cavaliere su un destriero bianco, che la tata gli svelerà essere Giovanna D’Arco creando confusione, dolore e disgusto per donne travestiti da uomini. 3) l’odore di sudaticcio dei soldati di ritorno dalle manovre. L’essere portato all’introspezione e all’autocoscienza rispetto ai coetanei  portava alla considerazione generalmente che fosse una persona più matura degli altri. In questo caso il protagonista provava solo ed esclusivamente in realtà il bisogno impellente di comprendere se stesso. Mentre gli altri potevano esplicare la loro personalità con la massima naturalezza, il nostro protagonista sceglieva di recitare una parte, frutto di acume e studi considerevoli. Una recita questa che con il tempo diventerà parte integrante della sua vita. Coinvolgente e doloroso, un libro da leggere sicuramente, soprattutto per chi ama scandagliare l’animo umano ed analizzare  vite interiori ed emozioni. Leggevo che l’autore è sempre stato ossessionato dal tema della morte, presente in questo romanzo più e più volte e che si è suicidato nel 1970, all’età di 45 anni, in diretta televisiva.

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Adulterio, Paulo Coelho

Coelho fa parte di quegli autori (assieme ad esempio a Stephen King) che possono definirsi pionieri della mia iniziazione alla letteratura contemporanea.Quando ho iniziato ad alternare i classici con i contemporanei, ecco che i libri di King e Coelho sono comparsi sulla mia libreria.

Ho impiegato del tempo per comprare l’ultimo di Coelho perché ho adorato i suoi primi libri come Il Diavolo e la signorina Prym, L’alchimista, il Manuale del Guerriero della Luce, Veronika decide di morire; ma gli ultimi come ad esempio Il vincitore è solo, ho pensato non fosse lui a scrivere. Orribile. E non li ho più comprati! Ma con quest’ultimo mi son lasciata tentare e qualche giorno fa l’ho comprato e letto. Ma anche in questo libro faccio fatica a ricordare il Coelho degli inizi. La ricerca della felicità attraverso il tradimento non è il massimo in termini di messaggio per i lettori. Pare proprio che Coelho con gli anni abbia perso la sua verve. Troppo semplice e banale, la storia scontata e il messaggio (tradisci che superi la depressione) assolutamente nocivo. Ci ho voluto riprovare, ma delusione ancora. Unica nota positiva, è sempre l’autore che “dà da mangiare” a Live&Read. Tantissime le frasi che meritavano e che saranno pian piano riportate su Live&Read.

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L’ipnotista, Lars Kepler

Ogni tanto un thriller lo devo sempre leggere e ho scoperto anche di amare l’ambientazione nordica, sfondo proprio di questo romanzo. Un buon libro sicuramente, ma non mi ha fatto impazzire. Ed anche il finale l’ho trovato un po’ scontato. Ho trascorso comunque delle ore in compagnia di un buon libro, ma se ve lo dovessi consigliare, diciamo che ho letto thriller molto più avvincenti e che ti tengono incollata alle pagine!

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Mi è passato il mal di schiena, David Foenkinos

Protagonista un uomo con un mal di schiena da incubo che accompagna perennemente questo momento della sua vita. Continue le visite a cui si sottopone, la risonanza tra mille paure ed aspettandosi il peggio, ma scopre di non avere nulla.

Alla fine si rende conto che il mal di schiena è solo la conseguenza di tensioni, stress a lavoro, in casa, con gli amici, di emozioni tenute dentro per troppo tempo e mai esplose, la conseguenza di anni di contrasti irrisolti.  Pian piano, comincerà  a tornare indietro con la memoria, ripercorrendo i “sospesi” della vita per risolverli uno dopo l’altro. E la terapia si rivelerà quella giusta, facendogli passare il mal di schiena e riacquistando fiducia in se stesso e nella vita. Ve lo consiglio, molto carino, reale, con una piacevole vena ironica che aleggia sempre di sottofondo. La storia di un uomo moderno, afflitto da contrasti, tensioni, stress del viver quotidiano e che ha somatizzato ogni singola cosa, ammalandosi! Ma una volta resosi conto della realtà dei fatti, riuscirà a riprendere in mano la sua vita, il mal di schiena scomparirà senza cure, senza medicine e terapie e la vita del protagonista si trasformerà … in meglio! Potrebbe essere un gradito regalo di Natale!

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Il tribunale delle anime, Donato Carrisi

Avevo già letto il Suggeritore e mi era piaciuto, ma con questo ho fatto fatica sia all’inizio che alla fine. Una storia troppo tortuosa, un’infinità di personaggi e trame che si intrecciano tra loro,  flash back che si fa fatica a seguire; mi è piaciuta molto l’idea dei penitenzieri, questo si … molto originale. L’ambientazione a Roma, poi, si sposa perfettamente con la trama. Ma per il resto, per essere un thriller ho impiegato troppo tempo per finirlo.

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L’incredibile Urka, Luciana Littizzetto

Adoro Luciana Littizzetto; divertente, sarcastica, ironica, irriverente ed esilarante come sempre! Leggere i suoi libri è sempre un piacere. Ed anche in questo Lucianina sbrocca contro tutto e tutti, contro idee e “genialate” proveniente dall’estero, contro i nostri politici e star dello spettacolo. Ne ha una per tutti con la sua lingua affilata, come sempre. Si passa da Papa Frank, da lei osannato, alla storia del caffè defecato, ai tortuosi nomi dei mobili Ikea, a Belen, a George Clooney che si è sposato ma non con lei, agli spot pubblicitari e tanti altri i temi toccati. Come sempre i suoi libri fanno tanto ridere, ma anche riflettere sui temi attuali della società affrontati sempre con tanta sagacia, intelligenza e un grande spirito di osservazione. Grande Luciana!

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La lentezza, Milan Kundera

In un castello francese adibito ad hotel si tiene un convegno; il romanzo intreccia le storie di diversi personaggi ospiti dell’albergo, compreso l’autore stesso in vacanza con la moglie. Diverse le domande che emergono da questo racconto: si può vivere nel piacere ed essere felici? A tal proposito diversi i richiami ad Epicuro e alla sua filosofia del piacere. Altro spunto di riflessione è la lentezza, da cui il titolo, e una sorta di assioma secondo cui:il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio. Una lettura scorrevole, piacevole, ma preferisco gli altri romanzi letti di Kundera, che secondo me merita un’altra opportunità per il Nobel della Letteratura.

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Funny girl, Nick Hornby

Inizio le due righe su Funny girl con la risposta proprio dell’autore durante un’ intervista dell’Espresso.

Che cosa ha voluto raccontare questa volta?

«“Funny Girl” parla della nascita, il successo e il declino di una sit com televisiva negli anni Sessanta e di tutte le persone che vi sono coinvolte. È ambientata in Inghilterra e la protagonista, Sophie, è una ragazza molto bella che non vuole essere considerata solo questo. Il romanzo comincia con la sua vittoria a un concorso di bellezza e mentre tutti le dicono di non sputare sul dono che la natura le ha dato, lei vuole stupire il mondo e diventare un’attrice comica. “Funny Girl” è anche una riflessione su quello che una persona sente di voler essere, ribellandosi alle etichette che la società le appiccica».

Io l’ho trovato un po’ scialbo e non è riuscito ad appassionarmi. Siamo in Inghilterra negli anni 60. L’ex reginetta di bellezza di un paesino del Nord UK si trasferisce a Londra inseguendo il sogno di diventare un’attrice comica, proprio come la sua eroina, un’attrice americana, seguita da anni in tv. Hornby racconta gli anni 60 attraverso le 3 serie comiche di cui Barbara o Sophie è la protagonista indiscussa.  Un romanzo spontaneo, diretto, reale ma non esaltante. Ed io che cercavo Hornby di Non buttiamoci giù!!!

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Il paradiso degli orchi, Daniel Pennac

Avevo questo libro da anni (come tanti altri) senza averlo mai preso in mano. Ma come sempre certi libri capitano al momento giusto ed era il momento di sorridere e con Malaussene e la sua pittoresca famiglia ho sorriso tanto. Inizia con questo libro la saga del Signor Malaussene che per professione fa il “Capro espiatorio”, colui che si prende partacce e lamentele di ogni tipo e che è sempre accusato di essere il responsabile di tutto ciò che accade. Malaussene e la sua particolarissima famiglia, composta da 6, quasi 7 figli, una mamma sempre incinta ogni volta di un uomo diverso e Julius il cane, sono i protagonisti del libro. Ad ogni pagina sbuca un fratello o una sorella, una volta l’appassionata di fotografia, poi quella che adora l’astrologia, il piccolo con gli occhiali cerchiati di rosa ed anche il cane è particolare, è epilettico e puzza!! Inizialmente si fa un po’ fatica a capire tutti i personaggi, ma poi con lo scorrere dei capitoli la lettura si fa sempre più scorrevole e piacevole!  Malaussene ha un modo di fare e di pensare molto ironico; divertenti, poi,  le sue metafore e i suoi ragionamenti.  Mi ci sono già affezionata, per cui seguiranno anche gli altri! 😉

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La fata carabina, Daniel Pennac

La fata carabina è il secondo romanzo del ciclo di Bellaville di Pennac. E’ incredibile il fatto che sia il Paradiso degli orchi (precedentemente letto) sia questo li ho da anni davvero. E letto il primo, subito dopo ho dovuto per forza leggere il secondo (appunto La fata carabina) e udite udite, sono andata a prendere la Prosivendola, nonché terzo capitolo della saga. Sono dei libri deliziosi e amo Malaussene!!! Il tutto parte con l’episodio di una vecchietta che con tanto di borse della spesa, claudicante ed in là con gli anni, fa secco un giovane poliziotto con una P38! Tutto il romanzo ruota attorno ai vecchietti di Belleville diventati improvvisamente tossicodipendenti. E chi viene accusato inizialmente di tutto ciò? Ovviamente Malaussene. Sempre con la sua vena umoristica, con il suo stile grottesco e sempre accompagnato dalla sua folle e strampalata famiglia (che in questo libro si è allargata ancora di più), Malaussene riuscirà a venirne fuori ancora una volta. Con tanto di trama di un giallo, questo libro affronta anche temi attuali come l’abbandono degli anziani, la droga ed inoltre Pennac ci trasmette due gran bei messaggi: l’amore per la vita e per le persone, a prescindere dall’età o dalla provenienza. Ve lo consiglio!

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La prosivendola, Daniel Pennac

Ed eccomi giunta velocemente al terzo libro della saga della famiglia Malaussene, la Prosivendola. Questa volta il protagonista, lasciati i grandi magazzini, viene assunto sempre come capro espiatorio dalla cosiddetta Regina Zabo, la prosivendola a capo della casa editrice Edizioni del Taglione. La Regina gli chiede di rappresentare pubblicamente uno scrittore di grande successo, J.L.B. di cui non si devono conoscere né nome né viso. L’operazione riesce fino al momento in cui qualcuno decide di sparare al finto J.L.B. (Malaussene appunto) colpendolo alla testa. Inganni, vendette e colpi di scena, sapientemente descritti come sempre con ironia, leggerezza ed un pochino di surrealismo. Rispetto ai due precedenti la storia è molto più articolata, in qualche punto ho anche faticato a seguire, ma ormai il danno è fatto. Sono innamorata di Malaussene e della sua fantastica famiglia!

Avanti il prossimo!

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Kitchen, Banana Yoshimoto

Dopo aver letto tanti libri della Yoshimoto, ho letto il suo primo romanzo: Kitchen. E la cosa più bella è che l’ho letto assieme ad un gruppo di lettura commentando poi  su facebook. E’ stata un’esperienza molto molto carina!! E’ la storia di Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna. Ritrovo tutti i temi cari alla scrittrice giapponese: cibo (ed in particolar modo qui l’amore per la cucina in ogni casa visitata), morte (legata sempre alla perdita di una persona cara) e sentimenti (amore/amicizia). Tantissime le frasi postate e stralci interi che sembrano poesie. Come sempre la Yoshimoto non si smentisce mai, e puoi leggere i suoi libri ” a colpo sicuro” senza aver letto nulla prima!

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Signor Malaussene, Daniel Pennac

Ritorna Malaussene e la sua pittoresca famiglia sempre più numerosa, in una Belleville assediata dagli ufficiali giudiziari e tra molti casi di prostitute scomparse. Al centro di tutto sempre le vicissitudini di tutta la famiglia, la trama è piuttosto complicata per la marea di personaggi che ne prendono parte. Da certi punti di vista la storia è drammatica, ma sempre affrontata con la solita ironia di Malaussene che riesce a rendere ironico anche un evento tragico. Tra tutti letti del ciclo è quello che mi ha lasciato meno, forse per la trama molto intricata. Ma Malaussene rimane sempre un mito!

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Quattro etti d’amore, Chiara Gambereale

La storia di Erica e Tea, due donne sposate, con due vite apparentemente diverse, ma molto simili in realtà. Erica lavora in banca, Tea fa l’attrice. Le due non si conoscono personalmente (Erica segue con passione la serie TV di cui Tea è protagonista), ma si incontrano al supermercato sotto casa e l’una osserva l’altra. Erica osserva il carrello della spesa di Tea (yogurt light) e sogna la libertà di una donna, senza particolari responsabilità. Tea guarda il carrello di Erica (sempre pieno di ogni ben di Dio) e sogna la sua vita, fatta “sicuramente” di un marito che l’adora e due figli che amano oltremodo la mamma. Osservare la spesa dell’altra diventa il modo per riflettere sulle proprie scelte di vita, sulla propria vita e sul proprio futuro. Finale un po’ scontato, ma l’idea di far riflettere due donne osservando un carrello della spesa mi è piaciuta molto. Lettura piacevole e molto scorrevole.

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Mr Mercedes, Stephen King

Davanti alla Fiera del lavoro di una città americana colpita dalla crisi economica, una Mercedes grigia emerge dalla nebbia e piomba sulla folla di gente riunita in attesa di un lavoro, uccidendole tutte. Il detective in pensione Hodges riceve l’ironico messaggio di Mr Mercedes, autore della strage, che lo spinge a cercarlo prima che compia la prossima. E’ subito caccia all’uomo! Ribadisco il concetto già espresso sugli ultimi libri del RE, i primi letti erano tutt’altra roba, ma oggi arrivo ad un’altra conclusione: leggere un libro quando hai 17 anni e leggere lo stesso autore a 37, la differenza probabilmente non sta nell’autore che scrive, ma in te che sei cresciuta e forse ti aspetti altro! Detto ciò, questo libro (seppur diverso dai primi di King che ho amato) a me è piaciuto. C’è suspence, c’è orrore e terrore, ci sono sentimenti … c’è King, un King diverso? O una Rosy diversa? Ve lo farò sapere … 😉

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Niente di niente, Stefania Sabattini

Il secondo romanzo della blogger amica righeorizzontali.wordpress.com, Niente di niente. Un romanzo corale, più voci che si intrecciano unendo i loro percorsi  e riscoprendo se stessi.  Cedo la parola all’autrice:

“Margherita vive nel disequilibrio. Su pagine fitte, senza righe né quadretti, si racconta la vita scrivendola. La ferma, nero su bianco, per farla diventare reale o per negarsi la realtà.

Antonio è un bambino cresciuto precocemente. Come tutti gli orfani di madre ha dovuto imparare a cavarsela da solo, dentro e fuori le mura di casa.
Francesca ha un segreto da proteggere e nei suoi sedici anni appena compiuti nutre il fondato sospetto di essere molto più complicata di come la vedono gli altri.

Augusto è un uomo influente con una mente eclettica ed un corpo ingombrante che faticosamente trascina nelle diverse vite che conduce.

Quando esistenze così distanti si incontrano, nascono legami esclusivi, dipendenze salvifiche fatte di attese continue che nella paura della perdita trovano il loro vitale nutrimento. Ci sono terre, vicine e lontane, che attraversano i personaggi di Niente di Niente: Bologna crocevia di incontri, il Sinis nei suoi paesaggi commoventi, l’Isola d’Elba dalla natura generosa e l’estremo Oriente con le sue contraddizioni.
Niente di niente è romanzo corale, dove le voci dei personaggi raccontano di un’unica grande verità: che si è a casa solo dove ci si sente a casa.”

Letto in pochissimi giorni, tante verità (che trovate su liveeread ovviamente), tante storie che sono sempre le nostre storie, dove ognuno può riconoscersi, immedesimarsi e finale da brividini lungo la schiena! Ve lo consiglio! Disponibile sia in formato cartaceo che e-book. Lo trovate su:

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Per dieci minuti, Chiara Gambereale

Tutto quello che sappiamo è che Chiara è stata lasciata dal marito, ha perso la rubrica sulle famiglie che teneva su una rivista e che è stata offerta alla reginetta televisiva del momento ed ora ha una vita da ricucire, senza l’uomo con il quale è cresciuta e con il quale ha condiviso ogni attimo della sua vita. La psicologa che la segue le consiglia un gioco da seguire per un mese, ovvero fare una cosa mai fatta in vita sua ogni giorno per 10 minuti. Di dieci minuti in dieci minuti, ballando hip hop, mettendo uno smalto fucsia, facendo un dolce, inviando un sms a tutta la rubrica o quasi invitandoli per Natale a casa sua, Chiara conosce il mondo fuori come mai le era capitato prima. Esiste un mondo, al di là di Chiara e Mio Marito, come lei lo chiama che la aiuterà a riappropriarsi a poco a poco della sua vita. Un romanzo fresco, leggero, scorrevole e piacevole da leggere. Divertente, ma  anche con tanti spunti di riflessione. Geniale la trovata dei 10 minuti, mi piacerebbe applicarla alla mia vita … ci penserò!

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Maledetta fantasia, Spicy Pepper

Partirei da come sono venuta a conoscenza del libro. Su Twitter (@rosylaudisio), account dove al 98% parlo solo di libri e che è strettamente collegato al blog; mi ha contattata lo scrittore scrivendomi: Bentrovata. Ma io non lo conoscevo e non lo conosco. Ha ribadito: ci presentiamo ora. 🙂 E mi ha proposto di leggere la sinossi del suo libro. Ho cercato maggior info sull’autore, chiesto anche via twitter, ma l’autore pare misterioso al riguardo. Sul web non si trova molto. Ma la trama mi ha intrigato subito, anche perché i libri sono i co-protagonisti.  Letto in  pochissimi giorni, non solo la storia è carina, divertente, ma l’autore scrive benissimo! Una storia tra fantasia e realtà, dove il confine è davvero molto sottile. Avvincente davvero. Giulia una scrittrice di poco successo, vittima della propria fantasia, riceve l’invito inaspettato di partire per  New York, perché una casa produttrice vorrebbe far diventare un film uno dei suoi libri. Colta di sorpresa, felice e speranzosa decide di accettare, ma non sa cosa l’attende!

Leggete la sinossi, e come sempre se lo leggete fatemi sapere!

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L’atelier dei miracoli, Valerie Tong Cuong

In quei momenti della vita dove sembra che tutto sia perduto, ecco che arriva Jean gestore dell’Atelier dei miracoli, a porgerti la sua mano per un aiuto, un conforto. Tre vite complicate, tre interiorità complesse quelle di Millie, il signor Mike e Mariette, ovvero i protagonisti di questo romanzo. L’ho letto perché consigliato da una cara amica, e devo dire che l’ho divorato, ma mi aspettavo un finale diverso. Lettura scorrevole, si legge velocemente e scritto bene. Fa riflettere sui rapporti umani, sulle persone e tanto su noi stessi! Consiglio! 😉

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I pesci non chiudono gli occhi, Erri De Luca

A 10 anni si scrivono i propri anni con due cifre. La testa va avanti, mentre il corpo cresce più lentamente. Le riflessioni di un uomo maturo che ripercorre a ritroso la sua vita quando era bambino, su quella spiaggia dove sono successe tante cose che hanno contribuito alla sua crescita personale. Prima fra tutte l’incontro con una ragazzina, da cui si sente particolarmente attratto. Dietro la semplicità del suo scrivere, Erri De Luca riesce a far emergere emozioni, luoghi e stati profondi dell’anima. Si legge molto velocemente, ve lo consiglio.

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Oggetti di reato, Patricia Cornwell

Erano anni con riprendevo in mano i libri della Cornwell e le avventure del capo medico legale di origine italiana Kay Scarpetta. Due scrittori uccisi a poca distanza l’uno dall’altra, e la stessa Kay Scarpetta in pericolo di vita addentrandosi nelle vite e “nelle anime” delle vittime. Ricordo di averne letti di più avvincenti, come Post Mortem. Trama intrecciata e con molta suspence. E’ stata una piacevole compagnia per qualche giorno.

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Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia

Leo è un ragazzino di 16 anni che odia il bianco. Il bianco è l’assenza, la privazione. Il rosso invece è il colore dell’amore, quel colore che associa alla ragazzina di cui è innamorato: Beatrice. Quel che si definisce un romanzo di formazione. Quella di Leo, alle prese con problemi decisamente più grandi di lui, e  che lo condurranno nei meandri  più profondi della propria psiche. Poi c’è il Sognatore, il prof supplente di filo (filosofia) che con le sue parole, i suoi insegnamenti riesce ad ammaliarlo, affascinarlo e che inaspettatamente lo aiuterà ad avere un sogno (tutti hanno un sogno!) e a perseguirlo con tutte le proprie forze. Come spesso mi capita, lo prendevo in mano in libreria, leggevo la trama … mmmmh non mi convinceva. Una storia di ragazzini, un amore nato tra i banchi di scuola. Tema trito e ritrito. Ed invece no … una piacevole sorpresa e la bellissima scoperta di questo autore: Alessandro D’Avenia, un professore. Mi piace molto quello che scrive e come lo scrive. Ho letto un po’ di recensioni, pareri, e molti sono davvero negativi. C’è chi parla di un altro Moccia. Mah. Io i libri di Moccia li ho letti e non ci trovo assonanze. Se per caso vi capiterà di leggere questo trafiletto, e avete letto il libro, fatemi sapere cosa ne pensate.

Chiudo con le parole dell’autore.

– Non capisco. Perché chi ama dovrebbe ferirci?-

-Perché quando c’è di mezzo l’amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando… Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci…-

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Dexter, l’oscuro di Jeff Lindsay

Quando si parla di Dexter si parla di uno spietato killer, senza emozioni, giustiziere di malviventi, abituato ad avere a che fare con il sangue (ematologo e consulente della scientifica di Miami) e feroci crimini. Dexter ammazza i criminali che si sono macchiati dei crimini più orrendi, seguendo il Passeggero oscuro, una sorta di spirito guida che in questo libro sembra essersi preso una pausa, abbandonando il povero Dexter a se stesso.  Dexter, inotre, è alle prese con i preparativi del matrimonio con la dolce Rita, a fare da papà ai figli di quest’ultima che mostrano sempre più lo stesso interesse di Dexter per crimini e assassini. Ne ho letti un paio e sono sempre molto carini e soprattutto divertenti. Dexter ha un modo di fare, di parlare, di affrontare gli eventi a metà tra il divertente ed il serio. Ed anche in questo libro non ha deluso le aspettative. Avendo anche visto la serie TV, devo dire che rispecchia appieno il libro. Per gli amanti del genere, consiglio sia i libri di Jeff Lindsay che la serie TV.

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Il dolore, le ombre, la magia, di Banana Yoshimoto

Dopo la separazione dall’amico Kaede che si trasferisce per lavoro a Firenze e dalla nonna che va a vivere a Malta con il fidanzato, la protagonista si trasferisce in città abbandonando la montagna dove ha sempre vissuto e per la prima volta si ritrova da sola. Imparerà ad adattarsi alla vita di città, a leggere nel cuore delle persone, a scoprire l’anima fragile nascosta dietro ogni essere umano. Questo è il secondo libro, ma non ho letto il primo. L’ho scoperto dopo. Come sempre la Yoshimoto non mi delude mai. Un libro di riflessioni continue volte a scandagliare nel profondo la psiche complessa degli esseri umani. Come sempre consiglio sempre i libri di questa autrice.

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Gelosia, Catherine Millet

Catherine figlia di genitori privi di ambizioni, ha sviluppato sin da piccola una passione per libri e letteratura per evadere dalla sua scialba esistenza. Entrerà in cerchie di giovani intellettuali, si innamorerà prima di Claude, poi di Jacques. La sua emancipazione sociale andrà di pari passo con quella sessuale e particolarmente libertina. Catherine frequenterà più uomini contemporaneamente, soprattutto durante la sua storia con Claude. Ma con Jacques la sua predisposizione libertina comincerà a vacillare quando scoprirà lettere d’amore di Jacques per una, due, tre e tante altre donne. Per la prima volta Catherine dovrà fare i conti con un sentimento a lei decisamente estraneo: la gelosia. Inizieranno così anni di sofferenza. Linguaggio complicato, in più parti il libro è abbastanza noioso, si fa fatica ad andare avanti.

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La passione secondo Therese, Daniel Pennac

Con l’annuncio del matrimonio di Therese,  la profetessa di casa Malaussene, la saga di Belleville volge al penultimo capitolo. Malaussene non approva il matrimonio, cerca di ostacolarlo in ogni modo, ma come sempre, cederà per accogliere in casa il futuro sposo. Il quinto libro dei Malaussene non delude: stile ironico, leggero, divertente e ricco di spunti per pensare. Vi consiglio di leggerli tutti! Adoro Malaussene, tanto quanto Malinconico di Diego De Silva!

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Ultime notizie dalla famiglia, Daniel Pennac

E con questo il ciclo Belleville è concluso. Questo piccolo libro sembra quasi “il meglio di … “. Un ritorno al passato, i migliori pezzi Pennac disseminati qua e là. La prima parte particolarmente esilarante dove Malaussene fa un monologo molto teatrale rivolto al piccolo Malaussene nella pancia di Julie. Come sempre Pennac e Malaussene non deludono mai. E ora come si fa senza Malaussene?

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A perdifiato, Mauro Covacich

Dario, trisetino, è un ex maratoneta che ha raggiunto il suo massimo trofeo arrivando quarto alla maratona di New York. Viene chiamato da una squadra di mezzofondiste in Ungheria per allenare la squadra femminile composta da 7 ragazze. A casa lascia una moglie e una figlia adottiva in arrivo da Haiti.

Un libro che mi è stato regalato qualche compleanno fa ed è stata una piacevole sorpresa … mi è piaciuto molto il suo modo di scrivere, diretto, senza tanti giri di parole. Lettura e scrittore interessante. Credo che leggerò altro!

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Teorema Catherine, John Green

Questo è il secondo romanzo scritto dall’autore John Green, lo ammetto l’ho comprato perché mi attirava il titolo e perché c’era scritto in copertina, un successo da 16milioni di copie. E allora devo leggerlo anche io! Per forza! Il protagonista è Colin un ex bambino prodigio che da quando ha cominciato ad avere l’età per essere attratto da una ragazza, è stato fidanzato con 19 Catherine che lo hanno puntualmente mollato. Alla ricerca del voler essere qualcuno, di voler fare qualcosa per essere ricordato … Colin, dopo la diciannovesima che lo molla, cade in uno stato depressivo tale che il fidato amico Hassan lo convince a fare un viaggetto assieme per cercare di aiutarlo, di distrarlo dall’ossessione Catherine. Durante questo viaggio Colin decide di scrivere un teorema, il teorema dei mollati e dei mollatori, cercando in una formula matematica il modo per prevedere il futuro di una coppia. Libro carino, giovane, una lettura fresca, uno stile chiaro diretto senza fronzoli che va dritto al dunque … ma niente di particolarmente eccezionale.

Ora sono indecisa se prendere “Cercando Alaska” e “Colpa delle stelle”. Ai posteri l’ardua sentenza …

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L’amica geniale, Elena Ferrante

La storia di un’amicizia, quella di due bambine nate e cresciute assieme in una Napoli degli anni ’50 che conosco fin troppo bene, in parte rimasta uguale ai giorni nostri. L’autrice scava in profondità la natura complessa della loro amicizia, seguendo il loro percorso di crescita nel rione in cui sono nate e che frequentano assiduamente tra scuola e tempo libero. E’ il primo libro che leggo della Ferrante e mi ha colpito, forse perché, essendo nata e cresciuta a Napoli, non mi è nuovo tutto ciò che si racconta. Affascinante ed appassionante la ricostruzione delle famiglie delle protagoniste e di tutto il mondo che ruota attorno. Credo che sia un libro da “mi piace” o “non mi piace”, non ci sono mezze misure. A me è piaciuto, e sono andata a prendere il secondo. Da qui a definirlo il libro dell’anno, non saprei. Una storia piacevole sicuramente, ma non mi spingerei oltre.

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Come un romanzo, Daniel Pennac

1 Il diritto di non leggere
2 Il diritto di saltare le pagine
3 Il diritto di non finire il libro
4 Il diritto di rileggere
5 Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6 Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
7 Il diritto di leggere ovunque
8 Il diritto di spizzicare
9 Il diritto di leggere ad alta voce
10 Il diritto di tacere

I diritti del lettore, un genio Pennac. Un libro bellissimo per chi ama leggere come me, ma che consiglio caldamente anche a chi non ama leggere. Lo consiglio vivamente ai professori e ai genitori. Attraverso un’analisi approfondita, Pennac ci mostra alcune “problematiche” legate alla scuola, ma anche all’ambiente familiare. In genere la lettura è presentata come dovere, Pennac stravolge il tutto parlando della lettura come un diritto, fino ad arrivare a stilare i 10 diritti del lettore. E dopo averli letti, mi sento meno in colpa quando ahimè capita di lasciare un libro a metà. Grande professore! Un libro davvero piacevole da leggere e che si legge anche in pochissimo tempo. Pennac non smentisce mai!

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L’uomo di neve, Jo Nesbo

Finora non c’è stato un suo libro che non mi abbia affascinato, preso e che non abbia letto “voracemente” fino alla fine. La città di Oslo, avvolta dai primi fiocchi di neve, è alle prese con un feroce serial killer. Una donna scompare senza lasciare alcuna traccia. Il commissario Harry Hole, a cui viene affidato il caso, trova somiglianze con altre donne scomparse misteriosamente negli ultimi 20 anni. Un thriller notevole, che fin da subito mi ha tenuta con il fiato sospeso. Dialoghi scorrevoli e appassionanti, stile pulito, lineare, trama appassionante, coinvolgente e ricca di colpi di scena. Ho un debole per i thriller di ambientazione nordica … il freddo e il gelo, la neve, contribuiscono a rendere la trama ancora più avvincente. Consiglio vivamente agli appassionati del genere!

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Andromeda Heights, Banana Yoshimoto

Shizukuishi è una ragazza che vive in una zona di montagna con la nonna, coltivando erbe medicinali e amando i cactus. La nonna prepara te miracolosi in grado di guarire le malattie del corpo e della mente e Shizukuishi vive imparando a coltivare le erbe, preparare le confezioni di te da donare come fosse un rituale vero e proprio, fino a quando la nonna decide di raggiungere un uomo, che ha conosciuto su internet, a Malta. Sarà un duro colpo per Shizukuishi, che si troverà costretta a trasferirsi in città. Abituata alla montagna, al contatto con la natura, al silenzio, il contatto con la città inizialmente non è dei migliori, fino a quando non trova un lavoro di assistente presso un sensitivo quasi non vedente, Kaede. E’ raro che abbia letto la Yoshimoto e mi sia annoiata; con Andromeda Heights è successo e in più parti del libro. Una non storia, un racconto inconcludente. Non so … Riconosco, si, l’atmosfera e gli argomenti preferiti della Yoshimoto, ma questo libro mi ha veramente deluso.

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Il rapporto Pellican, John Grisham

Ecco un libro che mi sembra scritto per farci un film. Ambientato in America, 2 membri della corte suprema americana vengono uccisi in circostanze misteriose, l’assassino sembra non lasciare alcuna traccia. Il paese è sotto shock. CIA, FBI brancolano nel buio. Fin quando il “Rapporto Pellican”, scritto da una giovane e bella studentessa di legge, porta alla ribalta e all’attenzione dei media eventi che mettono in cattiva luce anche il presidente degli Stati Uniti d’America. Un romanzo davvero avvincente, che vi consiglio se amate il genere azione, thriller. Vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine. E non vedo l’ora di vedere il film.

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L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Murakami Haruki

Questa è la storia di 5 amici, 3 uomini e 2 donne, che vivono la più bella delle amicizie condividendo vita e passioni, fino a quando uno dei 5 Tazaki Tsukuru, il protagonista, viene allontanato dal gruppo senza un’apparente motivazione. Dall’oggi al domani, i suoi amici non lo contattano più e peggio ancora si fanno negare. La sofferenza è tale che nel cuore di Tazaki si apre un abisso e cresce sempre più forte in lui il desiderio di mettere fine alla sua vita. Dopo mesi trascorsi senza uscire di casa, senza mangiare, senza vivere,  piano piano torna alla vita anche grazie all’aiuto di una ragazza, Sara che lo sosterrà nell’andare a cercare i suoi amici, nonostante gli anni passati per chiedere una spiegazione e liberarsi finalmente del peso che inevitabilmente si porta dietro come un macigno. Libro molto bello ed intenso, come tutti quelli di Murakami che ho letto. L’autore ha sempre questa capacità di portarti altrove, in un universo del tutto nuovo e da cui fai fatica ad uscire. Semplice e lineare nella scrittura come sempre, descrizioni dettagliate e profonde, non posso che consigliarlo assieme a tutti i suoi libri letti.

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Io sono il messaggero, Markus Zusak
 
L’esistenza di Ed Kennedy, diciannovenne tassista e amante di libri scorre tranquilla, fin quando non diventa un eroe contribuendo a sventare una rapina! Ed diventa sempre più popolare e da quel momento comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco che dovrà interpretare e portare a termini, gli ultimi dei quali coinvolgeranno i suoi più cari amici e la donna di cui è da sempre innamorato: Audrey.
Lettura piacevole, a volte divertente, che ti tiene sulle spine fino alla fine. Una lettura piacevole, leggera, quasi da spiaggia aggiungerei, ma nulla a che vedere con il primo libro: Storia di una ladra di libri che mi ha preso tantissimo e che consiglierei vivamente a tutti.
 
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Il lago, Banana Yoshimoto
 
Chihiro ha perso da poco la madre e sta cercando di rifarsi una vita a Tokyo, lontano da tutti, dal suo paese di origine, dal papà e dai brutti ricordi che la legano a quel luogo. Nakajima è tormentato da un passato misterioso che gli impedisce di vivere fino in fondo i propri sentimenti. Questo libro è la loro storia d’amore, storia piuttosto inusuale dove la compresione e il costante bisogno di affetto sostituiscono i sentimenti d’amore e sesso tipici di una relazione di coppia.
Come sempre la Yoshimoto ci sorprende con la sua scrittura semplice, onesta e coerente. Un libro delicato, non invadente e che come sempre scandaglia l’animo umano nel profondo, portando alla luce i contrasti , le emozioni di ogni personaggio.
 
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Sapevo tutto di lei, Mary Higgins Clark
 
Emlily, avvocato di successo, decide di restaurare ed acquistare la vecchia residenza della sua famiglia a Spring Lake, amena residenza di villeggiatura. Ma dall’arrivo nella casa, Emily dovrà fare i conti con un passato che ritorna e che coinvolge una sua vecchia antenata, cadaveri ritrovati nel suo giardino e uno stalker che sembra non volerla lasciare in pace.
Come sempre riscontrato nei suoli libri, Mary Higgins Clark scrive thriller avvincenti, che ti tengono con il fiato sospeso (che è un po’ quello che tutti noi ci aspettiamo nel leggere un romanzo di questo genere), dipanandosi in un intreccio lineare di persone e fatti che si susseguono a ritmo incalzante e con uno stile semplice, lineare e d’effetto. Consiglio!
 
 
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Ciò che inferno non è, Alessandro D’Avenia

 
Questa è la storia di Federico, un ragazzo di 17 anni che si accinge a partire per le vacanze dopo la fine della scuola. Storia ambientata a Palermo. Un giorno, per caso, incontra il suo insegnante di religione, che gli chiede di dargli una mano con i bambini  del centro Padre Nostro, che don Pino cerca di aiutare per allontanarli dalla strada dove vivono nel degrado e nella miseria e vittime dei padrini di zona.
Quando Federico si reca nel quartiere per la prima volta, tornerà a casa con la bici rubata, un labbro spaccato e con la sensazione di dover ricominciare tutto da capo.
Un libro bellissimo, coinvolgente, tenero, romantico, crudo, violento, triste. Tantissimi gli spunti di riflessione, questa volta il professore D’Avenia non ci insegna letteratura e filosofia, ma amore e coraggio in una Palermo tanto realistica con le sue ombre e le sue luci. Ve lo consiglio vivamente.
 
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 Phobia, Wulf Dorn
 

La vita di Sarah Bridgewater viene completamente stravolta quando rientra in casa, trova ai fornelli il marito o colui si spaccia per tale, che indossa gli stessi vestiti del marito, è arrivato con l’auto del marito, ha la sua stessa valigia, ma Sarah sa che in realtà l’uomo che ha in casa non è Stephan. Quest’uomo sostiene di essere Stephen, conosce cose che nessun altro potrebbe sapere. Per Sarah e il figlio Harvey di 6 anni comincia un incubo.

Adoro i romanzi psicologici di Wulf Dorn, che mettono sempre a nudo tutti i personaggi, ed è proprio da questa ricerca introspettiva della protagonista che si riuscirà a venire a capo della situazione e perché questa assurda situazione sia capitata proprio a lei. Se amate il genere, ve lo consiglio assolutamente, come anche gli altri libri letti!

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Diary, Chuck Palahniuk

Ritorno ad un amore di qualche anno fa, Chuck Palahniuk. Secondo me, Palahniuk va preso a piccole dosi e nel momento opportuno. Non è una lettura di tutti i giorni o da sotto l’ombrellone. Non prendevo in mano un suo libro da qualche anno. E’ la storia di Misty, aspirante pittrice, che va ad abitare sull’idilliaca isola Waytansea Island per sposare il marito Peter. Ora Peter, dopo uno strano tentativo di suicidio, è in coma in ospedale e Misty comincia a tenere un diario da consegnargli nel caso si risvegliasse dal coma. Diario, potete immaginare, dal contenuto a dir poco bizzarro. Potremmo paragonarlo ad un romanzo del mistero, quasi horror. Lo stile è sempre il “suo stile”: ironico, diretto, crudele, grottesco, ma anche comico e divertente in più punti. L’ho trovato piacevole, e Palahniuk rimane sempre un genio! Ogni volta che leggo qualche suo libro, mi chiedo sempre che vita avrà avuto, quale infanzia e quale passato per “partorire” romanzi di questo genere.  Ma per evadere dal solito, dal conosciuto, Palahniuk tutta la vita!

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Signori bambini, Daniel Pennac

Craistang, professor di francese in una scuola di Belleville, scopre 3 dei suoi studenti che si passano sotto banco un disegno ironico contro di lui. Decide, quindi, di punirli con un tema, basato sull’ipotesi che i genitori possono tornare bambini e i bambini diventare adulti. Lo scambio dei ruoli diventa “reale”, causando una serie di inconvenienti in una sempre contradittoria Belleville. (Ricordiamo il ciclo di Malaussene). Questo romanzo è stato scritto nel 1997, ma affronta un tema ancora molto attuale, i bambini che crescono un po’ troppo in fretta e privati per questo della loro infanzia. Un romanzo  a dir poco paradossale (come capita per tante scene della saga del fantastico Malaussene), con un’insolita voce narrante ovvero il padre morto per una trasfusione di uno dei 3 ragazzi puniti; devo dire che non mi ha per niente entusiasmato, lenta la trama e poco coinvolgente. Ho fatto molta fatica ad arrivare fino alla fine; è la prima volta che un libro del professor Pennac non mi diverte e non vedo l’ora di finirlo, ma ci può stare. Perdonato! Ma non ve lo consiglio. 😉

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La verità sul caso Harry Quebert, Joel Dicker (Dic 2015- Genn 2016)

Da quest’anno ho deciso che indicherò in queste due parole sui libri che leggo (come faccio del resto sul libro stesso) quando ho letto il libro. Mi chiedono tutti quanti libri leggo in un anno e son talmente tanti che faccio fatica a quantificarli. La verità sul caso Harry Quebert, l’avevo sentito, poi poco prima di Natale ho visto un post su facebook di un amico che mi ha invogliata a prenderlo. L’ho letto in 10 giorni praticamente. E’ la storia di Marcus Goldman, scrittore,  che vive la crisi da pagina bianca tipica degli scrittori. Non riesce più a scrivere. Contatta il suo mentore, ex professore universitario, scrittore ed amico Harry Quebert per farsi aiutare con i suoi preziosi consigli. Nel frattempo, Quebert viene accusato di aver ucciso una ragazzina di 15 anni, Nola, con la quale aveva avuto una storia d’amore anni addietro. Goldman, convinto dell’innocenza del grande scrittore, decide quindi di indagare per scagionare l’amico. Le indagini daranno vita al suo più grande successo, appunto: La verità sul caso Harry Quebert. Trama avvincente, ricca di colpi di scena, quando sembra di aver individuato l’assassino ecco che sbucano altre prove che rimettono tutto in gioco. E si riparte. Al di là dei dialoghi tra Quebert e Nola, decisamente banali da love story, ho trovato questo libro ben scritto, con una trama a dir poco avvincente. “Si fa leggere” davvero in pochissimo tempo, nonostante le sue 700 pagine, l’autore riesce a tenerti con il fiato sospeso fino alle ultime pagine. Mi è quasi dispiaciuto finirlo. Trama da film, che so essere uscito in America o in programma. Consiglio assolutamente!

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L’amante giapponese, Isabelle Allende (Genn 2016)

“Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.”

E’ la storia di Alma Belasco, affascinante ed austera donna che decide di concludere la sua esistenza in una casa di riposo per anziani: Lark House. Qui stringe amicizia con Irina, una ragazza moldava dal triste passato, che assumerà e della quale si innamorerà il nipote di Alma, Seth. Ed è proprio ai due giovani che Alma racconterà la storia della sua vita e del suo amore clandestino. Mi sono avvicinata all’Allende da poco e devo dire che i libri letti finora mi son sempre piaciuti; trovo che abbia un meraviglioso e magistrale modo di raccontare i fatti e descrivere i personaggi. Una bella storia d’amore, scorrevole. Molto descrittivo, poco dialogato, unica pecca per me potrei dire che amo i dialoghi, ma nel complesso da leggere. Tanti i temi toccati, alcuni dei quali in modo superficiale devo dire, ma il fulcro della storia è l’amore e da lei raccontato sempre in modo esemplare. Una buona lettura sicuramente da consigliare!

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Il superstite, Wulf Dorn (Gennaio 2016)

Lo psichiatra Bernard Forstner in una notte d’inverno particolarmente fredda e nevosa, esce di casa di corsa per non far più ritorno. Si era precitato all’appuntamento con il rapitore di suo figlio, ma l’auto si schianta contro un albero. Forstner muore guardando negli occhi il rapitore di suo figlio, consapevole che anche il figlio sarebbe morto di lì a poco. 23 anni dopo, l’altro figlio del Dott. Forstner, Jan, anche lui  psichiatra, vive con l’angoscia del fantasma del fratellino. Tutto ciò che gli rimane è un registratore che aveva portato con sé la notte in cui era uscito con il fratellino e dove sono incise le ultime parole di Sven: “Quando torniamo a casa?”. La morte del padre, il rapimento del fratellino tormentano Jan. La sua vita ruota tutta attorno a quella notte. Dovrà liberarsi dei fantasmi del passato e ci riuscirà solo quando verrà inaspettatamente coinvolto in una serie di omicidi legati in qualche modo alla clinica presso cui lavora. Sicuramente non il libro più bello, ma scritto bene e molto coinvolgente. Un intreccio ben costruito, per nulla banale, un thriller misterioso ed avvincente. Consigliato!

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E’ tutta vita, Fabio Volo (Gennaio 2016)

“Il segreto di una relazione non è continuare ad amarsi, ma far andare d’accordo le due persone che si diventa stando insieme.”

Proprio vero, il segreto è proprio questo: riuscire a capirsi, ad accettarsi quando si sta da tanto assieme e si cambia assieme! Sante parole! Il romanzo di Volo non è altro che l’immersione nella vita quotidiana di una coppia che con l’arrivo di un figlio e quindi di nuovi equilibri (o “squilibri”), nuovi tempi e modi di affrontare la quotidianità, si ritrova a mettere in dubbio se stessa come coppia e a rischiare di finire male. Un romanzo sincero, molto diretto che fa tanto riflettere soprattutto ad una donna come me, che non ha figli. Ma è davvero così? E’ davvero così che va la vita di una giovane coppia con l’arrivo di un figlio? Certo è, che se avessi voglia in questo momento di averne, dopo aver letto il libro ci penserei su due volte!!!! L’ultimo capitolo l’ho letto praticamente piangendo. Sarà che l’ho letto in un momento molto particolare della mia vita, ma mi ha fatto singhiozzare proprio! E’ stato poi carino condividere questa lettura assieme ad una cara amica! Volo non si contraddistingue nel panorama letterario per i suoi libri di elevato spessore, certo, ma si leggono sempre con piacere, sono molto scorrevoli e come sempre ci toccano nel profondo, perché le storie che ci racconta sono le storie di ognuno di noi.

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L’eredità di Eszter, Marai Sandor  (Febbraio 2016)

 La storia di una donna che ha vissuto tutta la sua vita in attesa dell’amato Lajos. L’unico uomo che ha sempre amato, ma che l’ha sempre ingannata, che aveva detto di amare solo lei e poi ha sposato la sorella.
Lajos torna per riprendersi Eszter e per vivere quella vita che entrambi hanno sempre sognato e che non hanno mai vissuto. Tutto il libro si sviluppa attorno al rientro di Lajos, e al loro amore non vissuto. Il libro è carino, piacevole da leggere, ti lascia solo un po’ di amaro in bocca alla fine, ma non svelo nulla.
Buona lettura.
 
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Reality Transurfing – Lo spazio delle Varianti, Vadim Zeland (Febbraio 2016)

Il transurfing è una nuova interpretazione della realtà, che aiuta a vivere la quotidianità, facendosi scivolare addosso tutto ciò che accade, liberandosi da legami “nocivi” e con la consapevolezza di ogni cosa che si fa. Si sottolinea spesso l’importanza di non disperdere le energie, di canalizzarle sempre in modo positivo per non alimentare i “pendoli” ovvero le strutture mentali vincolanti con cui conviviamo ogni giorno. Libro interessante e molto utile. Come tutti i libri di “auto-aiuto”, non sempre facile seguire tutto alla lettera, ma sicuramente un buon modo per iniziare ed essere consapevoli della realtà, delle proprie energie e come canalizzarle in modo sempre positivo.  Lo consiglio vivamente a chi vuole avvicinarsi a queste innovative filosofie di vita.

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L’undicesima ora, James Patterson (Febbraio 2016)

La tappa fissa da parte di turisti a San Francisco è la villa di un famoso attore e noto dongiovanni. Nella sua casa vengono ritrovati 7 teste di donne, senza corpo. Chi sono quelle donne? Chi le ha uccise? Mentre la stampa impazzisce, la detective Lindsay Boxer, nonostante sia in attesa di un bimbo, lavora senza tregua al caso per scoprire la verità, aiutata dalle amiche del club omicidi, fedeli compagne e valide aiutanti e collaboratrici nei casi più difficili. Lindsay dovrà risolvere anche un altro caso, quello di un poliziotto giustiziere che ha deciso di uccidere tutti i trafficanti di droga della zona. Tutto fa pensare si tratti proprio di un collega. E’ la prima volta che leggo libri del Club omicidi; trama scorrevole, coinvolgente, un libro semplice con una bella trama “sostenuta”. Non il thriller più bello che abbia letto, ma sicuramente può essere consigliato. Buona lettura!

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Avevano spento anche la luna, Sepetys Ruta (Febbraio 2016)

Il primo libro che leggo sulla deportazione dei lituani per mano della Russia ai tempi di Stalin. Lina è una bambina di 15 anni che comprende, troppo presto, quanto una sola notte basti per cambiare il corso di tutta la vita. Una notte del 1941 gli agenti russi fanno irruzione a casa sua, portando via lei, la mamma Elena e il fratellino Jonas. L’unica colpevolezza, quella di esistere. Il papà, rettore all’università, viene messo in prigione. Assieme a tante altre persone, vengono ammassati  su un treno per una destinazione sconosciuta. Saranno costretti a lavorare duramente per guadagnarsi una razione di cibo, vivendo in condizioni pietose ed estreme nel gelo della Siberia. Un libro che deve essere letto, poco si conosce della deportazione dei lituani (ma anche lettoni, estoni) per mano dei russi. Un olocausto di dimensioni superiori a quello degli ebrei, tenuto nascosto dai russi fino a pochissimo tempo fa. Un libro emozionante, commovente e toccante, che arriva nel profondo dell’anima. Da leggere assolutamente, bisogna conoscere quello che nei nostri libri di storia non viene approfondito.

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Terapia di coppia per amanti, Diego De Silva (Febbraio 2016)

«C’è un momento, diciamo intorno al primo anniversario di una relazione clandestina, in cui pieghi la testa di lato, stringi gli occhi come cercassi qualcosa di minuscolo che si muove nell’aria, e vedi in filigrana il casino in cui ti trovi. Questo è amore, ti dici senza mezzi termini, altro che chiacchiere».

Un esilarante romanzo a due voci; a parlare sono Modesto e Viviana, che raccontano la loro storia d’amore clandestina, tra tormenti e passioni, tra liti e riappacificazioni. Il romanzo, scritto sapientamente dal grande De Silva, ripercorre tutti i tormenti e le complicazioni dell’amore e la paura che tutti noi nella vita almeno una volta abbiamo provato, ovvero di abbandonarci totalmente all’amore. Adorabile in questo romanzo il personaggio del padre di Modesto, il vero analista di tutta la storia.  De Silva non mi delude mai. Adoro il suo modo di scrivere, la sua verve! Consigliatissimo!

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The Danish girl, David Ebershoff (Febbraio 2016)

Parole dell’autore: “Ebbi modo di leggere la storia di Lili quasi venti anni fa, quando
ero ancora un giovane scrittore. Molti episodi della sua storia mi col-
pirono profondamente: il coraggio di essere se stessa; l’aver affrontato
la transizione durante il matrimonio; lo scenario dell’Europa tra le
due guerre. Un dettaglio in particolare accese la mia immaginazione:
sua moglie Gerda aveva dipinto una serie di ritratti a olio di Lili, che
la raffiguravano come una bella donna dagli enormi occhi neri e dalle
labbra a forma di cuore.”

“Un artista vede ciò che ancora non esiste; immagina un futuro che altri non riescono a percepire. L’artista interpreta la realtà rendendola più vivida e senza tempo. La storia di Lili Elbe è una storia di creazione e immaginazione, di artisti che interpretano il mondo e se stessi attraverso l’arte.”

Siamo a Copenaghen, nei primi anni del 900, marito e moglie, Einar e Greta due pittori sono in sala, mentre Greta deve dipingere il ritratto dell’amica Anna. Per un contrattempo Anna non si presenta all’appuntamento e Greta chiede ad Einar di indossare dei vestiti femminili per permetterle di portare a termine il ritratto dell’amica. Einar indossa per la prima volta abiti femminili, sentendosi stranamente a suo agio. Da quel giorno nasce Lili; Lili che ogni tanto fa capolino nelle loro vite. Tutto inizia così. Einar viene completamente sedotto da quelle stoffe che toccano la sua pelle, si abbandona completamente a questa esperienza, entrando in un mondo sconosciuto, che senza avvisaglie, prende il sopravvento sul suo. Einar si rende conto di avere due anime, una maschile ed una femminile. Il libro si ispira alla storia vera del primo trasgrender della storia. Un libro toccante, profondo, triste, che attraversa tutti i sentimenti più profondi di una persona come Einer che pian piano si rende conto di essere nato nel corpo sbagliato e di avere un unico grande desiderio: essere una donna. Un percorso seguito assieme alla moglie Greta, che se da un lato lo spinge a ricorrere alla chirurgia (siamo alle primissime e rischiosissime operazioni per cambiare sesso) per il suo bene, dall’altra, a trasformazione avvenuta non riesce ad accettarla. Un romanzo affascinante, potente e molto intenso. Ve lo consiglio. Buona lettura!

La storia di Lili Elbe è una storia di creazione e immaginazione, di artisti che interpretano il mondo e se stessi attraverso l’arte.

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La lista dei miei desideri, Lori Nelson Spielman (Febbraio/Marzo 2016)

Un libro che appartiene a tutte le donne che quando vedono la parola SOGNO pensano al verbo e non al sostantivo. Sono le parole dell’autrice nei ringraziamenti. Un libro che ti strappa una lacrima ed un sorriso ad ogni capitolo; un bellissimo libro sul potere dei sentimenti e sul coraggio di una donna, che stravolge la propria vita per accontentare gli ultimi desideri della mamma, morta per un male incurabile e che le lascia in eredità una lista di desideri da realizzare (gli stessi desideri che la protagonista ha espresso quando era solo una bambina e che la mamma ha pazientemente conservato). Letto in un giorno e mezzo, piacevolissima lettura, in alcuni punti scontata, ma non nel finale che non è esattamente quello che mi aspettavo e che in fondo speravo. Ho pianto si; quando si toccano le corde del cuore con storie così profonde, per quanto mi riguarda, è inevitabile. Mi piacerebbe continuare a leggere altro di questa autrice, che è al suo libro d’esordio che è stato già pubblicato in 20 paesi e da cui verrà tratto un film. Bello, bello, bello, ve lo consiglio vivamente!

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La donna giusta, Sandor Marai (Febbraio/Marzo 2016)

Il libro narra una storia d’amore, raccontata da più punti di vista. In un elegante pasticceria di Budapest, una donna racconta all’amica la sua storia, partendo dal ritrovamento di un nastro viola nel portafogli del marito. Una storia di intrighi, tradimenti, bugie narrata con uno stile semplice e scorrevole, a cui però devo muovere qualche critica. Ho scoperto l’autore quest’anno e mi è subito piaciuto, è il terzo libro che leggo, devo dire che questo, però, l’ho trovato un po’ lungo ed eccessivamente “psicologico ed introspettivo” quasi forzato in alcuni passaggi, oserei dire. Alcuni passi abbastanza noiosi e talvolta ripetitivi.  Morale? La donna giusta, a quanto pare non esiste. Sarà così? Ai posteri l’ardua sentenza. 🙂

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Grottesco, Patrick McGrath (marzo 2016)

Questa è la storia di un uomo costretto sulla sedia a rotelle e considerato da parte della sua famiglia (tranne l’adorata figlia) un vegetale, ma in realtà la sua mente è ancora lucida, si rende conto che il suo maggiordomo sta tramando alle sue spalle. Di questa trama fanno parte la moglie, la figlia e il protagonista stesso, Sir Hugo. Come sempre McGrath non delude mai; uno studio profondo della psiche umana, il libro altro non è che lo specchio dell’anima del protagonista. Consiglio questo libro, ma consiglio soprattutto l’autore!

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Melody, Sharon M. Draper (marzo 2016)

Melody è l’alunna più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa! Un libro che tocca le corde del cuore fin da subito. Melody è una bambina di 11 anni, dalla spiccata intelligenza, dalla memoria infallibile, ma affetta da una malattia che la costringe quasi immobile sulla sedie a rotelle ed incapace di esprimersi. Il libro è incentrato sulle emozioni della coraggiosa Melody, sui pensieri, sui sentimenti di questa bambina speciale che non riesce ad esprimere a parole, fin quando con l’aiuto delle persone che la amano, avrà un computer con il quale finalmente riuscirà a parlare, o meglio a far parlare il computer e comunicare con le persone. Ma come purtroppo spesso accade, la disabilità viene allontanata, derisa e Melody non fa eccezione. Emozionante, toccante, bello, anche divertente, assolutamente da leggere. La storia è un’opera di fantasia, ma l’autrice conosce bene l’argomento, avendo una figlia paralizzata cerebralmente. Lo consiglio a tutti, piccoli e grandi, è consigliato dai 12 anni in su. Merita davvero.

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Il segno del male, James Patterson (aprile 2016)

Patterson non delude! Il detective Alex Cross, protagonista del romanzo, sta festeggiando il suo compleanno quando riceve una telefonata. Sua nipote Caroline è stata trovata morta, uccisa barbaramente. Profondamente scosso, Cross comincia ad indagare sull’omicidio imbattendosi in intrighi, sesso, violenza che ruotano attorno alla Casa Bianca e agli intoccabili personaggi politici che ruotano attorno ad essa. Ottima narrazione, veloce da leggere, infatti divorato in pochissimi giorni. Patterson sa sempre appassionare i suoi lettori. Consigliato, come tutti i suoi libri finora!

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Adesso, Chiara Gambereale (Aprile 2016)

Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è ADESSO! E ADESSO è arrivato per Lidia, uscita da un divorzio con un marito, Lorenzo, amoreeterno, da cui non riesce a staccarsi e alle prese con nuove storie, nuove riflessioni che poi sono le stesse che l’accompagnano da sempre, ma ora forse con una nuova consapevolezza. Ci ritroviamo a seguire la protagonista e a calarci in quel punto preciso “sotto le costole, all’altezza della pancia” dove accade quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. A volte mi capita con i libri, così come capita con le canzoni, che parlino di me, ogni frase, ogni capitolo, ogni sentimento, pensiero, emozione è quello che sto vivendo io nel preciso istante in cui lo leggo. E così è successo, soprattutto nelle battute finali con questo libro. Rispetto agli altri libri letti, mi è piaciuto di meno, ma la parte finale che ho sentito particolarmente mia ha creato un certo legame con la protagonista e con il testo in generale. Mi sembra un po’ “confusionario”, ma si legge facilmente e velocemente come tutti i suoi libri. Consiglio!

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Lei che ama solo me, Mark Edwards (Aprile 2016)

Quando Andrew Sumner incontra la bella ed affascinante Charlie sembra che le cose comincino a girare per il verso giusto. Pian piano però Andrew comincia a subire una serie di sventure che riguardano se stesso o le persone che ama. Alcune cose spariscono dal suo appartamento, la sua ex fidanzata viene uccisa, cade dalle scale mobili apparentemente spintonato da un uomo misterioso … ad un certo punto comincierà a chiedersi se la donna che dorme nel suo letto ormai ogni sera e con la quale sta pensando di andare a convivere sia la gioia più grande della sua vita o l’incubo peggiore? L’autore sa come confondere il lettore per non fargli capire come finirà,e ci riesce in pieno devo dire. Dopo una prima parte un po’ monotona e noiosa, la seconda ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine. Letto in pochissimi giorni come tutti i libri di questo genere, è il suo primo libro e devo dire non male. Non il top in quanto a thriller psicologici (Fitzek finora non lo batte nessuno), ma una buona lettura sicuramente. Regalo poi di un’amica con la quale l’ho letto. Questo fa del libro … un libro sicuramente SPECIALE!

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Il sonnambulo, Sebastian Fitzek (Aprile 2016)

Uno degli autori di thriller psicologici che apprezzo particolarmente, ma questo libro rispetto a tutti gli altri letti l’ho trovato meno interessante e meno piacevole da leggere. E’ la storia di Leon che soffre di sonnambulismo dall’età dell’adolescenza. Da quando scompare la moglie, Leon è tormentato dal dubbio di averle fatto qualcosa durante il sonno, senza essersene reso conto. Terrorizzato da se stesso, decide di mettere una telecamera in camera da letto per vegliare le sue attività notturne. In questo modo scopre una vita notturna della quale era competamente inconsapevole. Riflettendo sul testo, credo che il mio giudizio in parte negativo dipenda dal fatto che in alcuni punti mi sono un po’ persa, confondendo sogno e realtà. O magari era proprio questo l’obiettivo dell’autore? Se c’è qualcuno che lo ha letto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa. 🙂

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Beautiful You, Chuck Palahniuk (Maggio 2016)

L’hanno chiamata la storia della nuova cenerentola, scritta da Palahniuk. Cosa vi aspettate? Personalmente, qualcosa di inquietante. Ed infatti … Palahniuk non delude mai i suoi lettori. 🙂 E’ la storia di Penny, scialba impiegata di ufficio, abbordata da un magnate ricco e dal passato misterioso Cornelius Linus Maxwell. Maxwell la invita a cena nel ristorante più alla moda di New York, non perché sia interessato alla giovane ragazza nel senso che tutti noi potremmo aspettarci, ma l’obiettivo è farla diventare esattamente la cavia per sperimentazioni di oggetti volti a procurare più e più orgasmi femminili. Gli oggetti della linea BEAUTIFUL YOU spopolano al punto tale che ormai le donne vivono la loro vita chiuse in camera ad auto-procurarsi piacere continuo, fino allo sfinimento nel vero senso della parola. Quando, nel vortice del piacere  finiscono anche la mamma e la migliore amica di Penny, quest’ultima decide di fare causa a Maxwell rivendicando una parte dei brevetti, visto che buona parte della linea Beautiful You è stata testata su di lei. Come sempre scrivo, Palahniuk va preso a piccole dosi. Riesce sempre a stupirmi con le sue storie decisamene fuori dal normale, eccessive, “iperbolose” … questo l’ho anche trovato piuttosto divertente. Ve lo consiglio? Si, ma solo a chi ama Palahniuk! Comunque, come sempre è geniale!!!

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Il giardino segreto, Banana Yoshimoto (Maggio 2016)

Un altro romanzo di formazione che ha come protagonista Shizukuishi, che avevo già incontrato nei due precedenti libri della trilogia Il Regno. Non mi stancherei mai di leggere la Yoshimoto, un’autrice che non smentisce mai le sue più profonde inclinazioni. Mi sorprende sempre quando l’autrice riesce a far emergere magia ed incanto anche dalle cose più banali della quotidianità. Ecco che un giardino ben curato  e dai vivaci colori diventa leitmotiv del racconto. Non consiglio questo libro, consiglio Banana Yoshimoto. Ho cominciato a leggerla in adolescenza per puro caso e da allora, mai mollata!

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Il danno, Josephine Hart (Maggio 2016)

Il protagonista di questo romanzo è un uomo che ha appena compiuto 50 anni, dall’apparente vita perfetta, un lavoro di tutto rispetto, stimato nell’ambiente politico, una moglie e due figli splendidi. In realtà, con una grande abilità ha saputo svolgere il ruolo di figlio, marito, padre, così come gli altri si aspettavano da lui; fino a quando entra nella sua vita una donna, che sconvolge letteralmente la sua tranquilla e serena esistenza, una donna avvolta da un alone di mistero che esercita su di lui un potere altamente pericoloso. Iniziano una storia clandestina non appena si conoscono. Il problema è che la donna in questione è la stessa che suo figlio ha deciso di sposare. Scritto magistralmente, con un intreccio narrativo che cattura il lettore dopo poche righe! Emozionante, intenso, mi è piaciuto molto! Il finale mi ha scioccata, ma non vi svelo nulla! Consiglio! Buona lettura!

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La ragazza del treno, Paula Hawkins (Maggio 2016)

Rachel è la protagonista di questo bel romanzo. Sola, senza amici, senza un lavoro e con un grosso problema di alcolismo. Ogni giorno prende il treno che la porta a Londra, ama guardare dal finestrino, osservare non vista le case, le strade. Quando si ferma al semaforo ogni giorno, guarda in una delle case della strada dove lei ha abitato quando era sposata, dove vive una coppia a cui lei ha dato un nome Jess e Jason, la coppia perfetta. E un giorno vede quello che non avrebbe mai voluto vedere. Da quel momento per lei cambia tutto. La coppia perfetta in realtà si scopre non essere poi tanto perfetta. Indubbiamente molto avvincente, si legge in modo compulsivo, mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine. Molti lo hanno definito un thriller, ma leggendo le recensioni dopo averlo finito, concordo con tutti coloro che  lo considerano effettivamente un giallo ben scritto, un thriller è un’altra cosa! Ve lo consiglio!! E poi anche Stephen King è rimasto sveglio tutta la notte per finirlo; direi che vale la pena, no? 🙂

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Brasil Profundo, Stefano Coali (Maggio 2016)

Ho preso questo libro perché volevo approfondire la conoscenza di un paese bellissimo come il Brasile, a me molto vicino per ragioni sentimentali. Sarà che le aspettative erano diverse, ma è stato una delusione. Il Brasile è si un paese controverso, pieno di contraddizioni, di criminalità, ma NON è solo quello. Coali ha vissuto per 12 anni in diversi stati del Brasile, tutti principalmente al centro nord; quello che ci fa vedere però è solo scorribande per i meandri delle città sudamericane, in favelas e vicoli scuri, bar malfamati e botteghe decadenti. Il Brasile è anche altro, è allegria, gioia, festa, è colore. Non ho trovato nulla di tutto ciò. Non mi è piaciuto e non lo consiglierei a nessuno.

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Noli me tangere, Andrea Camilleri (Maggio 2016)

Questa è la storia di una donna, Laura, che improvvisamente scompare facendo perdere ogni traccia. Il romanzo non vuole essere, come ci tiene a sottolineare l’autore, un giallo sulla scomparsa di una donna, ma in realtà un racconto sulle diverse sfaccettature di questa donna, che indaga i suoi tormenti attraverso le parole di chi l’ha conosciuta, frequentata, amata. Donna dai facili costumi o donna “noli me tangere”? La qualità della scrittura è alta, come sempre quando si parla di Camilleri; piacevoli i continui riferimenti artistici e letterari che mi incantano sempre, ma … c’è un ma … per me Camilleri è Montalbano. Giudizio personale, ovviamente! Il libro si fa leggere e anche molto velocemente, ma io preferisco di gran lunga Montalbano e la sua Vigata!

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Revival, Stephen King (Maggio 2016)

E’ il primo libro di Stephen King che lascio a metà. Nella sinossi è descritto come un’autobiografia del Re, ma non ho capito quanto effettivamente sia romanzato quanto sia reale tutto quello che racconta. Non mi è mai piaciuto leggere questo tipo di libri, dove non sai fin dove si spinge la fantasia e dove arriva la realtà. Non ho riconosciuto il “solito King”, mi stavo annoiando e seppur a malincuore ho preferito lasciarlo a metà, in attesa di un tempo migliore per leggerlo. 🙂 Se qualche seguace lettore per caso si trova a leggere queste due righe e conosce bene il testo, mi vuole dare qualche dritta, è ben accetto.

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Ho sposato una vegana, Fausto Brizzi (Giugno 2016)

Che dire! Carinissimo! Le avventure tragicomiche di un onnivoro alle prese con una fidanzata e poi moglie vegana, crudista, “eco-sostenibile” e chi più ne ha più ne metta. Un libro molto carino ed attualissimo su una delle ossessioni moderne che sta prendendo piede molto velocemente, ovvero quella del “cibo sano e morale”. La storia è realtà, nulla di romanzato; anzi come scrive l’autore, una storia vera (purtroppo). Se volete ridere, rilassarvi, ecco questo libro è quello che fa per voi. Io ho riso tanto. Non sono vegana, non sono crudista, anzi sono onnivora, ma apprezzo il mangiar sano e naturale e da un anno circa ho modificato un pochino la mia dieta, ottenendo solo grandi benefici. Mangio carne, pesce, uova, mangio tutto, ma scopro che se faccio attenzione a quello che mangio, se consumo ad esempio più frutta e verdura, il mio corpo … ringrazia. 🙂 Spero che la descrizione della moglie sia un po’ forzata, e volta all’esagerazione, perché dal libro ne viene fuori una terrorista vegana che detta legge e non accetta ragioni contrarie. Punto! Divertente, scorrevole, scritto bene; una buona lettura per tutti, vegani e non.

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Il benessere emotivo, Osho (Giugno 2016)

“La mente è uno splendido meccanismo, usalo, ma non farti usare.” In questo libro, Osho arriva a scandagliare l’animo umano attraverso il funzionamento della mente, che altro non è che un meccanismo che reagisce a stimoli esterni e per questi stimoli reagisce di conseguenza.

La chiave per la felicità, insegna Osho, è fidarsi di sé, vivere al servizio dei propri sentimenti, assistere al trionfo delle emozioni.

Si tratta di una trascrizione dei tanti incontri tenuti da Osho in giro per il mondo e dove il maestro risponde alle domande dei suoi seguaci.

Che dire? Non riprendevo Osho da un bel po’; i libri che mettono a nudo me stessa, scavano al mio interno e fanno riflettere in generale sul proprio io, su come agiamo, ragioniamo mi sono sempre piaciuti, soprattutto in determinati periodi della mia vita, dove cerco ovunque motivi per cambiare quello che non va, con l’obiettivo sempre di una ricerca di benessere e serenità.

Sicuramente, siamo molto lontani culturalmente, se vogliamo solo tenere in conto la considerazione della donna nella società descritta da Osho. Quindi, per alcune cose decisamente da bandire. Per altre, mi trovo assolutamente d’accordo e so per certo che se riuscissi a seguire un minimo di quanto insegna, le porte della serenità si spalancherebbero. Ma facile non è.

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Uomini senza donne, Murakami Haruki (Giugno 2016)

Per la prima volta leggo dei racconti di Murakami; solitamente non amo questo genere, preferisco i romanzi o comunque un racconto unico. Ma devo dire, che la penna di Murakami incanta sempre. Un tuffo in universi paralleli e parafrasando recensioni lette qua e là  “come una lavagna pulita con uno straccio umido, libero da preoccupazioni e brutti ricordi”. E’  così che ti affacci ad ogni suo racconto. Preferisco il Murakami romanziere, ma come sempre si fa apprezzare! Sogno, realtà, mistero, ecco gli ingredienti dei suoi libri ritrovati anche in questi brevi racconti. I miei racconti preferiti sono stati ‘Shahrazad’ e ‘Yesterday’).

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In caso di necessità, Michael Crichton (Giugno 2016)

Arthur Lee è un medico cinese che vive a Boston, pratica ogni tanto l’aborto, pratica illegale all’epoca. Un giorno viene arrestato con l’accusa di omicidio a seguito della morte di una ragazza non ancora diciottenne che prima di morire lo ha accusato di essere stato lui l’artefice dell’aborto mal riuscito. John Berry, medico ed amico di Lee è convinto della sua innocenza; inizierà ad indagare sfidando l’alta società di cui la ragazza morta proviene, la polizia e i suoi stessi colleghi. Bello, intrigante e scritto molto bene. Solo dopo ho saputo che l’autore è l’ideatore della sere ER medici in prima linea. Un bel romanzo, avvincente sin dall’inizio e pare sia solo l’esordio. Sicuramente ne leggerò altri.

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La casa delle sorelle, Charlotte Link (Giugno – Luglio 2016)

Il libro narra la storia di Barbara e Ralph, i quali per recuperare il loro matrimonio, decidono di passare le vacanze di Natale in una villa in campagna nello Yorkshire. Ma quella che doveva essere una rilassante e tranquilla vacanza, si trasforma ben presto in un’esperienza disastrosa a causa di una tempesta di neve, che li costringe a barricarsi in casa e a rimanere senza cibo dopo pochi giorni. In casa, Barbara scopre il diario di Frances, una delle sorelle proprietarie della casa ormai morta da anni. Comincia a leggerlo e non riesce più a staccarsene. Ma da quelle pagine fuoriesce anche un terribile segreto che metterà sia Barbara che Ralph in serio pericolo.

Partito un po’ a rilento, quasi da meditare di lasciarlo, ma poi la storia si fa via via più avvincente e l’ho divorato. Una bella saga familiare che soprattutto nella seconda parte del libro, vi terrà con il fiato sospeso. Mi sono innamorata dalla dura, forte e amabile Frances, la protagonista. Consiglio!

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Uomini nudi, Alica Gimenez-Bartlett

Un libro che mi è piaciuto davvero tanto. 4 i personaggi che si danno il cambio a raccontare la lora vita e soprattutto a farci ascoltare i loro pensieri. Irene, quasi 40 anni, imprenditrice, morto il padre, lasciata dal marito per una ragazza più giovane. Javier, che perde il posto di lavoro da insegnante di liceo, cambia totalmente vita per mantenersi. Ivan, rozzo, divertente, dalla sensibilità da bassifondi, segnato da un passato profondamente triste e Genoveva, la donna senza legami che parla solo di cose frivole e pensa solo a divertirsi.  I destini dei 4 personaggi si incrociano e si scontrano.

Questo libro l’ho ricevuto in regalo per il mio compleanno da un ex collega. Quella che si dice una sorpresa. Ecco, ricevere un regalo da una persona che non ti aspetti! Poi un libro ..  un bel romanzo, corposo, ricco, impreziosito da approfondimenti psicologici dei diversi personaggi. Lettura molto scorrevole, personaggi simpatici, primo fra tutti Ivan, l’unico forse che rimane fedele a se stesso dall’inizio alla fine. A proposito del finale, davvero sorprendente! Da leggere!

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Betibù, Claudia Pineiro (Luglio 2016)

Un poliziesco latino, ambientato a Buenos Aires. Protagonista, Betibù, una scrittrice soprannominata Betty Boop e quindi Betibù a cui somiglia tantissimo. La vita di un prestigioso country club viene sconvolta da una serie di morti, apparentemente suicidi, che in realtà celano una trama molto più complessa ed intricata di quella che vorrebbero mostrare. Molto carino, dal finale a sorpresa? No, dal “non finale”. Sembra quasi faccia presagire un Betibù, 2. Carino, divertente, ironico, molto piacevole da leggere, una scrittura originale, soprattutto per l’assenza totale di dialoghi. E’ la prima volta che leggo un libro scritto in questo modo;  seppur preferendo i libri dialogati, l’ho trovato molto carino. Ed ora sono proprio curiosa di leggere “Tua”, le recensioni ne parlano benissimo.

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La ricetta del vero amore – Nicolas Barreau  (agosto 2016)

Una favoletta d’amore, un racconto breve, un po’ banale e troppo corto. E’ il primo libro che leggo di questo autore, non mi ha entusiasmata particolarmente. Alla fine del libro, una serie di ricette, elisir d’amore a detta dell’autore.

Mah. Ho letto le recensioni, solo successivamente alla lettura com’è mio solito fare, e leggo da buona parte dei lettori che sembra sia stato scritto cavalcando l’onda del successo de “Gli ingredienti segreti dell’amore”, che io non ho letto, ma che a questo punto non leggerò.

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L’incendiaria, Stephen King

La storia di Charlie, una bambina dal potere di incendiare tutto ciò che c’è intorno a lei, e la Bottega, ente governativo deciso a sfruttare le sue doti per scopi folli. Ne seguirà una caccia spietata alla bambina . Charlie, in questa sua fuga, sarà accompagnata dal suo papà, dotato anche lui di poteri soprannaturali come riuscire a manipolare la mente delle persone. Ho comprato questo libro anni fa, ma non mi decidevo mai ad iniziarlo. Devo dire che mi è piaciuto molto e finalmente ritorno al vecchio King. Avvincente, ritmo serrato, spietato, si fa leggere fino alla fine tutto d’un fiato. Ve lo consiglio!

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Dance, Dance, Dance, Murakami Haruki (Agosto 2016)

Ancora Murakami a farmi compagnia durante le vacanze estive. La stessa atmosfera, lo stesso mistero, l’alone surreale che da sempre ritrovo nei libri di uno dei più grandi autori giapponesi che continua sempre ad affascinarmi. La storia di un  giornalista freelance che ha perso molte cose nella vita, ma che continua a “danzare, danzare, danzare”, ad andare avanti senza perdere lo slancio. Ad accompagnarlo in questa avventura, una ragazzina di 13 anni dotata di poteri soprannaturali. Entrare nel mondo di Murakami è sempre affascinante; ti coinvolge sempre, trascinandoti in storie dove si fa fatica a distinguere realtà da sogno. A questo punto, devo leggere “Nel segno della pecora”, dove fa la sua apparizione l’uomo pecora, citato in questo libro.

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Ninfee nere, Michel Bussi (Agosto 2016)

Tra tutti i libri letti durante le vacanze, questo è quello che mi ha intrigata, affascinata, ammaliata in maniera esponenziale! Un giallo scritto da uno degli autori “giallisti” francesi più famosi. Quello che ha fatto la differenza è stato prima di tutto l’ambientazione, ovvero Giverny in Normandia, la cittadina dove Monet ha concluso la sua esistenza e dove ha trovato ispirazione per i numerosi dipinti che hanno per soggetto le ninfee. Tutto ciò che viene scritto a proposito di Giverny, Monet, episodi della sua vita è tutto vero e documentato. La storia è veramente carina, ironica e dal finale davvero sorprendente. A fine lettura, ero dispiaciutissima. E non mi capita spesso. Un thriller inusuale, non solo per chi ama il genere, ma anche per gli amanti dell’impressionismo e di Monet in particolare. Incisiva e profonda la descrizione dei personaggi della storia. In un’unica parola, meraviglioso. Merita davvero! Voglio andare a Giverny ora!!!

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Ma gli androidi sognano pecore elettrice, Philip  Dick (Agosto 2016)

Un libro ricevuto in regalo, inatteso e che in tutta onestà non avrei mai acquistato. Non amo particolarmente il genere fantascienza. Dal libro hanno poi tratto il film Blade Runner, che non ho visto, ma che probabilmente vedrò. La guerra mondiale ha costretto all’estinzione delle specie umana, costringendo l’umanità a trasferirsi nello spazio. Chi è rimasto sogna di avere animali veri e ci sono aziende che fanno riproduzioni identiche di animali che vendono a caro prezzo, ma che in realtà non sono altro che esemplari elettronici. L’uomo è stato replicato, e i droidi sono uguali agli uomini, e si confondono con essi. Un libro tragico e grottesco nello stesso momento. Il mio primo libro di fantascienza, tutto sommato l’ho letto con piacere e sono arrivata fino alla fine senza annoiarmi. Per me, direi un bel passo avanti. 🙂 Ora mi tocca il film!

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La miglior vendetta, Elizabeth George (Agosto 2016)

Una compagnia teatrale si reca in un maniero scozzese per leggere un copione che dovranno interpretare successivamente. Ma l’autrice del copione viene brutalmente assassinata nel suo letto. Il caso viene affidata all’ispettore Thomas Linley affiancato da Barbara Havers, i quali comprendono molto presto che si tratta di un caso molto complicato e che va ben oltre le apparenze. Un thriller molto coinvolgente, una bella storia ben congegnata, tanti personaggi ben delineati. Consiglio agli amanti del genere!

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Bikini, James Patterson (Agosto 2016)

Un altro thriller ha deliziato le mie vacanze: Bikini di Patterson. Un servizio di moda nella splendida location hawaiana, si trasforma presto in un incubo quando una delle modelle sparisce. E’ solo il primo omicidio di una lunga serie; lo spietato assassino uccide per piacere e per lavoro, riprendendo con una telecamera gli efferati delitti e inviandoli (dietro lauto compenso) ad una combriccola di ricchi personaggi che gode nel vedere le raccapriccianti immagini. Un caso per l’ex poliziotto Ben Hawkins, ora giornalista, che decide di aiutare nelle indagini la famiglia della prima modella uccisa. Ma la sua stessa vita e quella della sua amata fidanzata sarà messa in pericolo. Carino, ma niente di che. Ne ho letti di migliori dello stesso autore. E il finale mi ha un po’ deluso.

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Due, Irene Nemirovsky (settembre 2016)

I tormenti dell’anima e dell’amore della gioventù fortunata degli anni ’20, riuscita a ritornare dalla guerra. Gioventù che ha un unico desiderio, quello di amare, godere e vivere senza pensare al domani. Grande la capacità introspettiva di questa autrice che ho imparato ad amare anni fa; la bellezza di questo libro non sta tanto nella storia, quanto nella grande capacità (che ho ritrovato sempre in tutti i suoi libri letti) di introspezione, nell’abilità di descrivere emozioni, sentimenti, stati d’animo, atmosfere e soprattutto tratti psicologici sempre ben definiti dei personaggi che popolano il romanzo.

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Il potere di adesso, Eckart Tolle (settembre 2016)

La guida di un maestro spirituale per intraprendere il viaggio della comprensione del potere di adesso, unico vero alleato per una vita serena. Il libro, con parole semplice,  ci auta a trovare la via d’uscita dal dolore psicologico, creato dalla nostra mente e da cui molto spesso non riusciamo a liberarci. Il vero aiuto, la vera medicina è “arrendersi all’adesso”, pensare al “qui e ora” sempre, perchè è ORA che viviamo, non viviamo nel passato che non esiste più né nel futuro che non conosciamo. Concetto ripetuto negli anni, dai più grandi e antichi maestri fino ai contemporanei, ma che fa sempre bene tenere a mente. Un po’ ripetitivo nei concetti, ma questa ripetitività lla ritrovo in tutti i manuali di “aiuto-aiuto” che ho letto. Se davvero riuscissimo a seguire le parole di questo maestro, la nostra vita sarebbe sicuramente migliore. Ne sono certa.

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La ragazza di Brooklyn, Guillaume Musso (settembre 2016)

Come sempre Musso è in grado di rapirmi completamente!!! Un altro avvincente romanzo che mi ha tenuto con il fiato sospeso, letto in pochissimi giorni. Pieno di suspence, colpi di scena, decisamente intrigante. Non c’è un suo libro che mi ha deluso. Musso si legge sempre bene e molto volentieri. Questa è la storia di Raphael, ragazzo padre, che sta per sposarsi con la bella mulatta Anna. Una sera Anna mostra una foto a Raphael; il quale inorridito dalle immagini, scappa via. Quando torna si accorge che Anna è scomparsa. Cominciando a dubitare su chi sia veramente la sua futura moglie, comincerà a cercarla tra Parigi e New York, chiedendo aiuto ad un amico ex poliziotto.  Insieme perquisiscono la casa di Anna ed il mistero si infittisce ancora di più. Consigliatissimo!

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Harry Potter e la maledizione dell’erede, John Tiffany e Jack Thorne da una storia originale di J.K. Rowling (settembre 2016)

Premetto che ho una passione per Harry Potter. Quando ho saputo che usciva un altro libro di HP, ci sono rimasta malissimo! Harry Potter, per quanto mi riguarda, è finito sconfiggendo Voldemort, sposando Ginny. Punto! Ma non ce la facevo a rimanere fuori dal giro, a non conoscere l’evoluzione, ma ero prevenutissima. Ed invece … l’ho letto e mi è piaciuto. In questo testo, scritto a mò di copione, come fosse una piece teatrale, vediamo cosa sarebbe accaduto se la storia non fosse andata come noi la conosciamo. Grazie ad una “giratempo” il piccolo Albus Potter assieme a Scorpio (figlio di Draco) vanno avanti e indietro nel tempo, cambiando il corso degli eventi e mostrandoci anche come sarebbe stato il mondo senza HP! Avrei preferito un romanzo piuttosto che un copione, ma in linea di massima mi è piaciuto!

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Atti osceni in luogo privato, Marco Missiroli (ottobre 2016)

Questa è la storia di Libero Marsell, un ragazzino di 12 anni che durante una cena con amici di famiglia, scopre la madre che tradisce il padre. La storia raccontata da Libero passa attraverso la separazione del genitori, la morte del padre, la conoscenza dell’amore, e soprattutto dell’eros. Seguiamo passo passo la storia di Libero, la sua adolescenza, la sua giovinezza e “l’adultità”. Un romanzo di formazione, sessuale e non solo di un giovane uomo. Interessante e ben scritto; molto ben descritti i personaggi. Ve lo consiglio!

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La zona cieca, Chiara Gambereale (Ottobre 2016)

La zona cieca è ciò che tutti colgono di noi, ma che a noi sfugge. Lidia, la protagonista del romanzo, lo sa benissimo, innamorata di Lorenzo, uno scrittore arrogante e narcisista. I due hanno una storia d’amore intessuta di bugie, tradimenti veri o presunti e continui litigi. A me la Gambereale piace, trovo sempre tanti spunti di riflessione nei suoi libri; in questo caso però, mi sembra di leggere sempre le stesse storie. Una donna con problemi psicologici alle prese con una storia d’amore particolarmente tormentata. In più una donna che ha una palese mancanza di amor proprio, per permettere ad un uomo di trattarla in questo modo! Non mi sembra un libro da vittoria del premio Campiello. Punto a favore della Gambereale è la capacità descrittiva degli aspetti psicologico-emotivi dei diversi personaggi, sempre molto ben descritti.

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Da un’altra carne, Diego De Silva (Ottobre 2016)

Un bambino, Salvino, comparso all’improvviso all’interno di una famiglia, senza alcuna spiegazione, porta scompiglio riuscendo a  modificare anche i rapporti più intimi. Chi è questo bambino, dove sono i suoi genitori non si sa. Il suo arrivo rappresenta un tornado per la famiglia, che non è in grado inizialmente di accettare l’estraneo. De Silva mi piace sempre tanto; i suoi libri sono una calamita. Inizi a leggere e non ti stacchi più. Sicuramente migliori gli altri libri che ho letto dell’autore napoletano, ma anche questo è un libro che cattura!

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Pet sematary, Stephen King (Ottobre 2016)

La famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo del Maine. Non lontano da casa c’è il cimitero degli animali, un luogo dove i ragazzi son soliti seppellire i propri animaletti. Ben presto la tranquilla vita familiare dei Creed viene sconvolta da fatti inquietanti. Un bel libro, il vecchio King prende sempre. Questo è il RE che amo leggere. Unica pecca, l’ho trovato solo un po’ lento nella lettura.

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Il senso dell’elefante, Marco Missiroli (Ottobre – Novembre 2016)

Un libro sui figli, sulla devozione verso i figli che va oltre ogni cosa. Il protagonista è Pietro, ex prete che va a fare il portiere in un condominio di Milano per una ragione ben precisa. Poi c’è l’omosessuale, il tradimento, il figlio illegittimo ed un finale a sorpresa che non mi aspettavo! Non eccellente, neanche pessimo. Un giudizio “medio”! 🙂

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E’ facile cambiare lavoro se sai come fare, Cristina Gianotti (Novembre 2016)

Il libro di Cristina Gianotti, ingegnere di Milano, che da oltre 10 anni si occupa di carreer coach a supporto di imprenditori e professionisti, guidandoli in un percorso volto ad investire su se stessi e sulla propria crescita professionale. Un libro nuovo, moderno, al passo con i tempi che ci insegna a cambiare lavoro, ci insegna a guardare positivamente al futuro investendo principalmente su noi stessi,  “Imparare a cambiare lavoro è quindi una competenze da acquisire e da trasmettere / insegnare.” Si parla di mondo del lavoro in continua evoluzione, di come si fa un CV, come ci presenta ad un colloquio di lavoro, si sottolinea tanto l’importanza nel fare networking, il fare impresa, l’emigrazione in terre straniere (la fuga di cervelli). Inoltre il libro è ricco di storie, interviste molto interessanti, che danno speranza e invitano il lettore a non arrendersi mai e a provarci. Un libro utile, ma soprattutto un libro POSITIVO. Una buona lettura!

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Le braci, Sandor Marai (Novembre 2016)

Dopo 40 anni due grandi amici, inseparabili ai tempi, si incontrano rivelandosi l’un l’altro. Entrambi aspettavano questo momento a causa di un segreto condiviso di una tale forza che “brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione”. Lettura coinvolgente e trascinante, con apice nella parte finale. Sempre piacevole leggere i suoi libri.

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La festa dell’insignificanza, Milan Kundera (Novembre 2016)

“L’insignificanza, amico mio, è l’essenza della vita!”

Sembra quasi di aver letto un pezzo teatrale con personaggi che entrano ed escono dalla scena continuamente. Momenti tendenzialmente insignificanti che delineano le vite dei personaggi. Molti gli intrecci e i voli pindarici, a volte si fatica a seguire, ma Kundera sa sempre affascinare il lettore con queste storie “insignificanti”, ma fondamentali nel presente di ogni personaggio.

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Tempo assassino, Michel Bussì (Novembre 2016)

Dopo Ninfee nere, che mi ha affascinato tantissimo, un altro libro fantastico. Emozione, suspense, sentimenti, passione, c’è tutto! Estate 1989 in Corsica, una famiglia in vacanza, un incidente mortale dove perdono la vita mamma, papà e figlio. Unica sopravvissuta la figlia, Clotilde, che ventisette anni dopo torna sul luogo dell’incidente dei genitori con il marito e la figlia, scoprendo che l’incidente dei genitori forse non è stato un incidente. Il libro si sviluppa su un doppio arco temporale, nel 1989  attraverso il diario dell’adolescente Clotilde e nel 2016, la vacanza in Corsica di una Clotilde adulta. Sia Ninfee nere che Tempo assassino mi hanno fatto venire voglia di visitare Giverny nel primo e ora di vedere tutta la Corsica. Ha un modo così affascinante di descrivere i luoghi, mai trovato in nessun autore finora. Se non l’avete ancora letto, fatelo, leggete Michel Bussì! Autore veramente bravo ed affascinante. Leggevo che in Francia è il maestro indiscusso del Noir. Buona lettura!

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La bella addormentata in quel posto, Luciana Littizzetto (Dicembre 2016)

Lo regalerei sicuramente per Natale! I libri della Littizzetto sono sempre piacevoli, ironici e tanto divertenti. Tutto ruota sempre attorno al walter e alla jolanda, toccando argomenti attuali come la politica, le pubblicità televisive, la critica alle “brutture” della tv di oggi fino ad arrivare a papa Frank e alle sue rivoluzioni nella chiesa. Lucianina ci regala sempre libri che ti fanno sorridere e riflettere allo stesso tempo. Inoltre, riesce sempre ad interpretare il pensiero di ognuno di noi viste le oscenità/ assurdità che ci sono in giro! Ve lo consiglio per passare qualche ora ridendo di gusto.

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Messaggio per un’aquila che si crede un pollo, Anthony De Mello (dicembre 2016)

E’ il primo libro di De Mello che leggo. Scopro che è un padre gesuita e che dice cose molto interessanti. 🙂 Ci ricorda che la vita è quella cosa che ci accade, mentre siamo impegnati  a fare altro. Tra parabole, storielle talvolta anche divertenti, De Mello incita l’essere umano al risveglio attraverso “una presa di consapevolezza” della propria vita. La parola chiave  infatti è “consapevolezza”. Bisogna vivere la vita in modo consapevole, non farci trascinare da niente e nessuno. Un libro di quelli da tenere nella propria libreria e da regalare agli amici; un manuale di vita, fede e spiritualità.

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Il cerchio, Dave Eggers (dicembre 2016)

Il romanzo più inquietante che abbia letto nell’era dei social media. E’ la storia di Mae Holland che viene assunta in una delle aziende più ricercate e dove tutti vorrebbero lavorare: Il cerchio. L’azienda che detiene tutte le informazioni web di ogni singolo individuo, che professa la TRASPARENZA e la decisione comune di rendere tutto ciò che riguarda il singolo trasparente e condivisibile su un social network. Sembra proprio che la Privacy sia un reato. Il Cerchio non è un’azienda, è un modus vivendi, con i suoi 10.000 dipendenti, pronti a tutto pur di salvaguardare il modello nascente della trasparenza professata dall’azienda. Sicuramente un romanzo di fantasia, come scrive l’autore anche, ma molto vicino alla nostra realtà. Val sicuramente la pena leggerlo.

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Henry & June, Anais Nin (Gennaio 2017)

“Lo stile e il linguaggio di Henry Miller non potevano mancare di influenzarla, ma alla fine è solamente la sua voce a prevalere e la scrittura riflette il tumulto delle emozioni della carne di quell’anno così centrale. Anais non sarà mai più così sfrenata, anche se la sua odissea sessuale continuerà per molti anni a venire.”

Anais Nin racconta la propria educazione erotico-sentimentale, nata negli anni 30 grazie non solo al suo temperamento, ma anche allo stretto legame intellettuale-fisico con lo scrittore tedesco Henry Miller, da cui è totalmente dipendente assieme alla moglie di lui, la bella ed ambigua June.

“Ma che gioco superbo stiamo facendo tutti e tre? Chi è il demone? Chi il bugiardo? Chi l’ essere umano? Chi è il più intelligente? Chi il più forte? Chi ama di più?”

Questo diario è un accattivante gioco a 3 parti (ma anche 4 o 5 se consideriamo il cugino Eduardo e lo psicanalista Allendy) vissuto intensamente, con ogni minuscola parte della mente e del corpo. Questo libro trabocca di emozioni e sentimenti in ogni pagina. Pochi superficiali lo hanno definito un porno soft di un menage a trois. Errato! In questo libro Anais esplora tutto il proprio mondo interiore, fatto di emozioni, sentimenti e sensazioni fisiche. In questo libro si parla d’amore, in modo meraviglioso. Ripetendomi, le pagine trasudano di amore, emozioni, istinti, ragione, passione e tanta fisicità. E’ quasi passato un secolo da quando queste pagine sono state scritte, ma la mirabile scrittura di Anais le rende attualissime: siamo sempre gli stessi di fronte all’amore!

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Arrivano i pagliacci, Chiara Gambereale (Gennaio 2017)

Allegra Lunare è la protagonista, sta per lasciare la casa dove ha vissuto 20 anni, ma prima di farlo scrive alla famiglia che verrà a stare in casa, raccontando episodi della sua vita partendo dagli oggetti che volutamente lascia e da quei pochi che si porterà via.

“L’importante è non tradirsi e ogni tanto ricominciarsi”. Nel libro si alternano lutti, tradimenti, addii e tanti sentimenti. Arrivano i pagliacci è un’espressione che Allegra prende dal racconto di un suo amico: da piccolo, quando vedeva la mamma fare dei numeri sul trapezio aveva sempre paura, ma subito dopo il numero del trapezio arrivavano i pagliacci e si rasserenava. I pagliacci quindi rappresentavano la visione positiva dei problemi e della vita in generale. Mi piace molto la Gambereale, ho letto quasi tutti i suoi libri. Questo libro che, scopro dopo, essere stato scritto quando la Gambereale aveva 20 anni è stato ristampato lo scorso anno. La storia di una ventenne raccontata da una ventenne.

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L’arte di essere fragili, Alessandro D’Avenia (Gennaio 2017)

A parte la ripetitività di molte parti di questo romanzo, ho trovato davvero affascinante questa rilettura di un grande nome della letteratura italiana: Giacomo Leopardi. Se l’avessi letto quando ho conosciuto Leopardi a scuola durante l’adolescenza, l’avrei sicuramente apprezzato di più. Un libro che va letto armandosi di pazienza, tantissimi concetti sparsi qua e là che vanno colti uno a uno oltre alle numerose ripetizioni, come dicevo. Ammiro le passioni di questo professore/scrittore: leggere ed insegnare (sarei molto curiosa di assistere ad una delle sue lezioni). Tante riflessioni sul “male di vivere” e soprattutto il riscatto di un poeta da sempre annoverato tra quelli pessimisti e “porta sfortuna”. Lo consiglio a tutti, ma soprattutto a quegli adolescenti che si avvicinano al mondo della letteratura e a quei prof che non sono in grado di trasmettere passione ai propri allievi.

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La figlia oscura, Elena Ferrante (Gennaio 2017)

La storia di Leda, professoressa universitaria di 50 anni, in vacanza da sola mentre le figlie Marta e Bianca ormai grandi, sono dall’ex marito che si è trasferito in Canada. Essere madre non è condizione da cui si può fuggire; ma Leda capisce, una volta da sola, che non sta male senza le figlie, anzi. Con loro ha avuto sin dall’inizio un rapporto freddo e distaccato. Le ha abbandonate per 3 anni, lasciandole al marito, per dedicarsi a se stessa e alla propria carriera. La vacanza procede tranquilla, fin quando in spiaggia non arriva una rumorosa famiglia partenopea con la quale Leda comincia ad intrattenere strani rapporti e che sono lo spunto per ripercorrere la sua vita di figlia e madre e capire che la sua vita, senza le figlie, forse sarebbe stata più felice. Una donna coraggiosa che decide di ammettere a se stessa questa atroce verità. Consigliato!

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Le ragazze, Emma Cline (Gennaio 2017)

L’età dei conflitti, delle trasgressioni, quella dell’adolescenza attraverso gli occhi di Evie che voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. La solitudine, la mancanza di un rapporto creato in famiglia porteranno questa adolescente ad avvicinarsi ad un gruppo di ragazzi che vivono in una comune, tirando avanti con espedienti di ogni genere, legali ed illegali. Nel complesso un buon romanzo, anche se a tratti noioso ed un po’ faticoso.

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Tsugumi, Banana Yoshimoto (Gennaio 2017)

“E poi il mare, anche se non ci si mette più di tanto sentimento, è come se insegnasse qualcosa di preciso a chi lo osserva”

La Yoshimoto degli albori; la storia di due cugine Maria (l’io narrante) e la cugina Tsugumi, dalla nascita affetta da una malattia incurabile. Come sempre tutti i temi preferiti dalla Yoshimoto sono presenti anche in questo romanzo breve: amore, amicizia, legami familiari, morte. Sempre piacevoli i suoi libri, anche se questo rimane meno impresso degli altri. Ma le sue letture sono sempre piacevoli.

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Doppio sogno, Arthur Schnitzler (Gennaio 2017)

Un piccolo libro ricevuto in regalo e che scopro essere il libro da cui Kubrik trasse il film “Eyes wide shut” che fu poi completato da Spielberg dopo la sua morte, che rende molto bene l’ansia e l’angoscia dei personaggi protagonisti ed il tema della maschera, di ciò che non vediamo, non comprendiamo, non conosciamo. Un’analisi accurata dei desideri repressi, soddisfatti o sognati poco importa.

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Il labirinto degli spiriti, Carlos Ruiz Zafon (Gennaio – Febbraio 2017)

Dopo 12 anni, finalmente ritorna Zafon per portare a compimento la serie  del Cimitero dei libri dimenticati. Opera monumentale! Ritroviamo l’amato Daniel Sempere non più ragazzino, ma marito e padre della bella Bea, Fermin sempre adorabile e dalla vena sarcastica (lo adoro!!), e nuovi personaggi protagonisti come la misteriosa ed enigmatica Alicia Gris. Complotti, intrighi, tradimenti in una oscura Barcellona fanno da sfondo alle vicende di Daniel e famiglia che solo nella seconda parte ritornano protagonisti.

Riporto uno dei tanti passi del libro, che ha fornito come sempre tanti spunti per il mio blog.
«Non perda la speranza. Se ho imparato qualcosa in questo porco mondo è che il destino è sempre dietro l’angolo. Come se fosse un ladruncolo, una sgualdrina o un venditore di biglietti della lotteria, le sue tre incarnazioni più comuni. E se un giorno deciderà di andare a cercarlo – perché il destino non fa visite a domicilio – vedrà che le concederà una seconda opportunità»

Spero che Zafon non ci faccia aspettare di nuovo 12 anni per leggere ancora qualcosa; la fine fa capire che ne arriverà ancora un altro e io attendo con grande impazienza!

Anche se non si ricordano i libri precedenti, questo libro può essere letto da solo!

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Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avernia (Febbraio 2017)

Il libro più bello di D’Avernia che abbia letto finora! La storia di Margherita che a 14 anni, quando sta per iniziare il liceo, momento di fondamentale importanza per un’adolescente, pieno di domande, paure, emozioni, riceve una telefonata dal padre che annuncia, senza una spiegazione, che non tornerà più a casa. Accanto ha il fratellino, la mamma e l’adorata nonna. Un libro semplice, ma vero e pieno di colpi di scena. Uno spaccato del mondo adolescenziale preciso e veritiero come solo un professore quotidianamente a contatto con i ragazzi può descrivere. Fortunati davvero qui ragazzi che hanno la fortuna di avere un prof di questo “spessore” tra i  banchi di scuola!

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I giorni dell‘abbandono, Elena Ferrante (Febbraio 2017)

 La storia di Olga, donna di 38 anni che viene lasciata dal marito, con due figli e un cane da gestire in un nuovo menage familiare che risulterà essere fin da subito difficile ed avvilente.

Olga ci porta subito nel suo “vuoto di senso”, che è il riflesso del vuoto di senso di Mario, l’ex marito.

La Ferrante ci fa immergere subito nella vita di Olga, nelle difficoltà che dovrà affrontare giorno dopo giorno e con sempre maggiore fatica.

E’ un’analisi della dimensione femminile, dell‘abbandono quando c’è di mezzo un’altra. “Cos’ha lei più di me?”, “Chi sei stato per questi 15 anni”?

Il libro scava nel profondo di una donna distrutta dall’abbandono, ma dà anche segnali di speranza. I periodi brutti possono capitare a tutti, ma passano, come tutto passa.

 

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 Quello che non uccide, David Lagercrantz (Febbraio 2017)

Torna la saga di Millenium scritta dal successore di Larsson, David Lagercrantz. Ambientazione, personaggi, intrighi ci sono tutti. Millenium non naviga in buone acque, non uno scoop da tanto per risollevare il morale della redazione, fin quando un noto scienziato Franz Balder viene brutalmente ucciso nella sua abitazione, davanti agli occhi del figlio affetto da una rara forma di autismo. Praticamente un genio!
Il giornalista Blomkvist era stato chiamato proprio dallo scienziato per un incontro, la sera stessa dell’omicidio. Nel frattempo, Lisbeth Salander la ragazza tutta tatuata e piena di piercing, si mette in contatto con il giornalista, tornando così ad incrociare la sua strada dopo anni di silenzio assoluto!
Prima parte a volte noiosa, confusa, dispersiva, troppi personaggi, troppi nomi, ho fatto fatica a seguire tutto. Poi arriva lei, Lisbeth e i personaggi più noti e il romanzo prende il volo!
Sempre più affascinata da Lisbeth! E si presuppone ci sia anche un seguito dai risvolti “familiari”: la guerra tra le due sorelle Lisbeth e Camilla.
Attendo! E a voi, amici lettori, buona lettura!

 

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  Le vedove del giovedì, Claudia Pineiro (Marzo 2017)

Siamo a Buenos Aires, in un complesso di lusso che si chiama Altos de la Cascada. Al di fuori la strada, la città, le baraccopoli. In quest’oasi di pace e tranquillità vivono diverse famiglie che vogliono mantenere questo status piuttosto alto a qualsiasi costo. Le vedove del giovedì sono le donne lasciate a casa dai mariti che ogni giovedì si ritrovano per giocare a carte. Ma non tutto fila liscio, 3 cadaveri in una delle piscine del complesso.

Ho aspettato per tutto il libro che si parlasse dei 3 cadaveri, aspettandomi un giallo, ma in realtà fino alla fine il libro racconta le vicende familiari delle singole famiglie del complesso. Decisamente noioso. Lei come scrittrice mi piace molto. Ma non capisco il senso di iniziare un racconto facendo riferimento ai 3 cadaveri, creare delle aspettative, ma solo alla fine, ultime pagine del libro si riaffronta l’argomento. Fantastica la descrizione di tutti i personaggi, delle loro vite, ma per il resto non mi sento di consigliarlo.

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 Io che amo solo te, Luca Bianchini (Marzo 2017)

Lettura leggera, direi da ombrellone! E’ la storia di un matrimonio quello di Chiara che sposa Damiano, figlio di uno dei personaggi più in vista di Polignano, don Mimì. Ninella, mamma di Chiara, è innamorata da sempre di don Mimì, suo primo amore e con il quale non si è potuta sposare per volere della famiglia di lui. Il matrimonio è il pretesto per riportare a galla il vecchio amore! Un romanzo senza tante pretese, leggero, semplice e oserei un po’ banale.

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Chi perde paga, Stephen King (Marzo – Aprile 2017)

Con il secondo romanzo della trilogia iniziata con Mr Mercedes, torna il Re con questo avvincente libro sulla storia di uno scrittore Rothstein, osannato dalla critica per aver creato il personaggio di Jimmy Gold. Personaggio che è diventato un ossessione per Morris Bellamy, il suo fan più accanito. Questi lo raggiunge a casa, lo rapina, lo costringe ad aprire la cassaforte, preleva tutti i suoi taccuini e gli ultimi soldi, lo ammazza e scappa via con i suoi complici. Passeranno ben 30 anni perchè Bellamy finito in carcere nel frattempo per altro, potrà recuperare taccuini e soldi. Come capitato già con Misery non deve morire, torna il tema dell’ossessione per uno scrittore fino alla follia pura. Mi è piaciuto, ora attendo di leggere anche il terzo per completare la trilogia. Scorrevole, intrigante, soprattutto nella parte finale con un crescendo di suspence ed emozioni.

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Una stanza piena di gente, Daniel Keyes (Aprile 2017)

Il libro parla del caso Milligan, l’uomo dalle 24 personalità che ha scosso l’America alla fine degli anni ’70. Accusato di 3 stupri, verrà arrestato, ma la sentenza lo dichiarerà affetto da un grave disturbo di personalità dissociativa, pertanto non andò in prigione, ma in diversi istituti psichiatrici. E’ allucinante leggere questo libro, sembra un romanzo corale a più voci. Peccato che queste stesse (uno slavo, un inglese, bambini, donne, criminali) non sono altro che sfaccettature di un unico uomo, Milligan altrimenti detto Billy. Ed è grazie alla collaborazione di Billy che lo scrittore ha potuto scrivere il libro, ricco di dettagli, informazioni, particolari grazie anche alle interviste delle persone vicine a Billy. Un eccezionale caso clinico, una storia angosciante, triste e dannatamente reale.

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Il canto della pianura, Kent Haruf (Aprile 2017)

Primo libro della trilogia di Holt. Un regalo di compleanno, uno stile nuovo e accattivante. Scrittura scorrevole, piacevole e coinvolgente. Un professore di liceo di storia americana, una ragazza di 16 anni rimasta incinta e abbandonata dalla madre, i due figli del professore e i McPheron, 2 simpatici vecchietti dall’animo nobile. Tra le fantastiche pianure del Colorado, nell’immaginaria cittadina di Holt, scorre la vita semplice di questi amabili personaggi. Mi è piaciuto molto; mi sono commossa alla fine. Una bella scoperta. Ordinato già il secondo! 🙂

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La vita davanti a sé, Romain Gary (Aprile 2017)

Le vicende di Momo, un bambino arabo affidato all’età di 3 anni da una mamma prostituta ad un’altra prostituta, Madame Rosa che lo cresce come un figlio. Madame Rosa è il perno della sua vita, attorno alla quale tutto ruota.  Una storia tristissima di un bambino, costretto a crescere troppo in fretta, senza genitori, senza età (scoprirà solo più tardi di avere 14 anni e non 10) che racconta in prima persona la vita davanti a sé, fatta di stenti, di travestiti, di prostitute, ruffiani, di tentativi maldestri per essere al centro dell’attenzione. Potrei definirla una bellissima storia d’amore, ma che lascia tanto amaro in bocca. Il piccolo Momo ispira subito tenerezza e tanta simpatia; un libro sicuramente che non si dimenticherà facilmente.

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Crespuscolo, Kent Haruf (Aprile 2017)

Ritornano i protagonisti di Canto della pianura, che ho trovato delizioso.  I fratelli Mcpheron ormai invecchiati, Victoria con la piccola Kathy  e si aggiungono nuovi personaggi, come DJ un ragazzino che si prende cura del nonno. Dietro ai racconti apparentemente semplici e banali, ci sono temi molto sentiti come la sofferenza, la solitudine, la famiglia (non per forza di sangue). Un libro di buoni sentimenti, commovente in alcuni passi, molto intenso ed anche divertente. Ve lo consiglio vivamente. Letto prima Canto della Pianura e poi Crepuscolo, che è il terzo della trilogia.

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La regola dei pesci, Giorgio Scianna (Aprile 2017)

Il liceo Tommaseo viene sconvolto dalla sparizioni di 4 ragazzi. Partiti per una vacanza in Grecia, i 4 non lasciano nessuna traccia. Sembrano spariti nel nulla. Mentre un funzionario della Farnesina viene incaricato di supportare i genitori e la polizia nelle indagini, uno dei 4, Lorenzo torna a casa. Muto come un pesce, si rifiuta di raccontare ciò che è successo, fino a quando il precipitarsi degli eventi non lo costringe a raccontare. Un romanzo di formazione che parla agli adolescenti e anche agli adulti. Il tema trattato è di grande attualità. La jihad e i suoi reclutamenti di ragazzi occidentali che persi in sogni di speranza, affascinati da video propagandistici, si lasciano ammaliare al punto di mollare tutto e partire. Sconcertante la facilità con la quale sia stato loro possibile avere documenti falsi, mettersi in contatto con i fondamentalisti. Non siamo tanto lontani dalla realtà dove gli strumenti di cui oggi disponiamo come internet, i social possano essere a volte fomentatori di vane speranze e di sbagliate verità.

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La lista, Michael Connelly (Aprile 2017)

Dopo anni di piccole cause, l’avvocato Mickey Haller ottiene il caso dell’anno, difendere un produttore cinematografico colpevole di aver ucciso moglie ed amante in un raptus di gelosia. Sulla sua strada trova il detective Henry Bosh, che segue le indagini. I due si ritroveranno a lavorare assieme, quando Haller si troverà sotto il mirino di un assassino. Un buon legal-thriller, scritto in modo avvincente. Connelly mi è sempre piaciuto, adoro Bosh! Non mi delude mai!

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Shantaram, Gregory David Roberts (Maggio 2017)

Un libro ma che porterò sempre nel mio cuore! 1200 pagine lette in poco più di una settimana. Una full immersion nell’India con i suoi colori, i suoi sapori, i suoi profumi. Un libro triste, tanto triste ma pieno, zeppo di emozioni e buoni sentimenti.  Travolgente, ti rapisce l’anima pagina dopo pagina. Bellissimo, scritto benissimo. Ve lo consiglio! Mi ha fatto innamorare dell’India! Aspetto ora di vedere il film, diritti acquistati da Johnny Depp.

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IT, Stephen King (Giugno 2017)

Ebbene si, dopo anni e anni, decido di leggere IT. La trama nota ai più, narra di un gruppo di ragazzini che risvegliano una creatura informe e mostruosa che vive nelle fogne della città di Derry. Quando IT, il pagliaccio Pennywise ricomincia a chiedere il suo tributo di sangue, il gruppo di ragazzini ormai diventati adulti si mettono sulle sue tracce con l’obiettivo di sconfiggerlo definitivamente. Le dimensioni enciclopediche mi hanno creato un po’ di difficoltà all’inizio, e penso che il Re poteva anche evitare alcuni approfondimenti non utili ai fini della storia, ma nel complesso un capolavoro. Piuttosto complesso devo dire, continui falshback, ogni tanto puoi perdere il filo … ma bello, bello. Se non l’avete ancora letto, merita!

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Il caso Malaussene, mi hanno mentito, Daniel Pennac (Giugno 2017)

E’ sempre un piacere ritrovare i vecchi personaggi della tribù Malaussene, ormai cresciuti e ritrovare lui, l’unico, inimitabile Benjamin Malaussene. La scrittura è sempre molto piacevole, il sottofondo di ironia accompagna anche questo libro come tutti gli altri. Letto in pochissimi giorni, per la semplicità dell’esposizione che sempre contraddistingue il professore e per il piacere di ritrovare tutti i personaggi. Anche dopo anni non stufa mai! Ve lo consiglio e attendo il prossimo! Bravo professore!

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Divorziare con stile, Diego De Silva (Giugno – Luglio 2017)

Mi mancava Malinconico! Ti aspettavo e come sempre non mi deludi mai! Ironico, coinvolgente, mai scontato, divertente, Malinconico le ha tutte! L’avvocato questa volta è alle prese con due cause, uno di uno suo quasi-zio che ha sbattuto il naso contro una saracinesca e una a difesa della splendida moglie di Ugo Maria Starace brillante avvocato. Che dire? Spero solo che De Silva non ci lasci troppo tempo senza il nostro Malinconico. Io un personaggio così vorrei incontrarlo tutti i giorni, averlo per amico. Esiste???

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Non lasciare la mia mano, Michel Bussi (Luglio 2017)

Una caccia all’uomo nell’isola delle Reunion, dove un paradiso tropicale diventa un inferno, parafrasando il web. Adoro Bussi; trovo che i suoi libri siano tutti di un’originalità mai incontrata. Le sue mirabili descrizioni della natura, dei paesaggi sono spettacolari e fanno solo venire voglia di visitare questi luoghi incantati. Un thriller pieno di colpi di scena e con finale inatteso e a sorpresa. Vivamente consigliato, come tutti i suoi libri.

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Un appartamento a Parigi, Guillaume Musso (Agosto 2017)

Il ritorno di un altro grande autore. Lenta la parte iniziale, incalzante la seconda. A Parigi un appartamento senza inquilini, appartenuto in precedenza ad un pittore molto famoso, è lo sfondo di questo bel thriller di Musso. Un altro romanzo avvincente che vede come protagonisti una ex poliziotta e un drammaturgo alle prese con la scrittura di una nuova piece teatrale. Come sempre affascinanti i suoi romanzi, mi ha solo lasciata “un po’ così” il finale, scontato.

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La testimone del fuoco, Lars Kepler (Agosto 2017)

Classico thriller con ambientazione nordica, che apprezzo particolarmente. La morte di una ragazzina di 14 anni, in una casa di accoglienza per ragazze con problemi e senza famiglia. Il protagonista che ritrovo con piacere è l’ispettore Joona Linna che seguirà il caso e arriverà come sempre fino alla fine, lasciandoci sorpresi per un finale assolutamente non scontato. Thriller intrigante e che ti tiene attaccata alle pagine fino alla fine. Da leggere!

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La caduta, Michael Connelly (Agosto 2017)

Quest’estate ritrovo anche il mitico Harry Bosh, in tutto il  suo splendore. Grande intuito, abile osservatore e ormai prossimo alla pensione. Alle prese con due casi, il suicidio (o no) di un ex nemico di Bosh, che ricopre alti incarichi governativi e un maniaco sessuale di 29 anni il cui dna combacia con quello ritrovato sul cadavere di una ragazza uccisa ventun anni prima, quando il presunto killer aveva solo 8 anni. Un buon libro da spiaggia, che ti tiene incollata fino alla fine. Non il suo miglior libro, ma un buon compagno per qualche ora di relax.

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Dentro l’Acqua, Paula Hawkins (Settembre 2017)

Il nuovo thriller dell’autrice de La ragazza del treno. Quando il corpo della sorella viene trovato nel fiume, Julia Abbott è costretta a ritornare nella città dove ha trascorso la sua infanzia ed adolescenza. Luogo di ricordi confusi, tristi, dolorosi. Arrivata in città, sarà costretta a ripercorrere la sua vita, accompagnata dalla ribelle e non semplice nipote, figlia della sorella morta in circostanze peraltro sospette. Sicuramente, nulla a che vedere con La ragazza del treno, un potpourri di personaggi si intrecciano con le loro storie, tanti ed alcuni poco rilevanti ai fini del racconto. Una trama molto intricata, che ti accompagna al finale in un crescendo di tensioni.

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La donna che vestiva di rosso, Elizabeth George (Agosto 2017)

Un altro thriller avvincente di Elizabeth George. Cornovaglia, l’ispettore Thomas Linley vaga solitario dopo aver vissuto l’orribile tragedia di perdere moglie e un figlio per omicidio. Si ritira dalla polizia, vaga senza meta per la Cornovaglia alla ricerca di un po’ di pace, quando si imbatte nel cadavere di un ragazzo. Suo malgrado, viene coinvolto nelle indagini e andrà fino in fondo, riuscendo ad arrivare all’assassino. Protagonista indiscussa, la madre del ragazzo morto, con una preferenza ossessiva per abiti di colore rosso, personaggio tormentato e complicato. Lettura piacevole; amo di questa scrittrice la descrizione accurata e dettagliata dei tanti personaggi che incontriamo. Non il suo più bello, ma neanche malvagio.

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Storia del nuovo cognome, Elena Ferrante (Settembre 2017)

La storia di Elena e Lila prosegue in modo incalzante. Questo secondo volume ha tenuto sempre alta la mia attenzione. Sicuramente più bello del primo. Ormai le due ragazze crescono, siamo nella fase adolescenziale. Lila abbandona la scuola e si sposa a soli 15 anni con Stefano, il ragazzo più ricco del rione. Elena continua a studiare, con qualche momento di abbattimento. Grazie allo stretto legame tra le due protagoniste, l’autrice scava a fondo nelle vite di tutti i personaggi che ruotano attorno alle protagoniste. Consigliato!

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Storia di chi fugge e di chi resta, Elena Ferrante (Settembre 2017)

Il terzo libro della saga della Ferrante. Lila ed Elena sono diventate donne. Lila si è sposata a 16 anni con Stefano Carracci e ha un figlio. Elena è andata via da Napoli, si è laureata alla Normale di Pisa, ha scritto un libro di successo, incontra l’amore negli ambienti universitari, sposa Pietro, ha due figlie. Siamo negli anni ’70, le manifestazioni operaie e studentesche, i volantini propagandistici, le manganellate, le rivendicazioni femministe fanno da scenario alla vita frenetica e turbolenta delle due protagoniste. Orami lontane fisicamente, mentalmente, ma sempre unite da un legame indissolubile dove l’una non può fare a meno dell’altra. Il terzo libro è più incentrato su Elena, sul suo matrimonio, sulla sua vita intellettuale, eppure la nostra protagonista si sente sempre inadeguata, non all’altezza e quando riappare Lila, Elena nuovamente sbiadisce. Il terzo volume mi è piaciuto leggermente meno rispetto ai primi due, ma la storia è sempre avvincente e ti tiene incollata. Un po’ più lento all’inizio e più frenetico ed incalzante la parte finale. La Ferrante ha uno stile e un modo di scrivere lineare ed appassionante. Questa autrice ti entra dentro e lascia il segno. Ora inizio il quarto e non vi nascondo che mi spiace concludere la saga.

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Storia della bambina perduta, Elena Ferrante (settembre – ottobre 2017)

Ultimo volume della saga. Che dispiacere lasciarle! Siamo passate dall’infanzia, all’adolescenza, età adulta e alla vecchiaia di Lila ed Elena. Le abbiamo viste allontanarsi e ritrovarsi, così anche in questo volume che ti tiene attaccata fino alla fine. Raramente ho trovato in un libro tanta intensità e tanta profondità; due vite complesse, difficili in un’ambiente altrettanto complicato come la Napoli degli anni ’50. Non mi capitava da tempo di essere così presa e rapita da un libro anzi da una serie di libri. A parte il terzo, come scrivevo, con un inizio un po’ lento, gli altri si divorano e le storie di Lina e Lenuccia ti entrano dentro! Quest’ultimo è stato un crescendo di avvenimenti, intrecci, fino alla fine … a tratti tremendamente triste. Che peccato sia conclusa! Credo che l’opera della Ferrante possa entrare considerata appieno un gioiello della narrativa italiana contemporanea.

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Origin, Dan Brown (Ottobre 2017)

Nuova ambientazione per Dan Brown tra Barcellona, Bilbao, Madrid e fra i capolavori architettonici e gli edifici storici spagnoli. Il nostro professore Langdon (che ormai è Tom Hanks) è alle prese con una rivelazione sconvolgente di un suo discepolo che in maniera molto eclatante attraverso un evento che mobiliterà personaggi di spicco all’interno di un museo di Bilbao, rivelerà una sua scoperta che rivoluzionerà il mondo e darà il colpo di grazia alle religioni mondiali! Attraverso internet e la tecnologia questa rivelazione sarà ascoltata da milioni di persone. Lo schema dei suoi romanzi è sempre lo stesso, e pare che Dan Brown non voglia spostarsi da questi, ma nonostante ciò le trame sono sempre  molto avvincenti e si leggono vorticosamente, lo stile sempre lineare e pulito. Complice un’influenza, l’ho letto in 4 giorni! Aspetto ovviamente il film!

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Nel segno della pecora, Haruko Murakami (Ottobre 2017)

Un giovane agente pubblicitario vedrà stravolta la sua vita, quando un personaggio misterioso vestito di nero, entra nella sua agenzia e gli propone una ricerca impossibile: trovare una pecore con una stella sul dorso nella regione dell’Hokkaido, in Giappone. Un altro dei romanzi di Murakami che ci trasporta in mondo a metà tra il reale e l’onirico. Un libro un po’ strano da decifrare, cosa rappresenta effettivamente la pecora? Di non facile comprensione, libro proprio strano, ma è Murakami, c’è da aspettarselo!

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L’Arminuta, Donatella Di Pietrantonio (Ottobre 2017)

L’arminuta, la ritornata. Ci sono libri che toccano le corde del cuore. Questo! Bello ma tanto tanto triste. La storia di una ragazza che torna, ormai adolescente, a casa della sua vera famiglia, dopo aver vissuto per anni con genitori adottivi, convinta fossero i suoi veri genitori. Un libro profondo, toccante, triste. Stile asciutto, ma ricco di dettagli e di particolari che delineano mirabilmente i personaggi. Mi ricorda molto lo stile della Ferrante. Ve lo consiglio vivamente!

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Purity, Jonathan Franzen (Ottobre – Novembre 2017)

Purity, altrimenti detta Pip, è una ragazza che non conosce la sua identità. La madre le ha sempre tenuto nascosto il nome del padre, quel padre da cui lei si  è allontanata prima della nascita di Pip cambiando nome e vivendo nell’anonimato. Pip ha un pesante debito studentesco da pagare e vive in una casa occupata da un gruppo di anarchici suoi amici, fin quando non decide di partire per la Bolivia dove abbraccerà il progetto di far parte del Sunlight Porject di Andreas Wolf rivale di Julian Assange che mette a nudo segreti dei potenti. L’incontro con Wolf aprirà nuovi scenari, e Pip riuscirà anche a  conoscere il vero padre. La storia è interessante, scritta molto bene con storie e piani narrativi che si incrociano di frequente, rimane solo un po’ “freddo”, asettico. Il primo libro che leggo di questo scrittore, per curiosità ne prenderò altri.

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Mangia, prega, ama, Elizabeth Gilbert (Novembre 2017)

Bella e solare, Liz è una newyorkese che ha un bel lavoro, un bel marito e una bella casa. Ma un giorno si ritrova chiusa in bagno a disperarsi, nell’esatto momento in cui capisce che “non vuole più essere sposata” e di non volere più niente di ciò che ha. Lascia il marito e intraprende un viaggio della durata di un anno, dove sarà per 4 mesi in Italia, 4 in India e altrettanti in Indonesia alla ricerca del proprio equilibrio come persona e come donna. Mangia, prega, ama è la storia di una donna “agitata” con la quale non è possibile NON identificarsi. Sono di parte, ma i capitoli che riguardano l’Italia mi sono piaciuti tantissimo. E’ andata anche nella mia città: Napoli, descrivendola perfettamente con tutti i suoi pregi e difetti. Non ho visto il film, mi sono lasciata trascinare dai racconti di un’amica e ho preso il libro, ma non penso vedrò il film, mi basta così. Direi che la sua storia può essere veramente di esempio per tante donne. L’ho trovato un po’ noioso solo in alcuni punti soprattutto nei capitoli dedicati all’India. Dopo averlo letto ho iniziato yoga. Un caso?

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La guardarobiera, Patrick McGrath (Novembre 2017)

Torna il maestro del thriller psicologico. Attendo sempre con piacere i suoi libri che ho sempre apprezzato, ma questo proprio non l’ho compreso. Ambientato in una Londra post guerra (1947), muore improvvisamente un noto attore teatrale, gettando la moglie Joan, guardarobiera del teatro, (la nostra protagonista) in un dolore infinito e senza limiti. Delusione totale, l’ho trovato lento e statico.  Non è chiaro chi è l’io narrante, che non è sempre lo stesso evidentemente. Sin dall’inizio si comprende che la morte dell’attore nonché marito di Joan è avvenuta in circostanze poco chiare, ma non viene più ripreso l’argomento successivamente, come si poteva immaginare. Niente a che vedere con il McGrath di Trauma che ho tanto apprezzato.

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L’amore molesto, Elena Ferrante (Novembre 2017)

In una Napoli dura e (sempre) complicata, la storia  difficile di una madre e di una figlia. Il primo libro di quest’autrice che ho apprezzato tantissimo con la saga dell’Amica geniale, ma che mi ha deluso. Se lo avessi letto per primo, sicuramente sarebbe stato difficile accostarmi agli altri. Una storia che non mi ha preso molto. Decisamente non soddisfatta.

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Diario I, Anais Nin (Novembre 2017)

Reso pubblico nel 1966, il diario di Anais ha destato spettegolezzi, censure. Il suo grande amico Henry Miller, quasi co-protagonista direi, giudicava il diario uno dei più grandi capitoli dell’autobiografismo occidentale. Il diario non ha una vera trama, sono pensieri, racconti, episodi, aneddoti che si susseguono uno dopo l’altro, delineando un fantastico ritratto di questa donna, che ho sempre apprezzato particolarmente. Anais dimostra una grande capacità di analisi psicologica delle persone di cui ama circondarsi e una costante ricerca di comprensione del proprio io. Dalla maggior parte delle persone che la circondano, il diario appare come la sintesi delle sue nevrosi e la spingono a smettere di scrivere, ma Anais ha bisogno di scrivere. Scrive ovunque le capiti, quando ne ha voglia. E’ un “affare privato” e ne è quasi dipendente.

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Sul lettino di Freud, Irvin D. Yalom (Dicembre 2017)

La storia di tre psicoterapeuti che condividono fallimenti, successi, onori e disonori della pratica psicanalitica. Il tutto parte con uno dei tre, Trotter, che viene accusato di comportamento sessuale inappropriato a causa di una paziente. Ernest Lash un altro dei protagonisti, assistente universitario, viene incaricato di occuparsi del suo caso. L’incontro con Trotter lo affascina al punto da intraprendere la strada della psicanalisi con meritevole successo, applicando un approccio completamente nuovo basato su una forma di “alleanza terapeutica” mettendo a nudo anche se stesso come uomo e non solo come terapeuta. Carino, ma mi aspettavo qualcosa di più. La psicanalisi mi affascina sempre, ma forse non ho scelto l’autore giusto. L’ho comprato presa dal titolo e dalla copertina, ma sono titubante se acquistarne altri suoi.

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Un castello di inganni, Elizabeth George (Dicembre 2017)

Ancora l’ispettore Thomas Linley alle prese con un caso non facile da districare. A chiamarlo è Bernard Fairclough, baronetto di recente nomina e ricco industriale, che non crede alla morte accidentale del nipote e chiede di indagare soprattutto nella sua famiglia cosa sia realmente accaduto. Affiancato da Deborah e Simon, suoi grandi amici che lo seguono in incognito e dalla fedele Barbara Havers, anche questa volta Linley riuscirà a venire a capo di un complesso e intrigato quadro familiare, pieno di segreti e problemi. Come sempre i suoi libri sono sempre molto avvincenti; qui forse si è lasciata un po’ prendere la mano con storie veramente pesanti e talvolta eccessive. Non il migliore dei suoi libri letti, ma sicuramente avvincente.

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A volte ritorno, John Niven (Dicembre 2017)

Decisamente il libro più divertente letto nel 2017 e non solo. Ho riso sin dall’inizio. Dio, tornato da una vacanza durata qualche secolo, si rende conto (e ci pensano i santi a mostrargli tutte le orripilanti storie che riguardano il nostro mondo con plichi di documenti) che “il mondo sta andando a puttane”. Decise così di mandare nuovamente sulla terra un Gesù, poco convinto, e rappresentato perennemente strafatto di canne, abile cantante e musicista. Non manca la discesa negli inferi da Satana, piccoletto grasso e mezzo pelato per capire quel che sta accadendo. Esilarante e divertente denuncia del mondo di oggi con le sue guerre, i suoi conflitti e proibizioni. Molto divertente la prima parte, quando siamo ancora in Paradiso, perde un po’ di tono la seconda; rimane cmq un libro veramente divertente e molto originale.

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Bella al chiaro di luna, Mary Higgins Clark (Dicembre 2017)

Maggie Holloway, giovane fotografa, è sepolta viva. Così inizia il romanzo. Ad una festa, Maggie incontra per caso la sua matrigna, alla quale era molto legata e che non vedeva da anni. Invitata a trascorrere il weekend dalla vecchia signora, Maggie la trova morta in una casa messa a soqquadro. Iniziano le indagini, che lei conduce parallelamente alla polizia e che la metterà sulla strada del pericolo. Carino, ma niente di che. Mi rimarrà impressa la storia della campanellina.

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L’uomo dei dadi, Luke Rhinehart (Gennaio 2018)

E’ la storia di Luke un psicanalista che stufo della sua vita ordinaria, decide di affidare qualsiasi scelta di vita dalla più banale alla più importante ai dadi. Il dado sceglierà la sua vita. Così stuprerà la moglie di un collega, ci farà un figlio, lascerà moglie e figli, aiuta un ragazzo con problemi mentali a evadere da un ospedale psichiatrico assieme ad altri 36 pazienti così via. Dopo un inizio che sembrava far pensare a un libro carino, in realtà piano piano si perde, diventa prolisso, noioso. L’ho acquistato perché trovavo geniale l’idea e la copertina colorata di rosso e con i dadi verdi ha fatto il resto, ma non mi ha fatto impazzire e ho fatto anche molta fatica a finirlo.

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Martha Peake, Patrick McGrath (Gennaio 2018)

Il primo libro del 2018. Ormai vado a rilento, avendo smesso di usare la metro per andare a lavoro. E devo dire, che solo ed esclusivamente, per questo motivo mi spiace da morire!! Martha Peake, bellissimo. Forse il suo più bello. Racconto nel racconto. La storia di Ambrose che si reca da suo zio in campagna il quale gli racconta la storia di questa giovane e tenace fanciulla, Martha appunto con finale da colpo di scena. Bello, bello e come sempre scritto benissimo. Ve lo consiglio!

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Il gatto, Desmond Morris (Gennaio 2018)

In previsione di prendere un gatto, ho letto questo libro molto interessante sulle tipiche abitudini di questi splendidi animali. Interessante e molto utile. Per chi come me ne prenderà uno o ama questo animale, lo consiglio.

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L’uomo che inseguiva la sua ombra, David Lagercrantz (Febbraio 2018)

L’autore prosegue ancora una volta la fortunata saga di Millennium. (Questo è il secondo libro successivo ai 3 di Larsson). Che dire? La trama si ci può stare, ti tiene abbastanza attaccata al libro fino alla fine essendo un giallo. Ma Lisbeth, il motivo per il quale leggo questi libri, non è più la protagonista indiscussa della storia. Ora le storie si aprono ad altri personaggi, sempre in qualche modo a lei legati, ma la mitica eroina, la donna dal fantastico drago tatuato sulla schiena ( in questo volume ne svela le origini) non è più al centro dell’attenzione. Questo un po’ mi spiace. In più quando parla, non mi sembra di leggere la “vera” Lisbeth. Mi pare leggermente addolcita, e non ci sta con il personaggio uscito dalla fantastica mente di Larsson.

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Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete, Anthony De Mello (Febbraio 2018)

Un libro di auto-aiuto sulla tematica dei desideri. “Siamo come pesciolini, ci agitiamo nel mondo divorati da ambizioni”. De Mello ci aiuta a capire, scendendo nel profondo della nostra anima, la distinzione tra illusioni e desideri. Una guida spirituale per ritrovare se stessi. Sempre piacevoli i sui libri, soprattutto in determinati momenti della vita.

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Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, John Gray (Febbraio 2018)

Ancora un altro libro che ci aiuta a capire questa volta le dinamiche di una coppia, quanto uomini e donne vengono da pianeti diversi, pensano diversamente, reagiscono diversamente, amano diversamente, soffrono diversamente e hanno bisogno di attenzioni decisamente diverse. Sarà anche scontato, ma io mi ci sono ritrovata non dico su tutto, ma quasi. La lingua di Marte e la lingua di Venere sono profondamente diverse, ma nel momento in cui facciamo nostro questo assunto, potremmo evitare tante volte conflitti e litigi quotidiani. Letto da entrambi i componenti di una coppia, potrebbe essere davvero utile per sanare situazioni di conflitto.

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La strega, Camilla Lackberg (Marzo 2018)

I gialli ambientati nei paesi nordici (così come le serie TV) mi piacciono particolarmente. E’ il primo suo giallo che leggo; ne avevo sentito parlare e alla fine l’ho preso e non mi ha deluso. Mi è piaciuto, sia la trama molto avvincente che lo stile. Ho fatto fatica, come sempre capita quando sono tanti i personaggi, a ricordarli. E’ la storia di una bambina di 4 anni trovata morta, che sembra far riemergere un vecchio caso di 30 anni addietro, visto che la bambina è stata ritrovata nello stesso posto dell’altra con dinamiche piuttosto simili e proprio nel momento in cui torna in paese una delle due accusate dell’omicidio di 30 anni addietro, l’attrice di Hollywood Marie Wall. I piani temporali del romanzo sono più di uno, solitamente non amo particolarmente questi excursus, ma anche la storia ambientata nel 600 mi è piaciuta molto. I protagonisti, Patrick il poliziotto ed Erika la scrittrice mancano, secondo me, del carisma tale da essere considerati gli eroi che arrivano a dipanare una storia piuttosto complicata. Ma detto ciò, lo consiglio a chi ama il genere!

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Tokio Express, Seicho Matsumoto (Marzo 2018)

Noir giapponese tutto incentrato su nomi ed  orari di treni, quasi un’ossessione, quasi uno sfinimento. Attraverso gli orari dei treni presi (o no) dai protagonisti, si riesce a dipanare un omicidio di una “ipotetica coppia” che sembra inizialmente un suicidio. Il caso è davvero molto macchinoso per arrivare ad una soluzione in un tempo così rapido e basandosi sul serio sugli orari dei treni e su testimonianze di persone che hanno incontrato i due sui treni stessi. Surreale, impossibile. Non mi ha fatto impazzire, non vedevo l’ora di finirlo.

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Quando tutto inizia, Fabio Volo (Marzo 2018)

Il libro racconta una storia d’amore, di passione, di sguardi. Silvia e Gabriele i protagonisti di questa passione. I libri di Volo si leggono sempre molto velocemente, storie di tutti i giorni, a volte anche un po ‘banali e scontate, ma c’è di buono che ti ritrovi molto spesso a pensare che quello che scrive in realtà riguardi te e nessun altro. Ho letto gli altri (tutti) con più “trasporto”, questo non mi ha preso tanto. L’ho trovato banale e scontato. Una lettura da spiaggia, molto leggera.

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La moglie bugiarda, Susan Crawford (Marzo 2017)

Un avvincente thriller con risvolti per niente scontati. La storia di Dana che pensa di sapere tutto della vicina di casa nonché “amica”, la quale viene uccisa in circostanze misteriose, subito dopo averla incontrata. Molto bello, personaggi ben delineati, una storia che si legge tutto d’un fiato, per niente scontato e con un finale a sorpresa che lascia abbastanza basiti. Tradimenti, intrighi, sentimenti, emozioni … questo libro ne è pieno. Mi complimento per la scelta, dettata unicamente dal titolo che mi aveva incuriosito. Prenderò sicuramente altri libri di questa autrice.

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Mai dimenticare, Michel Bussi (Marzo-Aprile 2018)

Mai dimenticare, il nuovo romanzo di Michel Bussi. Ho apprezzato questo autore sin dal primo libro letto, Ninfee nere rimane il migliore (per me). Il giovane protagonista è un amante della corsa che si reca in Normandia per prepararsi alle para-olimpiadi. Ha una gamba artificiale. Qui incontra per caso una bellissima ragazza sull’orlo di un precipizio, che sembra proprio volersi buttare di sotto. Cerca di fermarla, ma non ci riesce e la ragazza si lancia nel vuoto. Da quel momento un vorticoso susseguirsi di eventi, un infittirsi di personaggi e storie, rischia di trasformarlo da testimone di un suicidio ad unico sospettato. La storia ha dell’incredibile e il finale lascia davvero basiti. Surreale, impossibile; vero che ti tiene con il fiato sospeso fino alla fine, perché la storia ha dell’incredibile, il finale è davvero sorprendente, ma molto lontano dalla realtà. Come sempre i suoi libri hanno un fascino particolarissimo, le ambientazioni, i paesaggi, i personaggi tutti ben delineati. Ma questo mi è piaciuto un po’ meno rispetto agli altri letti.

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Frida Kahlo, Rauda Jamis (Aprile 2018)

Che donna! Mi sono avvicinata a Frida Kahlo, in previsione di andare a vedere la mostra al Mudec di Milano. Per capire i suoi quadri, è necessario conoscere cosa c’è dietro e dietro c’è un mondo! Frida si è raccontata attraverso la sua pittura, attraverso una serie di autoritratti che ne delineano il profilo di una donna tormentata, passionale, vera. La biografia è molto curata e precisa; intervallata da suoi scritti dove racconta le pene e le gioie della quotidianità e da frasi scritte da chi l’ha conosciuta che ne approfondiscono ulteriormente la personalità. E’ stato veramente molto interessante leggere questa autobiografia. Riscoperta da poco, Frida rimane una delle più grandi pittrici contemporanee. Al di là della mostra, consiglio a tutti di leggerlo.

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La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, Audrey Niffenegger (Aprile 2018)

Un libro molto originale; all’inizio un po’ macchinoso, difficile da seguire visti i continui andirivieni, forse poteva anche essere più breve delle 500 pagine lette, alcuni passaggi potevano essere evitati, ma nel complesso un libro carino e da consigliare. Il protagonista è un uomo che per un problema genetico viaggia nel tempo; improvvisamente sparisce per ritrovarsi nel passato o nel futuro, completamente nudo per poi ritornare dopo un’ora, un giorno, un mese. In questo modo, conosce in anticipo quello che accadrà, ma con la pecca che non può assolutamente modificare nulla di ciò che è già scritto, bello o brutto che sia. Non dico altro, ma un finale assolutamente commovente. Ho pianto tanto!

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Ernest e Celestine, Daniel Pennac (Aprile 2018)

Molto carino il libro di Pennac che è un elogio all’amicizia. In questo caso, una stranissima amicizia tra un orso (Ernest) e una topolina (Celestine). Scritto con uno stile molto semplice, si legge velocemente complice una trama scorrevole e divertente. Il mondo di sopra degli orsi e il mondo di sotto degli orchi si incontrano in una serie di peripezie che porteranno i due protagonisti a stringere un bellissimo legame d’amicizia. Consigliato a tutte le età, dai bambini agli adulti. Lo porterei molto volentieri anche nelle scuole.

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La vita perfetta, Renee Knight (Aprile 2018)

Un libro, di un autore sconosciuto, di cui non si trova nulla sul web, che arriva a casa tua senza sapere come, e che ha te come protagonista? Che racconta il segreto della tua vita, quello che non hai mai condiviso con nessuno, neanche con le persone di cui ti fidi di più. E se lo stesso libro, viene recapitato anche a tuo figlio. Come reagireste? Io male, molto male. E’ proprio quello che accade alla protagonista, Catherine. Da quando ha letto questo libro, non riesce più a  dormire e a vivere una vita serena. Due famiglie le cui storie si intrecciano, generando colpi di scena e suspense, fino alla fine. Trama avvincente, l’ho divorato (complice un’influenza in un weekend) in un giorno. Assolutamente consigliato!

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Le 5 ferite e come guarirle, Lise Bourbeau (Aprile 2018)

Libro di auto-aiuto, che in alcuni momenti della vita ritornano. Secondo l’autrice, nei primi anni di vita, possono nascere “le 5 ferite”, legate principalmente al rapporto con i genitori, di un sesso o dell’altro. Queste ferite ci impediscono di essere come realmente siamo, ma ci portano ad indossare una maschera, ad assumere atteggiamenti del corpo di un certo tipo e a soffrire di determinati malanni. Ingiustizia, abbandono, rifiuto, tradimento e umiliazione. Il testo è ben sviluppato ed arriva dritto al punto, senza girarci troppo intorno. L’autrice fornisce anche il modo per guarire da queste ferite, e la prima cosa (che si sapeva già) è accettare. Ve lo consiglio, penso sia un valido strumento per conoscere meglio se stessi e anche chi ci sta intorno.

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Scarafaggi, Jo Nesbo (Aprile 2018)

Questa volta Harry Hole è a Bangkok per affiancare i poliziotti locali nell’indagine per l’omicidio di un ambasciatore norvegese. L’ho preso perché i libri di Nesbo mi son sempre piaciuti, e l’ambientazione in Thailandia mi affascinava. La trama è carina, un filino contorta. Amo particolarmente il personaggio di Harry Hole, rude e brusco, perspicace e ottimo investigatore! L’ambientazione, come immaginavo, mi è piaciuta molto!

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L’ultima amante di Hachiko, Banana Yoshimoto (Aprile 2018)

Mao vive con la mamma in una comunità religiosa a cui non sente di appartenere in toto da quando è morta la nonna, ovvero la fondatrice. Decide di scappare, conosce una coppia: Mamma (così la chiama lei) e Hachi. Con i due la protagonista instaura una storia d’amore. Sempre piacevole ritornare a leggere Banana Yoshimoto, un po’ per questioni “sentimentali”, mi riporta indietro alla mia iniziazione ai libri e perché trovo che la Yoshimoto sa sempre descrivere l’animo umano e i suoi tormenti in maniera vera, realistica e profonda.

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Non lasciarmi, Kazuo Ishiguro (Aprile-Maggio 2018)

Un libro triste. Tre bambini crescono assieme in un collegio immerso nella campagna inglese. Il titolo fa riferimento ad una canzone amata dall’io narrante, Kathy che è una delle protagoniste del libro. Una giovane assistente di misteriosi donatori. Un libro di sentimenti: l’amicizia e l’amore come le uniche armi contro il mondo esterno. Una scrittura distaccata e quasi asettica, che fa presagire sin dall’inizio il mancato lieto fine del romanzo. Nessuna speranza che le cose possano andare diversamente. Mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, per la storia davvero molto triste.

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Follie di Brooklyn, Paul Auster (Maggio 2018)

Una piacevolissima sorpresa scoprire questo autore. Narra la storia di Nathan Glass un vecchietto in pensione, con alle spalle un matrimonio finito e un brutto male, che decide di tornare a vivere a Brooklyn, quartiere dove è cresciuto, per vivere gli ultimi anni della sua vita in totale relax e riposo. Ma non è esattamente ciò che gli aspetta. Tra le vicissitudini del nipote e del suo titolare truffatore, la figlia, la nipotina, riposare e dedicarsi a  se stesso è l’ultima cosa che riuscirà a fare. Molto carino, realistico, personaggi ben descritti, linguaggio forbito. Mi ha affascinata sin dall’inizio. Sicuramente leggerò altro; consigliatissimo.

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Fiori sopra l’inferno, Ilaria Tuti (Maggio 2018)

Leggevo dell’autrice  “la nuova promessa del thriller italiano è donna”. E devo dire che concordo pienamente. Questo è il suo esordio nel panorama editoriale italiano.  Un nuovo personaggio da amare, la protagonista Teresa Battaglia, l’ispettore dal carattere duro, che non si lascia piegare da nulla. Complice un’ambientazione tra le montagne italiane, che ho scoperto dopo essere molto care all’autrice stessa, con descrizione minuziosa di paesaggi, boschi, clima, sentieri e colori. Molto bello, avvincente, ti prende fino alla fine, che è sempre quello che chiedo a un thriller, di farmi rimanere attaccata al libro fino alla scoperta del colpevole. Divorato. Attendo ora il secondo, che sarà carico di aspettative per il pubblico che ha amato questo thriller. Sono convinta che non ci deluderà!

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Riti di morte, Alicia Gimenez Barlett (Maggio 2018)

Il primo libro delle avventure di Petra Delicado, ispettore di polizia a Barcellona e di Fermin Garzon, vice ispettore. Petra è in un momento cruciale della propria vita, due matrimoni falliti alle spalle, ha lasciato il suo lavoro come avvocato in un prestigioso studio legale per entrare in polizia ed è alle prese con il primo caso da seguire: uno stupratore seriale. Garzon viene dalla Spagna più interna, molto più grande della giovane protagonista, con tanta esperienza alle spalle e ricco di pregiudizi. Ne viene fuori proprio un bel duo. Peccato però che la lettura è stata molto lenta, non mi ha entusiasmato particolarmente. Un ispettore in erba alle prese con un primo caso molto delicato, inesperta e poco sensibile alle emozioni altrui. Storia un po’ forzata, ma non demordo e continuo a leggere questa autrice di cui ho letto Uomini Nudi e mi aveva letteralmente catturato. Dare sempre una seconda possibilità ad un autore.

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Il taxi dei destini incompiuti, Alessandra Capio – LupiEditore (Maggio 2018)

Ho ricevuto questo libro, a seguito dell’inizio di una collaborazione (che mi rende molto orgogliosa) di Live&Read con una casa editrice abruzzese. L’ho scelto tra un po’ di titoli proposti e devo dire che non mi pento assolutamente della scelta. L’ho trovato davvero carino. Non c’è un protagonista, ci sono più personaggi accomunati tutti dall’aver preso almeno una volta un taxi bianco, guidato da un giovane tassista, in grado di viaggiare nel tempo e rielaborare il destino delle persone! Troviamo il chirurgo Angelo prossimo ad un’importante promozione; la giovane pianista Eleonora alle prese con un papà affetto da demenza senile; Alessio dodicenne scappato di casa; Don Giuseppe, prete dal passato burrascoso; Sante impiegato comunale alle prese con la propria coscienza e Giancarlo sconvolto dalla perdita di una figlia. E su tutti la voce di Mattia, che ci racconta una bellissima e toccante storia d’amore. In qualche modo, i diversi personaggi riescono a creare un legame molto profondo tra loro. Scritto benissimo, stile asciutto e lineare. Un libro dove i sentimenti la fanno da padrone: quelli di una figlia per il proprio genitore, di un uomo per una donna, di un padre verso la propria figlia. Ve lo consiglio vivamente.

“L’amore è puro ma non pulito e costa fatica. E tu sei un vigliacco perché non ti vuoi sporcare.”

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Superficie, Diego De Silva (Maggio 2018)

Brillante, esilarante, divertente, pungente, reale. Diego De Silva non mi delude mai! Inizialmente, ho avuto un attimo di perplessità e se lo leggerete, capirete subito il perché; mettete assieme frasi che non centrano nulla l’una con l’altra e fateci un libro!! Ecco, questo è Superficie! Ho sorriso per tutta la durata della lettura e mi sono ritrovata perfettamente in quello che scrive, se non tutto, ma una buona parte. Comprendiamo perfettamente la stupidità a cui siamo soggetti tutti, nessuno escluso. Alcune uscite sono veramente esilaranti; continuo a ridere se penso alla favola di Cappuccetto Rosso. Riporto le parole di Lucianina Littizzetto che condivido appieno: un libro terapeutico. Per ridere, ridere e ridere. Della vita, delle nostre convinzioni beote e delle nostre convenzioni idiote. Con intelligenza chirurgica e sagacia sottilissima. 

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Musica, Yukio Mishima (Maggio 2018)

Deludente. La storia di Reiko che non sente la musica (riferimento alla mancata possibilità di raggiungere l’orgasmo) e per questo si reca da uno psicanalista. Storia macchinosa, lentissima, priva di colpi di scena. Avendo come esempio Confessioni di una maschera che mi è piaciuto molto, mi ero creata delle aspettative di un certo tipo, che non si sono rivelate tali.

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La principessa di ghiaccio, Camilla Lackberg (Maggio 2018)

Sempre belli i gialli della Lackberg, ambientati nei paesi nordici. Erika Falk sempre protagonista, dopo la morte dei genitori, torna nella città natale e nella casa di famiglia. Dovrà fare i conti con l’assassinio di quella che era la sua migliore amica da piccola, con la sorella e l’opportunista cognato che vogliono vendere la casa in cui sono cresciute sin da piccole e con la nascita di un nuovo amore. Bello, avvincente, scritto bene, mai banale, fino alla fine non hai idea di chi possa essere il colpevole.  Lo consiglio agli amenti del genere;  proseguirò con il secondo episodio.

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Oltre l’inverno, Isabel Allende (Maggio – Giugno 2018)

Belle e molto toccanti le storie dei tre personaggi protagonisti di questo romanzo. Ognuno porta dentro un dolore che ha segnato profondamente le loro esistenze ed il loro futuro. Molto attuale il riferimento costante ai clandestini che si spostano di stato in stato senza documenti, una delle protagoniste è una giovane clandestina fuggita dal Guatemala, per il rischio di essere ammazzata dalla stessa banda criminale che ha ucciso i fratelli, uno dei quali davanti ai suoi giovani occhi. Mi è piaciuta molto anche l’ironia di Lucia ed il riaprirsi all’amore di Richard, ormai avanti con l’età. Consiglio sicuramente. La Allende ha sempre un modo magico di raccontare.

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Un bicchiere di rabbia, Raduan Nassar (Giugno 2018)

Breve racconto che mi è stato regalato per il compleanno. Autore brasiliano, nato da genitori di origini libanesi. Trattasi di un monologo “tutto d’un fiato”, dove si racconta lo spietato animo umano attraverso le parole di una coppia, dotata di grande sintonia sessuale, quanto di astio al di fuori del letto. Lui rigido fascista, lei sessantottina. La narrazione ci catapulta nella loro vita di coppia in un fiume di parole argute e  pungenti. Per un attimo mi ha ricordato Garcia Marquez e il suo “Diatriba d’amore contro un uomo seduto”. Carino, ma ho provato sin da subito un’insofferenza per il modo in cui è scritto, solo virgole e nessun’altra punteggiatura.

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Il quaderno rosso, Michel Bussi (Giugno 2018)

Spettacolare come tutti i suoi romanzi. Un thriller dai sapori attuali, immigrazione, associazioni clandestine, barconi. Leyli Maal, dal trascorso travagliato, madre di tre figli vive la sua vita sperando un giorno di potersi ricongiungere con i figli. Due delitti sconvolgono la sua vita di immigrata ben integrata, quando si rende conto che 2 dei suoi figli sono coinvolti. Colpi di scena, segreti, sentimenti.  Bellissima la scoperta di Bussi, durante un’estate sanremese di un paio di anni fa, i suoi libri mi affascinano sempre, complice sempre un’ambientazione sempre molto curata nei dettagli. Consiglio vivamente.

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Scuola omicidi, Elizabeth George (Giugno 2018)

In un cimitero di campagna, viene ritrovato il corpo nudo di un ragazzino. L’ispettore Linley viene chiamato ad occuparsi del caso, accompagnato dal fedele sergente Barbara Havers. Avendo letto tanti altri libri della George, questo mi ha un po’ deluso. Troppi personaggi, troppi intrighi, a volte ho fatto anche fatica a seguire tutto il filo. Secondo me, questo è un po’ meno riuscito rispetto ad altri. Ma non l’abbandono, mi piace molto il suo modo di scrivere e le trame sono sempre avvincenti. Una “caduta” ci può stare visti i tanti libri scritti che mi son sempre piaciuti.

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Mi sa che fuori è primavera, Concita De Gregorio (Giugno 2018)

E’ il suo primo libro che leggo. Un libro bellissimo, di insegnamento per tutti. Insegna a vivere la vita, nonostante tutto. Una mamma, privata delle proprie figlie gemelle senza sapere dove sono, con chi sono, sono vive, morte. Un libro molto forte ma bellissimo, un libro di speranza, molto introspettivo. “Il dolore da solo non uccide” ci dice la protagonista, ed è proprio così. Sicuramente da leggere, da regalare. Apprezzato molto! Consiglio!

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Un giorno questo dolore ti sarà utile, Peter Cameron (Luglio 2018)

La storia di James, 18 anni, che finita la scuola aiuta la mamma a gestire una galleria d’arte assieme al fidato amico John. Un romanzo di formazione, con tanti spunti di riflessione: il rapporto tra fratelli, l’omosessualità, l’adolescenza in generale. Lo consiglio soprattutto alle persone che amano i “libri introspettivi” ed anche agli adolescenti. Il personaggio principale James, si fa veramente amare.

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Savant, Jon Mirko (Luglio 2018)

Due detective delle omicidi vengono dirottati all’unità di polizia che si occupa di delitti sugli animali. Si imbatteranno in un’indagine che cambierà per sempre le loro vite. E’ un thriller molto introspettivo, l’ho trovato un po’ lento all’inizio, ma dopo prende e non lo molli più. Forse un po’ lungo per i miei gusti, tante parti potevano essere evitate. Ma nel complesso posso dire che mi è piaciuto.

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La scomparsa di Stephanie Mailer, Joel Dicker (Agosto 2018)

Un altro libro di Dicker che ti lascia attaccata alle pagine, che non vorresti mai finire. Un intreccio tra passato e presente, dall’adrenalina costante. Voluminoso, tante pagine, ma scorrevoli. Scritto bene, avvincente, ha tutti gli ingredienti che chiederesti ad un buon thriller. Mi è piaciuta la trama, i personaggi, la storia. Lo consiglierei sicuramente, nonostante l’enorme mole di pagine. Ti catturerà.

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Siamo così. Vocabolario di sopravvivenza per donne dopo i 40, Lucia Giulia Picchio (Agosto 2018)

Un vocabolario che interpreta il cambiamento che inesorabilmente avviene consapevolmente o anche inconsapevolmente in una donna che supera i 40 anni. Dalla A alla Z, ogni parola è scandagliata in modo molto ironico e divertente ed estremamente veritiero. L’autrice traccia un ritratto di donne mature alle prese con i figli diventati ormai grandi ed il recupero di quella che chiama l'”adolescenza di ritorno”. Mi è stato regalato da un caro amico per i 40, e ho faticato ad iniziare a leggerlo. I 40 mi facevano quasi paura. Ma l’ho trovato in realtà molto carino; in una parte sicuramente un attimo di depressione mi è venuta, ma è tutto personale. Per cui lo consiglio vivamente a chi ha compiuto i 40, e a chi l’ha superato da un po’. Come idea regalo è veramente molto carina!

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Le Beatrici, Stefano Benni (Agosto 2018)

Otto monologhi di donne, un libro che è un po’ teatro, un po’ racconto. Se devo dire che mi è piaciuto, direi una bugia. Salverei qualche poesia, e il racconto della suora assatanata. Diciamo che ne ho letti di più belli di Benni.

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Lucertola, Banana Yoshimoto (Agosto 2018)

Non ho mai letto un libro di racconti della Yoshimoto; il genere racconti non mi fa impazzire, ma i suoi mi son piaciuti. Anche se riconosco poco la Yoshimoto dei romanzi successivi che ho sempre apprezzato. Probabilmente perché questo è uno dei suoi primi libri pubblicati se non il primo. Tempo, guarigione, destino, fato, morte i temi trattati. La sua scrittura è sempre semplice, lineare e da cui trarre tanti spunti.

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I delitti della Rue Morgue – Il mistero di Marie Roget, Edgar Allan Poe (Agosto 2018)

Con lui ritorno alle origini, quando iniziai ad accostarmi ai libri e ricordo che Poe fu tra i primi che conobbi. Mi piacque subito, ricordo che leggevo i suoi racconti di sera al buio. Ho riletto I delitti della Rue Morgue perché avevo voglia di fare un tuffo nel passato (eterna malinconica) e confermo la mia passione per Poe, che si conferma maestro dell’horror americano.

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La felicità del cactus, Sarah Haywood (Settembre 2018)

Libro d’esordio di questa autrice inglese che ho trovato carinissimo. Una donna tutta d’un pezzo, a cui non piacciono le sorprese, né le emozioni, né le persone. Una donna che basta a se stessa. Ama avere tutto sotto controllo ed ama i cactus che colleziona. Una protagonista direi assolutamente nuova ed originale. Una trama semplice, con un finale non previsto, almeno in parte. Ve lo consiglio sicuramente.

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L’ombra della montagna, Gregory David Roberts (Settembre – Ottobre 2018)

Il seguito di Shantaram. Lunghissimo, circa 1000 pagine, ma sempre bello. Ritornano i personaggi di sempre, quasi ormai familiari. Io l’ho trovato molto bello e sempre molto profondo. Ho letto molti commenti negativi, io non mi ci ritrovo o non ho senso critico. Questo libro riprende gli insegnamenti filosofici del primo, introduce nuovi personaggi sempre ben descritti, ce li fa amare e ci fa battere il cuore attraverso le loro storie. Scritto benissimo, tanti pensieri molto profondi che allieteranno il mio blog. Shantaram mi rimarrà per sempre nel cuore.

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Cosa pensano le ragazze, Concita De Gregorio (Novembre 2018)

Da colloqui fatti con tante donne viene fuori questo piacevole libro che alla fine parla di noi donne, dei nostri pensieri, anche quelli più nascosti, della nostra vita. L’amore, il sesso, il destino, il tradimento, la fan da padrona come argomenti principali. Tutte storie, quindi, che prendono spunto dalla realtà e si aprono all’immaginazione. Molto carino, veloce da leggere, introspettivo. Storie di vite. Ve lo consiglio. A me lei piace molto anche come scrive. Come direbbe qualcuno, APPROVED!

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The Help, Kathryn Stockett (Novembre 2018)

Questo libro mi è stato consigliato da una blogger @mirtillamalcontenta e devo dire che è stata una piacevolissima sorpresa. Delinea la reale situazione in America negli anni 60 della popolazione di colore. Un libro molto dolce e commovente, nonostante il velo di tristezza di fondo per la situazione in cui vivevano buona parte delle domestiche di colore ed anche per la “pericolosità” per un bianco di difendere i diritti civili dei neri. Sorgono tante riflessioni da questa lettura. Bellissimo davvero, ve lo consiglio vivamente. Potrebbe essere un bellissimo regalo di Natale.

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Frankenstein, Mary Shelley (Novembre 2018)

Lo leggo per la prima volta ora. E devo dire che non mi è dispiaciuto, anche se è di una tristezza infinita. Un romanzo unico nel suo genere, sicuramente il migliore del genere Gothic-noir che abbia letto finora. Credo che gli amanti del genere dovrebbero leggerlo almeno una volta. Non mi dilungo a scrivere della storia, notissima a tutti. Ma vi esprimo il mio giudizio molto positivo su questa lettura e rinnovo l’invito a leggerlo agli amanti del genere.

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Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupery (Novembre 2018)

Rileggo per la seconda volta questo breve racconto, conosciuto in tutto il mondo per il suo profondo significato. A volte non è stato semplice seguirlo, ma nel complesso un bel libro anche se le frasi, i racconti sembrano essere alquanto sconclusionati, ma se si riesce a leggere dietro, si apprezza sicuramente. Attraverso gli incontri del principe con i diversi pianeti, l’autore non fa altro che trasmetterci profondi significati che riguardano la vita moderna e il genere umano in generale. Si legge veramente in poco tempo. (Se non fossi stata “disturbata” dal micio, l’avrei finito in meno di un’ora).

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L’uomo del labirinto, Donato Carrisi (Novembre 2018)

Mah. Non il migliore di Carrisi, anzi direi il peggiore. Letto a fatica, scrittura senza un briciolo di tensione, zero suspense, finale deludente. Insomma, stavolta mi ha deluso. Non ho molto altro da aggiungere.

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Arcobaleno, Banana Yoshimoto (Dicembre 2018)

La storia di Eiko che dalla sua città natale si trasferisce a Tokyo, dove inizia a lavorare in un ristorante indonesiano, appassionandosi sempre più al suo lavoro, soprattutto dopo aver perso la mamma e la nonna e, rimasta ormai sola. Ho letto tanto di Banana Yoshimoto, autrice che ho sempre apprezzato; ma questo libro l’ho trovato un po’ scialbo, lento, poca trama. Direi senza infamia e senza lode, ne ho letti tanti altri suoi che mi sono piaciuti veramente tanto. Ma questo non mi ha conquistata per niente!

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La ragazza e la notte, Guillaume Musso (Dicembre 2018)

Tre amici legati da un terribile segreto sono i protagonisti di questo bellissimo romanzo di Mussò. Non ne perdo uno, e devo dire che non mi delude mai. Fantastiche sempre le ambientazioni che sceglie e sempre ben descritte, questa volta il Sud della Francia; intricata la storia, ricca di colpi di scena e di suspense, davvero emozionante. Si lascia leggere, infatti l’ho divorato. Non c’è che dire, i suoi libri non sono mai una delusione, li ho letti tutti e ve li consiglio uno per uno.

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Sorprendimi! Sophie Kinsella (Dicembre 2018)

Un libro che mi è stato consigliato da una persona speciale. Mi sono appassionata a questo testo sin dall’inizio. C’è da dire che amo la Kinsella e il suo modo di scrivere e quella sottile ironia sempre presente in tutti i suoi libri, ed anche in questo. Due coniugi dalla vita perfetta, durante una visita medica vengono messi di fronte al fatto di dover stare assieme ancora altri 68 anni, notizia bomba che destabilizza e non poco la coppia. Da qui partono una serie di iniziative per cercare di trascorrere al meglio questi anni senza annoiarsi, soprattutto facendosi sorprese a vicenda. Si sa che non sempre le sorprese riescono con successo, ed infatti tra contrattempi, malintesi si dipana tutta la storia. A me è piaciuto, fa riflettere e fa anche ridere! Le protagoniste della Kinsella hanno sempre il mio favore. Sono esilaranti, nel bene e nel male. Consiglio!

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Nel guscio, Ian McEwan (Dicembre 2018)

Un romanzo molto originale, dove il protagonista narrante è il bambino, che non ha neanche un nome ancora, nel grembo di una madre. Tutto il romanzo è raccontato dal suo punto di vista; sicuramente molto originale, ma anche molto triste tutta la trama. Scritto benissimo, forse a volte un tantinello troppo ricercato. Direi un buon romanzo da consigliare certamente. Originale è il termine giusto!

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Le notti bianche, Fedor Dostoevskij  (Dicembre 2018)

Un libro struggente, emozionante, da leggere tutto d’un fiato. Il sognatore protagonista è fondamentalmente un uomo solo, che vive in un mondo tutto suo. Trascorre le sue giornate passeggiando per Pietroburgo,  parlando con i palazzi, assaporando la natura, senza nessuna persona, amico, familiare con cui parlare, confrontarsi. Durante una delle sue notti “passeggere” (è solo durante la notte che il nostro sognatore ritrova la sua via), conosce una donna di cui si innamora perdutamente e con la quale crede di poter cambiare il proprio destino. Ma le cose non andranno esattamente in questo modo.  Bello, emozionante. Da consigliare, un cult da leggere assolutamente.

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Lo stupore della notte, Piergiorgio Pulixi (Dicembre 2018)

Un libro inquietante su un ipotetico scenario di attentati terroristici nella Milano di oggi, città in cui vivo. Devo dire che è stato abbastanza inquietante leggerlo, soprattutto quando vengono citati luoghi da me conosciuti molto bene. Mi sono sentita particolarmente coinvolta. Forse è diverso per chi non vive qui. Nel complesso, il libro è scritto bene, il tema attualissimo purtroppo. Ottimo lavoro da parte dell’autore, che ha fatto sicuramente approfondite ricerche per scriverlo, visti i particolari che cita nella macchinosa organizzazione antiterroristica.  Non conoscevo questo autore, ma se ne ha scritti altri, saranno sulla mia libreria a breve.

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Piccoli crimini coniugali, Eric Emmanuel Schmitt (Gennaio 2019)

Era da tanto che non leggevo una piece teatrale. Un bellissimo gioco di coppia, fatto di piccole e grandi bugie, di cinismo, crudeltà, insicurezze tra provocazioni lanciate e subite da entrambi i protagonisti. Una lettura molto piacevole, che strappa sorrisi di tanto in tanto. Innegabile la capacità dell’autore di scandagliare a fondo il sentimento dell’amore in tutte le sue sfaccettature, belle brutte che siano. Credo che leggerò altro di questo autore francese, che scopro ora per la prima volta. Consigliato!!

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Il dottor Faust, Christopher Marlowe (Gennaio 2019)

Il ritratto di un personaggio estremo, accecato dalle passioni, dal potere, assetato di scienza e di conoscenza. Nel tentativo di guadagnare potere, di vivere per sempre, Faust vende la propria anima al diavolo. Ma ineluttabile, nonostante tutto, la morte lo colpirà. Un classico del teatro, a me non ha fatto impazzire particolarmente. Se proprio devo scegliere, Ibsen mi ha “dato molto di più”.

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Il giovane Holden, J.D. Salinger (Gennaio 2019)

La cosa che mi ha colpito e che mi ha fatto scegliere il libro da leggere (che conoscevo solo di nome) è stata la copertina, tutta bianca solo titolo e autore, solo dopo ho scoperto che è stata una esplicita richiesta dell’autore, per fare in modo che il libro fosse scelto per la curiosità dei contenuti e non per la copertina. Approvo! Mi sono subito affezionata ad Holden, il ragazzo scapestrato, che viene cacciato da diverse scuole, che gironzola per New York alla ricerca di una qualche compagnia che lo renda meno solo. Un romanzo di formazione che narra la storia di un ragazzo adolescente smarrito e che si sente completamente solo. Mi ha fatto tanta tenerezza. Bellissimo il suo legame con la sorellina Phebe. Storia interessante, il libro mi è piaciuto, ve lo consiglio.

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Autostop con Buddha, Will Ferguson (Gennaio 2019)

Un viaggio in autostop attraverso il Giappone, attraversato da Nord a Sud, percorrendo il sentiero dei sakura, dei fiori di ciliegio tanto noti in Giappone. Un confronto continuo tra modo di vivere orientale e modo di vivere occidentale alla maniera di Ferguson, sempre divertente ed esilarante. Mi ha fatto divertire tanto, oltre ad avermi insegnato tante cose sul Giappone che non conoscevo. Sicuramente ti fa venire voglia di prendere uno zaino e partire per il Giappone e conoscere questa cultura tanto bella e tanto diversa dalla nostra. Un insolito diario di viaggio con il solito tono divertente di Ferguson. Consiglio vivamente!

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La giostra del piacere, Eric-Emmanuel Schmitt (Gennaio 2019)

Place d’Arezzo, Bruxelles, la piazza dove si svolgono gli eventi e dove si succedono le vicende dei tanti protagonisti di questo bel romanzo. Piazza sorvolata da splendidi esemplari di pappagalli liberati, si racconta, da un console brasiliano e che vivono quotidianamente nella piazza. Un giorno tutti ricevono lo stesso biglietto e questo genererà equivoci, confusione ed attese. Tantissimi i personaggi, ho fatto fatica all’inizio a ricordarmeli tutti, ma posso dire che questo libro è veramente bello! Le descrizioni delle passioni sessuali dei protagonisti sono al centro del libro; tra tradimenti, passioni extraconiugali con lo stesso sesso si dipana tutto il racconto. Bello, intrigante, avvincente, mai noioso nonostante la lunghezza. Ve lo consiglio vivamente ed andrò avanti a leggere i suoi romanzi o le sue piece teatrali. Che splendida scoperta!

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Donne che non perdonano, Camilla Lackberg (Gennaio 2019)

Tre donne nella Svezia odierna, ognuna maltrattata dal marito. Una storia molto attuale, che tocca tutti, in particolare le donne. Donne tradite, picchiate, maltrattate. Purtroppo un argomento di attualità e che fa sempre male leggere. Potrei permettermi di dire che questo libro segna (a ragione o a torto) la rivendicazione delle donne, delle donne che non perdonano. L’ho letto in un  giorno. Non la solita Lackberg, questo libro sembra proprio voler essere un invito alle donne maltrattate di non tacere, di far qualcosa, magari non proprio ciò fatto dalle protagoniste, ma quantomeno di parlarne e non lasciarsi maltrattare tacendo.

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Le vedove di Malabar Hill, Sujata Massey (Febbraio 2019)

Le indagini di Parveen Mistry, prima donna avvocato di Bombay. Ambientato in una India negli anni ’20 dove tradizioni e cultura erano ben radicate soprattutto nelle famiglie di un certo prestigio, la storia narra la vicenda di Parveen e tre vedove, alle prese con un amministratore dei beni di famiglia, non proprio leale e trasparente. Mi è piaciuta l’ambientazione, anche se troppi riferimenti al diritto parsi, alcune parole non tradotte hanno reso difficile la lettura solo in alcuni momenti. Ma la trama è intrigante, ben scritta, ben orchestrata. Scorrevole, nonostante sia un volume di circa 400 pagine. Ve lo consiglio vivamente, uno dei più bei romanzi letti ultimamente.

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Pomodori verdi fritti, Fanny Flagg (Febbraio 2019)

L’autrice restituisce uno spaccato di vita degli anni 20-30 in Alabama; tutto ruota attorno al Caffè di Ruth ed Idge, le due vere protagoniste della storia. La narrazione va avanti su diversi piani, gli anni 30 e il racconto di Ninny negli anni ’80, che fa ad una sua amica in una casa di riposo e che ti riporta indietro nel tempo, facendoti rivivere quelle stesse sensazioni di un tempo. Penso sia uno di quei romanzi che non possa mancare nella libreria di una casa. Credo prenderò anche altri libri della Flagg, mi piace molto come scrive e lo stile. Non ho mai visto il film, ma dalle recensioni che ho letto pare molto vicino al libro.

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Ulisse da Baghdad, Eric-Emmanuel Schmit (Febbraio 2019)

Questo autore mi piace sempre di più. La storia di Saad un ragazzo iracheno, di buona famiglia. La feroce dittatura di Saddam Hussein, la guerra, l’embargo rendono la vita del giovane ragazzo difficilissimo, al punto da decidere di intraprendere un viaggio nel tentativo di arriva in Inghilterra, trovare un lavoro ed aiutare la sua famiglia, ormai decimata dalla guerra. Accompagnato dal fantasma del padre lungo tutto il cammino, Saad affronterà ogni sorta di traversie, senza soldi, senza passaporto e senza documenti. Molto attuale come romanzo, ci fa vivere probabilmente quello che vivono tutti i clandestini che arrivano in Italia o in altri paesi, alla ricerca della sicurezza, di un lavoro e della pace. Ottimo testo, ve lo consiglio vivamente.

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Mio fratello, Daniel Pennac (Febbraio 2019)

Un omaggio al fratello morto e sempre amato. Dopo poco la morte del fratello, Pennac allestisce una lettura scenica di un celebre racconto di Melville, intersecando tale racconto con episodi riguardanti il fratello ed il suo amorevole rapporto con lui. Un intreccio narrativo ben scritto, scorrevole e molto piacevole da leggere. Del resto Pennac non delude mai.

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Gli Spettri, Henrik Ibsen (Febbraio 2019)

Una piece teatrale di un autore che mi è sempre piaciuto. Me ne sono innamorata con Casa di Bambola, vista anche a teatro. Follia, incesti, amori extraconiugali, questa la trama di spettri ambientata nella campagna norvegese, dalle convenzioni e tradizioni decisamente di vecchio stampo, rappresentate dal reverendo, uno dei protagonisti. Questa è la storia di una denuncia coraggiosa della donna protagonista della piece. Per anni quest’opera non fu date alle scene proprio per gli argomenti scabrosi.

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Le assaggiatrici, Rosella Postorino (Febbraio 2019)

Vincitore del premio Campiello 2018, questo libro ha dell’allucinante. Pensare che esisteva davvero un “team ” di donne chiamate a fare le assaggiatrici di Hitler, andando incontro alla morte ogni giorno, per preservare quella del loro “sovrano”. E’ ispirato alla storia vera di Margot Wolk, ultima assaggiatrice di Hitler, ancora in vita. (Per poco, dopo poco è passata a miglior vita). La storia di dieci donne, scelte a caso dal Reich per poter offrire il loro lavoro (ovviamente pagato) per poter assaggiare colazione, pranzo e cena che sarebbero poi stati serviti ad Hitler ove non fosse stato riscontrato del veleno nelle pietanze. E’ allucinante o no? Trovo di una crudeltà inaudita una cosa del genere, ma del resto parliamo di anni dove la crudeltà regnava sovrana. Da leggere, per riflettere.

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Una vita al giorno, Massimo Vitali (Febbraio 2019)

Un viaggio attraverso il quotidiano dell’autore, che cerca di trovare in ogni cosa che gli succede durante la giornata, qualcosa per cui è valsa la pena vivere. Avvicinandosi ai 40 anni, è tempo di bilanci. E da questo bilancio, viene fuori questo simpaticissimo libro che consiglio vivamente, un regalo davvero perfetto per chiunque! Divertente, riflessivo, simpatico, piacevole e molto scorrevole.

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Espiazione, Ian McEwan (Febbraio 2019)

Mi è stato consigliato come libro assolutamente da leggere, ma non mi ha entusiasmato. L’ho trovato lento, trama discutibile, poca originalità nello sviluppo del racconto. Non saprei cos’altro scrivere. Ai posteri l’ardua sentenza!

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Le solite sospette, John Niven (Marzo 2019)

Esilarante libro di Niven che racconta la storia di 4 simpaticissime vecchiette che compiono una rapina e si troveranno in giro per la Francia con una somma immensa di denaro per fuggire alla polizia. Divertente, dissacrante, esilarante. Mi ha fatto morir dal ridere sin dall’inizio. Situazioni surreali , soprattutto perché oltre al fatto che trattasi di vecchiette, ma una di questa è un’arzilla vecchietta sulla sedie a rotelle, assetata di sesso. Niven non delude mai! Se volete farvi quattro risate, ecco un bel libro che vi consiglio.

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Le sorelle Donguri, Banana Yoshimoto (Marzo 2019)

La storia di due sorelle, molto unite, che gestiscono una rubrica su Internet dove ascoltano persone con problemi che si rivolgono a loro per una risposta. Piccolo racconto che aiuta a riflettere sui legami umani, soprattutto familiari, sull’amore e come sempre anche sulla morte, sul dolore, sul tema della separazione. Carino, Yoshimoto non ci delude mai offrendoci sempre tanti spunti di riflessione.

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Un ragazzo, Nick Hornby (Marzo 2019)

Ho questo libro da anni sulla scrivania e non so, ma non mi ispirava. Ed invece, in questi giorni l’ho letto e devo dire che è un libro molto carino, si fa leggere e i personaggi di Hornby sono sempre esilaranti. E’ la storia di Will trentaseienne nullafacente dal mattino alla sera che per caso incrocia le vite di Fiona e Marcus.

Molto bello, in alcuni momenti mi ha anche emozionato, soprattutto quando cercava di aiutare Marcus a difendersi in qualche modo dalle angherie subite a scuola. Decisamente da leggere!

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L’incubo di Hill House, Shirley Jackson (Marzo 2019)

Io non  l’ho capito. Forse il titolo, la copertina accattivante mi hanno tratta in inganno, ma non è stato il genere di libro noir-gotico che mi aspettavo. Dialoghi piatti, nessun colpo di scena se non verso la fine, poca suspence, personaggi bah che dire… le due fanciulle quasi ridicole, dal professore mi aspettavo qualcosa di più, di Luke tralascerei anche una descrizione. Decisamente bocciato!

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A mente serena, Giuseppe Coppolino (marzo 2019)

Pillole di saggezza per imparare i rudimenti della mindfulness. Pochi passi essenziali per imparare a vivere in maniera consapevole e soprattutto serena. Interessante libricino, che ci aiuta a comprendere i benefici dell’essere consapevoli durante tutto quello che stiamo facendo , banalmente mentre ci laviamo i denti o mangiamo. La respirazione, in tutto questo, rimane un elemento fondamentale. Molto carino, manca solo il tempo per un corretto esercizio quotidiano!

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La legge del deserto, Wilbur Smith (Marzo 2019)

Era da tanto che non leggevo Wilbur Smith, veramente anni e devo dire che l’ho trovato sempre interessante, in grado di mantenere sempre alta l’attenzione e con un modo di scrivere scorrevole e molto piacevole. La storia di una ricca donna di affari, sotto la luce dei riflettori, a cui rapiscono e torturano la figlia. Ambientazione in una delle zone più selvagge ed aride dell’Africa. Ve lo consiglio, anche come eventuale regalo per chi ama l’avventura.

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Il quaderno di Maya, Isabel Allende (Aprile 2019)

Avevo  questo libro da anni, come tanti, e mai mi decidevo a leggerlo. Non so perché. Che bella scoperta! La vita di una ragazzina dall’infanzia non facile e da un’adolescenza ancora più difficile tra droga, alcol e traffici illeciti. Mi piace tantissimo lo stile di questa autrice, fatto di parole e immagini. Libro ricco di sentimenti, emozionante quello che Maya prova per il suo Popo, il nonno scomparso, ma che l’accompagna durante tutta la sua vita. Ve lo consiglio vivamente.

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Mangia e dimagrisci, Filippo Ongaro (Aprile 2019)

Ho scoperto per caso il Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti e primo medico italiano certificato in medicina anti aging e ho subito trovato molto interessante ciò che dice. Ha a cuore argomenti come il vivere bene, vivere sano, la nutrizione, lo sport e la cura allo stress. Seguo i suoi tutorial, lo seguo sui social e soprattutto per chi come me ama un’alimentazione sana e vive di sport, è un toccasana. Ho scoperto tante cose che non sapevo, ho corretto informazioni sbagliate che possedevo. Questo libro aiuta chi vuole perdere peso a comprendere cosa mangiare, quando mangiarlo e in che quantità, assieme al sano movimento che deve essere la base per una persona sana. Ve lo consiglio vivamente. Terrete questo libro, ricco anche di sane ricette, a portata di mano sempre.

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L’assassino del commendatore – libro I, Haruki Murakami (Aprile 2019)

Nuovo libro di Murakami, che come sempre ti prende e ti avvolge in un’atmosfera a dir poco surreale. La storia di un pittore/ritrattista che lasciato dalla moglie dopo 6 anni di matrimonio, va a vivere in una casa in montagna completamente isolata dalla civiltà; in una casa precedentemente appartenuta ad un importante pittore, padre dell’amico che gli affitta proprio questa casa. E qui cominciano ad accadere cose strane, come il suono di una campanella nel cuore della notte. E l’amicizia, ancor più strana, con un vicino di casa che gli commissiona un suo ritratto, pagandolo con una cifra da capogiro. Tutto si dipana attorno a queste vicende. Rispetto ad altri libri, sicuramente un po’ sottotono, ma si fa leggere e Murakami è apprezzabile, proprio perché è un autore sui generis. Mai dare nulla per scontato nei suoi libri!

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Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, Mary Ann Shaffer (Aprile 2019)

Un libro carinissimo pieno di sentimenti e dove emerge una gran passione per la lettura. Un libro epistolare, la protagonista è una scrittrice alla ricerca di un libro da scrivere, ci racconterà di sé, della sua vita, dei suoi amori, delle sue amicizie, attraverso lo scambio epistolare con una serie di personaggi in primis Sidney suo editore e grande amico. Mi ha affascinato il titolo, l’ho scelto per questo e non mi ha deluso, anzi l’ho trovato carinissimo. Durante la guerra nazista, un escamotage quello del club del libro per salvarsi la pelle. Assolutamente consigliato!

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La follia di una donna innamorata, Susan Fromberg Schaeffer (Aprile 2019)

Avevo da anni questo libro in libreria, ma non mi accingevo a leggerlo, forse anche per il tomo che è, più di 600 pagine. Poi mi sono decisa ed ho fatto bene. Storia realmente accaduta a metà 800 narra la storia di Agnes, bellissima figlia di proprietari terrieri, insignificante creatura dopo la morte di una sorella che getta la madre in una profonda depressione. Decide di andare via dalla fattoria e trasferirsi a Montpellier dove inizia a vivere e si innamora perdutamente di Frank Holt. Un libro molto bello, da cui è difficile staccarsi. L’ho divorato nonostante le tante pagine; nonostante sia ambientato nell’800, la storia narrata è vicina alla realtà odierna. Ve lo consiglio vivamente!

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Una vita sottile, Chiara Gambereale (Maggio 2019)

Primo libro dell’autrice, e direi che si nota nella scrittura acerba, narra la storia di Chiara che per uscire dal buio di una brutta malattia, decide che per riemergere, per ritrovare se stessa, deve raccontare di tutti coloro che la circondano e che ama. Una lettura interessante, sapere poi che è autobiografico lo rende ancora di più. Dalla scrittura emerge l’inesperienza di una autrice alle prime armi, ma il libro è carino, pieno di sentimenti ed introspezione.

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Educazione Siberiana, Nicolai Lilin (Maggio 2019)

Ho letto recensioni molto negative su questo libro, dallo stile ai contenuti. Io l’ho trovato interessante e si legge molto bene, scorre piacevolmente. Dovrebbe essere una storia vera, non riesco a capire quanto ciò sia vero dalla crudeltà di alcune pratiche e dal loro modo di vivere. Mi piace l’appartenenza al gruppo, la fedeltà ad esso, i valori che in qualche modo portano avanti e difendono a spada tratta contro chiunque, i tatuaggi che parlano. Nel complesso un buon libro che mi ha spinto a comprarne un altro dei suoi, che dovrebbe essere incentrato sulla lettura dei tatuaggi. Argomento a me caro.

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Il leone d’oro, Wilbur Smith (Maggio 2019)

Il bello di riscoprire un autore dopo anni che non lo leggevo; è già il secondo questo e devo dire che non delude. Se cerchi l’avventura, le trame, i complotti, i tradimenti ecco Smith fa al caso tuo. Il Leone D’Oro è ricco di avventure e di suspence ed una tenera storia d’amore ne fa da corollario. Mi ha fatto compagnia per un po’ e durante un viaggio di lavoro a Barcellona. Mi piace sempre associare i libri alle persone  o a dei momenti in particolare.

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Il libro dell’inquietudine, Fernando Pessoa (Maggio 2019)

Impossibile descrivere questo libro che libro non è, per come intendo io un libro. Un insieme di pensieri che rispecchiano l’anima e i pensieri dell’autore nei panni di Bernardo Soares. Un concentrato di nichilismo e pessimismo; mi capita raramente di leggere qualcosa di simile. Non vi nascondo che l’ho letto perché ” dovevo leggerlo”, ma se devo dire che ne sono stata attratta o l’abbia ritenuto bellissimo come in tanti di cui leggo le recensioni, bhè questo no. In alcuni momenti ho fatto fatica e pensato anche di lasciarlo, ma poi sono andata avanti. Frammenti e riflessioni di vita dove emerge un Pessoa fortemente pessimista, che soffre di insonnia, e che sembra non aver alcuna voglia di vivere in  alcuni passaggi. Non posso né consigliarlo né non consigliarlo, penso sia uno di quei libri che a prescindere debba essere letto almeno una volta nella vita.

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Il marchio ribelle, Nicolai Lilin (Maggio 2019)

Torna l’autore di Educazione Siberiana, che ho finito di leggere pochi giorni fa. Devo dire che anche questo ricalca molto il primo, con le storie e scorribande dei ragazzi di Fiume Basso. Si legge abbastanza in fretta, è anche più piccolo di Educazione Siberiana e molto è incentrato sui tatuaggi e sul loro significato. Scopro che l’autore ha vissuto a Cuneo dove ha fatto proprio il tatuatore ed ora vive a Milano, ma nasce in quella che oggi è la Moldavia.Mi è piaciuto, penso continuerò a leggere altri suoi libri.

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L’analfabeta, Agota Kristof (21 Maggio 2019)

Undici capitoli che narrano undici episodi della vita travagliata dell’autrice ungherese. Molto ben scritto, episodi spesso toccanti che riguardano la guerra, la fame, la miseria. Si legge in pochissimo tempo, sono solo 50 pagine, ma merita. Un concentrato di vita, che consiglio vivamente.

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D’Amore e ombra, Isabelle Allende (Maggio 2019)

Da leggere assolutamente! Un altro di quei libri che giacevano sulla mia libreria e mai mi decidevo ad iniziarlo. Mi son decisa ed è stata una piacevole sorpresa; del resto, questa autrice non mi ha mai deluso. Sullo sfondo di una società cilena tormentata, l’Allende racconta la storia di due giovani, impegnanti in una indagine giornalistica che porterà a risvolti decisamente macabri. Centrale nel libro l’ appassionato crescendo del sentimento tra i due giovani, il libro mette a nudo la vicenda dura e drammatica del Cile arricchita di profondi sentimenti come amicizia, amore, fratellanza.

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Le maledizioni, Claudia Pineiro (Giugno 2019)

Roman Sabatè, protagonista del libro, è un ragazzo senza troppe ambizioni, che si ritrova a lavorare per il potente politico Fernando Rovira. Roman fa carriera e diventa il braccio destro del politico, fin quando si rende conto di essere solo una marionetta nelle mani del losco personaggio politico. La morte della moglie di quest’ultimo coinciderà con la perdita dell’innocenza di Roman e la sua fuga dai teneri risvolti. Ve lo consiglio.

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La casa degli spiriti, Isabel Allende (Giugno 2019)

In questo libro è descritta una saga familiare, le vicende della famiglia Trueba, una famiglia piuttosto particolare, nella quale avere poteri soprannaturali rientra nella normalità e nella routine quotidiana. Ambientato nel Cile degli anni ’20, il personaggio principale è Clara dotata di poteri soprannaturali e sorella della bellissima Rosa. Ogni personaggio ha un carattere forte, determinato e grazie a questa forza di carattere che si intrecciano le storie dei diversi personaggi. Come sempre l’Allende non delude mai.

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La gabbia dorata, Camilla Lackberg (Giugno 2019)

Un po’ diverso dai libri che ho letto di questa autrice, ma sempre avvincente e soprattutto la grande storia di una donna, tradita dal marito, architetta un piano per annientarlo sul lavoro e nella vita. Faye sembra avere tutto, un marito perfetto, una bellissima figlia, soldi, serenità, ma non è tutto oro quel che luccica; tormentata da un passato non facile, quando scopre la verità sul marito decide di vendicarsi in modo molto raffinato e crudele. A me è piaciuto, ma preferisco gli altri della Lackberg dove morte, sospetti e indagini sono al centro dei suoi libri.

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Eva Luna, Isabel Allende (Giugno 2019)

Negli anni della dittatura cilena, la storia di Eva Luna una bambina che cresce tra mille difficoltà, ma dotata di pura energia e che dalle proprie vicissitudini trae la forza per combattere e andare avanti. In una trama dinamica, mai lenta, sempre scorrevole, si dipana la vita di questa piccola grande donna che diventerà, con il tempo, da donna che subisce gli eventi ad artefice del proprio destino. L’Allende ci porta sempre in un mondo magico, da cui si fa fatica a staccarsi.

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La vita segreta degli scrittori, Guillaume Musso (Giugno 2019)

Uno dei miei autori preferiti, ho letto tutti i suoi libri e non mi ha mai deluso. Riesce a tenermi attaccata al libro, sperando non finisca mai! La storia ha come protagonista uno scrittore, Nathan Fawles, e la scrittura. Dopo aver pubblicato 3 libri di grandissimo successo, decide di ritirarsi a vita privata senza concedere più interviste, vivendo in solitudine con il suo cane sulla bellissima isola di Beaumont. Mathilde Monney, una giovane giornalista sbarca sull’isola, decisa a scoprire il segreto dello scrittore Nathan Fawles. Lo stesso giorno viene ritrovato un cadavere sulla spiaggia, che aprirà a scenari sorprendenti e con finale che non ti aspetti. Ve lo consiglio vivamente!

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Anatomia di uno scandalo, Sarah Vaughan (Giugno 2019)

La vicenda ruota intorno ad un ministro che viene accusato di stupro dalla sua segretaria, ex sua amante. James Whitehouse è un ricco uomo di potere, devoto alla famiglia, ma dalla scappatella facile. La moglie Sophie sarà convinta della sua innocenza quasi fino alla fine. Gli perdonerà questa scappatella, subendo il processo e i dettagli di una relazione adultera che minano la sua vita e i rapporti con le persone. Ma non finisce qui … la verità a volte è molto complicata e va ricercata nel lontano passato dei protagonisti.

Carino, ve lo consiglio.

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Le figlie del mare, Mary Linn Bracht (Giugno 2019)

Un tema drammatico della storia giapponese affrontato con uno stile semplice, diretto ed emozionante. Il legame d’amore tra due sorelle sullo sfondo della tragedia (poco nota) delle “donne di conforto” , ragazzine e donne strappate alle loro famiglie, rapite dai soldati dell’esercito imperiale giapponese e costrette a prostituirsi. Una pagina veramente tragica di una storia che non si conosce, uno dei terribili crimini avvenuti durante la seconda guerra mondiale. Un libro molto bello, commovente, ma anche molto forte e crudo. Consigliatissimo. La scrittrice scopro essere americana con origini coreane; questo è il suo libro di esordio.

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Quel che rimane, Patricia Cornwell (giugno 2019)

Due ragazzi trovati morti a distanza di tempo, che rendono molto difficile il lavoro di Kay Scarpetta, medico legale. In più, sembra che questo caso possa essere collegato a quello di altre coppie che negli anni addietro sono scomparse e successivamente trovate morte. Le indagini di Kay saranno sempre più ostacolate nel corso delle indagini, ma la dottoressa come sempre non si arrende e arriverà fino alla fine. Ho letto altri libri della Cornwell che mi hanno entusiasmato, tale da continuare a comprarne altri; ma se avessi letto questo per primo, probabilmente non sarei andata avanti. Poca suspence, un po’ lento, non all’altezza del suo genere ecco.

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La crepa, Claudia Pineiro (luglio 2019)

Nella vita di un architetto Pablo Simò, c’è una crepa inconfessabile: Nelson Jara. Come una crepa, le certezze della vita di Pablo si sgretolano una per una.

Non ho molto da dire, rispetto agli altri suoi libri letti, questo mi ha lasciato ben poco. Molto bella la metafora della crepa, ma a parte questo non me la sento di segnalarlo come libro da leggere.

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The Chemist (La specialista), Stephenie Meyer (Luglio 2019)

La protagonista di questo avvincente romanzo è Alex, o Juliana o chi per lei, lavora per  un dipartimento segreto del governo degli Stati Uniti d’America, in qualità di specialista “della tortura medica”, fino a quando, non viene a conoscenza di segreti molto importanti, tali per cui i suoi stessi “colleghi” cercano di farla fuori. Pertanto, Alex non può restare a lungo nello stesso posto, vive sempre nel completo anonimato, lasciando meno tracce possibili, per sfuggire ai suoi sicari. Quando le viene offerta la possibilità di mettersi in salvo, da uno degli uomini che in passato non ha fatto niente per salvarla, si innamora di un uomo. I rischi aumentano e ora Alex ha la “responsabilità” di proteggere non solo se stessa, ma anche l’uomo che ama.

Mi è piaciuto molto, mi ha tenuta legata alle pagine fino alla fine, infatti l’ho divorato. Scopro una nuova faccia dell’autrice della saga di Twilight. Un thriller mozzafiato, ingegnoso, coinvolgente. Una buona lettura da divorare sulla spiaggia!

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La cura Schopenhauer, Irvin Yalom (Luglio 2019)

Bellissimo libro che ci pone di fronte a quesiti importanti come il senso della vita. Romanzo molto coinvolgente, ricco di contenuti e di frasi che seguiranno sul blog. Il libro prende spunto da una terapia di gruppo, composta da diversi personaggi, ognuno con le proprie vite complicate e i propri problemi, il che darà vita a una serie di pensieri, riflessioni sulla vita, sull’amore, sulla morte, ( a cui il protagonista del romanzo si sta avvicinando). Un libro ricco di filosofia, non pensieri astratti, ma ci aiuta a capire concretamente come può la filosofia aiutare le persone. E Schopenhauer, principalmente, è al centro del dibattito grazie a Philip, che fa suo il modo di pensare e di vivere del filosofo e che grazie al filosofo stesso è riuscito a liberarsi di una dipendenza sessuale. I capitoli dedicati alla terapia di gruppo, si alternano a capitoli interamente dedicati alla vita e agli scritti del filosofo.

Un libro oserei dire eccellente, la cura Schopenhauer è probabilmente quella che occorre a tutti noi. L’ho divorato in pochissimo tempo. Credo che uno degli aspetti positivi di questo romanzo è che ti permette di avvicinarti ad una disciplina ostica come la filosofia in maniera molto semplice e concreta, portando alla luce i pensieri di grandi filosofi del passato e come questi possano veramente aiutare le persone a vivere al meglio la propria vita, anche oggi. Consigliatissimo, da dieci e lode!

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La notte del leopardo, Wilbur Smith (Agosto 2019)

Un giovane scrittore accetta la sfida propostagli da un istituto bancario e torna in Africa, sua terra natale, nello Zimbabwe. Subito si trova coinvolto in una serie di conflitti di interesse, inganni, frodi che metteranno lui e la sua compagna di viaggio in serio pericolo. Mi sono riavvicinata a Wilbur Smith da poco, ho letto un paio di libri che mi sono piaciuti, ma con questo ho fatto veramente fatica. La trama risulta coinvolgente solo in pochissime parti del libro, poca suspense, l’ho trovato veramente noioso e l’ho lasciato circa a 100 pagine dalle fine.

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Per il sogno di altri, Massimo Bellavita (Agosto 2019)

“Forte è la persona che non desiste dai sogni, nonostante le difficoltà del cammino” (Detto brasiliano).

Ringrazio Massimo Bellavita per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro. Una storia vera, e lo si capisce benissimo dalla scrittura minuziosa e precisa di ogni evento che ha portato alla nascita di una pensione per cani e centro di addestramento nella provincia lombarda. L’autore, stanco di una vita da dipendente, decide di fare qualcosa di proprio. C’è sempre un momento nella vita dove sei stanco di dover dipendere da altri e necessiti di dimostrare prima di tutto a te stesso, cosa sai fare e quanto vali. L’idea nasce, in modo del tutto casuale, da un incontro con un’amica, che gli propone di entrare in società con il marito Giorgio, addestratore di pastori tedeschi, e creare assieme uno spazio dove poter accogliere cani di razza, venderli, addestrarli e creare per loro una pensione, con tutti i confort. Massimo di cani non ne sa nulla, ma metterà con passione tutte le sue conoscenze in ogni campo, la sua forza fisica e mentale per riuscire al meglio in questo progetto. Non senza difficoltà, anzi … dalle burocrazie, ai pochi soldi, e alle disavventure che, come sempre, capitano a chi decide di intraprendere la strada dell’imprenditore, ma senza mai perdersi d’animo, con una forza e tenacia che sono solo da ammirare.  E’ evidente, come spiega l’autore stesso, che dietro tutto ciò c’era “l’interesse di creare qualcosa di bello”.

Dolcissima (seppur triste in alcuni casi) la parte dedicata alle nascite dei cuccioli e al loro svezzamento. Alla fine, si rivela essere quasi un romanzo di formazione, dove l’autore ha trascorso anni di esperienze che hanno fortificato “il suo essere nel mondo”, hanno cambiato il modo di pensare e di guardare alle cose, anni di lotte, rinunce, ed anni di momenti dolcissimi affianco ai cagnolini dell’allevamento.

Scritto in modo fluido, con descrizione attente ed accurate, un piacevole libro che vi consiglio, soprattutto (e non solo) se amate gli animali!

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Il problema Spinoza, Irvin D. Yalom (Agosto 2019)

Con questo libro, termino (purtroppo) la trilogia filosofica di Yalom. Se dovessi scegliere tra i tre letti, premesso che mi hanno appassionata tutti, quest’ultimo è il mio preferito, forse per la vicinanza che sento agli argomenti trattati. Se siete appassionati di filosofia, psicologia non potete non leggerli. Stimolano il pensiero, la riflessione; tantissimi gli spunti. Contestualmente, troviamo due filoni che seguono la vita del filosofo Spinoza e di Alfred Rosenberg,  uno dei fondatori del partito nazista tedesco. L’intero racconto si sdoppia seguendo le vite dei protagonisti in due epoche diverse; ma nonostante il lasso di tempo che li separa, Spinoza e Rosenberg sembrano essere legati sin dall’inizio. Leggendo il libro, ci si imbatte nel pensiero del celebre filosofo, che antepone la ragione a qualsiasi rituale spirituale. Cosa questa che gli provocherà la scomunica, turbando inizialmente il suo animo libero. Vi consiglio vivamente di leggerlo. Sono triste per averlo terminato e perché era l’ultimo della trilogia.

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The Outsider, Stephen King (Settembre 2019)

Vincitore del premio Goodreads Choice Awards. Mistery & Thriller.

Letto abbastanza velocemente, la storia è abbastanza incalzante, soprattutto nella parte iniziale. Narra dell’omicidio efferato di un bambino, e della colpevolezza evidente, date le prove schiaccianti e le testimonianze, di un cittadino modello della città di Flint City: Coach T. Il più insospettabile dei cittadini! Tutto è contro di lui, eppure c’è qualcosa che non torna. Come sempre il male ha più facce e come dicono le recensioni su web, King le conosce tutte. Il giudizio è tutto sommato positivo, ma non mi aspettavo il soprannaturale inizialmente, solo verso la fine era troppo evidente che si doveva per forza arrivare a una tale conclusione!

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Due donne alla casa bianca, Amy Bloom (Settembre 2019)

L’intimo romanzo che racconta la storia d’amore tra Eleonor Roosevelt e Lorena Hickok. Onestamente, mi ha delusa. L’avevo preso spinta da alcune recensioni lette su Instagram, su Amazon. Ma ho fatto molta fatica a leggerlo. L’ho trovato molto lento, chi parla è Lorena, ma a volte sembra dare per scontato che il lettore conosca fatti e personaggi. Facevo fatica a star dietro alle storie raccontate, i personaggi citati. In più, pensavo fosse più incentrato sulla loro storia d’amore, sui loro sentimenti, ma sono davvero tante le storie a corredo che onestamente non mi ha fatto per niente appassionare.

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L’assassino del commendatore, libro II Murakami Haruki (Settembre 2019)

La degna conclusione di un capolavoro! Il secondo libro parte esattamente dove finisce il primo. L’intreccio tra realtà e allucinazione continua, creando una realtà magica. Troviamo il ritrattista, protagonista del romanzo, il vicino di casa il signor Menshiki, Marie la bambina di cui il pittore sta facendo il ritratto, la sua bella zia di cui Menshiki si innamorerà. Murakami dà vita ad un immenso universo popolato da personaggi reali ed “irreali”, storie, enigmi, misteri, scomparse che lasciano il lettore fluttuare in questo immenso mondo. Murakami non delude mai! Anche questa volta colpisce nel segno. Ve lo consiglio vivamente!

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Cecità, Josè Saramago (Settembre 2019)

Letto come un fiume in piena, complice lo stile dello scrittore, questo libro si legge tutto d’un fiato. Un capolavoro! Non mi ero mai avvicinata a questo scrittore, temevo che lo stile particolare, con una punteggiatura che segue un proprio corso, m’avesse bloccata, irritata. Assolutamente no. Un romanzo che ha dell’agghiacciante, a tratti mi ha ricordato la serie televisiva The walking dead. Per una improvvisa epidemia, in un tempo indefinito, tutti diventano ciechi. In un mondo dove la cecità la fa da padrone, l’essere umano messo a nudo, una civiltà spezzata assieme a tutte le regole fa tornare l’uomo nel mondo delle barbarie, dove il più forte sopravvive. Un racconto talmente profondo e coinvolgente, da non riuscire a smettere di leggere, nonostante sia veramente tosto. Un romanzo particolare, imperdibile con uno stile tutto suo.

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La ninfa dormiente, Ilaria Tuti (Settembre 2019)

Un po’ troppo complicato per essere un thriller. Il suo primo libro mi era piaciuto molto; questo mi ha lasciato un po’ perplessa. Come sempre, scrive molto bene, i personaggi sono sempre molto ben delineati e definiti nelle loro caratteristiche principali, ma questa volta la storia non mi ha per niente convinta. La narrazione troppo ridondante in alcuni passaggi, un po’ troppo complicata da seguire. Stavolta non ci siamo; ma aspetterò il terzo per poter dare ancora una possibilità a questa autrice che scrive davvero bene!

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Un ragazzo normale, Lorenzo Marone (Settembre – Ottobre 2019)

Per caso, ho acquistato questo libro con le promozioni, prendi 2 paghi 1. Non conoscevo l’autore, avevo letto sommariamente la sinossi, eppure è stata  proprio una bella scoperta. Sicuramente, l’ambientazione a Napoli fa la sua parte, essendo io partenopea. Leggendolo, ho rivisto la mia città, i miei compaesani, i modi di dire dei nonni che mi hanno riportato alla memoria i miei. Il protagonista è il piccolo Mimì un ragazzino al di fuori del normale, che ama la cultura, i libri, che da grande vuole diventare qualcuno, lasciare il segno e con lui Giancarlo Siani, noto giornalista del Mattino, vittima della camorra nel settembre del 1985. Siani diventerà il suo supereroe, il suo grande amico, la persona che ha più coraggio di tutti. Una storia intensa, dal sapore dolce amaro, che sul finale mi ha fatto salire le lacrime agli occhi.

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Un aereo senza di lei, Michel Bussi (Ottobre 2019)

E’ strano. Premesso che amo Bussi, ho iniziato questo libro un paio di volte ma l’ho mollato dopo poche pagine. Non so, non riusciva a prendermi. Questa volta ho deciso di andare avanti, e che bella sorpresa! Ninfee nere rimane il top, ma a seguire questo mi è piaciuto tantissimo. Dicembre 1980, un aereo si schianta contro il mont Terrible. Perdono la vita tutti, tranne una neonata di 3 mesi, la miracolata. Ma a bordo c’erano due neonate di 3 mesi; chi sarà la miracolata, in un momento storico in cui l’esame del DNA non esisteva ancora? E’ la storia di due famiglie che si contendono la piccola, di anni di ricerche, di conflitti, di omicidi… e dal finale a sorpresa. La trama è scorrevole, ricca di colpi di scena. Mi è particolarmente piaciuto; ma devo dire, che è raro che qualcosa di Bussi non mi piaccia. Ho amato questo autore fin dal suo primo libro letto! Ve lo consiglio sicuramente!

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La follia Mazzarino, Michel Bussi (Ottobre 2019)

Un autore che non mi delude mai? Mussi! L’ho scoperto per puro caso in una libreria di Sanremo qualche estate fa, e da allora non l’ho più mollato e ho fatto benissimo. Leggo nella prefazione che questo è il suo primo romanzo; ritrovo tutti i temi a lui cari, primo fra tutti la ricerca di identità. Nonostante sia la prima opera ambientata su un’isola di fantasia, l’isola di Mornesey, come sempre una parte importante dei suoi romanzi è dedicata all’ambientazione, ai paesaggi, ai principali punti di interesse turistici; i suoi libri sono sempre corredati di una mappa dei territori esplorati dai personaggi che popolano i suoi romanzi. E questo aspetto rende tutto più affascinante. Questa è la storia di Colin Remy, rimasto orfano all’età di 6 anni. Con il tempo cresce in lui il sospetto e successivamente la convinzione che il padre non sia realmente morto, ma vivo e nascosto da qualche parte proprio sull’isola di Mornesey. Da lì parte una ricerca, che coinvolgerà alcuni abitanti dell’isola e gli amici di Colin, non senza pericoli. Non mancano colpi di scena, suspence e finale a sorpresa. Sarà che amo particolarmente il suo modo di scrivere, le sue ambientazioni, le sue intrigate trame, trovo che questo libro sia davvero bello ed appassionante. Un altro dei suoi libri che ti tiene incollata alle pagine.

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La ragazza che doveva morire, David Lagercrantz (Ottobre 2019)

Millennium 6 … la saga continua e finisce! Peccato … mi è sempre  piaciuta la saga di Millennium ed il personaggio di Lisbeth Salander. Ed anche questo sesto libro mi è piaciuto molto; Lagercrantz ricorda molto Larsson, credo ne sia davvero un erede altrettanto degno. L’ho letto in pochi giorni, ti tiene abbastanza legata alle pagine. La storia di Lisbeth pare finire qui con epilogo che c’era da aspettarsi. Ma sarà veramente finita? Io spero di no!

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Lo stato dell’unione, Scene da un matrimonio, Nick Hornby (Ottobre 2019)

Un romanzo ironico su un matrimonio in crisi ai tempi della Brexit. Il libro è praticamente uno scambio di battute ironico, acuto tra due coniugi in un pub, in attesa di entrare dalla consulente matrimoniale. I libri di Hornby mi son sempre piaciuti, questo era partito abbastanza bene per poi rivelarsi un po’ una delusione. Pari a un testo teatrale che si legge tutto d’un fiato, complice le poche pagine che lo compongono, dove le riflessioni su un matrimonio quasi fallito la fanno da padrone. Non mi ha particolarmente colpito, lontano dall’autore di Non buttiamoci giù di qualche anno fa.

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Incubo, Wulf Dorn (Ottobre 2019)

Rispetto agli altri romanzi letti di Dorn è leggermente sotto tono, ma ti tiene sempre incollata alle pagine fino alla fine. Finale per me a sorpresa, per niente prevedibile. Un viaggio nella mente complicata del piccolo Simon. Un thriller psicologico da leggere tutto d’un fiato. Dorn è un autore che mi piace molto; nonostante questo non mi abbia fatto impazzire, continuerò sicuramente a leggerlo.

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Punizione, Elizabeth George (Ottobre 2019)

I suoi libri mi sono sempre piaciuti, non c’è stato un solo libro suo che non mi abbia appassionato! Torna sempre l’ispettore dalle nobili origini Thomas Linley ed il suo braccio destro, Barbara Havers. Assieme una garanzia! Ricco di colpi di scena, di suspense, di personaggi e ambientazioni ben descritte. Poco più di 600 pagine divorate in due giorni, complice una influenza che mi ha costretto a casa. Ve lo consiglio vivamente!

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La tentazione di essere felici, Lorenzo Marone (Ottobre 2019)

Un protagonista memorabile: Cesare Annunziata, napoletano che vive da solo dopo aver perso la moglie 5 anni prima. Ambientazione: la mia Napoli. Cesare ha settantasette anni, cinico, scontroso e rompiscatole. Due figli, un maschio e una femmina, Dante e Sveva. Una vita che scorre tranquilla in compagnia dei suoi vicini di casa, la gattara, il vecchio amico Marino e Rossana, la sua “amante”. La vita scorre tranquilla fino all’arrivo nel condominio della giovane Emma. I segreti amari che Cesare scoprirà della sua nuova vicina sono la materia principale di questo romanzo. Schietto, autentico, cinico, ironico, Cesare mi ha incantato con i suoi modi di fare, con la sua simpatia e con l’ironia con la quale affronta la vita. Ve lo consiglio vivamente. Quest’autore mi piace sempre di più.

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La doppia madre, Michel Bussi (Novembre 2019)

Prima parte molto lenta, quasi non riconoscevo Bussi che adoro, si riprende nella seconda parte, con un ritmo più incalzante. Protagonista un bambino Malone, che sostiene che la mamma non è la vera mamma. Vasil, psicologo infantile della scuola che frequenta il piccolo gli crede, comincerà un’indagine che lo condurrà su un terreno minato e ne pagherà la conseguenze. In concomitanza, l’agente coinvolto dallo psicologo nella storia del bambino sta dando la caccia a un rapinatore che fatica ad acciuffare. Pian piano si comprende come le due storie, quella di Malone e la ricerca del rapinatore, si intrecciano con una trama dove ritorna il solito Bussi, dalle trame complicate ma ben orchestrate. Rispetto agli altri libri letto, sicuramente mi ha preso meno, l’ho letto quasi con fatica.

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Sale tra le dita, Stefania Sabattini (Novembre 2019)

Con questo libro ho sorriso (Cipriana e’ un mito!), mi sono emozionata, ho avuto i brividi in alcuni momenti, le lacrime agli occhi, verso la fine sentivo la stessa sensazione di leggere un thriller, quando nn vedi l’ora di sapere come va a finire!
Storie di tutti i giorni che si intrecciano. C’è tutto in questo libro: la difficoltà a volte di essere genitori, la forza ed il coraggio di crescere una figlia da sola, le angosce adolescenziali, la precarietà del lavoro, gli antichi rituali della nonna, il mondo reale ed il mondo virtuale a volte rifugio, distacco da una vita che si fatica ad accettare, la poesia come unico mezzo di comunicazione … un romanzo corale che da’ voce ai sentimenti attraverso le storie di due famiglie alle prese con … la vita, semplicemente la vita!

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Lungo petalo di mare, Isabel Allende (Novembre – Dicembre 2019)

La Allende sa sempre toccare le corde del cuore. L’emozionante storia del medico Victor e della pianista Roser, in fuga dalle rappresaglie franchiste. Nell’agosto 1939 il poeta Pablo Neruda organizzò il Winnipeg, la nave  della salvezza, con la quale è riuscito a portare in Cile più di 2000 rifugiati spagnoli che scappavano dal governo di Franco, compresi Victor e Roser. Una storia davvero straordinaria che Allende racconta con dovizia di particolari storici, che catapultano il lettore nell’orrore della guerra, le atrocità, la morte all’ordine del giorno, la mancanza di viveri, di condizioni igieniche, le sofferenze del vivere quotidiano. Il lettore viene accompagnato per mano in questo percorso che porterà i due protagonisti a lasciare la terra natia, attraversare i paesi baschi, i Pirenei, la Francia e finalmente in Cile dove ricostruiscono la loro vita. Una storia toccante ed attualissima su temi come integrazione, esilio, radici, legami. L’autrice fonde elementi storici reali con il romanzo; alla fine del libro chiarisce che gli elementi storici forniti sono tutti veri.

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Requiem, Geir Tangen (Dicembre 2019)

Il protagonista di questo thriller è il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson, dopo quattro anni da un articolo che lo ha portato in auge, è rovinosamente caduto in disgrazia presso la testata dove lavora. Fino a quando non inizia a ricevere strane email, dove uno sconosciuto annuncia al mittente che il giorno dopo avverrà un omicidio. Da quel momento tutto cambia nella vita di Viljar. Coinvolto l’ispettore capo della polizia, Lotte,  sarà una corsa contro il tempo per fermare l’assassino che programma pedissequamente i suoi omicidi. Amo i romanzi ambientati nei paesi nordici, soprattutto i thriller così come le serie tv. Amo le ambientazioni, le atmosfere e questo libro, devo dire, che ha fatto il suo dovere di thriller, mi ha preso fino alla fine. Ma c’è qualcosa di strano, non so dire cosa, qualcosa che manca in questo giallo … nonostante tutto però posso assolutamente consigliarlo. Spero di rileggere ancora di Viljar e dell’ispettore capo Lotte.

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L’istante presente, Guillaume Musso (Dicembre 2019)

Siamo abituati agli sbalzi temporali dei libri di Musso, ma in questo libro credo abbia un tantino esagerato. Racconta la storia di Arthur, un medico che riceve in eredità dal padre il faro appartenuto alla famiglia, che però nasconde una maledizione legata al numero 24. Bella la metafora della vita che si cela dietro tutta la vicenda e di quanto conti alla fine vivere l’attimo presente, l’unico che esiste. Di significati ne è pieno il libro. Molto bella la figura del faro (che mi affascina sempre) e della maledizione. Ma a parte questo, per la prima volta dico che un libro di Musso non mi è piaciuto, non mi ha incantata come son soliti fare i suoi libri.

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Tutto sarà perfetto, Lorenzo Marone (Dicembre 2019)

Una storia intima di famiglia, un padre e un figlio si ritrovano durante un viaggio a Procida, viaggio di ritorno nei luoghi di infanzia. Un romanzo che parla di ricongiungimenti familiari, di perdonare e farsi perdonare, di ricucire con il passato, di ricordi, di vite vissute. Sempre piacevole leggere Marone, con il suo stile scorrevole, intimo, diretto e divertente. I suoi personaggi si fanno amare, in questo libro ho amato il vecchio comandante Libero Scotto ed il figlio Andrea, quarantenne non ancora entrato nel mondo degli adulti. Nonostante il finale che mi aspettavo, sono riuscita comunque a commuovermi.

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La tristezza ha il sonno leggero, Lorenzo Marone (Dicembre 2019)

Ancora un altro libro di Marone. La storia di Erri che ha due famiglie; figlio di genitori separati, che a loro volta si sono ricostruiti una famiglia. Erri viene lasciato dalla moglie dopo anni di matrimonio, e all’età di 40 anni si ritrova a doversi reinventare una vita. Deciderà così di affrontare pian piano le piccole e grandi sfide della vita, ed imparerà che per essere felici bisogna un po’ liberarsi dal passato che a volte ci opprime. Forse il libro di Marone che mi è piaciuto di più, che ho sentito più mio, toccando temi a me cari. Sempre scorrevole, piacevole da leggere, mai banale, a tratti persino commovente. Che bella scoperta Marone!

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La fenice rossa, Tess Gerritsen (Dicembre 2019)

Con questo thriller scopro la scrittrice statunitense Tess Gerritsen. Dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata una scrittrice con la passione per il medical thriller. Un caso per la detective Jane Rizzoli  e per l’anatomopatologa Maura Isles che ci porta a Boston, nella zona di Chinatown. La vicenda è narrata da parte di chi deve risolvere il caso, Jane Rizzoli e da una indagata, Iris Fang, proprietaria di una palestra di arti marziali il cui marito è stato vittima di una tragedia presso il ristorante la Fenice Rossa, dove lavorava come cameriere. Un libro ricco di colpi di scena, svolte inaspettate e da un finale inatteso. Letto in un weekend; mi è piaciuto molto, ha tutti gli ingredienti che mi aspetto da un thriller. Ed ora prenderò anche altri libri suoi. Ve lo consiglio!

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L’uomo della sabbia, Lars Kepler (Dicembre 2019 – Gennaio 2020)

Nel cuore della notte, Mikael, un ragazzo malmesso, con una mano insanguinata, cammina lungo i binari di un ponte ferroviario. Quel ragazzo risulta scomparso da 12 anni, assieme alla sorella. All’epoca dei fatti, dopo estenuanti ricerche, il caso è stato chiuso e i due bambini ritenuti morti. Ma Joona Linna non ha mai creduto alla morte dei due bambini, ha sempre creduto invece che i due erano stati vittime dello spietato killer svedese Kurek Walter, l’uomo che Joona ha catturato 12 anni fa ed ora chiuso in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza. Ma il ritorno di Mikael fa riaprire il caso, e la sorella potrebbe essere ancora viva. Bel thriller, avvincente, finito in pochissimi giorni. Mi piace molto lo stile con capitoli brevi, ma intensi. Consigliato!

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Questo corpo mortale, Elizabeth George (Gennaio 2020)

La stampa la definisce “la regina incontrastata del mistery” ed io sono pienamente d’accordo. I suoi romanzi sono prettamente thriller, ma l’autrice è bravissima oltre che a mantenere alta la suspense durante la lettura (fondamentale per un thriller), anche a scandagliare a fondo la psicologia dei personaggi che racconta, sondando la varietà dei sentimenti umani. Il corpo di una donna viene ritrovato in un cimitero di Londra; Linley e la sua squadra sono chiamati ad indagare, ma non sotto la sua direzione, bensì affiancando la sovraintendente provvisoria Isabelle Ardery, donna dura, poco propensa ad accettare consigli, con una situazione familiare infelice e con un problema d’alcol. Se posso fare un appunto, la lunghezza, circa 600 pagine di libro. Sicuramente, avrebbe potuto tagliare e renderlo meno un mattone, comunque, nonostante questo si fa leggere!

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Corpi senza volto, Tess Gerritsen (Gennaio 2020)

Periodo di Natale a Boston. Nella cappella del convento di Nostra Signora della Divina Luce, una novizia e una suora più anziana vengono massacrate. Per la giovane non c’è nulla da fare, la suora più anziana viene trasportata in ospedale con gravi lesioni interne. Un caso per Jane Rizzoli e il medico legale Maura Isles. Secondo libro dell’autrice americana che leggo.Il suo stile mi piace, ma la storia questa volta l’ho trovata un po’ troppo ingarbugliata. Nel complesso, potrei dire sufficiente, ma aspetto di leggere gli altri!

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E liberaci dal padre, Elizabeth George (Gennaio 2020)

Per la prima volta, posso descrivere pessimo un libro della George. C’è da fare, però, una premessa. Ne ho letti diversi suoi, e mi sono sempre piaciuti, mi piace Thomas Linley, il suo modo di fare, di capire sempre le cose prima degli altri, il suo savoir faire, la sua galanteria, il suo tatto. E mi piace molto anche Barbara Havers. Ma dei  libri che ho letto finora, scopro solo oggi che erano i più recenti della scrittrice; e liberaaci dal padre è stato il primo libro con protagonista Thomas Linley. E si vede!!! Molto acerbo come stile, non ho riconosciuto per niente la George che mi ha sempre affascinata con i suoi libri. Mentre leggevo, mi sembrava di saltare le pagine, di essermi persa qualche passaggio, faticavo a capire. Il personaggio “primordiale” di Linley assolutamente l’opposto rispetto al personaggio che conosco io. Un latin lover, mai visto in questo modo. Quasi ci sono rimasta male per come l’autrice lo ha descritto all’inizio, non ha niente a che vedere con il Linley degli ultimi scritti. Assolutamente non consigliato! Avvicinatevi all’autrice partendo dagli ultimi romanzi; l’incipit della storia, i legami dei personaggi che ritornano nel libro, le loro storie emergono tranquillamente anche in quelli successivi.

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Un insano amore, Lucia Extebarria (Gennaio 2020)

Ritorno sempre con piacere a questa autrice spagnola, conosciuta grazie ad un regalo di una cara amica. E da allora, ho letto quasi tutti i suoi libri. Questo l’avevo preso mesi fa, era lì sulla libreria ad aspettare, come tanti altri, di essere letto. Ma c’era qualcosa che mi bloccava, e sapevo benissimo cos’era. Tutto ruota attorno alla storia di una ragazza molto malata e non volevo leggere nulla di triste. Poi mi sono convinta e ho fatto bene! L’autrice racconta la dipendenza e l’amore, attraverso le storie dei personaggi protagonisti: Elena, Alexia, David. A David, attore di teatro, viene chiesto di assumere un ruolo alquanto insolito: recuperare un vecchio rapporto con Elena, sua ex fidanzata, e malata di leucemia. Da questo incontro, nasceranno le confessioni di tutti i personaggi sulla loro vita ed in particolare sull’amore, sulla dipendenza dalla persona amata, sui tradimenti, meschinità, sentimenti vissuti a metà e scelte continuamente rimandate. E’ un libro molto particolare; se dovessi pensare (e l’ho pensato) a chi regalarlo, sicuramente ad un’amica con una relazione dannosa!

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Gatti molto speciali, Doris Lessing (Gennaio 2020)

Nella vita dell’autrice i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante, sin da piccola, quando ne era circondata in Africa, tra i selvatici che dovevano essere tenuti lontano da casa e i domestici. Dopo un inizio direi alquanto triste, la scrittrice si sofferma principalmente sul suo rapporto con i due gatti con i quali convive a Londra, la gatta grigia e la gatta nera, dalle personalità completamente differenti. Di questi gatti, l’autrice descrive il carattere, il temperamento, il modo di rapportarsi all’umano. Un lungo racconto di esperienze feline, in cui il gatto è il protagonista assoluto e sicuramente prenderà chi come me ha vissuto e vive con  questo fantastico animale!

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Un pugno di cenere, Elizabeth George (Gennaio 2020)

Dopo “E liberaci dal padre” dovevo ritrovare la George, quella che conosco e amo. E con questo libro l’ho ritrovata. Un “mattone” di poco più di 600 pagine che, però, si fa leggere tutto d’un fiato. Finito in un giorno e mezzo, complice un’influenza che mi ha costretta a casa. Questa volta la vittima è il famoso giocatore di cricket Kenneth Fleming, morto durante un incendio nel cottage dove viveva, lasciando dolore e rimorsi delle tante donne di cui era circondato. Nuovo caso per l’ispettore Linley e Barbara Havers, con una comparsa in sottofondo di Isabelle Ardery. Personaggi ben delineati e una storia che cattura, sin dalle prime pagine. Ho trovato quello che cercavo: l’autrice di gialli inglesi che preferisco e che mi tiene attaccata al libro, fino all’ultima riga.

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L’allieva, Alessia Gazzola (Gennaio 2020)

Carinissimo. Protagonista Alice Allevi, specializzanda in medicina legale. Distratta, spesso poco concentrata, ma una cosa è certa: adora il suo lavoro. Alle prese con un caso che la coinvolge molto da vicino, in quanto conosce la vittima. I  suoi superiori sembrano non apprezzare le sue doti; ma lei riesce in qualche modo a resistere, grazie alle amiche, alla simpaticissima compagna di stanza giapponese e all’arrivo di un nuovo amore. Divertente, grazioso, senza tante pretese, ma per trascorrere qualche ora in piacevole compagnia di una pasticciona cronica con la passione per il lavoro.

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Dexter, il vendicatore (Gennaio 2020)

Una serie tv che ho seguito con passione e dopo ne ho acquistato i libri. Dexter Morgan ha vissuto l’omicidio della madre davanti ai suoi occhi quando era piccolo. Traumatizzato, è diventato un uomo incapace di provare sentimenti, emozioni ed è ossessionato dal bisogno di uccidere. Il passeggero oscuro, come la chiama lui, spesso si fa sentire. Il padre adottivo Harry aveva intuito la natura di Dexter e lo ha aiutato ad incanalarla, per fare in modo che potesse punire solo i cattivi, solo che quelli che meritano di non vivere. Lavora alla scientifica, a contatto con la sorellastra Deb. Dexter si divide tra il bravo ragazzo, che porta le ciambelle in ufficio, che ha sempre la battuta pronta, e il vendicatore che di notte si trasforma in un assassino.  Il libro è scritto benissimo, rispetto alla serie tv, molto più profondo ed analizzato. Riesci quasi ad amare Dexter, con i suoi valori ben delineati, tanto che riesce a portarti dalla sua parte.

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Il giardino di Amelia, Marcela Serrano (Gennaio 2020)

Cile, periodo della dittatura di Pinochet. L’esilio, la lotta di classe, la tortura, la fiducia, il tradimento, il perdono i temi di questo breve libro. L’avevo iniziato un bel po’ di tempo fa, poi lasciato, non so, sembrava lento e privo di contenuti. Invece, mi devo ricredere. Tutt’altro. Un giovane sovversivo, Miguel Flores, viene mandato al confino in un paese vicino la tenuta la Novena di Dona Amelia. Inizialmente, reticente verso “la latifondista”, Miguel sarà accolto in casa di questa donna con generosità e affetto. Inizierà uno scambio di riflessioni, la ricca vita di Dona Amelia, raccontata da lei stessa, meditano sulla vita, sul presente, sui libri. Tutto scorre sereno, fin quando non arrivano i poliziotti, Miguel riesce a scappare, Dona Amelia viene incarcerata. Amo le donne della Serrano, sono sempre di spessore, intelligenti, carismatiche, forti. La storia è coinvolgente; avrei da ridire sul finale, che avrei evitato, ma non anticipo nulla. Buona lettura!

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Cara Napoli, Lorenzo Marone (Gennaio – Febbraio 2020)

La mia Napoli raccontata da uno scrittore napoletano, acuto osservatore di dettagli e particolari che rendono ancora più splendida la mia amata città.

“Ai media piace il nero di Napoli, perché il nero fa audience. Perciò risposi che no, non ho paura, dissi quello che dico sempre in giro per l’Italia, che esiste una Napoli “normale”, che non è raccontata perché non interessa raccontarla, una città fatta di gente normale.

Esiste la Napoli di Gomorra, certo, chi potrebbe dire il contrario, chi ha il coraggio di affermare di non essersi mai imbattuto in personaggi come il Track o il Cardillo. Esiste quella Napoli, fatevene una ragione. Così come esiste la Napoli dei grandi monumenti e delle strade eleganti.

Napoli è più città in una, e allora perché continuare a volerla fare apparire come una sola cosa? Perché identificarla solo con la camorra? O perché al contrario, dire che va sempre tutto bene?

Napoli è una metropoli complessa, piena di sfaccettature, la città dove è stata eretta la prima università statale e laica del mondo e il luogo dove a Capodanno i balordi sparano tra i vicoli con le pistole per festeggiare chissà cosa.
E’ una città che si ama e si odia.”

Se non ci siete mai stati, visitate Napoli, scoprirete una città ricca, in grado di offrire tanto ai suoi ospiti.

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Il chirurgo, Tess Gerritsen (Febbraio 2020)

A Boston vengono scoperti i cadaveri di donne, orrendamente mutilate. Le indagini sono affidate a Jane Rizzoli, affiancata dalla sua squadra. Manca il medico legale Maura Isles in questo esordio. Interessante la trama, molto ben scritto, di notevole interesse anche lo studio psicologico dei personaggi che permette anche di anticipare le mosse del serial killer. Lo consiglio vivamente a chi ama il genere; ma rimango del parere che La fenica rossa sia il più bello letto finora.

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La vita bugiarda degli adulti, Elena Ferrante (Febbraio 2020)

Questo libro è un viaggio nella fragilità degli adulti, nelle debolezze e nei difetti di ognuno di noi (Il Messaggero). Giovanna, la giovane tredicenne  protagonista. Ambientazione napoletana, come di solito i libri dell’autrice. Leggendo, ho notato tante similitudini con la mia vita: Napoli in primis, il fatto che in casa non si parla il dialetto, le amicizie di una vita quelle nate grazie alle amicizie dei nostri genitori, la prima elementare fatta a 5 anni, le domeniche a Villetta Barrea. Tanti ricordi sono risaliti a galla, e la cosa mi è piaciuta tantissimo.  In questo libro, la purezza dell’adolescenza spesso è sporcata di parolacce, intimità tradita, inadeguatezza sociale. Un libro che si legge ben volentieri, il suo stile cattura. Nulla a che vedere con la saga dell’Amica geniale che ha rapito tutti! Ma credo che i libri della Ferrante abbiano questo talento, da un nulla, da una zia non conosciuta(argomento del libro), emergono le vicende della nuova eroina che da bambina entra pian piano nel mondo degli adulti.

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Corsa verso il baratro, Elizabeth George (Febbraio 2020)

Una giovane studentessa, Elena, sordomuta, esce all’alba per andare ad allenarsi, e non fa più ritorno. Viene barbaramente uccisa. La tragedia ha un forte impatto sul college di cui fa parte. Personalmente, non mi ha fatto impazzire. C’è da dire che l’ho letto in un periodo particolare della mia vita, dove la concentrazione spesso scarseggiava. Trovo comunque che i libri della George siano veramente belli, analizza dettagliatamente personaggi, ambientazioni, e con estrema abilità riesce a far immedesimare il lettore nella vita dei protagonisti.

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Forse ho sognato troppo, Michel Bussi (Febbraio 2020)

Deludente per essere un libro di uno dei miei autori preferiti. Un inizio un po’ lento e scontato, con tutta una serie di coincidenze che hanno dell’assurdo. Una volta superata una buona metà del libro, la trama comincia a farsi un po ‘ interessante, con ripetuti colpi di scena ed un finale a sorpresa che onestamente non mi sarei aspettata e che ha spiegato tutto il senso del libro. Nel complesso, però, posso dire che non è stato il suo miglior testo, anzi. Ho apprezzato i ricchi riferimenti musicali all’interno del testo. Ma a dirla tutta, non lo consiglio.

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Mio caro serial killer, Alicia Gimenez Bartlett (Febbraio 2020)

Ultimo capitolo della serie, ma l’ho letto lo stesso senza aver letto gli altri. Forse uno. E mi è piaciuto. Diciamo che la Gimenez mi piace molto come scrive,  fatico, a dirla tutta, a trovare uno scrittore spagnolo che non mi piaccia. Questa volta Petra, accompagnata dall’immancabile Garzon, sarà affiancata nelle indagini di alcuni efferati delitti, da un giovane investigatore della polizia catalana: ne verrà fuori un esilarante intreccio.  Un giallo costellato di aneddoti divertenti. Ve lo consiglio, magari partendo dal primo. Ce ne sono ben 11 prima di questo. Di seguito, trovate le info: https://it.wikipedia.org/wiki/Alicia_Gim%C3%A9nez_Bartlett

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Magari domani resto, Lorenzo Marone (Febbraio 2020)

Un altro libro di Marone, eh si… questo autore mi piace proprio tanto, sarà che mi riporta a casa, a Napoli, ma secondo me scrive molto bene ed è piacevole da leggere. Luce Di Notte, questa volta una protagonista femminile, tosta, una donna con le palle che lavora come avvocato (chiamiamola quasi stagista, apprendista) presso uno studio legale di Napoli. Bellissimi i personaggi di questo romanzo, dalla stessa Luce, eroina dei tempi moderni, al mitico Don Vittorio. Anche a me piacerebbe avere un vicino di casa come lui; avendo perso tutti i nonni, a maggior ragione. Un bel libro, un viaggio profondo (come sempre nei suoi libri), nelle anime dei personaggi, nel loro vissuto non sempre semplice e “lineare”. Ho letto tanti insegnamenti dalle parole dolci di Don Vittorio:

«Ti sto dicendo che la vita è questa, alti e bassi, luce e ombra. Anzi, più si va avanti e più il rapporto cambia in peggio. Senti a me, che tengo una certa età, nun penzà tropp’ e continua per la tua strada, che tanto lei ti porta dove vuole e tu nemmeno te ne accorgi. Parlo sempre di lei, della vita.»

Ve lo consiglio, come tutti i libri di questo scrittore partenopeo.

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L’apprendista di Goya, Sara Di Furia (Febbraio 2020)

Siamo nel 700, quando l’arte fiorisce sotto la temuta Inquisizione. Protagonista un giovane Manuel Alvera, con il sogno di diventare un pittore famoso. Per puro caso (pare), diventa l’apprendista del grande maestro d’arte Francisco Goya. Da allora, iniziano morti sospette nella Madrid del 700, uccisi i pittori che ritraggono donne in abiti succinti e pose ammiccanti. Arte, genio, follia, bellezza, morte la fanno da padrone in questo bel libro. Con il modo di scrivere, fluido e perfetto, l’autrice riesce ad immergerti completamente nell’epoca sapientemente descritta. Sei un amante dell’arte e dei thriller, sicuramente questo è un libro da leggere.

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La spia, Paulo Coelho (Febbraio 2020)

Era da tanto che non leggevo Coelho e un motivo c’è. Da Il vincitore è solo mi è caduto un mito; quasi sembrava di leggere un libro non scritto da lui. Pertanto ho rinunciato, ma la Spia, la storia di Mata Hari ha attratto la mia attenzione. Effettivamente, un libro insolito per Coelho. La storia è ben raccontata e il lettore è portato ad immergersi completamente nella ricca vita della spia più famosa della storia: Mata Hari appunto. La storia è raccontata dalla stessa protagonista, quando chiusa in carcere, scrive una lettera al suo avvocato da far avere poi alla figlia. Non conoscevo nulla di Mata Hari, con la speranza che Coelho si sia affidato tassativamente alla storia, posso dire di conoscere qualcosa in più di questa splendida donna.

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Ogni cosa è fulminata, Luciana Littizzetto (Febbraio 2020)

In questa fase storica, direi che leggere la Littizetto ci sta tutto. Divertente, ironica, dissacrante e ha sempre ragione! In questo piccolo libro, affronta le PI.CI.CI, le piccole cose certe. Tutte quelle cose che ti fanno dire: ma è normale? ma non sarebbe più facile se? A tappeto, non lascia indietro nulla, dagli asciugamani che non asciugano, ai tovaglioli del bar, alla scrittura dei medici, alle lampadine, alle immagini sui pacchetti di sigarette, ai nomi dei paesi, ai cognomi più assurdi. Tutto! Ve lo consiglio, per concedervi qualche attimo di relax e di risate! Lucianina non sbaglia mai. Io l’adoro!

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La vita invisibile di Euridice Gusmao, Martha Batalha (Febbraio 2020)

Ambientato a Rio de Janeiro negli anni 40, il libro narra la vita di due donne. In primis, Euridice e della sorella Guida. La società carioca non è ancora pronta a dare spazio a donne intraprendenti e soprattutto nessun uomo vuole “una donna che pensa”, ma una donna che accudisca la casa e i figli. Un bel libro sulla condizione della donna in quegli anni, dove la donna non era un essere umano pensante, ma succube di qualsiasi decisione del padre o marito che sia. Senza infamia e senza lode, come si suol dire, il libro scorre abbastanza lento, senza particolari colpi di scena.

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Un segreto non è per sempre, Alessia Gazzola (Marzo 2020)

Ritorno alle avventure di Alice Allevi, specializzanda in medicina legale, e alle sue peripezie da pasticciona quale è. Questa volta è alle prese con un’eredità di un famoso scrittore e un segreto (che non sarà per sempre). Brillante e pasticciona, Alice se la caverà in modo brillante nella risoluzione del caso, qualche volta contravvenendo alle regole, ma fa parte del suo DNA. Intanto, l’amore le lascia qualche cicatrice, tra Arthur il bel figlio del Supremo, capo dell’istituto di medicina legale, e Claudio Conforti, collega e superiore di Alice. Piacevole, scorrevole, scritto bene, se volete svagarvi un attimo, sorridere e perché no emozionarvi qualche volta, i libri della Gazzola fanno per voi. A me stanno piacendo, mi portano lontano dal mio mondo attuale, che è quello che cerco. Buona lettura!

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Il silenzio del ghiaccio, Tess Gerritsen (Marzo 2020)

Doveva essere un tranquillo wk in montagna per la dottoressa Maura Isles, e invece si trasformerà nel peggiore dei suoi incubi. Bella la storia, mi ha tenuto con il fiato sospeso sin dall’inizio. Neve che scende fitta, un paese in montagna di casa disabitate, un uomo ferito, c’è tutto per un thriller degno di questo nome. Arriverà l’amica e detective Jane Rizzoli a salvare l’amica. Un buon libro che consiglio.

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I love shopping con mia sorella, Sophie Kinsella (Marzo 2020)

Una lettura piacevole ed estremamente divertente. Era un po’ che non leggevo le avventure della mitica Becky Bloomwood, ora Brandon. Becky si è sposata e scopre di avere una sorella, nata da una precedente relazione del padre. Scoppia di felicità, pensando ad organizzare giri per shopping (ovvio) con lei, a vedere film sul divano mangiando caramelle alle menta. Ma, la sorella è esattamente l’opposto di Becky. Riservata, parca e parsimoniosa e soprattutto odia lo shopping e i negozi e risparmia su tutto. Cosa questa che Becky ovviamente non concepisce. E così tra mille avventure e peripezie, ritroviamo la pasticciona Becky che fa tanto sorridere e a me fa anche tanta tenerezza. Motivata sempre da buone intenzioni che poi finiscono in disastri. Sempre piacevole la Kinsella, ve la consiglio per un momento di sano svago e divertimento.

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La confessione, Jessie Burton (Marzo 2020)

Un bellissimo libro, scoperto per caso in libreria. La storia d’amore tra due donne, Elise e Costance. E la ricerca della madre da parte di Rose. Storie che si intrecciano creando un romanzo avvincente, bello e ricco di suspense. La tensione tiene incollato il lettore alle pagine, con un finale che non delude le aspettative. Definirei questo romanzo magnetico. Mi ha attratto sin dalla prima pagina. Un intreccio tutto al femminile che merita di essere letto. Ora prenderò anche gli altri libri di questa autrice. Ve lo consiglio!

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The Secret, Rhonda Byrne (Marzo 2020)

Un best seller mondiale che rileggo per la seconda volta. La prima era il 2009. In un momento non semplice della mia vita, complice anche la situazione di emergenza che stiamo vivendo, avevo bisogno di credere in qualcosa. Avevo necessità di ritrovare la positività persa, di visualizzare il desiderato, di rendere il Segreto nuovamente parte della mia vita. Nel 2009 aveva funzionato molto bene; spero lo faccia altrettanto in questo momento di criticità che stiamo vivendo.

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Le ossa della principessa, Alessia Gazzola (Marzo 2020)

Ancora un libro dove la protagonista Alice Allevi è una specializzanda in medicina legale, pasticciona. Amante del suo lavoro, ma sembra far di tutto per combinare solo guai. Presa a cuore dall’ispettore di polizia Calligaris, questa volta è alle prese con la scomparsa dell’ “Ape regina”, la sua altezzosa compagna di specializzazione Ambra e lo strano ritrovamento di alcune ossa con una corona da principessa accanto. Se volete una lettura  semplice, leggera, piacevole, divertente, ecco i libri della Gazzola fanno al caso vostro. Sono esattamente tutto ciò, e in un periodo veramente triste per la nostra storia può far solo che bene.

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Papà Goriot, Honoré de Balzac (Marzo 2020)

Ogni tanto mi piace leggere i classici; questo l’avevo in libreria da un po’, come spesso mi accade, e solo ora mi decido a leggerlo. Che libro tristissimo! Ogni sentimento dell’uomo, da quello più nobile (pochi) a quello più spregevole (tanti) è qui ben descritto. Il libro narra le sorti di quest’uomo, che ha donato la propria vita e i propri averi, alle sue due adorate figlie per ricevere in cambio … il nulla! L’ingratitudine filiale regna sovrana in questo libro e fa tanto riflettere. Nonostante la tristezza, un bel libro del grande autore Balzac.

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Una gran voglia di vivere, Fabio Volo (Marzo 2020)

Leggo Volo quasi per abitudine, non mi sono persa un solo suo libro negli anni. Ma forse “perché sono cresciuta” e da un libro pretendo qualcosa in più, non mi ha fatto impazzire. La storia, secondo me, un po’ banale e sempliciotta. Sicuramente, ha il merito di toccare le storie di tutti i giorni, che ci toccano sempre abbastanza da vicino (almeno se non in tutto, in parte sicuramente). Questo glielo devo. Ma per il resto, banale e non vedevo l’ora di terminarlo. Un ritratto della vita di coppia un po’ stereotipato. Anna e Marco sono alle prese con una crisi della loro unione, e fin qui niente di strano. Fanno un viaggio in Australia e Nuova Zelanda, approfittando del distacco dalla routine, per capire i loro sentimenti e che cosa fare della loro vita. Sarà cresciuta io, ma credo che Volo faccia parte di altri anni, quando ero sicuramente più giovane e riuscivo a trovare interessanti storie che ad oggi mi sembrano solo un po’ banali.

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Nessun testimone, Elizabeth George (Marzo 2020)

Un altro bel thriller che lascia con il fiato sospeso! Questa volta Thomas Linley, Barbara Hawers e Winston Nkata, da poco promosso detective, sono alle prese con un serial killer che uccide in modo atroce dei giovani ragazzi adolescenti. Da sfondo alle ricerche del killer, c’è la vita di tutti i giorni dei protagonisti. Linley e la moglie in attesa di un bambino, Hawers con i suoi vicini di casa e Nkata con una storia d’amore mai decollata. A me è piaciuto molto; sicuramente, il finale tristissimo, di cui già sapevo. Ma ve lo consiglio!

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La sconosciuta, Camilla Grebe (Marzo 2020)

Un thriller nordico, narrato a tre voci: Emma (commessa in un negozio e protagonista principale), Peter (detective) e Hanne (psicologa che supporta la polizia nelle indagini). Mi affascinano sempre i libri (come le serie tv) di ambientazione nordica. Un giallo molto ben scritto e ben creato, con diversi momenti di suspense e che ti tiene incollata al libro fino alla fine. Ma sto ancora decidendo se il finale mi è piaciuto o meno. Sicuramente rimarrà impresso nella memoria, ma non sono convinta. Sicuramente la scrittrice mi piace e continuerò a leggere i suoi libri.

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Le sette sorelle, Lucinda Riley (Marzo 2020)

Grazie ad un’amica ho scoperto questo libro, il primo di una saga da quel che ho letto e che racconta la vita di 7 sorelle (i cui nomi derivano dalla costellazione delle Pleiadi), o meglio 6 sorelle adottate da un facoltoso uomo di Ginevra. Il primo libro parla della primogenita Maya e della sua storia. Ambientata tra Rio de Janeiro e Parigi, mi ha catturata sin dalle prime pagine. Mi sono innamorata del personaggio di Bel, e mi ha stregata al punto da prendere subito il secondo, terzo e quarto libro della saga. Ve lo consiglio vivamente e spero di non rimanere delusa dai restanti libri.

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Ally nella tempesta, Le sette sorelle, Lucinda Riley (Marzo 2020)

Continuo a leggere la saga della Riley e devo dire, anche se il secondo libro non è all’altezza del primo in termini di trama ed intreccio, anche questo merita molto. Scopro di amare il genere di  storia nella storia (che troviamo anche nel primo volume). Questa volta la protagonista è la seconda delle sei sorelle, Ally, alla ricerca del suo passato, che la porta nella fredda ma bellissima Norvegia. Altro posto che adoro e mi piacerebbe tanto visitare. Tra musica e tempeste, emerge la figura di una donna forte e appassionata, la quale nonostante le situazioni tragiche della sua vita, riesce a tenere benissimo il timone della stessa. Ricca di colpi di scena, di personaggi carismatici, anche questa volta non riuscivo a smettere di leggere. Le storie e i personaggi che descrive ti appassionano, al punto quasi di affezionarti a loro.

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Una lunga estate crudele, Alessia Gazzola (Marzo 2020)

Alice Allevi è tornata con una nuova avventura. Viene scoperto un cadavere in un teatro di Roma, morto da più di 25 anni, nello stesso teatro dove debutta la sorella dell’Innominabile, Arthur, vecchia fiamma di Alice, ma sempre presente nei suoi pensieri. Le pagine scorrono piacevoli, come sempre quando si tratta di Alice, con le sue intuizioni, i suoi disastri, i suoi pensieri più profondi. Alice partecipa oltre che come specializzanda di medicina legale, anche come collaboratrice dell’ispettore Calligaris che ormai l’ha presa a cuore, spesso invitandola anche a cena con la famiglia. Un libro piacevole, che si fa leggere velocemente. Consiglio questo, ma come tutti i libri della Gazzola letti finora che hanno per protagonista Alice.

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La ragazza nell’ombra, le sette sorelle, Lucinda Riley (Marzo 2020)

Il più bello della saga finora, il libro dedicato alla terza sorella: Star. Star ha sempre vissuto in simbiosi con la sorella Cece e con questo libro, e con la ricerca delle proprie origine, finalmente riesce a recidere il cordone ombelicale che la lega alla sorella, a trovare una propria dimensione e anche l’amore. Come sempre, la Riley affronta due spazi temporali differenti, il presente e il passato, quest’ultimo per raccontare le origini della protagonista. Questa sorella proprio mi piace, mi ha appassionata sin dall’inizio. Amo i personaggi della Riley, credo siano il suo punto di forza. La descrizione minuziosa di ognuno, con uno stile fluido e semplice, che ti tiene legata alle pagine, quasi come se stessi leggendo un thriller. I suoi intrecci sono ben pensati ed articolati. Non c’è che dire, un bel libro così come tutta la saga. Mi aspettano gli altri tre.

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Il Ghostwriter, Robert Harris (Aprile 2020)

Adam Lang ex premier inglese, personaggio controverso della politica, accetta di farsi scrivere le memorie da un ghostwriter. Ne assume uno che ben presto scopre una serie di segreti che riguardano il premier e che sembrano mettere in pericolo la sua vita. Il mio giudizio su questo libro non è particolarmente positivo; la trama ha un ritmo lento, la sinossi lascia prevedere pericoli  concreti per il ghostwriter che accetta l’incarico, ma non mi pare ci siano stati grandi colpi di scena al riguardo. Lento e in alcuni punti anche noioso.

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Killer Chef, James Patterson e Jeffrey J. Keyes (Aprile 2020)

Qualcuno ha preso di mira i ristoranti di New Orleans, e il detective nonché Chef rinomato dello street food Caleb Rooney deve scoprire l’assassino. Si tratta di uno short book, un libro di 140 pagine circa, piccolo e concentrato. L’idea è buona, la trama accattivante e lo stile scorrevole. Probabilmente, condensare il libro in così poche pagine, trattandosi anche di un thriller manca di approfondimento psicologico dei personaggi, ambientazioni poco argomentate, ma per l’obiettivo del libro, appunto uno short book credo che l’idea sia buona e meriti.

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La ragazza delle perle,  Le sette sorelle, Lucinda Riley (Aprile 2020)

Altro libro appassionante della saga delle Sette Sorelle. Questa volta la protagonista è Cece, l’artista tra le sorelle, che ultimamente non riesce a dipingere nulla sfiduciata nelle sue capacità. La sua vicenda si svolge tra la Thailandia e l’Australia, sua terra di origine quest’ultima. Cece è la sorella che quasi mi fa tenerezza, con la sua dislessia e la sua insicurezza caratteriale. La Riley riesce sempre a farti entrare in sintonia con i suoi personaggi, soprattutto il cuore della vicenda, ovvero i personaggi che popolano le storie delle origini delle sorelle. Affascinanti, intriganti, e soprattutto con protagoniste sempre donne di spessore, con una grande forza d’animo, di volontà, capaci di affrontare vicissitudini di ogni tipo e rimanere sempre in piedi. Devo aggiungere che l’autrice scrive veramente bene. Ha uno stile fluido, semplice e senza tanti fronzoli.

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Quella vita che ci manca, Valentina D’Urbano (Aprile 2020)

Scopro questa autrice in un gruppo su Facebook dove sono iscritta, argomento libri ovviamente. E’ il suo primo libro, quindi, che leggo e devo dire che mi ha piacevolmente coinvolta. La storia di quattro fratelli Smeraldo, che vivono alla Fortezza, la zona di case popolari occupate, dove miseria e povertà la fanno da padrone. E la famiglia Smeraldo si “arrabatta” in qualche modo. Valentino, Alan, Vadim ed Anna sono i protagonisti, delineati molto bene, da immedesimarti con facilità. Una storia che commuove, che non lascia insoddisfatto il lettore. Una famiglia disastrata ma con un forte legame tra loro, l’unica cosa che hanno: la famiglia appunto e la proteggono in ogni modo. Bello lo stile, asciutto, lineare, diretto senza pomposità. Ora faccio una bella ricerca per trovare altri suoi libri da leggere. Sempre bello scoprire nuovi autori, poi italiani ancor di più.

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La ragazza della luna, Le sette sorelle, Lucinda Riley (Aprile 2020)

Continua la narrazione delle sette sorelle e sono arrivata alla quinta, Tiggy. Come tutte le altre, anche lei alla ricerca delle proprie origini che la porteranno in Spagna, a Sacromonte di Granada precisamente dove riscoprirà se stessa e il dono che ha sin dalla nascita. Molto bella l’ambientazione spagnola e gitana; la storia di Lucia (la nonna) mi ha rapita. Devo dire che nonostante sia il quinto libro che leggo della saga, che si struttura sempre allo stesso modo, ovvero una storia nella storia, le narrazioni raccontate sono sempre belle, ben ambientate e i personaggi molto ben delineati. Inoltre, la morte di Pa’ Salt, diventa sempre più un mistero. L’ultimo libro che mi appresto a leggere, secondo me, svelerà qualcosa rispetto all’ormai mitico Pa’ Salt.

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La ragazza del sole, Le sette sorelle, Lucinda Riley (Aprile 2020)

Ed ecco arrivata all’ultimo libro della saga, quello dedicata all’ultima delle sorelle D’Apliese: Electra. E’ una delle modelle più famose al mondo, scura di pelle (l’unica delle sorelle), bella, ricca, ma dietro l’immagine di una donna forte e sicura, si nasconde una donna molto fragile, che fatica a reggere lo stress e le pressioni del mondo di cui è parte. Anche lei, come le altre, si troverà a fare i conti con il proprio passato, che questa volta ci porta in Africa, in Kenya di preciso. Molto bello anche questo libro. Credevo in un finale differente, ed invece … ma fa ben sperare sull’arrivo di un altro libro dedicato alla settima sorella, di cui si fa solo cenno negli altri, ma nessuno sa perché Pa’ Salt non l’ha portata a casa, per completare il numero della costellazione. Esiste o non esiste? Attendiamo. Intanto, buona lettura!

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L’ultimo giorno, Glenn Cooper (Aprile 2020)

Cosa succederebbe nel mondo se esistesse una droga, ricavata da materiale cerebrale umano, che possa farvi fare un viaggio nell’aldilà, facendovi incontrare i vostri cari defunti? Un macello! E’ questo che si racconta in questo thriller, il primo che leggo di Cooper. Rendere credibile quanto accade è davvero difficile, ma l’idea è buona, lo stile fluido, si legge molto facilmente. Sono riuscita anche a commuovermi verso la parte finale del libro, un aspetto personale del detective dell’FBI, protagonista del romanzo, mi ha colpita. Sicuramente un libro che non ti annoia e ti tiene con il fiato sospeso. Un bell’inizio per me con questo autore, prenderò altri suoi libri sicuramente.

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La ricamatrice di Winchester, Tracy Chevalier (Aprile 2020)

Ben lontano dalla bellezza infinita della Ragazza con l’orecchino di perla, il libro della Chevalier ci riporta nell’Inghilterra degli anni 30, e nella vita di una giovane donna anticonformista, una delle tante “donne in eccedenza”, 38 anni, single o per meglio dire e per usare un termine in voga all’epoca, zitella. All’interno del libro, un accurato studio dell’arte del ricamare, di Louisa Pesel realmente esistita con le sue ricamatrici della cattedrale di Winchester e dell’arte campanaria. I cuscini della Pesel sono ancora in uso nella cattedrale. Una storia di indipendenza e carattere, che insegna a ribellarsi seppur nelle piccole scelte quotidiane dell’esistenza. Niente a che vedere con la Ragazza dell’orecchino di perla, ma si legge facilmente. Amo le ambientazioni di questa autrice, in grado di evocare mirabilmente gli anni ’30 in questo caso e di rendere speciale, la storia di una donna comune.

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Una lezione di ignoranza, Daniel Pennac (Aprile 2020)

Un piccolissimo libro della collana Assaggi (non a cas0), dove Malaussene è chiamato questa volta ad assistere alla laurea ad honorem in pedagogia, conferita dall’Università di Bologna al suo creatore: il professor Pennac. Chi meglio di lui può tenere una lezione dove ci parla dei “passeur”, coloro in grado di regalare al lettore il piacere della lettura e l’amore per il sapere e la conoscenza. Lo consiglierei principalmente agli insegnati delle scuole, per sottolineare l’importanza di essere insegnanti. Potrebbe tranquillamente far parte di “Come un romanzo”, spiegandoci come mai certe persone, certi professori, sono stati così importanti durante la nostra era di studenti.

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Grazie, Daniel Pennac (Aprile 2020)

Ancora un altro piccolo libro del professor Pennac. Siamo a teatro, dove il vincitore di un premio letterario per la sua opera, cerca le parole adatte per ringraziare. Ma ringraziare chi? Per cosa? Un monologo teatrale dove l’autore va ben oltre il tema prefissato (il ringraziare), toccando temi morali e politicamente scorretti. Ammetto, non mi ha fatto impazzire. Ho fatto fatica a stargli dietro. Troppo arzigogolato, contorto, artificioso.

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Il rumore dei tuoi passi, Valentina D’Urbano (Aprile 2020)

E’ il secondo libro che leggo di questa autrice e non mi delude, anzi. Iniziato sabato pomeriggio, finito la domenica. E’ uno dei romanzi che ha il potere di rapirti sin dalle prime pagine, di trascinarti dentro le storie dei suoi personaggi (Beatrice ed Alfredo), e tu non puoi che seguirlo. Eppure non è un thriller, anzi il libro inizia con l’amara conclusione della storia. Beatrice è la voce narrante, ci racconta la sua storia e quella di Alfredo, due ragazzi della “Fortezza”, di quella parte della città non ben identificata, fatta di casa popolari occupate, dove il degrado è sotto gli occhi di tutti, dove nel degrado impari a vivere e a conviverci. Un libro triste, reale, di una realtà che fa male. Commovente.

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Un po’ di follia in primavera, Alessia Gazzola (Aprile 2020)

Alice Allevi, in questo libro, finalmente sembra aver trovato la pace sentimentale, con una relazione seria e “stabile” con Arthur, ed anche sul fronte medicina legale, sta per compiere gli ultimi mesi che la porteranno alla specializzazione, con un po’ di malinconia, pensando di dover lasciare l’istituto. Contemporaneamente, la morte di un famoso psichiatra ben costruita ed appassionante si intreccia alle iniziative della giovane Alice, che ormai ha sviluppato un sesto senso ed intuito pari ad una detective di prim’ordine. Con un finale a sorpresa, la Gazzola ci stupisce e ci fa sorridere con le vicissitudini della sua beniamina.

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Cercando nel buio, Elizabeth George (Aprile 2020)

Tutto ruota intorno alla vita del famoso violinista Gideon Davies. Il violinista improvvisamente non riesce più a suonare, ha un blocco e si reca dalla psicanalista per farsi aiutare. La dott.ssa Rose convince Gideon che il suo blocco potrebbe dipendere da un trauma infantile, conseguente alla tragica morte della sorellina. Carina la trama anche di questo libro della George, ma troppo lunga la parte della psicanalisi di Gideon. Poteva, secondo me, essere ridotta notevolmente. Per il resto, gli ingredienti ci sono tutti e Thomas Linley e Barbara Havers riusciranno ancora una volta ad arrivare al colpevole. Sicuramente non tra i migliori della George.

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Un piccolo gesto crudele, Elizabeth George (Aprile 2020)

Un caso per Thomas Linley e Barbara Havers che si divide tra Londra e l’Italia. Viene rapita la piccola Hadiyyah , figlia del vicino di casa Azhar della Havers. In un intrigo di situazioni, coinvolgimenti di investigatori privati, tra Londra e la bella Lucca in Toscana, le vicende si svolgono tenendoti sempre con il fiato sospeso. Rispetto ai primi letti della George, mi è piaciuto meno, oltre ad essere stata infastidita dal ritratto dell’Italia pieno di luoghi comuni. Che figura fa il PM assegnato al caso? Pessima direi. E oserei dire che le cose qui non funzionano proprio così. A volte l’ho trovato ripetitivo. Non lo consiglio, ce ne sono altri della George sicuramente più meritevoli.

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La misura del tempo, Gianrico Carofiglio (Maggio 2020)

Il mio primo Carofiglio e devo dire che ho apprezzato molto.

“Il tempo non è un’entità lineare. Non è un’entità comprensibile. Nessuno lo capisce davvero. Nessuno è capace di definirlo. Provate a parlare del tempo senza usare alcuna metafora, dice un famoso linguista.”

La storia è incentrata sull’avvocato Guido Guerrieri e la storia di un avvincente caso processuale che l’avvocato si ritrova a riesumare dopo diversi anni. Una sua vecchia fiamma bussa alla sua porta chiedendo aiuto per il figlio in carcere. E’ evidente che Carofiglio conosce molto bene la materia; leggevo successivamente che è stato un magistrato ed anche politico italiano. Ogni pagina è ricca di parole profonde e piene di significato, complice anche il passato che emerge grazie alla vecchia fiamma ritrovata. Attraverso la sua scrittura scorrevole e fluida, l’autore riesce a tenere legato il lettore alle pagine. Direi libro ed autore approvato, sicuramente ne seguiranno degli altri. Buona lettura!

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La casa delle voci, Donato Carrisi (Maggio 2020)

Premetto che mi piace Carrisi. Ho letto alcuni suoi libri e mi son sempre piaciuti. Con quest’ultimo sono rimasta un po’ perplessa. Per i miei gusti, c’è troppa “fantasia” sin dall’inizio. Sicuramente, è riuscito a mantenermi sulle spine, a farmi andare avanti spedita per capire e a questo va merito sicuramente, è quello che mi aspetto da un thriller. Per il resto, non mi ha entusiasmata. Sicuramente meno bello rispetto ad altri suoi. Protagonista Pietro Gerber, psicologo dell’infanzia o meglio “addormentatore” di bambini, pratica l’ipnosi su bambini con problemi. Questa volta, però, su richiesta di una “collega” australiana, la sua paziente è una donna adulta Hanna Hall, che nasconde un passato alquanto misterioso ed inquietante, che Pietro cercherà di riportare alla luce. Finale assolutamente non scontato, decisamente a sorpresa.

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Benvenuti in casa Esposito, Pino Imperatore (Maggio 2020)

E’ sempre bello per me leggere un libro ambientato o su Napoli, ha sempre l’effetto di riportarmi a casa. Rivivo le tradizioni, i luoghi, rivivo Napoli e la sua gente. Ho letto questo romanzo con il sorriso stampato sulle labbra; le avventure tragicomiche di un boss della camorra, non propriamente adatto a farlo ecco! Dal cenone di Capodanno, ai botti, al colloquio con una “capuzzella” del Cimitero delle Fontanelle (Che ahimè non ho mai visitato), alla smorfia (quant fa l’iguana?), l’Edenlandia il parco giochi dove ho trascorso l’adolescenza, c’è tutto in questo libro. L’umorismo tipico partenopeo, l’ospitalità seppur con qualche intoppo, la squadra del Napoli, la cucina partenopea, le vacanze a Scalea, patria estiva di tutto il popolo napoletano, il classico matrimonio che è quasi un rapimento (cit. Siani). Bello, mi è piaciuto molto, un libro che riesce a fari sorridere nonostante il tema trattato. Alla fine si tratta di un libro non sulla camorra, ma nella camorra. Consigliatissimo.

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Non dimenticare, B. A. Paris (Maggio 2020)

Una coppia Finn e Layla. Lei scompare 12 anni fa, mentre si trova con lui in un ‘area di servizio. Lui non dice tutta la verità alla polizia. Dopo anni Finn si fidanza con la sorella di Layla, Ellen. Tutto procede liscio, fino a quando alcune mail e matrioske lasciate in giro (il cui significato è conosciuto solo dai 3 protagonisti), fanno capire a Finn che Layla è tornata. E comincia un vero e proprio incubo. Libro carino, trama avvincente, finale a sorpresa, ma l’ultima parte non l’ho compresa bene. Ma nonostante ciò, mi sento di consigliarne la lettura, come sempre l’ho divorato.

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La simmetria dei desideri, Eshkol Nevo (Maggio 2020)

Una bellissima scoperta, questo giovane autore israeliano. Una storia di amicizia tra 4 uomini, una profonda amicizia che supera i cambiamenti dell’età e della vita, i dolori, i tradimenti. Si ritrovano a guardare una partita dei mondiali e decidono di scrivere un bigliettino con ciò che si augurano accada nei prossimi quattro anni, ovvero ai successivi mondiali. E verificare poi cosa si è avverato. Uniti da un legame intenso, profondo, che necessita di parlare, di confronti continui su ogni fronte. Un libro delicato, che tocca l’anima, davvero bello. La simmetria si rivela pian piano, con un bel finale.  Leggerò anche gli altri suoi libri sicuramente.

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Il segreto della bambina sulla scogliera, Lucinda Riley (Maggio 2020)

Il modus operandi di questa scrittrice pare essere sempre lo stesso, la storia nella storia e devo dire che piace. Grania Ryan dopo un aborto lascia New York dove vive con Matt il suo fidanzato, per tornare in Irlanda dai suoi genitori e staccare un po’. Qui incontrerà Aurora, una bellissima bambina che vive con il papà e ha perso la mamma. La storia porterà Aurora e Grania a legarsi tanto e le lettere che la madre di Grania le consegnerà, l’aiuteranno a capire la storia della famiglia di Aurora e la sua e il legame tra loro. La Riley ha una grande capacità: farti immergere completamente nella trama, amandone i personaggi, le loro storie e commuovendoti anche (per me poi che sono emotiva!). La lettura è scorrevole, piacevole nonostante non manchino affatto i momenti tristi. Come sempre gli intrecci tessuti in maniera magistrale. Un aspetto della storia mi ha lasciata un po’ perplessa, venendo quasi meno alla caratteristica verosimile di tutto il libro. Per non spoilerare, non mi pronuncio sul finale che avrei desiderato diverso. Nel complesso, il libro mi è piaciuto molto. Ve lo consiglio!

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Le tre del mattino, Gianrico Carofiglio (Maggio 2020)

Antonio è un liceale riservato e timido, con due genitori separati, che soffre di epilessia. Proprio per quest’ultimo motivo, i genitori organizzano un viaggio a Marsiglia dove c’è un noto dottore che cura questo genere di malattia. Ed è proprio durante il viaggio a Marsiglia con il papà, dove la prescrizione del medico è di restare sveglio per due giorni consecutivi, che l’uomo ed il ragazzo si incontrano per la prima volta, parlando tanto, confidandosi e trovando quella complicità mai avuta prima. Sullo sfondo una Marsiglia dagli spettacolari paesaggi, dai quartieri pericolosi, luoghi nascosti popolati da creature notturne. Carofiglio costruisce un racconto di scoperta, di riscoperta di un padre e un figlio, con uno stile asciutto, diretto e capace di cogliere ogni sfumatura.

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I figli di Dio, Glenn Cooper (Maggio 2020)

Un bel libro. L’eterna diatriba tra scienza e religione, tra la ragione e la fede. In Perù, nelle Filippine e in Irlanda tre giovani ragazze dal nome Maria, sono incinte, ma vergini. Il caso lascia il mondo non certo indifferente; tre donne, tutte di nome Maria e incinte, come se fosse opera dello Spirito Santo. Ben 3 Vergini Marie? La Santa Sede affida al professore Cal Donovan il caso, per accertare se effettivamente le tre ragazze sono vergini e di conseguenza capire come proseguire, se proclamare il miracolo o meno. La storia diventa sempre più complicata quando le tre Marie vengono rapite e portate a vivere in un ranch con ogni confort, dove daranno alla luce i tre bambini, tutti maschi, tutti con gli occhi azzurri. Cosa sta realmente succedendo? Chi si cela dietro il rapimento? Cal Donovan vuole scoprirlo. Romanzo avvincente su un tema sempre attuale, Dio o la ragione? Lettura carica di suspence fino alla fine, abbastanza inverosimile, ma scritto bene ed appassionante.

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Guarda o muori, Karen Sander (Maggio 2020)

Omicidi che si susseguono prendendo spunto da trame di film, un comando di polizia alla ricerca dell’assassino, invidie sul posto di lavoro e un congegno perfetto per far ricadere la colpa sul detective Stadler, incaricato delle indagini e poi sollevato dalle stesse. E’ il primo libro della Sander che leggo, a parte la trama da film americani, i personaggi sono poco descritti nella loro personalità; il detective sospettato dell’omicidio è un cliché già visto e rivisto. Tanta fantasia nella trama, ed io preferisco libri che hanno maggiore attinenza con la realtà. Non mi ha entusiasmato tanto.

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Il sospettato X, Keigo Higashino (Maggio 2020)

Dopo il divorzio da un uomo violento, Yasuko cresce da sola la figlia Misato e cerca di rifarsi una vita, fino a quando l’ex marito torna a farsi vedere per estorcerle del denaro, e Yasuko colta da un attacco di ira finisce per ucciderlo, strangolandolo, con l’aiuto della figlia. Il professore Ishigami, vicino di casa di Yasuko, professore di matematica e segretamente innamorato di Yasuko, sente strani rumori e va a casa dell’assassina, fornendole tutto l’aiuto possibile per uscire dalla situazione con un cadavere in casa! La polizia inizia ad indagare fino a quando il cerchio non si stringe  proprio intorno a Yasuko ed Ishigami. Una storia a dir poco surreale, impossibile. Nella vita reale, nessuno si comporterebbe come il professore Ishigami che ingegna un piano perfetto, da buon matematico, pensando a tutto, ad eliminare il cadavere, a tessere una trama ben precisa, a fornire dettagli di risposte da fornire alla polizia, tutto pensato fin nei minimi particolari, con una precisione matematica, appunto. Una storia macchinosa, con una conclusione assurda e cervellotica, a cui nessuno potrebbe mai arrivare. E tutto questo per amore di una donna, per proteggerla fino alla fine. Non vi nascondo che sono andata avanti con la smania di capire come andasse a finire, anche se mi è parso tutto troppo perfetto da parte di un semplice professore di matematica non un serial killer e tutto troppo scontato da parte della polizia. Mettiamoci la conclusione assurda, direi che se dovessi dare un voto, sarebbe assolutamente negativo.

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Le intermittenze della morte, José Saramago (Maggio 2020)

Cosa succederebbe se all’improvviso non si morisse più? Tutti vivi, quelli in fin di vita ripresi, nessuno più muore. E’ quello che accade in un paese non nominato, dove la Signora Morte ha deciso di andare in vacanza. Immaginate il caos che potrebbe generare una situazione di questo tipo! I problemi sono tanti e complessi. Ma dopo sette mesi, con una missiva, la Morte annuncia ilo ritorno. In che modo? Inviando lettere viola ai destinatari che avranno una settimana di tempo per prepararsi alla morte. Simpatico,  ironico, trama originale e surreale. Come sempre, con la scrittura di Saramago, si richiede un’alta concentrazione, dati i periodi molto lunghi, mancanza di virgolette nei discorsi. Se vi piace l’autore, non potete non apprezzare questa storia. Consigliato!

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Il bordo vertiginoso delle cose, Gianrico Carofiglio (Maggio 2020)

Una notizia di cronaca nera letta sul giornale, spinge il protagonista a recarsi nella sua natia Bari dove affronterà un viaggio a ritroso nel passato, soprattutto nel periodo adolescenziale. Quella stessa Bari dalla quale era scappato anni prima. Carofiglio ci guida tra le storie e la psicologia dei personaggi, indagando sulle pieghe dell’esistenza. Un libro coinvolgente con un giusto mix tra passato e presente. Devo dire che lo stile di quest’autore cattura. Consigliato!

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Alfredo, Valentina D’Urbano (Maggio 2020)

Dopo Il Rumore dei tuoi passi, dove la storia di Alfredo e Beatrice viene raccontata dal punto di vista di lei, ecco la storia dal punto di vista di Alfredo. Nonostante sapessi già tutto della loro storia, compreso il finale, sono riuscita a leggerlo con lo stesso “pathos” del precedente ed a commuovermi alla fine. E’ una storia che ti prende, così reale, così cruda, così triste. Molto brava la scrittrice che riesce a trasmetterti le loro emozioni, da farle quasi tue. Mi è piaciuto molto, come tutti i libri letti di questa autrice che non conoscevo.

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L’estate fredda, Gianrico Carofiglio (Maggio 2020)

Siamo a Bari. Un’estate che sembra non voler arrivare mai. E’ l’estate del ’92, delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Falcone e Borsellino. Carofiglio ci porta all’interno del mondo della criminalità, con le sue regole, i suoi giuramenti, le affiliazioni, le gerarchie, i codici e la “sua giustizia”. Il maresciallo Fenoglio alle prese con un sequestro di persona del figlio di un capo boss della malavita locale. Adoro la capacità di Carofiglio di coinvolgerti immediatamente nel romanzo con i suoi personaggi e le sue storie. E’ evidente la conoscenza dei fatti narrati probabilmente vissuti in prima persona quando l’autore ricopriva il ruolo di PM. Letto tutto d’un fiato, mi ha riportato alla memoria i ricordi di quel triste periodo che ha poi dato un duro colpo alla mafia siciliana con l’arresto dei colpevoli. Consigliatissimo!

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La regola dell’equilibrio, Gianrico Carofiglio (Maggio 2020)

Ancora un libro di Carofiglio, mi sto appassionando. Questa volta un caso per l’avvocato Guido Guerrieri. La difesa dall’accusa di corruzione di un giudice. Una riflessione costante sull’etica della giustizia. Un avvocato difende tutti a prescindere dalla colpevolezza? Si può difendere chi ha commesso un reato di corruzione e permettergli di continuare ad agire in modo disonesto? Sono queste le domande che si pone l’avvocato. Non a torto. Io non potrei mai fare l’avvocato, farei la fame, non accetterei mai di difendere qualcuno che è colpevole. Un bel libro, come sempre per Carofiglio. Belli i personaggi, le riflessioni e lo stile scorrevole ed asciutto.

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L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale (Maggio 2020)

Un romanzo sull’abbandono. Ma che può essere la spinta per ritrovarsi e capire chi realmente siamo. Letto in un pomeriggio. Un libro molto sentito, probabilmente l’autrice ha provato in prima persona ciò di cui parla. L’amore, l’abbandono, il dolore, la sofferenza, mettere gli altri sempre al primo posto, la maternità, tutti temi trattati con delicatezza e consapevolezza. Ognuno di noi penso si possa ritrovare in questo libro; io in primis. Storie di vita quotidiana che riescono a toccare le corde del cuore. Consigliato!

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La ragazza nel parco, Alafair Burke (Giugno 2020)

Olivia Randall, avvocato newyorkese, viene svegliata all’alba da una telefonata di una bambina che le chiede di difendere il padre, accusato di triplice omicidio. Jack Harris, quel padre che lei conosce molto bene, sua ex fiamma e scrittore di successo. Credendo all’innocenza di Harris Olivia farà di tutto per impedire all’accusa di incarcerarlo. Ma non tutto è come sembra. Jack non ha un alibi, non ha testimoni e la storia che racconta sembra essere, agli occhi di tutti, poco credibile. Per quanto mi riguarda, manca di suspence, molto piatto, a tratti noioso. La trama non mi ha convinta del tutto, un piano troppo complicato da mettere in atto per poter essere reale. Non so perché, mi ero creata molte aspettative su questo libro. Ma lo considero un thriller che non decolla. Non lo consiglio!

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Le conseguenze dell’odio, Elizabeth George (Giugno 2020)

U’altra bella indagine dell’ispettore Thomas Linley e Barbara Havers. E’ sempre piacevole ritrovarli. Ho letto tanti commenti negativi su questo libro, a me devo dire è piaciuto e come sempre mi ha tenuto attaccata alle pagine fino alla fine. Ambientazioni realistiche, personaggi vividi dalla psicologia molto ben delineata, anzi direi che l’indagine psicologica la fa da padrona in questo libro. Tutto ha inizio con la morte in circostanze sospette di una nota scrittrice femminista Clare Abbott; il caso viene affidato a Barbara Havers, sotto tiro dalla sovraintendente Hardery che aspetta solo l’ennesimo passo falso della Havers per spedirla chissà dove. Da subito, le indagini ruotano attorno ai personaggi più vicini alla scrittrice, Caroline sua personale assistente e Rory, sua editor. Trama intrigante, stile scorrevole, come sempre (o quasi) la George non mi delude.

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Sindrome da cuore in sospeso, Alessia Gazzola (Giugno 2020)

Il primo libro della serie L’allieva, protagonista Alice Allevi, all’ultimo anno di università. Ci sono tutti gli ingredienti che ritroviamo nei libri successivi: il divertimento, l’ironia, un po’ di noir, il rapporto con la famiglia, le sue intuizioni. Ritrovo un ‘Alice distratta, che perde le chiavi dello studio del Dott. Conforti, che sarà suo superiore nei libri successivi. Il rapporto speciale con la Nonna Amalia. Che dire? Sempre una piacevole lettura la Gazzola; finito in un giorno. Consiglio di iniziare da questo prequel per poi leggere gli altri.

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Una perfetta sconosciuta, Alafair Burke (Giugno 2020)

Con il secondo libro dell’autrice, confermo che non riesco a farmi trascinare dai suoi libri. Non saprei dire che cosa esattamente non mi piace, non mi appassiona. La storia di Alice che viene ritratta in una foto che bacia un uomo; peccato che lei non si riconosce nella foto. Raggirata da una truffa messa a punto per incastrarla, Alice farà di tutto per dimostrare la sua innocenza ed estraneità ai fatti. Poca azione, lento, poca suspence, non mi è piaciuto per niente. NON consigliato, e credo non leggerò altro di questa autrice.

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Il passato  è una terra straniera, Gianrico Carofiglio (Giugno 2020)

Un altro bel libro di Carofiglio. Siamo a Bari fine anni 80. Giorgio è un ragazzo che ha una vita normale, forse un po’ noiosa. Studia Giurisprudenza, figlio di intellettuali borghesi, vive una vita senza crepe. Fino al momento in cui non stringe amicizia con Francesco Carducci. Francesco è misterioso e un baro al gioco; insegnerà i trucchi del mestiere a Giorgio, riuscendo ad arricchirsi entrambi ai danni degli altri. Una bella storia di amicizia e tradimento. Avventura e noir si mescolano in questo libro, dove ogni parola non è lasciata al caso. L’autore traccia il profilo psicologico dei due protagonisti, spesso dalla coscienza offuscata; la vita diventa come una partita di poker, dove il rischio è il motore di tutto. Come sempre Carofiglio non sbaglia un colpo; unico nota negativa ma su cui si può sorvolare, la dettagliata descrizione delle partite a poker. Un po’ noiosa questa parte, per il resto il libro merita.

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La stanza delle farfalle, Lucinda Riley (Giugno 2020)

Repost da IBS: Alla soglia dei 70 anni, Posy vive ancora a Admiral House, la casa dove ha trascorso la sua infanzia a caccia di splendide farfalle e dove ha cresciuto i suoi figli, Sam e Nick. Ma di anno in anno la splendida villa di campagna è sempre più fatiscente e ha bisogno di una consistente ristrutturazione che Posy, con il suo impiego part-time nella galleria d’arte, non può proprio permettersi. Forse, per quanto sia doloroso abbandonare un luogo così pieno di ricordi, è arrivato il momento di prendere una difficile decisione. Coraggiosa e determinata, abituata a cavarsela da sola ma premurosa e sempre presente nella vita dei suoi familiari, Posy si convince a vendere la casa. Ma è proprio allora che il passato torna inaspettatamente a bussare alla sua porta: Freddie, il suo grande amore, l’uomo che avrebbe voluto sposare cinquant’anni prima e che era scomparso senza dare spiegazioni, è tornato e vorrebbe far di nuovo parte della sua vita. Come se ciò non bastasse, Sam, con le sue dubbie capacità imprenditoriali, si mette in testa di rilevare Admiral House e Nick, dopo anni in Australia, torna a vivere in Inghilterra. Esistono segreti terribili, il cui potere non svanisce nel tempo e solo il vero amore può perdonare. Posy ancora non sa che sono custoditi molto, troppo, vicino a lei.

Un altro bel romanzo della Riley, mi sto appassionando alle sue storie e alla sua capacità di creare vere e proprie saghe familiari, con una narrazione spazio temporale che si sposta dal passato al presente. Non delude le aspettative, narrazione scorrevole, avvincente, con una bella trama; l’ho letto in pochissimo tempo. Una lettura non impegnativa, ma appassionante con una storia ben scritta. Ve lo consiglio, come tutti i suoi libri.

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Breve storia di Napoli, Gennaro Ruggiero (Giugno 2020)

Un breve excursus sulla storia della mia amata città tra leggenda e storia, dalle origini fin quasi ai giorni nostri. E’ stato bello leggerla, scoprire cose che non sapevi della tua città e renderti soprattutto conto che Napoli è stata conquistata da tutti, ci sono passati i francesi, gli spagnoli, i popoli del Nord, i romani, eppure si è sempre rialzata; ha attraversato, nel corso della sua storia, pesti ed eruzioni del Vesuvio, ma sempre con forza e tenacia si è rialzata ed è andata avanti. Orgogliosa di essere partenopea!

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I valori che contano (avrei preferito non scoprirli), Diego De Silva (Giugno 2020)

Bentornato Malinconico! Finalmente ritorna il mio avvocato napoletano preferito, L’AVV. Vincenzo Malinconico, dalla penna di Diego De Silva. Inizio esilarante con una ragazza in mutande che scappa dai carabinieri e chiede “asilo” alla porta di un sorpreso Malinconico. Essendo avvocato, dovrebbe sapere che corre un bel rischio a farla entrare in casa, ma Malinconico la fa entrare con tutto quel che ne segue. Se poi la ragazza in questione è la figlia del sindaco, BINGO! Malinconico è un personaggio fantastico, eroe a modo suo, è ironico, divertente, dotato di sarcasmo e disincanto che gli permettono di affrontare con serenità la vita, anche quando questa si complica con una malattia. Un libro che ti fa riflettere sulla vita, ma con una buona dose di umorismo che non guasta. Malinconico mi sei davvero mancato, spero di rileggerti presto! Inutile dire che il libro è altamente consigliato, assieme a tutti quelli di De Silva.

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Sparizione, Tess Gerritsen (Giugno 2020)

Mi piacciono molto i libri della Gerritsen, mai banale, storie lineari, e soprattutto coinvolgente sin dalle prime pagine. La detective Jane Rizzoli, al nono mese di gravidanza, si ritrova ad essere ostaggio di una pazza all’ospedale dove si era recata per fare il monitoraggio in previsione del parto. Una sconosciuta, dalla storia triste, tiene in ostaggio sei persone e nessuno sa perché. Si attiva la polizia, l’FBI ed immancabile dottoressa Maura Isles, molto amica della Rizzoli ed il marito di quest’ultima, agente dell’Fbi. Il libro narra contemporaneamente due storie: ragazze dalla Bielorussia portate in America per prostituzione e quella del caso della Rizzoli. Sicuramente privo di “effetti speciali”, il libro si fa leggere, è molto scorrevole. Direi un buon thriller che mi sento di consigliare.

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Come un respiro, Ferzan Ozpetek (Giugno 2020)

Presente e passato si mescolano per dar voce alla storia di due sorelle, Adele ed Elsa. Storia di un legame molto forte, storia di un amore che porterà a scelte da cui non si può tornare indietro. La vita di Sergio e Giovanna, una domenica mattina, viene stravolta dall’arrivo di Elsa, che dichiara di essere l’ex proprietaria della casa della coppia e che desidera vederla per un’ultima volta. Sergio e Giovanna, che intanto aspettavano amici per il pranzo, colti alla sprovvista non riescono a dire di no a quella gentile vecchietta. Ma non tutto va come previsto. Elsa morirà proprio in quella casa; e toccherà alla sorella Adele raccontare agli amici tutti ormai radunati per il pranzo, la storia misteriosa che celano queste due donne. Passato e presente, occidente (nella storia attuale raccontata da Adele) ed oriente (attraverso lettere inviate ad Adele, Elsa ci racconta la sua versione della storia, da Istanbul dove risiede). Un bellissimo libro, una storia misteriosa e intrigante, la sensualità e seducente città di Istanbul raccontata da Elsa, amori e tradimenti tra passato e presente che terranno il lettore attaccato alle pagine. Il segreto si svela man mano nel corso del racconto. Il primo libro di Ozpetek che leggo e mi è piaciuto molto. Scorrevole e con suspence che dura per tutta la durata della lettura. Consiglio vivamente!

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Testimone inconsapevole, Gianrico Carofiglio (Giugno 2020)

Il primo libro che ruota attorno alla figura dell’avvocato Guido Guerrieri. Un bel caso per l’avvocato che dovrà difendere un senegalese dall’accusa di rapimento e omicidio di un bambino di 9 anni. Tutto sembra essere contro di lui; Guido con caparbietà e devozione, riuscirà con una splendida arringa finale ad insinuare il dubbio nei giudici popolari su questa torbida vicenda, dove il colpevole si dà per scontato sin dall’inizio. Scorrevole, molto piacevole e in alcuni tratti anche ironico. Un avvincente processo penale che si rende chiaro anche ai non addetti ai lavori. La penna di Carofiglio non si smentisce mai.

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Ragione e sentimento, Jane Austen (Giugno 2020)

Ogni tanto mi piace ritornare sui classici, assaporare quel vissuto così lontano dai giorni nostri, quel modo di parlare elegante e raffinato e la Austen è il top per questo. A cavallo tra settecento ed ottocento, la storia di due sorelle completamente diverse nel temperamento, nel carattere. La razionale, riflessiva Elinor incarnazione della ragione e l’impetuosa, emotiva Marianne che rappresenta il sentimento. La relazione e relativa tensione tra queste due forze crea una storia indimenticabile.

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Altrimenti muori, James Patterson e Howard Roughan (Giugno 2020)

Un avvincente thriller che ha come protagonista Nick, un giornalista che ha la sfortuna di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato. In un ristorante di lusso, muore sotto gli occhi dei commensali, un uomo. L’aver assistito all’assassinio e l’aver involontariamente registrato le parole del killer, porteranno Nick a trovarsi in situazioni continue di serio pericolo. Avvincente, intrigante, bello, da tenere con il fiato sospeso. Mi è piaciuta molto anche l’ironia del protagonista, anche nei momenti di peggior pericolo. Scritto in modo semplice e scorrevole, dal ritmo serrato. Sicuramente una lettura consigliata.

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Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone (Giugno 2020)

Un libro dedicato all’ipocondria, la paura delle malattie. L’autore trova il coraggio di confessarsi, di parlare delle sue paure, con le quali convive quotidianamente. Come poter aiutare un ipocondriaco? Forse raccontandosi, raccontando le proprie paure senza veli, senza ipocrisie, ma sempre con umorismo e autoironia, che (permettetemi) sono caratteristiche comuni nei partenopei. Scorrendo l’inventario delle sue paure, l’autore cercherà una via di fuga attraverso la religione, la filosofia, la scienza, l’astronomia, la psicologia. Se alla fine, si capirà che è veramente dura uscire dalle proprie paure, si può comunque reagire in qualche modo ammettendo a se stessi e agli altri tutte le fobie. Un bel libro dove le paure si affrontano con leggerezza e umorismo. Lontano dai suoi testi, ma molto interessante. Un libro che ci fa riflettere sui nostri difetti.

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Tre piani, Eshkol Nevo (Luglio 2020)

«Una potente allegoria delle nostre paure più profonde.» – Ran Bin-Nun, Yedioth Ahronoth

«Ognuna delle tre storie finisce a modo suo, come succede nella realtà. Anzi, nessuna finisce davvero. “Tre piani” si svolge così, lasciando che i protagonisti si confessino a muti interlocutori affidando i propri segreti a qualcuno – anzi a qualcosa – che mai li rivelerà. Se non fosse che ci sono uno scrittore e il suo lettore ad ascoltare dietro l’angolo della pagina.» – Elena Loewenthal, TTL, La Stampa

In Israele c’è una borghese palazzina di tre piani. Il libro si suddivide in tre capitoli (tre piani), dove ogni inquilino si racconta, o racconta a qualcuno la propria vita, le proprie paure, i propri fallimenti. Questo libro nasce da una brillante idea narrativa; descrivere la vita di tre famiglie sulla base delle istanze freudiane: es, io, superio. Non vi nascondo che son dovuta andare ad approfondire la materia, che avevo studiato ma anni addietro, per rinfrescarmi la memoria e riuscire a coglierle nel libro. I protagonisti raccontano il proprio vissuto nel tentativo di superare ognuno il proprio trauma, con la conclusione che le tre istanze, i tre piani dell’anima non esistono dentro di noi, ma nella distanza tra noi e chi ci ascolta. Un bellissimo libro, mi ha catturata sin dalle prime pagine. Questo scrittore è formidabile, un vero talento. Trama originalissima. Quasi un libro di racconti, più che un romanzo; solitamente i racconti mi stufano, ma questo mi ha presa da subito e divorato in pochissimo tempo. Consigliatissimo!

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L’enigma della camera 622, Joel Dicker (Luglio 2020)

Partito bene, benissimo per tre quarti del libro. Una storia avvincente, intrighi di potere, amore, tradimenti, un assassino. La storia di una famiglia di banchieri e una delle banche più famose di Ginevra. L’albergo Palace de Verbier ospita un gran galà della banca, evento annuale, durante il quale viene uccisa una persona. Da qui gli eventi passano di continuo tra ieri ed oggi. Devo dire con un ritmo a dir poco esasperante. Come dicevo, inizialmente mi stava prendendo, devo sempre riconoscere che Dicker scrive molto bene. Ma verso i tre quarti del libro, una delusione totale. Qualcosa che ha veramente dell’assurdo e rende la storia assolutamente non verosimile e che mi ha fatto perdere interesse. Ho continuato a leggerlo, ormai volevo sapere come finiva, ma assolutamente bocciato! Sarà che avevo alte aspettative per il suo libro, ma è stato una delusione.

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Il dolce domani, Banana Yoshimoto (Luglio 2020)

Dopo un grave incidente stradale e la morte del suo compagno, Sayoko non è più la stessa. La loro era una storia bellissima, complice la libertà, la mancanza di impegno l’un per l’altra, ma presi da un amore profondo. Un romanzo che racconta la morte, la perdita di una persona cara e la rinascita di chi è sopravvissuto. Ritrovo sempre i suoi temi, la morte, l’amore, la rinascita. Ma questa volta, ho trovato il libro un po’ noioso. Strano, perché amo la Yoshimoto da tantissimi anni, ma ho tratto la conclusione che ci sono autori e tempi di lettura. E Banana Yoshimoto è stata quella che per me (assieme ad altri scrittori), mi ha iniziata al fantastico mondo dei libri. Forse sono cresciuta, sono cambiati i gusti, le aspettative e adesso non riesco ad appassionarmi come un tempo. Non è una cosa negativa, fa parte del tempo, del corso della vita.

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La ragazza italiana, Lucinda Riley (Luglio 2020)

Tra Napoli, Milano e New York si ambienta la storia di Rosanna Menici, una ragazza dotata di una voce stupenda in grado di incantare chiunque. Il suo talento viene notato dal cantante della Scala Roberto Rossini, il quale le indicherà un maestro da cui prendere lezioni per migliorare e far crescere la propria voce. Rosanna, giovane donna sensibile, diventerà una stella dell’opera. Si innamorerà di Roberto, travolta da un sentimento potente e inarrestabile, che talvolta potrebbe essere anche pericoloso. Sembra di essere trasportati in una soap opera, seguendo le vicende della storia d’amore di Rosanna e dei suoi fratelli. Nel complesso, un libro molto leggero, frivolo, senza alcuna pretesa. Non mi ha entusiasmato, rispetto agli altri della Riley che ho letto; quasi un Harmony con una trama un po’ più intrigante, ben costruita. Non me la sento di consigliarlo. Mi piace l’ambientazione quasi tutta italiana del libro.

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Il metodo del coccodrillo, Maurizio De Giovanni (Luglio 2020)

Scopro quest’autore, peraltro partenopeo, per la prima volta con questo libro. Uno spietato killer compie una serie di omicidi a Napoli. L’ispettore Lojacono, siciliano, accusato di collusione con la mafia (accuse non vere e non provate), viene inviato al commissariato napoletano per punizione con mansioni prettamente d’ufficio. Ma le sue intuizioni si riveleranno importanti per la risoluzione di questo caso, pertanto da gestore di scartoffie, riprenderà il suo ruolo di ispettore, tra le invidie e i malumori dei colleghi. Napoli fa da cornice a questa storia e personaggi ben definiti che immagino ritroverò in altri libri. Molto carino, assolutamente consiglio e sicuramente prenderò altri suoi libri.

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Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Mark Haddon (Luglio 2020)

Christopher Boone ha 15 anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Il suo rapporto con il mondo circostante è problematico, odia i luoghi con troppe persone, non ama le persone che non conosce, odia essere toccato, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, ma è brillante in matematica. La sua vita si svolge sempre sotto forma di calcoli, equazioni e connessioni logiche. Il cane della vicina viene barbaramente ucciso ed il suo obiettivo, tra mille difficoltà e con l’imposizione del padre di non farlo, sarà quello di scoprire l’assassino come un vero e proprio detective. Da una storia molto semplice, un personaggio che non si dimentica facilmente. In tutto il libro emerge il rapporto delicato della società con la diversità. Un libro bello e delicato, che appassiona il lettore e trasmette tanta empatia con il protagonista. Mi ricorda molto la serie tv Atypical, che consiglio di vedere. Ho letto dopo che questo libro viene consigliato ai ragazzi delle medie, mi trovo assolutamente d’accordo. Potrebbe essere molto educativo, nell’aiutare i ragazzi a comprendere ed accettare la diversità.

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Oblio, Geir Tangen (Luglio 2020)

Una festa di giovani ragazzi si tramuta in tragedia, quando il corpo della ventenne Emilie , di origini etiopi, viene trovato morto. Al suo fianco, Alexander figlio del noto giornalista Viljar, su cui convergono tutti i sospetti, in quanto ha dormito con la vittima ed ubriaco perso, non ricorda nulla di quella notte e di cosa è successo. Viljar e l’ispettore di polizia Lotte faranno il possibile per riuscire a scagionare Alexander, credendo alla sua innocenza. Ma non tutto è come sembra. Conosciamo davvero le persone che ci sono vicine? Quando altri due giovani, presenti alla festa, vengono uccisi, la vicenda prende una piega inaspettata che coinvolgerà i circoli di estrema destra. Un thriller discreto, ma niente di che. La difficoltà che ho trovato è stata con i nomi dei tanti personaggi presenti, la difficoltà nel ricordarli tutti. Un voto medio è quello che darei. Sicuramente c’è di meglio.

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Non dirlo a nessuno, Karen M. Mc Manus (Luglio 2020)

Un thriller per ragazzi. Mi ha affascinato la copertina, di un bel blu e così i bordi delle pagine del libro. Una bella storia ambientata nella tranquilla cittadina di Echo Ridge. La storia è narrata dai due protagonisti, Ellery (che assieme al fratello gemello Ezra, si è trasferita da poco in questa cittadina, presso la nonna) e Malcom. Tutto parte dall’omicidio di Lacey, reginetta del ballo, per cui il colpevole non è stato mai trovato. Ma tutte le accuse sono ricadute sul suo fidanzato, Declan, ovvero fratello di Malcom, segnando per sempre la loro famiglia, nonostante non si siano trovate prove contro di lui. Intanto, ricominciano a sparire persone, e a comparire dei cartelli abbastanza angoscianti sul ritorno del presunto assassino. Ellery (appasionata di crime) e Malcom, per motivazioni differenti, uniranno le forze per riuscire a capire cosa sta succedendo, realizzando che in città tutti nascondono qualcosa. Con un finale non scontato, direi un bel libro, da poter consigliare anche ad adolescenti. La trama è semplice, ma fin da subito molto coinvolgente. Consigliato!

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I bastardi di Pizzofalcone, Maurizio De Giovanni (Luglio 2020)

Il secondo romanzo della serie dedicata all’ispettore Lojacono. I bastardi di Pizzofalcone, un corteo di personaggi, che si ritrova a fare squadra per rimettere in sesto un commissariato, sempre nella mia Napoli. Molto bella la caratterizzazione dei personaggi, ognuno con i propri limiti, con le proprie vite a volte complicate, a volte nascoste. Personaggi così umani, così reali da sentirli amici. Mai banali, inoltre, nelle loro imperfezioni. Lettura molto piacevole sin dalle prime pagine, mi sono già affezionata ai Bastardi. La storia ti prende, e non molli fino a quando non scopri l’assassino. Non scontato. Consiglio!

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Buio, Maurizio De Giovanni (Luglio 2020)

Siamo di nuovo al commissariato di Pizzofalcone, sempre sotto la luce dei riflettori, al primo errore lo chiudono. Ma i “bastardi” di Pizzofalcone sono una squadra forte, unita e pronta a dare il meglio di sé per un caso di rapimento di un bambino, figlio di persone facoltose della Napoli bene.

«Buio.
Al culmine della notte c’è il buio.
Dura poco, per fortuna. Forse solo cinque minuti, il tempo di qualche respiro e un po’ di terrore, quando ci si affaccia sull’abisso.» (M.D.G.)

Edoardo Cerchia, un  bambino di 10 anni, durante una gita scolastica si allontana e sparisce. La donna che lo porta via sembra una persona che conosce il piccolo, altrimenti non si sarebbe mai allontanato. Partono le ricerche per i bastardi, partendo dalla famiglia che cova odi e rancori. Come sempre alla storia principale, fanno da cornice le storie dei singoli personaggi, con i problemi di tutti i giorni, le delusioni, gli amori. Lettura molto piacevole, complice anche i capitoli brevi, che non permettono al lettore di staccarsi. Che bella scoperta questo autore!

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Gelo, Maurizio De Giovanni (luglio 2020)

In un misero appartamento, vengono ritrovati i corpi di due giovani ragazzi, fratello e sorella. Le indagini vengono affidate a Lojacono e Di Nardo; indagine che si presenta molto difficile sin dall’inizio, per la mancanza di un movente. L’opinione pubblica e le autorità che tengono d’occhio il commissariato di Pizzofalcone fremono; bisogna trovare subito qualcosa per riuscire a trovare il colpevole. Ancora una volta i bastardi vengono messi alla prova, la squadra dovrà faticare per riuscire a districarsi in questa storia. Come sempre un  giallo, ma che si rivela essere, grazie ai protagonisti un bel romanzo di introspezione. Bellissima sempre l’ambientazione in una bellissima Napoli, che nel bene e nel male, è una città unica e bellissima. La città dove sono nata e cresciuta. Un po’ di orgoglio partenopeo non guasta mai. 😉

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Cambiare l’acqua ai fiori, Valerie Perrin (Luglio 2020)

Un libro delicato, coinvolgente, emozionante. L’ho preso perché ne parlavano bene in vari blog e gruppi di lettura che seguo, e non sono stata smentita, anzi. E’ il classico libro che non vedi l’ora di finire, ma ti dispiace poi quando arrivi all’ultima pagina. Mi è rimasto nel cuore; la protagonista Violette mi ha conquistata con la sua forza di volontà, la sua gentilezza e i suoi sorrisi. Ambientazione molto particolare, all’interno di un cimitero di cui Violette è la guardiana. Attraverso racconti, flashback, la storia di Violette si intreccia con quella delle persone che passano dal cimitero per salutare i loro cari l’ultima volta. La vita di Violette non è stata per niente semplice, ma questa donna riesce sempre ad affrontare tutto con tanto ottimismo. Un esempio sicuramente. Molto bello, consigliatissimo. Il libro più bello dell’anno finora.

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Una lettera per Sara, Maurizio De Giovanni (Luglio 2020)

Un libro della serie dedicata ad un’ex poliziotta, Sara Morozzi. Co-protagonista l’ispettore Davide Pardo, a cui non ne va mai bene una. Un giorno di aprile Angelo viene avvicinato dall’ex vice commissario Angelo Fusco. Affranto e fiaccato, l’ex vice commissario ha bisogno di un favore. Chiede a Pardo di permettergli di parlare con un detenuto che sta morendo, che ha chiesto di incontrarlo. E’ possibile che questo abbia a che fare con la strana sparizione della sorella di Fusco. Inizialmente Pardo esita, ma dopo chiederà aiuto a Sara ed assieme faranno di tutto per riuscire ad aiutare Fusco.

Non mi ha per niente entusiasmato, ho fatto quasi fatica a leggerlo. Sicuramente De Giovanni che ho imparato ad apprezzare da poco, ha scritto di meglio. Caso, fatalità, un’assurda concatenazione di eventi mi hanno lasciata un po’ perplessa. Sicuramente non proseguirò con la serie dedicata a questa poliziotta.

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Lazarus, Lars Kepler (Luglio 2020)

La polizia di Oslo indaga sull’omicidio di un ladro di cadaveri. Tra questi cadaveri, viene ritrovata la testa dell’adorata Summa, moglie del detective Joona Linna. La sua tomba è stata profanata. Linna è convinto che il pericoloso serial killer Jurek Walter sia tornato, nonostante tutti lo credono morto, dopo che la collega Saga Bauer gli ha sparato tre colpi. (Raccontato in uno dei libri precedenti). Un serial killer non può tornare in vita come Lazzaro, eppure  … tutti gli indizi portano a lui. Ho trovato questa lettura lenta, particolarmente noiosa e troppo lontana dalla realtà. Rispetto ai primi libri con protagonista Linna che mi hanno appassionata, questo non ha raggiunto l’obiettivo. Ho faticato a finirlo. Bocciato!

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Nozze, Maurizio De Giovanni (Agosto 2020)

Un momento della vita di una donna che dovrebbe essere meraviglioso, si trasforma in tragedia. Il corpo di una giovane donna viene ritrovato in una spiaggetta appartata e il suo abito di sposa in mare. La squadra di Pizzofalcone si mette subito in moto; anche perché hanno tre giorni di tempo per  risolvere il caso, visto che l’antimafia vorrebbe occuparsi dell’omicidio, in quanto il promesso sposo della ragazza uccisa è figlio di un boss della camorra molto noto in zona. Come sempre da contorno alle indagini, ci sono le vite dei simpatici bastardi, che sto imparando a conoscere bene. Un libro scorrevole, come tutti i suoi, di facile lettura, forse non all’altezza dei precedenti. Questa volta sono riuscita a capire molto presto chi era l’assassino; ma nel complesso un buon libro. Tutti i personaggi di Pizzofalcone si fanno amare!

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Il segreto di Helena, Lucinda Riley (Agosto 2020)

Questa volta la vicenda si ambienta a Cipro, una bellissima isola greca, dove Helena decide di trascorrere le vacanze estive nella vecchia residenza di Pandora, lasciata in eredità dal padrino, e che le riporta alla mente tanti ricordi. Helena sarà in compagnia non solo della famiglia, ma anche di amici e la vacanza per una serie di motivi sarà tutt’altro che piacevole. Il passato di Helena rispunta subito, non appena per caso si imbatte in Alexis sua vecchia fiamma. E i segreti che Helena ha portato nel cuore come un fardello pesante, verranno alla luce in modo non del tutto tranquillo. Come sempre, la lettura è scorrevole, le storie ben intrecciate e le ambientazioni ti fanno sognare. Libri davvero molto leggeri, per chi ha voglia di svagare la mente con qualcosa di poco impegnativo!

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I pilastri della terra, Ken Follett (Agosto 2020)

Avvincente romanzo ben strutturato, che si articola in diversi anni del Medioevo che ha come fulcro la costruzione di una cattedrale. L’autore riesce a trasportare il lettore in quel tempo e lo rende partecipe delle vicende dei protagonisti. Belli i personaggi del priore Philip, Tom il costruttore, la fuorilegge Ellen, la bella Aliena. Se posso fare un appunto, troppo lunghe le descrizioni tecniche per la costruzione della cattedrale, le ho trovate un po’ noiose. Per il resto un bel libro, anche lungo, circa mille pagine ma ne succedono di ogni tra guerre, lotte, carestie, intrighi di potere, che il lettore non si annoia.

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Il senso del dolore, l’inverno del commissario Ricciardi, Maurizio De Giovanni (Agosto 2020)

Marzo 1931, Napoli. Un omicidio scuote l’opinione pubblica, quella del grande tenore Arnaldo Vezzi, uomo di talento in scena, quanto pessimo nella vita, con un brutto carattere, egoista e meschino. Viene trovato morto prima di entrare in scena in “Pagliacci”. Le indagini vengono affidate all’enigmatico commissario Ricciardi. Il caso che si trova tra le mani è molto importante, anche perché Vezzi è un uomo del duce e ben in vista. Ricciardi, un uomo ricco che non avrebbe bisogno di lavorare, mette la sua vita al servizio della giustizia, passando giorni e notti a lavorare fino a quando non ha consegnato il colpevole alla giustizia. Un altro bel personaggio della penna di De Giovanni. Il commissario ha la capacità di vedere gli ultimi istanti delle vittime e di sentirli ancora parlare. Da questa dote, si muove alla ricerca di indizi e sospettati, alla ricerca del vero assassino. Assolutamente promosso; anche se le storie dei Bastardi sono decisamente più avvincenti. Qui troviamo un acerbo autore che si svilupperà in toto nella serie successiva che avrà anche tanto successo televisivo.

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Arabesque, Alessia Gazzola (Agosto 2020)

E’ sempre piacevole ritrovare Alice Allevi. Non più da specializzanda, ma da specialista in medicina legale, al di fuori dalla “comfort zone” (se così la si può chiamare) dell’Istituto di medicina legale dove ha trascorso molti anni. E’ alle prese con il suo primo caso, con timore e costanza, vuole farcela, vuole dimostrare a tutti che anche lei è in grado di svolgere alla perfezione il suo lavoro. Il libro della svolta, anche se il destino come sempre le mette i bastoni fra le ruote. Il caso riguarda una ballerina di successo trovata uccisa nella sua casa. Come sempre, durante le indagini, si svolge la vita di Alice, mollata da Arthur e alla ricerca dell’amore. Un amore che ha il nome di CC, Claudio Conforti suo ex capo all’istituto. Un uomo che ama le donne e non ama legarsi particolarmente. Ma Alice non molla, non molla mai. Piacevole, divertente, interessante la trama del giallo. Non puoi non amare Alice, ti prende con i suoi modi a volta sbadati, ma sempre motivati da buone intenzioni.

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Hotel del Gran Cervo, Franz Bartelt (Agosto 2020)

Un libro senza infamia e senza lode. Giunto in un paesino delle Ardenne per girare un documentario sulla morte di una famosa attrice, Nicolas Teque assiste al susseguirsi di una serie di omicidi. Alloggerà presso l’Hotel Gran Cervo, dove morì l’attrice 40 anni prima, assieme all’eccentrico (è dir poco) commissario Vertigo Kulbertus che a 15 giorni dall’agognata pensione, dovrà districare i casi di omicidio che si susseguono nella tranquilla cittadina di Reugny, paesino belga al confine con la Francia. Invidia, ipocrisia, omertà serpeggiano in questo piccolo paese, ma l’ispettore inimicandosi non pochi personaggi, riuscirà a capire cosa è successo.  Leggevo che le atmosfere ricordano quelle di Simenon, autore che conosco poco; a me le ambientazioni ricordano invece i libri di Michel Bussi. Sicuramente un giallo con una trama originale ed un finale a sorpresa, ma non mi ha rapita. Mi è sicuramente piaciuto il personaggio dell’ispettore, eccentrico, amante della birra e di interrogatori non proprio usuali.

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Nome d’arte Doris Brilli. I casi del maresciallo Ernesto Maccadò (Agosto 2020)

Ho sempre visto i libri di Vitali nei miei lunghi “pellegrinaggi” nelle librerie, ma nessuno  ha attratto la mia curiosità. Quando ho visto questo, con sottotitolo i casi di un maresciallo, essendo appassionata del genere, l’ho preso. La vicenda inizia quando i carabinieri di Milano fermano Doris Brilli, cantante e ballerina, assieme ad un giovane del “Popolo d’Italia” (siamo in pieno periodo fascista), per schiamazzi notturni. La Brilli viene portata nella città natia sul lago di Como dove si svolgono i fatti. Al maresciallo di origine calabrese Ernesto Maccadò sarà affidato il caso, che permettetemi … caso non è. La vicenda raccontata è la vita quotidiana dei protagonisti, senza vicende eclatanti, colpi di scena, non c’è nessun caso da risolvere, se non banalità. Tutto descritto con ironia, leggerezza e un pizzico di malinconia, soprattutto per il Maresciallo alla ricerca di uno spiraglio di luce e di sole nella grigia città di Bellano. Non mi ha preso per nulla, l’ho letto fino alla fine per dare una possibilità a questo autore, ma non credo di leggere altro. L’ho trovato davvero noioso e con un linguaggio non particolarmente scorrevole. Sarà che è ambientato in epoca fascista, non saprei, di sicuro non lo consiglio.

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Paula, Isabel Allende (Agosto 2020)

Un libro emozionante, toccante, struggente. Isabel Allende scrive per la figlia Paula, scrive mentre la figlia è in coma, a causa di una malattia rara. Due donne , due destini diversi. Paula è una ragazza semplice, innamorata di suo marito e del suo lavoro, improvvisamente si ammala di una malattia rarissima, la porfiria, che la trascina in coma. Isabel, al suo capezzale, scriverà questo libro per “distrarre la morte” e tenerla lontana dall’amata figlia. Ci racconterà tutta la sua vita, a partire dal Cile, il golpe militare, il suo esilio in Venezuela, i suoi mariti, i suoi amanti, la figura sempre presente di nonno Tata. Isabel, figlia, moglie, madre, amante, narra di sé attraverso gli occhi della giovinezza. Una bellissima autobiografia, che entra dentro la storia di quegli anni, ci trascina nella vita privata di tutti i personaggi che gravitano attorno all’autrice. Come dicevo, struggente, toccante, senza mai essere tragico. Da questa triste storia, si può imparare a godere di ciò che abbiamo, senza avere alcuna certezza sul domani. Consigliato!

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Dexter l’esteta, Jeff Lindsay (Agosto 2020)

Mi è sempre piaciuto Dexter, compresa la serie. Trovo che il personaggio sia azzeccatissimo. Le sue espressioni sono esilaranti. In questo volume, la sorella Deb ormai ha capito chi è veramente Dexter ed è alle prese con la coscienza: arrestarlo da poliziotta quale è o meno, visto che si tratta dell’amato fratellastro? In questo volume della serie Deb viene messa subito KO, e tutto ruota solo ed esclusivamente a Dexter. Deb, durante il lavoro, viene accoltellata e Dexter farà di tutto per trovare il colpevole. Ma non sempre le cose vanno per il verso giusto … anche Dexter può sbagliare, imbattendosi inoltre in un pazzo che pare avercela proprio con lui e con i suoi cari. Animato sempre dal Passeggero Oscuro, che questa volta sembra spesso tacere, Dexter si muoverà non sempre indisturbato per vendicare Deb e proteggere la propria famiglia.

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Mai stati così felici, Claire Lombardo (Agosto 2020)

Un altro bel libro scoperto per caso in libreria. Primo romanzo dell’autrice, che diventerà una serie TV HBO. Marylin e David, una coppia stabile, capace di rinnovare il loro amore giorno dopo giorno. “Troppo felici”, “troppo contenti”. Una coppia di altri tempi. Quattro figlie (Wendy, Violet, Liz, Grace), quattro caratteri diversi, quattro vite completamente diverse  è quattro storie d’amore che non riescono a ricalcare l’idillio dei genitori. Una saga familiare lunga quaranta anni che fa innamorare. Sogni, speranze, illusioni, la ricerca del grande amore, il dolore, le separazioni, amori zoppicanti, un segreto da nascondere; una generazione di donne principalmente che cresce, cambia, matura e dove ogni lettore si può immedesimare. La storia ci viene proposta con continui salti temporali tra presente e passato, tra punti di vista diversi, stesse scene con visuali differenti. Non annoia mai, ti tiene sempre incollato alle pagine. Uno di quei libri che non vorresti mai finire.

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Souvenir, Maurizio De Giovanni (Settembre 2020)

Ancora un altro libro dedicato ai Bastardi di Pizzolfalcone. Questa volta impegnati con un caso che li porterà nella bella Sorrento, in un freddo Ottobre. Un americano in vacanza a Sorrento viene trovato a Napoli, in fin di vita in un cantiere. La vittima soggiorna a Sorrento con la madre, famosa attrice americana e la sorella. I bastardi iniziano le ricerche e comprendono che la chiave del caso va ricercata nel passato. Quello che mi piace di questo autore è che riesce a costruire trame intelligenti, interessanti e sempre intrecciate con le vite private dei protagonisti. Ho imparato pian piano a conoscere tutti i personaggi e mi ci sto affezionando.  De Giovanni non mi delude mai, sto praticamente divorando tutti i suoi libri. Consiglio di leggere in ordine i suoi libri, si rischia di perdere passaggi importanti. Quello che non ho fatto io, non avendoli trovati.

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Il profumo delle foglie di limone, Clara Sanchez (Settembre 2020)

Anni fa lessi, anzi iniziai a leggere un libro della Sanchez per curiosità, ma lo trovai noioso e lo mollai dopo poco. Non ricordo neanche il titolo. Questo l’ho trovato in super offerta al supermercato e la trama mi ha subito intrigata. Julian è un sopravvissuto di un campo di concentramento e fa parte di un’organizzazione che da la caccia ai nazisti. In un paese spagnolo, dove Julian si reca per inseguire il suo crudele passato, incontra Sandra una giovane incinta ospite di Karin E Fred, proprio due dei nazisti sulle cui tracce è Julian. Tra i due si instaurerà un rapporto di amicizia e di complicità, volto a smascherare questi due anziani signori che all’apparenza non sembrano portarsi sulle spalle un passato atroce e crudele. Le apparenze a volte ingannano. Conosciamo davvero le persone di cui ci circondiamo? Il libro mi è piaciuto, quasi sono stata in ansia mentre lo leggevo attendendo chissà quale colpo di scena, che alla fine non c’è stato. Non per questo non ho gradito la lettura. Scritto bene, mi piace leggere di più punti di vista (in questo caso Julian e Sandra), la trama è ben costruita. Approvato!

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La vita inizia quando trovi il libro giusto, Ali Berg – Michelle Kalus (Settembre 2020)

Frankie, la protagonista del libro, è una ragazza australiana che lavora in una libreria, che cerca le risposte nei libri. Un giorno decide, complice la sua migliore amica Cat, di lasciare libri in giro per la città con all’interno un biglietto e la sua mail, per trovare il grande amore. Ne susseguiranno una serie di incontri esilaranti, che daranno vita a un blog altrettanto divertente, dove Frankie racconta in modo spensierato e divertente i suoi appuntamenti al buio. Un romanzo rosa senza molte pretese. Leggero, veloce, una classica lettura da spiaggia, non impegnativa. Divertente, ironico, a volte scontato e prevedibile. Interessanti tutti i libri citati, che hanno accresciuto la mia lista dei desideri.  Niente di eccezionale, ma carino.

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Pane, Maurizio De Giovanni (Settembre 2020)

Come già detto, mi ci sto affezionando ai Bastardi di Pizzofalcone, a tutti. Il delitto riguarda un panettiere, molto conosciuto in città e amato da tutti. A prima vista, sembra un omicidio collegato alla camorra, alla famiglia Sorbo che controlla il territorio e le indagini vengono affidate al giudice Diego Buffardi che si occupa di antimafia. Ma l’intuizione del “Cinese”, dell’ispettore Lojacono, sin da subito, è di tutt’altra pasta. Non è un delitto legato al clan Sorbo, ma di tutt’altra natura che niente ha a che fare con il clan locale. Ne nasce un’accesa disputa tra Buffardi che da anni cerca di incastrare il clan, e i Bastardi di Pizzofalcone per l’assegnazione del caso. La Piras, sempre dalla parte dei BAstardi, li aiuterà a farsi coassegnare il caso. Come sempre, al caso si uniscono le vicende personali di tutti i personaggi del commissariato. Le pene d’amore di Lojacono e la Piras, la delicata richiesta di affidamento della piccola Giorgia da parte di Francesco Romano, le ricerche sui “finti suicidi” di Pisanelli, l’immancabile Aragona con il suo modo di fare e le sue intuizioni, e Alex che finalmente ha trovato il coraggio di abbandonare il tetto materno per andare a vivere da sola e tentare di vivere appieno la sua natura omosessuale, con scarso successo. Se non fosse che De Giovanni, sulle singole vicende personali dei personaggi, si ripete puntualmente in ogni libro, direi che i suoi libri continuano ad appassionarmi e a piacermi.

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Una vita come tante, Hanya Yanagihara (Settembre 2020)

Non so da dove iniziare. Questo libro mi ha sconvolta. Un libro che ti rimane dentro, un personaggio che amerai, per forza. Lo amerai, a volte cercherai di dargli forza, a volte lo compatirai, altre soffrirai con lui, molte altre, proverai rabbia e delusione. La storia di quattro ragazzi: Willem, Jude, JB e Malcom, “un’amicizia che ha qualcosa di speciale”. Willem che vuole fare l’attore, responsabile e buono; Malcom, di famiglia ricca, che vive ancora con i genitori, fa l’architetto; JB alla ricerca di un posto nel mondo dell’arte; una persona a volta cinica e crudele; Jude, un bravissimo avvocato con un passato da brivido, che fa del silenzio la sua protezione. Ci sono stati momenti della lettura in cui mi è salita l’ansia, ho avuto i brividi, gli occhi lucidi, ho provato rabbia, compassione e inspiegabilmente il battito del cuore accelerava. Un libro che ti “prende dentro”. Sembra un mattone, in realtà lo è, circa 1000 pagine, ma alla fine vorresti poter andare avanti, vorresti far di tutto per far capire al protagonista (Jude) che esistono le seconde possibilità, che la vita può anche essere bella, che si può essere amati a prescindere da chi si è stati o da cosa hai subito.  Mai nella mia vita mi è capitato di leggere un libro tanto struggente e doloroso, ma anche un libro tanto dolce e tenero. Un libro che non potrò mai dimenticare e mi porterò dentro in eterno. Un capolavoro che mi ha toccato l’anima nel profondo e mi ha fatto tanto riflettere. Se devo dire qualcosa di negativo, i continui salti temporali, avanti e indietro, mi hanno un po’ destabilizzata, soprattutto all’inizio. Ma questo aspetto va assolutamente messo da parte di fronte al contenuto.

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Vuoto, Maurizio De Giovanni (Settembre 2020)

Un altro episodio dei bastardi di Pizzofalcone, ma questa volta non mi ha preso. Sarà stata la trama un po’ spenta, la sparizione di una professoressa di lettere di un liceo. All’aldilà dell’indagine, interessanti le vicende personali dei bastardi. In particolare, Pisanelli che ha rischiato di morire per un’emorragia, portato all’ospedale da Aragona, viene sottoposto ad intervento e quindi per un po’ lontano dal commissariato. Riceverà la visita dell’amico Padre Leonardo che ammetterà le sue colpe e sparirà. L’arrivo della sostituta di Pisanelli, Elsa Marini, con un passato burrascoso, una figlia intelligentissima e modi alquanto bruschi di portare avanti le indagini. E Ottavia, la mammina, che deciderà di presentarsi a casa di Palma, e che sono convinta darà via ad una relazione tra i due. Ma alla fine, uno dei più scarni, scialbi libri di De Giovanni.

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Il mio cuore cattivo, Wulf Dorn (Settembre 2020)

Una sera Dorothea voleva uscire a tutti i costi, ma i genitori la obbligano a rimanere a casa a fare da babysitter al fratellino Kai. Ma di quello che è successo quella notte, lei non ricorda assolutamente nulla. Solo gli occhi sbarrati del fratellino, ormai morto. Sarà chiusa in ospedali psichiatrici, senza riuscire a venire a capo di nulla. Dopo mesi di ospedale psichiatrico, cure, terapie, finalmente Dorothea sembra aver ritrovato un equilibrio seppur precario. Cambia città, cambia scuola, cambia amici e psicoterapeuta. Una notte vede nel suo giardino un ragazzo impaurito che le chiede aiuto; chiama subito la polizia, ma del ragazzo non c’è nessuna traccia. Quando, dopo pochi giorni, scopre che in realtà il ragazzo che ha visto si è suicidato pochi giorni prima, rischia di impazzire nuovamente. Mi è piaciuto il fatto che sia narrato in prima persona, ha reso la paura, le tensioni, le allucinazioni decisamente più vere. Accattivante la storia con un bel colpo di scena finale. Approvato!

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Troppo freddo per settembre, Maurizio De Giovanni (Settembre 2020)

Un’altra bella serie di De Giovanni, dedicata questa volta ad una donna, l’assistente sociale Mina Settembre. Bella, determinata, amante del suo lavoro fino a rischiare di mettersi nei guai per fare giustizia, per proteggere i meno fortunati. Assistente sociale presso il consultorio dei quartieri spagnoli in una Napoli, mai nominata, Mina riceve la visita della signora Antonia disperata, che chiede aiuto per suo figlio Rosario Contini, legato alla criminalità organizzata, appena uscito di galera e con la probabilità che possa rientrarci a breve. Nel frattempo, un vecchio professore di lettere, nonché professore del suddetto Contini, viene trovato morto in un sottotetto del suo palazzo. Le due cose sono collegate? Il magistrato De Carolis e il maresciallo Gargiulo cercheranno di fare chiarezza, ma i pregiudizi contro Contini sono tanti. Dall’altro lato Mina, aiutata dal bel Mimmo, ginecologo del suo studio, si attiverà per farsi che  giustizia sia fatta. Il risultato è piacevole, la storia molto gradevole, una trama interessante e personaggi sempre fantastici. La penna di De Giovanni non si smentisce.

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La vita è un romanzo, Guillaume Musso (Ottobre 2020)

Ultimo libro di Musso. Chi mi segue, sa che non ne perdo uno di questo autore, che mi è sempre piaciuto. Ma gli ultimi 2/3 libri mi hanno lasciata abbastanza perplessa. Parlo di questo che ho appena terminato. Tema centrale l’amore per la letteratura, la scrittura come evasione, il rapporto dell’autore con la creazione ed il legame che si crea con i suoi personaggi. Bello sicuramente l’argomento centrale. Ma per il resto, ho trovato la trama molto complicata da seguire, surreale, ambivalente, poco vicina alla realtà. Anche la struttura stessa del romanzo mi è parsa parecchio sconnessa. Mi sono sentita abbastanza disorientata durante la lettura. Nonostante ami questo autore, amo la sua scrittura, questa volta proprio non me la sento di consigliarlo.

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Cuccioli, Maurizio De Giovanni (Ottobre – Novembre 2020)

Un altro bel capitolo della saga dei Bastardi di Pizzofalcone che mi piace tanto. Forse per l’argomento trattato,  è il più bello letto finora. Una neonata ritrovata vicino a un cassonetto, dal poliziotto soprannominato Hulk (ma dal cuore tenero), le ricerche della mamma della piccola e tutte le avventure personali dei protagonisti che fanno sempre da sfondo alla vicenda centrale. Un commissariato che tutti vorrebbero chiudere, ma che continua a risolvere casi e a portare brillante risultati in campo. Mi sono ormai affezionata ai personaggi. Ognuno ha delle caratteristiche che in qualche modo attraggono. Unico neo, le continue ripetizioni proprio legate alle vite dei protagonisti.  Penso che chi si appassiona ad una “saga”, li legge tutti i libri e non c’è bisogno di ripetere ogni volta cosa accade. Ma posso passarci sopra! 😉 Buona lettura!

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Il lamento del prepuzio, Shalom Auslander (Novembre 2020)

Cresciuto in una comunità ebrea ortodossa, Shalom è ossessionato da un Dio crudele, minaccioso, che punisce inesorabilmente ogni suo peccato. Crede e non può fare a meno di credere in un Dio personale che ce l’ha con lui. Un libro molto divertente, esilarante, dissacrante nel profondo del fanatismo religioso in generale. Sicuramente originale, il modo di scrivere mi ricorda molto Philip Roth. Mi è piaciuto particolarmente, sarà che l’argomento ebraismo mi è molto caro, avendo fatto una tesi e conosciuto delle persone splendide. Consigliatissimo!

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L’ultima vittima, Tess Gerritsen (Novembre 2020)

Una delle mie scrittrici di thriller preferite! Ex medico legale ed ora scrittrice. Immerso nei boschi del Maine, c’è un collegio che potrebbe sembrare normale agli occhi degli altri, in realtà accoglie giovani vittime di episodi di violenza, che hanno subito dei forti traumi, aiutandoli a recuperare. Ed è qui che si ritrovano gli adolescenti Claire, Will e Teddy. L’ultimo omicidio riguarda proprio la famiglia di Teddy, uccisa barbaramente. Per Jane Rizzoli e Maura Isles il caso si fa sempre più complicato, quando si rendono conto di avere a che fare con un killer sadico e crudele che ha premeditato ogni cosa. Consigliatissimo!!

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Rosso Istanbul, Fernan Ozpeteck (Novembre 2020)

Bello bello. Un racconto autobiografico del regista, che torna nell’amata Istanbul e ci racconta della sua vita, del suo primo amore, della figura paterna, della prima volta al cinema. Rosso come i venditori ambulanti, rosso sangue, rosso del tramonto sul Bosforo. Una volta letto, ti viene voglia di fare una sola cosa, prendere il primo volo per Istanbul, questa città dal fascino orientale ed occidentale. Il libro si compone di due parti, una autobiografica che ho preferito senza dubbio, l’altra il racconto di quattro amici in vacanza a Istanbul, un racconto di tradimento, un po’ più scontato. Nel complesso, consigliatissimo.

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Eleonor Oliphant sta benissimo, Gail Honeyman (Novembre 2020)

Ho comprato questo libro attirata dal titolo (negazione della realtà), e perché ho letto che è stato un fenomeno editoriale in tutto il mondo. Mi ha incuriosita. Che sia stato un fenomeno editoriale, non so, mi sembra eccessivo; ma il libro mi è piaciuto. Un inizio più lento rispetto al seguito, si fa fatica a capire dove voglia arrivare l’autrice. Poi entri nel vivo, una storia dura e delicata, un tema pesante: la solitudine. Eleonor è un personaggio “strambo”, che dice sempre quello che pensa anche quando non dovrebbe, con un passato difficile alle spalle, che le ha lasciato segni fisici e mentali. Mi ha fatto tanta tenerezza, mi ha commosso e mi ha fatto sorridere. Ci sono molti segreti nella vita di Eleonor, che si scopriranno quasi alla fine. Ma val la pena arrivarci! Un altro bel libro che merita di essere letto!

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Alaska, Brenda Novak (Dicembre 2020)

Un bel thriller psicologico, ambientazione spettacolare, in un’Alaska fredda, con continue tormente di neve, che fanno da sfondo ad Hanover House, l’istituto psichiatrico fortemente voluto da Evelyn Talbot, dottoressa in psichiatria da un passato difficile da dimenticare. Hanover House accoglie i peggiori serial killer d’America, cercando di studiarne i comportamenti.  Quando cominciano ad essere uccise persone che fanno parte dello staff, vengono ritrovati i macabri resti di una donna orrendamente martoriata, tutto l’istituto cade in preda a paure e timori. Evelyn sarà aiutata dall’aitante poliziotto di Hilltop, Amarok, con il quale ha avuto una breve storia d’amore. Il libro si legge velocemente, la trama è avvincente. Avrei solo evitato di dilungarmi troppo sulla storia d’amore tra Evelyn ed Amarok, poco ci sta con un thriller. Sto leggendo il secondo. Sembra già essere più promettente del primo.

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Hanover House, Brenda Novak (Dicembre 2020)

Come mi aspettavo già dalle prime pagine, il secondo della Novak è decisamente più bello ed avvincente del primo. Forse perché il personaggio del serial killer Bishop attira maggiormente l’attenzione, essendo istruito, uno scienziato, calmo, pare sereno. Ed anche perché torna in scena Jasper, l’uomo mai assicurato alla giustizia, che ha procurato le ferite più profonde ad Evelyn Talbot la protagonista. Ed il terzo sembra essere ancora più accattivante, mi accingo a leggerlo. Finora direi che consiglio assolutamente questa saga, per gli amanti del genere thriller psicologico.

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La resa dei conti, Brenda Novak (Dicembre 2020)

Mi sta prendendo sempre di più la saga ambientata in Alaska, con protagonista la psichiatra Evelyn Talbot. Il terzo e penultimo libro, parte piuttosto lento, per poi aumentare il ritmo dalla metà delle pagine, riuscendo a tenermi attaccata fino alla fine, troppo curiosa sull’epilogo. Questa volta al centro del libro c’è proprio Jasper, l’uomo (mai preso dalla giustizia), che a 16 anni ha torturato, seviziato, accoltellato Evelyn, senza però giungere al suo scopo: ucciderla. Sarà il suo chiodo fisso, ed in questo libro ha escogitato un modo furbo e pericoloso per avvicinare Evelyn senza che se ne accorga. Molto bello, la trama, i personaggi, le ambientazioni, tutto. Merita di essere letto, soprattutto per gli amanti del genere thriller psicologico. Ve lo consiglio.

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Il ritorno, Brenda Novak (Dicembre 2020)

E sono giunta, molto velocemente direi, al quarto ed ultimo libro della saga della Novak. Questo libro è incentrato sul rapimento di Evelyn e sulla vendetta di Bishop. Posso dire che è quello che mi è piaciuto meno. Il protagonista assoluto questa volta è il sergente Amarok, che farà di tutto e di più, per salvare la sua amata. La scrittura è veloce, si fa leggere tutto d’un fiato, sicuramente l’autrice è stata molto brava a trascinarmi nella storia. Ma la trama sicuramente meno avvincente dei precedenti. Il migliore per me rimane Hanover House. Comunque, ne è valsa la pena leggerlo. Direi che consiglio tutta la saga.

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La donna della cabina numero 10, Ruth Ware (Dicembre 2020)

Storia raccontata in prima persona dalla giornalista Jo che in seguito ad un furto subito a casa, a tu per tu con il ladro, si trova a dover trascorrere per lavoro una crociera sui fiordi norvegesi per l’inaugurazione di un barca di extralusso, assieme a personaggi di rilievo che possono aiutare il suo giornale con eventuali investimenti. Ma non tutto va come previsto e Jo si troverà alle prese con un omicidio, a cui però nessuno crede. Questa è in estrema sintesi la trama. Che dire? Non mi è piaciuto per niente. L’ho comprato perché nel gruppo di FB dove sono iscritta ne parlavano molto bene, ma onestamente l’ho trovato abbastanza noioso, lento, con parti che si potevano tranquillamente saltare. Non lo consiglio assolutamente!

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Artemisia e gli occhi del diavolo, Bruno Sacco (Dicembre 2020)

Ed ecco un altro bel libro di cui parlare. Conosco personalmente l’autore, e non potevo aspettarmi niente di diverso. Il libro è incentrato sulle vicende napoletane (poco note storicamente) della bella pittrice Artemisia Gentileschi, una donna dai profondi occhi neri, fiera, misteriosa, coraggiosa, amante delle provocazioni, anticonformista. Una donna che gli uomini guardano con interesse e le donne inviadiano la pelle fresca, rosea, ma soprattutto il coraggio di donna emancipata, che fa un mestiere solitamente ad appannaggio degli uominn. Una donna segnata dal passato, da una violenza subita, ma che è stata in grado di rialzarsi e riprendere in mano la sua vita! Dal libro emerge, senza dubbio, una personalità affascinante, dotata di forza  e di una “malcelata debolezza” (cit.). Non è un saggio, non è una biografia, non lo definirei romanzo storico, ma un fantastico romanzo che ti cattura sin dalla prima pagina, con una protagonista di talento e fuori dagli schemi, la mia Napoli che fa da sfondo alla storia. La Napoli spagnola dove pullulano ladri, truffatori, tanta povertà, ma anche bellezza, cultura, mistero, esoterismo, superstizione. Nonostante le tante disavventure affrontate in città, Artemisia si legherà tanto a Napoli e ai napoletani! La storia mi ha tenuta legata al libro fino alla fine, stimolando la mia curiosità. Una storia intensa, affascinante. Lo stile è ricco, corposo, il linguaggio è di registro elevato, adeguato alla storia raccontata ed ambientata nel 600 napoletano.

Complimenti a Bruno Sacco, che ho il piacere di conoscere di persona, che mi ha affascinata con questa lettura, la consiglio vivamente a quanti come me amano farsi letteralmente catturare dalle pagine!

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Fiori, Maurizio De Giovanni (Dicembre 2020)

Sempre belli i suoi libri, senza ombra di dubbio. Certo è che dopo tanti letti, ora ne ho un po’ a noia. Mi sa, che mi fermo con LoJacono e passo al Ricciardi, che molti pare preferiscono al Cinese. La storia è incentrata sulla morte atroce di un vecchio fioraio amato da tutti nel quartiere. Come sempre, la storia principale fa da sfondo alle vicende personali dei protagonisti, già precedentemente citate. Tutto sommato carino, ma ora mi fermerei.

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Il sangue dell’altra, Tess Gerritsen (Dicembre 2020)

Un altro avvincente thrillere che vede come principale protagonista la patologa Maura Isles. Una donna viene trovata uccisa in una macchina fuori casa sua, ma la cosa che ha dell’incredibile, la donna assomiglia tantissimo a Maura. Ancora più inquietante è che entrambe hanno lo stesso gruppo sanguigno, e la stessa data di nascita. E così un’indagine già difficile affidata a Jane Rizzoli incinta all’ottavo mese, diventa un viaggio tragico nella vita di Maura, che porterà a non poche sorprese. Come sempre la Gerritsen non sbaglia un colpo. Scorrevole come sempre, personaggi ben descritti, sicuramente consigliato!

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Nostalgia, Eshkol Nevo (Dicembre 2020 – ultimo libro dell’anno)

Come tutti i libri di Nevo, anche questo è davvero bello, avvincente e profondo.

La vita di quattro famiglie si intreccia in un condominio di Castel, nome del villaggio abbandonato dagli arabi nel ’48 e ora abitato da famiglie ebraiche. Un intreccio di sentimenti e drammi privati che finirà per coinvolgere tutti i protagonisti. Con il passare del tempo, i legami si stringono, primo fra tutti quello tra Amir e il piccolo Yotam, che ha perso un fratello e che si è chiuso nel suo mondo. Solo con Amir riuscirà ad aprirsi del tutto. Narrato a più voci, questo romanzo corale, “è una carezza per il cuore e per la mente” (cit). L’autore ha la capacità di farti affezionare ai suoi personaggi, renderti partecipe dei loro dolori, dei loro drammi e delle loro gioie Come tutti i suoi libri, assolutamente consigliato!.

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Il club Mefistofele, Tess Gerritsen (Gennaio 2021)

Ancora un altro bel libro della Gerritsen. Trama ben orchestrata, personaggi noti che svolgono le loro indagini sempre alle prese con i propri problemi personali o familiari. Non mi è piaciuta molto la parte esoterica, simbolica, satanica, ma per gli amanti del genere credo sia il top. Mi ha salvata lo scetticismo della detective Jane Rizzoli. 🙂 Consigliato comunque come tutti i suoi libri.

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Donne dell’anima mia, Isabel Allende (Gennaio 2021)

Un altro splendido libro dell’Allende, che ho imparato ad apprezzare come scrittrice, ma anche come donna, sempre pronta ad esporsi e dalla parte delle fasce più deboli della popolazione. “Non esagero quando dico che sono femminista dai tempi dell’asilo”, questo l’esordio del libro. Un libro che non è un romanzo, ma un racconto autobiografico sul femminismo di questa autrice, sulle figure (donne e uomini) che sono stati importanti nella sua vita. Affronta argomenti delicati come la violenza sulle donne, la condizioni in cui sono costrette a vivere alcune donne dei paesi africani o asiatici, sottoposte a torture come la rimozione del clitoride, l’aborto. Una bellissima riflessione su argomenti scottanti, attualissimi, che ti porta a farti qualche domanda, darti qualche risposta, sollevare qualche dubbio. Sempre un successo i suoi libri. Consigliatissimo!

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Proprio come te, Nick Hornby (Gennaio 2021)

Lucy, 42 anni, è un’insegnante di lettere, con due figli, un ex marito e un’amica Emma che le invidia la sua condizione di single. Lucy passa da un deprimente appuntamento ad un altro, senza mai trovare nulla di interessante nella persona, fin quando, nella macelleria dove è solita acquistare la carne, si ritrova a pensare al macellaio Joseph, un ragazzo di 22 anni, che fa tanti lavori, giovane, aitante e di colore. Siamo in piena votazione per la Brexit, Joseph e Lucy non potrebbero essere più lontani, più diversi. Ma potrebbe funzionare? Tutto inizia con Joseph che farà da baby sitter ai bambini, per arrivare ad una storia d’amore piuttosto particolare. Un po’ mi sono rivista in Lucy che ha la mia età, io non ho figli, però, per scelta e ho un compagno da anni. Ma ho compreso appieno le paure, le insicurezze di una donna di 42 anni che si innamora di un ragazzo di 22, con cui ha poco a che spartire. Ma si dice sempre che la vita è oggi, il futuro non esiste. Non è necessario nella vita trovare una persona PROPRIO COME TE per poter andare avanti, per poter fare un percorso assieme, ed è quello che accadrà proprio ai due protagonisti. Veniamo a cosa penso del libro al di là della trama. Ho conosciuto Hornby con Non buttiamoci giù e mi è piaciuto tantissimo. Su questo libro devo dire, carino, ma niente di eccezionale. Anche la trama se vogliamo trita e ritrita. Tutto sommato carino, ma niente di che. Bello sicuramente il messaggio che lascia.

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Seni e uova, Mieko Kawakami (Gennaio 2021)

Un libro altamente introspettivo, molto profondo, con protagonista Natsumo, una donna single, scrittrice freelance e con un problema psicofisico nell’avere rapporti sessuali con gli uomini. Si divide in due parti, la prima dedicata principalmente alla sorella di Natsumo, che all’età di 40 anni, una figlia adolescente, decide di rifarsi il seno, non accettando l’avanzare dell’età. La seconda parte, quella sicuramente più introspettiva, narra della voglia della protagonista, “di incontrare il suo bambino”, di avere un figlio, senza necessariamente avere un compagno. Tanti i dubbi, i confronti, le domande, che forse tutte le donne si pongono prima o poi nella vita: è giusto mettere al mondo un figlio che non ha chiesto di nascere, è giusto ricorrere alla fecondazione assistita privando il bambino della figura paterna, quanto è difficile essere genitori? Un bel libro sicuramente, decisamente lento come solitamente è la letteratura giapponese, l’avrei reso anche un po’ più snello rispetto alle oltre 600 pagine. Ma nel complesso, un bel libro, merita di essere letto.

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Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood (Gennaio 2021)

Non posso dire di averlo letto con fatica, ma che non mi abbia preso, quello si. Lo stile dell’autrice non mi è piaciuto. La situazione in cui vengono a trovarsi le donne in un ipotetico regime totalitario, non è ben descritta; stessa cosa vale per i personaggi. I continui flash back con la vita precedente della protagonista, non rendono lineare il racconto. Anche la trama, non so, vado contro corrente, contro la maggior parte delle critiche assolutamente positive, chi lo definisce un capolavoro. A me non è sembrato per niente. Sicuramente il tema affrontato molto attuale; ci sono ancora zone nel mondo dove i diritti della donna semplicemente non esistono purtroppo. Ma da qui a renderlo un capolavoro ce ne vuole. Un mondo dove la donna viene privata di ogni diritto, di ogni possibile libertà, ha solo un unico scopo preservare se stessa per mettere al mondo figli. Sono indecisa ora se vedere la serie o meno; ho letto che a molti è piaciuta molto più la serie che il libro. Ci penso!

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Un’amicizia, Silvia Avallone (Gennaio 2021)

E’ il primo romanzo della Avallone che leggo e non mi è dispiaciuto per niente. Sicuramente trama da cliché, letto e riletto (e visto e rivisto). La storia di un’amicizia, Beatrice, bella, affascinante, a cui non importa il giudizio degli altri, appassionata di moda e trucchi ed Elisa meno bella, amante della letteratura e dei libri. Cliché si, ma l’ho trovato molto profondo ed introspettivo. Bella anche la parte che riguarda il rapporto dei figli con i genitori. Il contrasto tra essere ed apparire è alla base di tutto il libro. Siamo nel periodo in cui la digitalizzazione, i social network, i blog cominciano a fare capolino.

La vita ha davvero bisogno di essere raccontata, per esistere? Così finisce il libro, lasciando un interrogativo, attualissimo. Nonostante la trama, ripeto sentita già più volte, il libro mi è piaciuto e continuerò leggendone altri.

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In fondo al tuo cuore, Maurizio De Giovanni (Gennaio 2021 – Febbraio 2021)

Dopo aver letto I bastardi Pizzofalcone, approccio il commissario Ricciardi dagli occhi verdi penetranti e come me, soffre di emicrania. Mi sta già simpatico. La morte di un noto chirurgo, in piena epoca fascista, Napoli degli anni ’30, gettato dalla finestra del suo studio è il caso affidato a Ricciardi e al brigadiere Maione. Come sempre, in tutti i libri di De Giovanni, le vicende personali dei protagonisti fanno da sfondo. Quindi, il presunto tradimento della moglie di Maione, e l’impossibilità psicologica di Ricciardi di avere una donna al suo fianco, che non sia la vecchia tata Rosa, ora in ospedale. I due investigatori si troveranno di fronte ai lati oscuri dell’anima e di fronte al sentimento dell’amore che come sempre porta alla felicità, ma anche al dolore, alla sofferenza. Mi è piaciuto molto, trama ben congegnata, personaggi ben descritti. Da questo punto di vista De Giovanni è una certezza, non delude mai. Unico appunto, credo ci sia stato un problema nella stampa del libro, ad un certo punto il capitolo finisce, ne inizia subito un altro, ma non dal capoverso. Mah… mi ha lasciata abbastanza basita. A parte questo errore di stampa credo, per il resto consigliato!

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Acciao, Silvia Avallone (Gennaio 2021)

E come sempre mi capita, scopro un’autrice, ne leggo un libro e dopo …. leggo gli altri!

Una storia raccontata dallo sguardo sognante di due adolescenti, Anna e Francesca, nate e cresciute in una zona popolare. Acciaio è crudo, pesante, reale. Un libro pieno di sentimenti forti, amicizia in primis come nell’altro libro letto, quasi morbosa. Ambientazione tetra: acciaio, lamiere, i forni della Lucchini di Piombino. Una descrizione della cruda realtà della vita, senza cadere troppo nella banalità. Gli argomenti trattati assolutamente (ahimè) attuali. Un romanzo autentico e crudo. Lo stile di scrittura l’ho trovato un po’ confusionario; capitoli che iniziano catapultandoti nella scena, ma non hai idea di chi si stia parlando. Sarà perché è il libro di esordio della Avallone? Boh, non so. Lo stile non mi ha entusiasmato. Per il resto, non parliamo di capolavoro, parliamo di un romanzo di attualità che si fa leggere.

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Io sono l’abisso, Donato Carrisi (Febbraio 2021)

Ultimo libro di Donato Carrisi. Mi ha preso tantissimo, letto tutto d’un fiato e il finale mi ha lasciato decisamente sorpresa, un colpo di scena che non mi aspettavo. Ambientato in Italia, a Como, ed ispirato a fatti realmente accaduti. La trama è davvero coinvolgente, personaggi molto ben delineati, scrittura molto fluida e scorrevole. Protagonisti? L’uomo che pulisce, la cacciatrice di mosche e la ragazza con il ciuffo viola. Il fatto di non dare i nomi ai protagonisti contribuisce a rendere la storia abbastanza inquietante. L’uomo che pulisce vive la sua vita ordinaria, scandita da ritmi conosciuti, quotidiani fin quando non si imbatte nella ragazzina con il ciuffo viola. Incontro questo che gli stravolgerà la vita. Ci starebbe un bel film! Per chi ama il genere, assolutamente consigliato!

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Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa (Febbraio 2021)

E alla fine mi sono commossa! Parti romanzate si intrecciano con la storia vera della Palestina e di Israele. Un libro molto crudo, molto intenso, appassionante. Il libro è scritto da un’autrice americana palestinese che racconta la vita dei profughi palestinesi dal 1948 fino al 2002. L’autrice lo racconta con una tale intensità e profondità, che non si può non rimanere coinvolti da questa lettura. Gli occhi e la voce di Amal danno vita alla storia. Si narreranno le guerre, i saccheggi, i matrimoni, le nascite, i lutti di diverse generazioni di famiglie. Quanto alla storia, ai fatti raccontati, non conosco così bene da esprimere un giudizio, una cosa però l’ho notata. Qui ci sono i buoni e i cattivi; i buoni da parte e i cattivi dall’altra ovviamente, ma non si trova un palestinese cattivo né un israeliano buono. Sicuramente spiega molto bene come le vittime, e chi prova tanto dolore, possa riuscire a trasformarsi in un mostro. Mi ha appassionata, mi ha commossa e ho imparato tante cose sulla cultura araba che non conoscevo. Una tra tutte che mi ha colpito è stata che gli arabi per ringraziare non dicono un semplice grazie, ma una serie di benedizioni verso l’altra persona! Consigliatissimo!

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La passione di Artemisia, Susan Vreeland (Febbraio 2021)

“Vi rendete conto della grandezza del vostro successo? La prima donna a entrare in accademia. Una donna che combatte la limitatezza della tradizione. Una donna con una sua visione personale. Ammirevole davvero”

In questo passo tra le righe leggiamo lo stupore e del cinismo, per una donna che nel 600 è una pittrice di talento, e solitamente erano gli uomini ad essere pittori in quel periodo. Dopo aver letto “Artemisia e gli occhi del diavolo” di Bruno Sacco, mi sono appassionata a questa grande pittrice e ho preso il libro. La storia della prima pittrice italiana raccontata attraverso il processo che la vede coinvolta come vittima di stupro. Il matrimonio di convenienza. La sua determinazione a diventare una pittrice affermata, le commissioni e le sue peregrinazioni tra Roma, Firenze, Genova e Napoli. Raccontato in prima persona evidenzia gioie e dolori di una donna, nata forse nell’epoca sbagliata ma che è riuscita con il suo talento a farsi valere ed apprezzare! Una bella storia che mi ha catturata sin dall’inizio. La storia è romanzata, come specifica l’autrice a fine testo. Tutti i dipinti nominati sono opere a lei attribuite con certezza, ma rimane un’opera di immaginazione non per questo meno interessante.

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L’attentato, Yasmina Khadra (Febbraio 2021)

Quanto conosciamo la persona che amiamo e con la quale viviamo?

“Perché non sono stato capace di capire cosa le stava accadendo e di aiutarla?”

“Pensiamo di sapere e non prestiamo più attenzione alle cose”

Questo si chiede il dott. Amin, chirurgo israeliano di origine araba. Si è sempre rifiutato di prendere le parti nel conflitto che attanaglia due popoli: il suo di nascita e quello di adozione. Fino a quando un kamikaze si fa esplodere in un ristorante. Da quel momento la sua vita cambia radicalmente. Amin affronterà viaggi verso i luoghi da cui proviene, alla ricerca di risposte, alla ricerca della verità, per capire le ragioni dell’attentato che gli ha distrutto la vita. Attuale, lacerante e commovente. Rende molto bene lo stato d’animo che può condurre a gesti estremi. Un dramma dolorosamente attuale. Scritto bene, scorrevole, da leggere! L’autore è uno scrittore algerino, dapprima ufficiale dell’esercito. Dopo aver suscitato la disapprovazione dei suoi capi per il suoi libri, ha deciso di continuare a scrivere usando il nome della moglie, abbandonando l’esercito.

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Il party, Elizabeth Day (Febbraio – Marzo 2021)

Un libro che ti prende pagina dopo pagina; che ti fa capire sin dall’inizio che qualcosa di grave è successo, ma solo alla fine scopri di cosa stiamo parlando. Cattivo, cinico, ironico, un libro sulla passione morbosa di Martin, il protagonista della storia ed il suo miglior amico, Ben. Una lunga amicizia tra due uomini che parte dai tempi della scuola; un party per i 40 anni di Ben al centro di tutta la storia. Un libro sui sentimenti più nascosti ed oscuri, aggiungerei anche morbosi. Ben, bello, ricco, di buona famiglia, atletico, solo da invidiare. Martin, che racconta la storia, nei minimi dettagli, come è riuscito a diventare amico di Ben, del ragazzo più in vista, a cui riesce a legarsi in maniera così morbosa, da esserne geloso. Ma devo dire che mi aspettavo di più nel finale. L’ho praticamente divorato per capire cosa è successo al party, ma alla fine delusione totale nel finale. Sicuramente, la lettura è scorrevole, l’animo profondo dei personaggi principali ben costruito, ma sul finale ci sono rimasta. Forse mi ero creata troppe aspettative che alla fine non sono state soddisfatte.

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Il libro dei Baltimore, Joel Dicker (Marzo 2021)

Se c’è una cosa che Joel Dicker e’ in grado di fare, è di tenerti attaccata alle pagine, fino a quando non hai letto l’ultima! (Con tutti i suoi libri letti è stato così!)La narrazione è coinvolgente, ricca di eventi, di suspence, di personaggi. Marcus il protagonista, uno scrittore di talento, due le famiglie: i Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclaire. I primi ricchi, vivono una una bellissima villa. I secondi sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. La storia di una famiglia, di segreti, di un amore, una tragedia, la parabola di ascesa e discesa dei protagonisti e come sempre la scrittura. “I libri sono più forti della vita, sono la più bella delle rivincite “. “Ripara i Goldman di Baltimore” gli aveva chiesto zio Saul. E Marcus ha mantenuto la promessa raccontando la storia della sua famiglia con questo libro. L’ho trovato molto coinvolgente, appassionante; lo stile dei suoi libri è sempre molto scorrevole! La Trama ben articolata! Unico neo? I continui salti temporali! Ogni tanto mi sono persa! Ma lo consiglio vivamente!

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Annarella, destino di una donna, Bruno Sacco (Marzo 2021)

Premetto che Annarella è il nome della mia nonna paterna, Marianna è il nome di mia sorella e l’odore del pane appena sfornato è quello che sentivo ogni mattina andando a scuola, il panificio sotto casa, di via Università dove abitavo. 😊 L’ho divorato in due giorni. Lo stile del professore Sacco, classico, corposo e delicato mi affascina tanto, mi trascina in un altro mondo. La protagonista Annarella ormai ottantenne, afflitta da una malattia che le ha tolto la parola, si affida alla memoria per ripercorrere la sua vita. A Napoli, in piena epoca fascista, la vediamo giovane bambina affidata alle cure della fredda zia Drusiana e del sottomesso zio Ferrante, letteralmente strappata alla sua famiglia di origine. La difficile coabitazione con la zia, il suo severo “codice drusianeo”, la privazione della scuola, dalla piccola Annarella tanto amata, la mancanza della mamma. La piccola si nutre costantemente di ricordi, uno di questi è l’odore del pane “mito dell’infanzia perduta”. La ritroviamo adolescente, momento questo che segna la rottura del già precario equilibrio con la severa Zia Drusiana. Costretta a sposarsi per volontà della zia e della madre del prescelto, quello “col naso a papaccella” , amante delle belle donne e del gioco delle carte. Ancora una volta, nessuno si oppone, le sorelle, il padre, lo zio Ferrante ed ancora una volta Annarella si troverà a vivere una condizione non scelta. L’unica cosa che potrà fare e’ rassegnarsi amaramente alla vita che altri hanno deciso per lei. Un matrimonio di convenienza, la guerra che incombe, tre figli da accudire, un marito inesistente, fino al riscatto finale per questa donna che si è vista privare di tutto nella vita: dell’amore della mamma, della famiglia, della scuola, di un amore vero, di una vita! “Il riscatto”provoca una tempesta nell’animo della protagonista, una lotta interiore, che però le porterà anche una felicità ed una nuova linfa per affrontare le non poche difficoltà a seguire di questa SUA (finalmente) scelta! Bello, sono stata trascinata letteralmente dalle pagine … Annarella mi è rimasta nel cuore!

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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Jonas Jonasson (Marzo 2021)

Spassosissimo, esilarante, divertente, paradossale e dissacrante. Le divertenti avventure di un centenario, Allan Karlsson, che nel giorno del suo compleanno (ben 100 anni), per noia decide di scappare dalla casa di riposo dove risiede. Da questo momento in poi inizieranno una serie di avventure rocambolesche e direi assolutamente surreali, accompagnato da personaggi altrettanto strani, divertenti e da un elefante!! Una commedia molto ben costruita, che prende sonoramente in giro i grandi nomi che hanno fatto la storia del 900. Il libro si snoda tra il presente (la fuga di Allan dalla casa di riposo) e la sua vita passata, ricca di spunti storici forse da approfondire, ma tanto divertenti. Questo vecchietto arzillo e “dinamitardo” nel vero senso della parola mi rimarrà impresso per sempre 🙂

Ho passato qualche ora spensierata a leggere questo libro assolutamente irreale, ma divertente!

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Vipera, Maurizio De Giovanni (Marzo 2021)

Ancora un altro libro della serie del commissario Ricciardi. Siamo in epoca fascista, sempre a Napoli; il libro si incentra sull’assassinio della Vipera, Rosaria, una prostituta del Paradiso, un bordello di fama in una delle zone più belle di Napoli, Chiaia. Manca una settimana alla Pasqua, l’aria è tiepida, siamo in primavera e l’amore la fa sempre da padrone. La scoperta di passioni insospettabili porta il commissario e il fedele Maione alla scoperta della verità. Bellissime le descrizioni della mia Napoli, si ha l’impressione di camminare per i vicoli, le strade affollate, il Gambrinus. Ancora una conferma per quest’autore di cui ormai sto leggendo, pian piano, quasi tutto.

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Bugiarda Perfetta, Brenda Novak (Marzo 2021)

Luke Trussell, capitano dell’aeronautica, viene accusato di stupro da una donna del suo staff, Kalyna. Una notte di sesso c’è stata, ma il capitano è fermamente convinto che il rapporto sia stato consenziente, senza nessuna violenza. Ed invece, emergono foto inquietanti di una Kalyna con un occhio nero e graffi. Cosa sarà successo veramente? Pur di avere tutto per sé l’uomo dei suoi sogni, Kalyna tesse una rete di bugie, inganni, minacce. Un thriller psicologico degno di questo nome, che esplora le passioni umane, i lati oscuri più profondi del nostro essere. Follia, ossessione, passioni, vendette, omicidi. Una bella trama, ben congegnata. La Novak finora non delude!

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Il quaderno dell’amore perduto, Valerie Perrin (Marzo 2021)

La partenza un po’ lenta, tant’è che l’ho preso in mano due volte prima di finirlo. Ed invece, proprio bello, delicato come “Cambiare l’acqua ai fiori”, con un finale che mi ha sorpresa. La storia di Justine, che fa l’aiuto infermiera nella casa di riposo Le Ortensie e “vive” la sua vita attraverso i racconti degli anziani che accudisce, in particolare di Helene, di cui narrerà la storia in un quaderno dalla copertina azzurra. Justine vive con i nonni ed il fratello Jules, che in realtà è un cugino. Entrambi hanno perso i genitori in un terribile incidente stradale e da allora sono stati cresciuti dai nonni e come due fratelli. Alla Storia di Justine si alterna quella della vita di Helene. Due storie parallele che in qualche modo sembrano intrecciarsi. Una scrittura davvero gradevole, delicata, bella la storia, non mancano i colpi di scena soprattutto nella parte finale. Sicuramente lo consiglio!

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Le notti di Salem, Stephen King (Marzo 2021)

Finalmente ritrovo il “Re”, che avevo un po’ perso con le uscite degli ultimi anni! Un protagonista scrittore, Ben Mears, un paesino sperduto, una casa in collina con un precedente di brutale omicidio-suicidio, atmosfera cupa, strane presenze e strane sparizioni. Questo si che è il Re! Credo sia il suo secondo libro, parliamo quindi di un neo scrittore … e tanto di cappello! Bello ed inquietante come i libri vecchi di King; sulle sue capacità narrative non si discute, scorrevole e piacevole da leggere! Fa leva sulle paure primordiali dell’uomo: il buio, l’uomo nero! Consigliatissimo! Ho iniziato a leggere King in adolescenza, ed è bellissimo ritrovare quelle vecchie sensazioni!

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La spinta, Ashley Audrain (Marzo 2021)

«C’è una storia, scritta nei nostri geni, che si tramanda di generazione in generazione. Da madre a figlia, il buono e quel che buono non è. Non possiamo scegliere la nostra eredità. Non possiamo scegliere chi siamo.»

Un libro molto forte. Un libro che mi ha toccata profondamente. Una storia che entra nel profondo e scende negli abissi dell’animo umano. La storia di una donna, Blythe. Il libro inizia con lei che spia la finestra della nuova casa del marito Fox e della figlia Violet. E poi, comincia a raccontare la sua versione della storia. Una storia davvero triste, che ti fa venire i brividi sulla pelle, la storia di una maternità difficile, di una figlia con una madre complicata ed inesistente. Blythe rivive, attraverso il difficile rapporto con la figlia Violet, l’infanzia difficile con la mamma, un’infanzia di vuoti affettivi e tanta solitudine. Ho letto il libro con una tensione emotiva crescente, che mi ha spinta a divorarlo. E’ stato classificato come thriller, ma non lo è per niente. Del thriller ha la suspense e la tensione crescente che ti porta a divorare ogni singola pagina fino alla fine. “La spinta” è un romanzo davvero unico, dove il mondo femminile viene rappresentato con le sue gioie e le sue inquietudini. Il focus è tutto sulla maternità, sull’incanto e sul mistero della stessa. Un’indagine accurata sulle ansie e le pressioni a cui le famiglie sono sottoposte con l’arrivo di un bambino. Intenso, coinvolgente, con un crescente di tensione palpabile ad ogni pagina. Un libro d’esordio veramente incredibile e bello. Consigliatissimo!

“Le madri si ritrovano col cuore infranto mille volte nella vita.”

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Questione di costanza, Alessia Gazzola (Marzo 2021)

Dopo la Spinta, ho scelto qualcosa di leggero da leggere ed Alessia Gazzola è perfetta. Ho apprezzato tanto Alice Allevi, della serie dell’Allieva e ora conosco il personaggio di Costanza Macallè, una eroina dei nostri giorni con tutti i problemi delle donne e delle mamme, single. Costanza ha una bellissima bambina Flora, nata dopo “un incidente” durante una vacanza a Malta. Ma il padre ancora non lo sa e lo saprà proprio in questo libro. Si trasferisce da Messina a Verona presso la sorella, dove ha ottenuto un posto (seconda in graduatoria) in un istituto di paleopatologia. Lo studio delle malattie antiche su ossa antiche. Non è proprio quello che desiderava fare, Costanza è un medico, ma ha bisogno di lavorare e accetta l’incarico, in attesa di trovare il lavoro dei suoi sogni. Diciamo che il colpo di fulmine con Costanza non è nato, così come è avvenuto per Alice. Ma il libro è scorrevole, piacevole. Un po’ pesante la parte relativa a Federico II e alla storia della sua progenie, che si alterna alla vita di Costanza. Pare ci siano altri due libri, ma per il momento mi fermo qui. Era curiosa; curiosità soddisfatta ma non mi ha preso così tanto da continuare a leggere.

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Il bambino, Sebastian Fitzek (Marzo 2021)

Dopo anni riprendo in mano un libro di questo autore che ho tanto amato con il “Ladro di anime”. Le parole della Repubblica: “Un giallo che non abusa del sangue, ma dove la violenza psicologica si rivela ancora più brutale e profonda.”

Robert Stern è un avvocato di successo, con un momento tristissimo alle spalle, la perdita del figlio Felix a due giorni dalla nascita, che dopo anni continua a dargli il tormento. Quando acconsente di andare ad un incontro con l’infermiera Carina, una sua ex, senza saperlo, ma questo incontro gli sconvolgerà l’esistenza e gli farà riaccendere la speranza.

Un bel libro, psychothriller che ti tiene attaccata alle pagine fino alla fine. Mi piace il suo genere, mi piace il modo in cui scrive, capitoli brevi ma sempre molto avvincenti. Sicuramente meno bello del Ladro di anime che mi appassionò tantissimo, ma assolutamente da consigliare agli amanti del genere. Una pecca sulla traduzione, veramente fatta male ed è raro che mi capiti una cosa del genere.

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Basta un caffè per essere felici, Toshikazu Kawaguchi (Marzo 2021)

“L’importante è bere il caffè finché è caldo”.

Una delle regole fondamentali di questa caffetteria giapponese, dove è possibile far ritorno in un preciso momento del passato, a patto che la persona che si vuole incontrare sia stata nella caffetteria. Rispettando queste ed altre poche regole, ci si ritrova nel passato, con la possibilità di rivedere una persona morta, una persona amata, ma senza la possibilità di cambiare nulla. Sono 4 piccoli racconti di persone che tornano nel passato e che servono a ricucire un rapporto, a rivedere la nonna morta da tempo, a riprendere un rapporto interrotto improvvisamente.

Un’atmosfera semplicemente magica. Una scrittura dolce, delicata che ti accompagna nel passato assieme ai protagonisti. Non ho letto il primo libro dell’autore, l’ho scoperto dopo che si trattava del secondo, ma non ho fatto assolutamente fatica. Lo consiglio a chi ha voglia per un attimo di lasciare da parte la realtà e immergersi in un sogno.

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Noah, Sebastian Fitzek (Aprile 2021)

Sicuramente non in stile Fitzek. Un thriller che parte bene, ma poi si arena man mano. Troppa confusione, troppi personaggi; ho fatto un po’ fatica a finirlo, strano per i suoi libri che apprezzo molto. La storia mi ha colpita, perché si parla di pandemia, che porterà alla morte di moltissime persone. Diciamo, purtroppo di attualità; quello che si suppone è davvero agghiacciante. Protagonista è Noah, un senzatetto, che ha perso la memoria, non sa come si chiama, da dove viene, chi è, che viene salvato da un altro senzatetto Oscar. Noah decide di cercare di capire il suo passato, e questo porterà a galla una serie di orrori e situazioni di pericolo continue.

Decisamente il libro non mi ha convinto. Si legge rapidamente, da buon thriller, ma mi pare che la storia non si regga.

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Soli e perduti, Eshkol Nevo (Aprile 2021)

Una storia sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza. Geremia Mendelshtorm, ebreo, vive in America, ma ad un certo punto della sua vita, dopo la morte dell’amata moglie non si sente di appartenere al popolo americano. Decide, quindi, di finanziare la costruzione di un mikveh, un bagno rituale, nella città dei Giusti dedicandolo alla moglie. Il mikveh si scoprirà essere miracoloso, ma per scopi non propriamente puri come vuole la tradizione, ma risvegliando passioni erotiche a tutti quelli che vi si immergono.

Sto leggendo tutti i libri di questo autore, questo è quello che sicuramente mi ha preso meno. Tanti personaggi accomunati dal sentirsi “soli e perduti” per un motivo o per un altro. La storia di Geremia fa da sfondo alle storie degli altri personaggi. Non mi ha entusiasmato particolarmente, anche se apprezzo sempre tanto la sua scrittura emotiva e malinconica.

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A Dio spiacendo, Shalom Auslander (Aprile 2021)

In genere, non leggo racconti, preferisco più romanzi più lunghi. Ho letto questa raccolta di racconti, perché mi ispira l’autore, di cui avevo già letto qualcosa in precedenza.

I racconti hanno per protagonisti sia uomini che animali, che in qualche modo hanno a che fare con Dio. Racconti dissacranti, bizzarri, surreali, ma che mettono ben in evidenza il rapporto tra Dio e l’uomo, e in generale il rapporto tra l’uomo, la religione e i suoi dogmi. Con un’ironia molto spesso irriverente, Auslander cerca di “combattere” l’ossessione del precetto e dei dogmi dettati dalla religione ebraica. Carino, come tutti i suoi libri. Alcuni racconti li ho trovati noiosi, altri divertenti, ma si fa leggere in poco tempo. Sicuramente, non il suo libro più bello. Interessante il concetto di base, di sparare a destra e a manca sulla religione, Dio lo troviamo una volta come pollo, poi come cane. Il mio giudizio è discreto su questo libro; qualche momento divertente da passare in compagnia da un libro, ma non lo regalerei né consiglierei.

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Il coraggio della paura, Clelia Armano (Aprile 2021)

E’ con molto piacere che parlo di questo racconto breve, scritto dalla mamma di una mia grande amica, che ha riscoperto con la pensione, il piacere della scrittura, coltivato precedentemente.

Un romanzo breve, di formazione, che si legge in pochissimo, che lascia un messaggio importante: non ci sono limiti (a qualunque età) per mettersi in gioco, re inventarsi, nonostante le difficoltà che la vita ti pone. O, perché no, anche le “fortune” inattese che ti stravolgono la vita!

Corrado è un uomo con bassa autostima; un uomo che non sa dire di no e che vive nel timore di sbagliare i compiti che gli vengono affidati. Ma piano piano, con determinazione, una nuova consapevolezza (l’accettazione della paura come parte del suo essere e un nuovo modo di porsi di fronte alla vita) ed un pizzico di fortuna (che non guasta mai) riuscirà a capovolgere la sua vita, cambiare lavoro, impegnarsi nel sociale ed innamorarsi.

“Finché hai gambe che camminano e occhi che vedono, tu puoi arrivare dove vuoi” (Clelia Armano)

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La presenza oscura, Wulf Dorn (Aprile 2021)

Nikka 16 anni si sveglia dal coma, dopo essere morta per 21 minuti, non ricorda nulla, vaghe immagini della notte trascorsa in discoteca durante la festa di Halloween assieme alla sua amica Zoe, che sembra svanita nel nulla. Nikka ha provato l’esperienza della morte, confermando che c’è qualcosa dopo la morte. Riprese le forze, aiutata da Sasha, il suo salvatore la sera della festa, si metterà alla ricerca della sua migliore amica, svelando segreti di cui era sempre stata all’oscuro.

Siamo molto lontani dal Dorn di “La psichiatra” e “Phobia”. Sembra quasi un libro per ragazzi. Per essere, inoltre, un thriller poca suspense, pochi colpi di scena. Si fa leggere, scrive sempre molto bene, ma non mi ha per niente entusiasmato, anzi. Anche la storia d’amore dei due protagonisti, scontata sin dall’inizio. Bocciato!

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Sei la mia vita, Ferzan Ozpetek (Aprile 2021)

Pura poesia!

Una dichiarazione d’amore che Ozpeteck fa al suo compagno, durante un viaggio in macchina. La destinazione la sapremo solo alla fine. Intanto, tra passato e presente, scorrono racconti, episodi di vita, personaggi stravaganti nella Roma degli anni 70 e 80. Un libro fatto di immagini, luoghi e parole. La vita del regista descritta in maniera intensa, dolce e profonda, con una scelta finale sinonimo di un amore indiscutibile. Ben scritto, intenso e vero! Denso di emozioni, commovente, coinvolgente! Consigliatissimo!

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La paziente silenziosa, Alex Michaelides (Aprile 2021)

Caso editoriale 2019.

Un thriller psicologico con un epilogo che mi ha lasciata senza parole. Semplicemente, bellissimo. Sarà che i thriller psicologici mi piacciono molto e l’ambientazione in un ospedale psichiatrico anche, direi perfetto!

La storia di Alicia, una pittrice di successo, della vita apparentemente perfetta: artista di successo, sposata ad un fotografo di moda, Gabriel, abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi una sera, il marito torna a casa dal lavoro e Alicia gli spara cinque volte in faccia. Da allora non parla più. Rinchiusa in una clinica psichiatrica, non ha più proferito parola. Il giovane psicologo Theo, narratore della storia, è convinto di poterla aiutare, per farla uscire dal suo ostinato mutismo.

Un esordio narrativo che mi ha spiazzata. Un colpo di scena finale del tutto imprevisto. Geniale direi! Spero ci sarà presto una versione cinematografica! La trama, ben costruita, si presta molto.
Storia intrigante, trama che affascina e coinvolge, suspense garantita, stile seducente della scrittura, c’è tutto per essere veramente un gran bel thriller.

“Le emozioni inespresse non muoiono mai. Sono sepolte vive e destinate a riemergere in un secondo momento, in modi sgradevoli”

Sigmund Freud

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L’ultima intervista, Eshkol Nevo (Aprile 2021)

Con l’occasione di un’intervista all’autore da parte di un sito web, Nevo si mette a nudo rispondendo a una serie di domande sui suoi libri, sulla sua vita. Realtà e finzione si amalgamano sapientemente in questo libro che diventa un vero e proprio “romanzo” e non un’intervista. Molto spesso l’autore alle domande poste, non risponde mai direttamente, ma citando aneddoti, episodi di vita, persone e raccontandoci, spesso con una vena ironica, le vicende della sua vita. Spesso mi è capitato di dover andare a rileggere la domanda! Le risposte non risparmiano nulla: amore, passioni, amicizia, tradimenti, politica (poca), e la scrittura, sempre protagonista. Sicuramente originale, non il suo miglior libro, ma si fa leggere.

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Alla fine del silenzio, Charlotte Link (Aprile 2021)

Se c’è una capacità di questa autrice tedesca è quella di creare degli intrecci e delle trame talmente profonde ed avvincenti, che i suoi libri non ti stancano mai. Ho trovato molto bello anche questo. 3 coppie di amici si ritrovano nel Nord dell’Inghilterra, nella casa di proprietà di una delle donne, per fare le vacanze tutti assieme. Leon, Tim ed Alexander sono amici dai tempo del liceo, legati tantissimo, almeno in apparenza. Patricia, Evelin, Jessica le tre donne. La psicologia di tutti questi personaggi è ben descritta. Troviamo:

  • Ricarda, adolescente ribelle che non accetta la separazione dei genitori e la seconda moglie del padre
  • Evelin, una donna, fortemente depressa, dipendente dal marito e dal cibo
  • Patricia, Jessica, donne forti, risolute e indipendenti
  • Alexander, uomo molto debole, incapace di gestire situazioni complicate in famiglia e con gli amici
  • Patricia, una donna avida di potere, perfezionista, incapace di accettare il fallimento di un matrimonio, che fa di tutto per far apparire ciò che in realtà non è, dando peso estremo all’apparenza più che alla sostanza
  • Phillip, un uomo ossessionato dalla voglia di conquistare un posto in una famiglia, che scopre di avere solo in età adulta
  • Geraldine, completamente dipendente e ossessionata da un uomo che le ha detto chiaramente di non amarla
  • Tim una psicoterapeuta, abituato a studiare gli altri e “assetato” di potere di controllo sulle persone deboli

Un intrigo di personalità complicate, con tanti segreti alle spalle. La Link ci mostra la spietatezza dell’animo umano in tutte le sue sfaccettature. Ma la sua bravura, secondo me, sta nel delineare i profili psicologici dei personaggi. Un giallo a tutti gli effetti, un efferato omicidio plurimo che si consuma nella casa, la caccia all’assassino. Bello, mi ha tenuta attaccata alle pagine e questa cosa mi piace sempre in un libro, che magari in questo momento serve anche a distrarmi da altri pensieri. Assolutamente consigliato!

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Tutto chiede salvezza, Daniele Mencarelli (Aprile 2021)

Ho letto questo libro, dietro consiglio di una comunità di amanti di libri su facebook. Un viaggio introspettivo di un’anima tormentata, un ragazzo che non trova pace, quella dello scrittore e protagonista Daniele Mencarelli; all’età di 20 anni dopo uno scatto di rabbia viene trasferito in un ospedale psichiatrico, per un TSO trattamento sanitario obbligatorio, di una settimana. “Tutto chiede salvezza” è amicizia, dolore, sofferenza, nostalgia. Mencarelli si mette completamente a nudo e dà voce ai suoi pensieri durante i 7 giorni. Molto bella e commovente l’amicizia che si crea tra le cinque persone che condividono la stanza. Tante le riflessioni, gli spunti e le domande su un tema molto delicato come quello del “disagio mentale”. Scritto in modo fluido, senza tanti fronzoli, si fa leggere, ve lo consiglio.

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La nostra furiosa amicizia, Rufi Thorpe (Aprile – Maggio 2021)

Il libro mi è piaciuto molto. Michael è la voce narrante. Con un’infanzia difficile e violenta alle spalle, la scoperta di essere omosessuale da bambino. Bunny è la prima luce nel mondo difficile di Michael , quella che diventerà la sua migliore amica. Un evento doloroso e molto triste contribuirà ad unirli sempre di più. Entrambi sono persone eccessive, fuori dagli schemi, due voci fuori dal coro. Ma che cercano in ogni modo di restare sempre fedeli a se stessi, e questo a volte crea dolore, sofferenza, confusione e delusione. Una storia bellissima e tormentata. Una storia di amicizia. La forte amicizia di due persone tormentate che hanno in comune il costante bisogno di sentirsi accettati dagli altri; ma non è facile per nessuno dei due. Una storia di forza, di legami che nascondono un sentimento molto profondo.

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La ragazza A, Abigail Dean (Maggio 2021)

L’autrice ci conduce, pian piano, nella casa degli orrori. Padre e Madre, due figure assurde che conosceremo con lo scorrere delle pagine. 7 figli: la ragazza A, Lex la protagonista che racconta la sua vita. Delilah, Evie, Gabriel, Ethan, Daniel e Noah. Costretti all’isolamento, con le finestre coperte da cartoni, senza più la cognizione del tempo, denutriti, sporchi, incatenati, bambini a cui viene privata un’infanzia nella maniera più cruda possibile. I ricordi vengono alla luce lentamente, alternando passato e presente di continuo. I capitoli si susseguono facendoci conoscere tutti i protagonisti, i loro legami malati. Lex, la ragazza A, che è riuscita a fuggire è colei che cerca di “rinascere”, di recuperare con molta fatica una vita. Dopo la sua fuga, i fratelli affidati a psicologi, cure mediche, vengono affidati ognuno a famiglie diverse dove tenteranno di recuperare, di riprendersi la vita a loro negata.

Un romanzo sulla impossibilità di lasciarsi alle spalle un passato difficile, che scuote le coscienze, e che ci insegna la resistenza che nasce dal bisogno di resistere, di vivere, nonostante tutto.

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Il tormento del diavolo, Mark Edwards (Maggio 2021)

Protagonista di questo thriller psicologico è Sophie, mamma e moglie, dopo quattro anni di inattività per badare alla piccola figlia, torna finalmente a lavorare, coronando il sogno di una vita, entrare nella prestigiosa casa editrice Jackdaw. Dopo i primi giorni sereni, cominciano i guai. Passato e presente si intrecciano continuamente. Una Sophie giovane ai tempi dell’università assieme ai suoi amici, Jasmine e Liam, e una Sophie adulta con un nuovo lavoro, un marito e una figlia. Ma come può il passato influenzare il presente di Sophie? Bella l’ambientazione in una casa editrice. Scorrevole, suspense e tensione crescente. Si fa leggere, trama accattivante, anche se ho trovato il finale un po’ forzato. Non potrei dargli il max dei voti (qualora votassi i libri che leggo), ma una piacevole lettura.

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Una donna normale, Roberto Costantini (Maggio 2021)

Una piacevole scoperta di un nuovo autore, e italiano anche!

Aba è Ice, Ice è Aba.

Donna, figlia, moglie, madre e agente dei servizi segreti italiani. Due vite parallele, che non si incontrano mai. La sua famiglia la crede una semplice impiegata al ministero, che lavora tanto. Ma Ice ha un compito non facile, gestire gli infiltrati nelle moschee. In questo libro, dovrà sventare un attacco terroristico in territorio italiano, supportata da un’abile squadra e dal professor Jhonny Jazir, JJ. Uomo senza scrupoli, avido che la trascinerà in un mondo oscuro, mettendo in discussione tutti i valori in cui Aba/Ice ha sempre creduto. Tra missioni e viaggi all’estero sempre più frequenti, la gestione non semplice di due adolescenti, un marito, con poca personalità, a parer mio alle prese con la scrittura di un libro che la protagonista cerca di sostenere con ogni mezzo. La vita di Ice/Aba scorre veloce, senza attimi di pausa, barcamenandosi a fatica tra due mondi. La domanda è: possono coesistere Aba ed Ice? Scrittura gradevole, mi sono molto piaciuti i pensieri di Aba/Ice che accompagnano le scene descritte. Bella la descrizione dei personaggi, in particolare dei protagonisti, Aba e JJ. Argomenti attualissimi con il giusto mix di suspense, tensione crescente ed una trama molto avvincente.

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Per tutto il resto dei miei sbagli, Camilla Boniardi (Maggio 2021)

Finito in un weekend e non è un thriller. Romanzo d’esordio di una influencer, che su instagram è conosciuta come Camihwake (lo scopro ora). Un racconto ispirato alla sua vita, ma non possiamo parlare di autobiografia. Una scrittura che parla alle ragazze, di momenti della vita che tutte noi forse prima o poi abbiamo vissuto: il sentirsi insicure, inadeguate, immerse nell’incertezza, mai all’altezza delle aspettative (degli altri). Marta, la protagonista, vive perennemente queste sensazioni, anche per le scelte più banali della vita. E l’amore non sfugge a questa condizione di inadeguatezza; Marta cerca sempre di piacere agli altri, di essere apprezzata, a costo di non essere più se stessa ma di adeguarsi e trasformarsi pur di essere amata e accettata. Il libro è il cammino verso la consapevolezza di poter essere se stessa senza compromessi. Difficile non empatizzare con i protagonisti ed i loro sentimenti. La scrittura è molto precisa, ricercata quasi forzata direi, ma è stata sin dall’inizio una piacevole lettura.

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Una famiglia quasi perfetta, Jane Shemilt (Maggio 2021)

“Ai primi posti delle classifiche in tutto il mondo”.

Genere: Thriller. Mah… per me un thriller è un libro che finisco in un nano secondo, perché voglio sapere, perché la scrittrice crea suspense, attese e con un finale a sorpresa! Ecco, in questo libro non ho trovato tutto questo. Ho trovato il dolore di una mamma, quando la figlia Naomi scompare nel nulla. Più che un thriller mi sembra un dramma familiare, una madre che non si arrende fino a scoprire cosa è successo alla figlia. La scrittura è piacevole, sono arrivata alla fine, ma con fatica. Ben scritto, senza dubbio, ma manca quel quid per un thriller degno di essere chiamato con questo nome. L’ho preso perché ovunque era citato come libro ai primi posti delle classifiche e non potevo perdermelo, ma non ha confermato le aspettative.

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Tu sei il male, Roberto Costantini – Vol. I (Maggio 2021)

Quando “incontro” un autore che al primo libro letto fa breccia nel mio cuore, poi proseguo nella lettura di altri libri. Così è stato per Costantini.

“Tu sei il male” il primo libro di una trilogia. Racconta le vicende del commissario Michele Balestreri legate ad una serie di omicidi lunghe oltre 20 anni. Esprime il suo meglio nella parte iniziale e in quella finale. La parte centrale decisamente molto più lenta. Una fatica allucinante per i tanti personaggi, gli incastri, ci si perde di continuo! Quasi 600 pagine! Il protagonista Michele Balistreri affascina per il suo animo tormentato, fuori dalle righe, un po’ antieroe. Legato a tormenti del passato, che però nel libro non vengono fuori. Devo dire che ho fatto fatica a stargli dietro, molto complessa la trama, a tratti contorta. Questo libro è il primo di una trilogia come dicevo, ma ora sono in dubbio se procedere o meno.

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La mia prediletta, Romy Hausmann (Giugno 2021)

Un altro bel libro, di un’autrice tedesca. Mozzafiato ed emozionante, che ho letto in un paio di giorni! Scritto molto bene, mai noioso e con una suspense crescente che ti tiene attaccata alle pagine!

Una donna travolta da un auto arriva in ospedale. Senza borsa, senza documenti. Con lei Hannah, una bambina di 13 anni, con evidenti problemi e traumi, che dice che la mamma, finita sotto una macchina, si chiama Lena. La bambina sostiene di vivere in una capanna nel bosco, e che nessuno deve saper niente di loro.

“Il primo giorno perdo il senso del tempo, la mia dignità e un molare. In compenso, guadagno due figlie e un gatto”, così comincia questo thriller psicologico che ci porta nei meandri di una mente malata, nella disperazione di una famiglia che cerca Lena, una figlia scomparsa da anni e in un’indagine dal finale sconcertante (avrei scritto un finale diverso!). A me è piaciuto molto, anche se mi sono angosciata abbastanza durante la lettura, soprattutto quando a parlare è Hannah, la piccola che ha vissuto in un mondo non reale, che ha imparato a memoria definizioni di un dizionario ed è di un’intelligenza al di sopra della norma. Consigliato per gli appassionati del genere.

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Ex moglie, Tess Stimson (Giugno 2021)

Lui, lei l’altra. Un clichè dai tempi dei tempi (e i figli non risparmiati). Andrew affascinante presentatore televisivo, Louise l’ex moglie, Caz la nuova moglie.

Tutto parte dalla morte di lui. Non spoilero nulla. Louise e Caz vengono trovate entrambe con le mani sporche di sangue. Entrambe lo amano (ovvio), entrambe si odiano (chiaro). La narrazione si divide tra il punto di vista delle due donne, le cui voci sono alternate agli interrogatori alle persone a loro care su questo terribile omicidio. L’alternanza delle due voci ci fa entrare nella mente di ognuna, ci racconta episodi visti attraverso gli occhi della moglie e dell’ex moglie. Chi dice la verità? Chi mente? La suspense cresce, la tensione aumenta sempre di più, e tu vuoi capire, vuoi sapere!

Chi è la stronza? Louise? No Caz. No aspetta … Louise, mmmh no. E così sono andata avanti fino alla fine, divorandolo.

Si fa leggere, è veloce, intrigante, di certo non una lettura impegnativa, tutt’altro, un libro da leggere in spiaggia, ma da cui farete fatica a staccarvi.

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Il segreto del rifugio, Mark Edwards (Giugno 2021)

Letto tutto d’un fiato e con il cuore in gola. Finora Mark Edwards non mi ha mai deluso. Julia, dopo la perdita del marito e la scomparsa della figlia Lily, apre “Il rifugio degli scrittori” nel Galles. Un posto, dove immersi nella natura, nei boschi, gli scrittori possono ritrovare l’ispirazione perduta. Lucas è uno degli scrittori, dopo aver scritto un romanzo horror di successo, deve ritrovare l’ispirazione e la concentrazione per scrivere un nuovo libro. Il rifugio si trova nella sua città natale, dove ha vissuto i primi anni di vita, prima di trasferirsi. Le distrazioni, però, sono davvero tante, tra gli altri scrittori della casa, più o meno simpatici, strane apparizioni, rumori, la sofferenza mal celata della proprietaria che è convinta che la piccola Lily, di cui non si è mai ritrovato il corpo, sia ancora viva. Lucas, per caso, scopre la tragedia che ha coinvolto Julia, decide di aiutarla a capire cosa è successo. Presente e passato si intrecciano, leggende popolari e miti fanno da sfondo a questo thriller ben scritto, dalla trama molto articolata e con un finale non scontato. Consigliatissimo!

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Tutto questo ti darò, Dolores Redondo (Giugno 2021)

Vincitore del premio Bancarella 2018. Scopro solo ora che la Trilogia di Baztan, tre film bellissimi, sono tratti dai suoi romanzi.

Ambientazione in Galizia tra splendidi panorami e vigneti. I personaggi hanno una forte personalità, una forte caratterizzazione, alcuni di loro già mi mancano. La storia è molto avvincente. Protagonista è Manuel, uno scrittore di successo, a cui viene comunicata la morte del marito Alvaro in un incidente stradale, a km di distanza dal luogo dove avrebbe dovuto trovarsi. Manuel, sconvolto dalla notizia, parte alla volta della Galizia alla ricerca di risposte e si troverà invischiato in un mondo di bugie, segreti, omissioni che ruota attorno alla nobile famiglia del marito, di cui Manuel era totalmente all’oscuro.

Aiutato dal tenente Nogueira e dall’amico di infanzia di Alvaro, Padre Lucas, in un crescendo narrativo notevole, Manuel indagherà sulla morte del marito portando alla luce segreti inconfessabili. Sicuramente la trama non è nuova (la scoperta alla morte del marito che conduceva una vita parallela), ma lo stile, la scrittura fluida e piacevole, la tensione crescente, o sentimenti, i personaggi ben tratteggiati, ne fanno veramente un bel libro! Consigliatissimo!

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Le gazze, Mark Edwards (Giugno 2021)

La storia di una coppia, che acquista la casa dei sogni, ma una volta preso possesso della casa, cominciano ad accadere strane cose, ratti sullo zerbino, lettere minatorie per i rumori …

Ciò scatena una guerra psicologica con i vicini “dell’appartamento con giardino” che porterà a conseguenze gravi.

Rispetto ai libri letti di Edwards, questo non mi è piaciuto per niente. La trama non è per niente originale, per essere un thriller è tutto già rivelato sin dall’inizio, bisogna solo capire come va a finire. Sinceramente, è stata una vera delusione. Unica cosa, si ispira a fatti realmente accaduti all’autore, mi auguro per lui non in questa maniera così paradossale, paranoica ed assurda.

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Patria, Fernando Aramburu (Giugno – Luglio 2021)

Un bellissimo libro. Argomento spinoso, raccontato con maestria. Siamo in Spagna, nei paesi baschi, il racconto di due famiglie alle prese con una delle pagine più tristi della storia spagnola, l’ETA, la lotta rivoluzionaria, il terrorismo. Una storia incentrata sulla lotta, sull’importanza della famiglia, sulla perdita, sulla rinascita, sul perdono. Con più di 600 pagine ti appassiona, ti cattura. Meravigliosamente descritti tutti i personaggi, alcuni li ami, altri li odi, altri ancora li rispetti.

Ognuno con il proprio passato, i propri dolori e le proprie ragioni. Scritto magistralmente, tra presente e continui flashback, capitoli brevi ma ricchi; uno stile molto originale, i periodi troncati alle preposizioni; ma grande efficacia nel trasmettere le emozioni. Consigliatissimo!

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Un bacio dietro al ginocchio, Carmen Totaro (Luglio 2021)

L’eterno conflitto generazionale madre figlia. Il libro parte con una cena sulla Darsena di Milano per il compleanno della figlia. E poi l’episodio che dà vita al romanzo: una fuga di gas, un bagno caldo e la figlia che esce per non tornare. Il rapporto tra madre e figlia emerge, sin da subito, complicato. Si confrontano poco, chiacchierano di cose frivole, ma quando si toccano argomenti importanti, l’atmosfera cambia, Elisa si irrigidisce e diventa aggressiva. Uno stile semplice, senza tanti fronzoli, tanti dialoghi e domande, spesso senza risposte. “Un duello di parole non dette”.

Ci si aspetta un incontro risolutrice, una chiacchierata liberatoria, ma qualcosa resta in sospeso alla fine del libro. Libro, libero dagli schemi, che lascia più di qualche dubbio sul finale. A voi l’ardua sentenza …

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La ragazza scomparsa, Brenda Novak (Luglio 2021)

Un thriller che si fa leggere, ma non un libro “cambiavita”, anzi niente di che, ed anche abbastanza surreale. Samantha, una ragazza di 13 anni viene rapita. Uno psicopatico aiutato dalla moglie. Una madre disperata che cerca la figlia e l’investigatore affascinante che l’aiuta nelle ricerche. Questi i personaggi principali. Molte le tematiche affrontate: la depravazione umana, la follia, l’asservimento, la capacità di rialzarsi dopo un evento tragico, la violenza. Ogni personaggio simboleggia una tematica. A parte questo, direi che la Novak ha dato il meglio nella serie Alaska, che mi è piaciuta tantissimo, questo lo lascerei un po’ ai margini. Sarà che un thriller dove non si deve scoprire chi è il colpevole, che è chiaro sin da subito, non mi appassiona. Anzi la rivelazione del colpevole ha rovinato suspense e tensione che solitamente ruotano intorno ad un buon thriller.

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La sorella perduta, Lucinda Riley (Luglio 2021)

Un buon libro per l’estate, leggero e piacevole. Continua la saga delle sette sorelle, alla ricerca di Merope, l’ultima sorella. Le storie delle sette sorelle ci portano a girare il mondo, dal Brasile alla Norvegia, alla Spagna, alla Nuova Zelanda con un’infinità di personaggi. La storia del settimo libro è abbastanza articolata, con salti spazio temporali frequenti, del resto tutti i suoi libri sono così strutturati. Nella storia tanti i personaggi con le loro vicende personali, tragedie, dolori e sentimenti, incentrati principalmente in un doloroso periodo storico di conflitti tra l’Inghilterra protestante e la cattolica Irlanda, patria dell’autrice che è volata in cielo troppo presto. Pensavo di giungere alla fine, che la saga si concludesse con il settimo e invece l’anno prossimo il libro su Pa Salt che spero chiarirà una serie di misteri che avvolgono questa affascinante famiglia e soprattutto la misteriosa figura del padre delle sette sorelle. Scorrevole, si fa leggere come se fosse un thriller. Vuoi sapere a tutti i costi come va a finire.

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Io ti troverò, Shane Stevens (Agosto 2021)

A 10 anni Thomas Bishop viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico dopo aver ucciso la madre, che lo maltrattava. Quindi anni dopo, evade dall’istituto iniziando una fuga tra Los Angeles, New York, las Vegas, Chicago, uccidendo donne in modo barbaro e atroce.

Un ritratto della follia. Un sanguinario serial killer, di bell’aspetto e dal bel sorriso, che semina terrore sul suolo americano, senza pietà. La polizia di tutti gli stati coinvolti, uno psichiatra, uno studioso criminologo, lo sceriffo, il politico, tutti alla ricerca del mostro, chi per tornaconto personale, chi per dovere.

La pena di morte, gli abusi sulle donne, le violenze fisiche e psicologiche su bambini, i delicati argomenti di fondo. 800 pagine che lasciano il lettore frastornato di fronte alla lucidità di Bishop nel portare avanti il suo folle piano, con una suspense crescente fino alla fine. Sicuramente 800 pagine sono troppe, qualche taglio l’avrei fatto, ma si legge “con avidità”.

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I cieli di Philadelphia, Liz Moore (Agosto 2021)

Una storia di omicidi, droga, prostituzione che si alterna con le vicende umane dei protagonisti. Michaela è un’agente di polizia, tra mille difficoltà si prende cura del figlio Thomas. Lavora nel quartiere di Kensington, il quartiere di Philadelphia dove è cresciuta e dove si prostituisce la sorella Kacey. Quando Kacey sparisce e iniziano brutali omicidi di donne, Michaela teme per la sorella ed inizia a cercarla assieme ad un suo ex partner. Una detective-story ed una saga familiare. Uno spaccato della vita americana dei bassifondi. Nonostante non possa essere considerato un thriller, più un poliziesco, non mancano i colpi di scena. Ma è anche un libro che fa tanto riflettere. Un libro “che funziona” per diversi aspetti: la trama, l’introspezione della protagonista, l’ambientazione e sicuramente lo stile. Consigliatissimo!

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Il matrimonio delle bugie, Kimberly Belle (Agosto 2021)

Una piacevole lettura estiva. Un po’ surreale, ma si lascia leggere. Iris e Will sono il ritratto dell’amore! Una coppia felice che programma il proprio futuro. Fino a quando un aereo diretto precipita e Will sembra inspiegabilmente tra le vittime. Infatti, il suo aereo era diretto ad Orlando per una conferenza e non a Seattle. Quante bugie ha raccontato Will alla moglie? Tante!

Cosa fareste se “la vostra persona preferita” vi avesse mentito? Fino a che punto conoscete chi vi sta accanto? Ecco i dilemmi di tutto il libro. La trama non è originale, parte un po’ lento, poi il ritmo si alza fino alla fine. Sicuramente hai voglia di capire cosa è successo, sin dalle prime pagine. Non un capolavoro, ma la trama carina e accattivante ti porta velocemente alla fine.

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Tre, Valerie Perrin (Agosto 2021)

Semplicemente stupendo.

L’ho amato di più rispetto agli altri due suoi, che pure mi son piaciuti. Un’autrice che riesce a rendere storie quasi banali, tremendamente avvincenti, con finali mai scontati. Si rimane incollati alle pagine che si susseguono, con salti temporali costanti, raccontando la bellissima e profonda amicizia di tre ragazzi.

Nina, Etienne e Adrien sono entrati nel mio cuore. La loro storia, dall’infanzia all’età adulta, ci ricorda l’importanza dell’amicizia, di questo sentimento profondo ed unico. Il cerchio della vita che comprende le loro esistenze, vite comuni con momenti belli, altri difficili, altri dolorosi. Tre è la storia di Etienne, il più ricco dei tre, affascinante e con la sicurezza di sapere di esserlo; Tre è la storia di Adrien, che vive una vita difficile, senza un padre, insicuro e che trova conforto nello studio; Tre è la storia di Nina, è bella, radiosa, estroversa, abbandonata dalla madre, vive con il nonno ed ha una spiccata vena artistica. Etienne a sinistra, Nina al centro, Adrien a destra, mano nella mano. Il libro mi ha catturato, mi ha lasciato con il fiato sospeso fino alla fine. Coinvolgente, emozionante, delicato (come tutti i suoi libri). La Perrin è davvero brava, sensibile, appassionata; scrive con “delicatezza”, emoziona, avvince. Uno dei libri più belli letti quest’anno.

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Il vino della solitudine, Irene Nemirovsky (Agosto 2021)

La splendida Nemirovsky.

“Sono sola, ma la mia solitudine è aspra e inebriante”, così definisce la propria vita la piccola Helene. Una solitudine vissuta sin dall’infanzia, a causa di una madre totalmente indifferente e di un padre assente che insegue il dio denaro. L’infanzia di Helene, portata da un posto all’altro, trascurata, trascorre così con accanto un’unica figura amorevole, la governante Rose, l’unico faro nella sua triste vita. Ma “Il vino della solitudine” è ciò che ha reso Helene forte ed orgogliosa. La solitudine l’ha temprata, fino a portarla ad escogitare la sua vendetta personale, nei confronti della madre frivola, assente e anaffettiva. Il romanzo più autobiografico dell’autrice, che porta il lettore a riflettere su come l’infanzia vissuta può determinare la persona che si diventa.

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Da dove la vita è perfetta, Silvia Avallone (Agosto 2021)

Intenso, duro, crudele, triste. Letto con gli occhi lucidi.

Storie che si intrecciano, che hanno tutte qualcosa di drammatico, difficile. Così è la vita di Adele, Zeno, Manuel, Dora e Fabio, Jessica, Rosaria.

“La felicità si disse, era una cosa destinata agli altri”

I protagonisti vivono storie che “scarnificano dentro, che ti tolgono qualsiasi leggerezza”.

Ambientato a Bologna, in un quartiere immaginario di periferia; Adele, 17 anni, rimane incinta e non sa cosa fare; Dora e Fabio da anni tentano di avere un figlio, senza successo e con tanta sofferenza per entrambi. Zeno, che accudisce la mamma ammalata, vive attraverso la scrittura “spiando” la vita difficile di Adele. Manuel, il ribelle che spaccia, che compie un gesto verso il padre tossicodipendente che lo marchierà a vita.

L’amore, l’odio, l’amicizia, il forte desiderio di maternità, l’infertilità, l’abbandono, la separazione, la voglia di riscatto, la speranza.

Non vi nascondo che è la seconda volta che prendo in mano questo libro, la prima l’ho mollato dopo poco. Argomenti tosti. L’ho poi ripreso in questi giorni e divorato. Mi ha tanto commossa, emozionata e fatto riflettere.

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Figlia della cenere, Ilaria Tuti (Agosto 2021)

Diverso dai precedenti, decisamente più intimistico.

Ritorna il commissario Teresa Battaglia, “la cui durezza è il suo modo per restare al sicuro, e l’indifferenza è solo dolore”. Sotto la scorza dura, un personaggio profondamente umano, che sta combattendo una lotta che sa persa in partenza: l’Alzhaimer. Tutto il racconto ha come sfondo questa consapevolezza che lascia tristi e impotenti. Un momento di grande fragilità emotiva per il commissario e tosto per le persone che le sono attorno. Passato e presente si alternano intorno alla storia di un serial killer. Ma al di là della trama, degli omicidi, avvincente (complicata, secondo me, la parte dedicata ai mosaici); questa volta la Tuti ha voluto dare maggior risalto al rapporto di Teresa e Massimo Marini, l’ispettore che l’accompagna da sempre nella risoluzione dei casi. Una storia scorrevole, bella che lascia tanto spazio ai sentimenti.

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Dolce è la vendetta Spa, Jonas Jonasson (Agosto 2021)

Titolo autore e copertina era già promettenti!

hai subito un torto? Vuoi vendicarti di qualcuno? IN Svezia c’è La Dolce Vendetta Spa, ti costruisce su misura la vendetta, non sfociando nell’illegalità (più o meno).

Personaggi improbabili in una trama ancora più improbabile, ma esilarante, divertente, surreale, comica. Una storia brillante che si legge con il sorriso sulle labbra e carica di una sana ironia.

Victor è un esperto d’arte, che ha un solo obiettivo, sposare per mero interesse la ricca figlia del proprietario della galleria presso cui lavora. Il suo piano va, però, in crisi quando si presenta alla porta un figlio adolescente che non sapeva di avere, Kevin di origine africane, nato da una notte con una prostituta. Per non rovinarsi la reputazione, Victor decide di organizzare un viaggio in Kenya con Kevin, abbandonandolo nella savana, sperando che i leoni facciano il resto. Ma così non accade; Kevin tornerà in Svezia e con l’aiuto degli improbabili personaggi di cui sopra, si rivolgerà a La Dolce Vendetta Spa per vendicarsi del padre. Seguiranno una serie di eventi rocamboleschi, fantastico il guaritore masai che dall’Africa arriva in Svezia. Consigliatissimo.

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La gemella sbagliata, Ann Morgan (Settembre 2021)

Un “thriller” psicologico inquietante!

Helen ed Ellie sono due gemelle identiche, caratteri molto diversi. Helen è forte e decisa, Ellie la più debole. Helen è il capo, Ellie la spalla. Un giorno Helen propone ad Ellie un gioco: uno scambio di identità. “Sarà divertente” le dice. Dai vestiti, ai comportamenti, i modi di fare, il modo di acconciare i capelli, di parlare, tutto. Si divertono, tutti ci cascano. Ma quando Helen chiede di tornare alla “vita normale”, per la prima volta Ellie dice no. Per la vera Helen diventerà un incubo, nel vero senso della parola. L’intreccio si snoda tra passato e presente, alternando capitoli brevi in un crescendo veramente drammatico. Ben scritto, scorrevole, preciso e ricco di particolari. Ci si addentra nei meandri della mente umana, scavando a fondo, raccontandone i meccanismi più perversi. Un finale “semplice”, ma terribile. Mi aspettavo qualcosa di più, oltre ad avermi lasciato un dubbio. Nel complesso, però, lo consiglio.

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Tre gocce d’acqua, Valentina D’Urbano (Settembre 2021)

Un altro bel romanzo di Valentina D’Urbano!

Consiglio assolutamente. Una storia che cattura, senza essere banale. Una storia struggente, di sentimenti, d’amicizia, d’amore, gelosia, sofferenza, speranza, solitudine, distacco; legami profondi e indissolubili che superano ogni confine, mentale e fisico. Celeste è sorella di Pietro; Pietro è fratello di Nadir. Celeste e Pietro condividono lo stesso papà. Pietro e Nadir la stessa mamma. Di storie di famiglie allargate ce ne sono a bizzeffe, e questa è proprio una di quelle. La complessità dei personaggi li rende estremamente reali, così perfetti nelle loro imperfezioni. Non fai fatica ad empatizzare con ognuno di loro. Ti lasciano dentro qualcosa. Il romanzo si sviluppa tra infanzia, adolescenza ed età adulta, tra scelte giuste e sbagliate, partenze e ritorni. Celeste e la sua malattia, Pietro i suoi ideali e le sue ricerche, Nadir, che “cattura” le emozioni. Una storia che rimane nel cuore, dopo aver letto l’ultima riga.

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Le impazienti, Djaili Amadou Amal (Settembre 2021)

La storia agghiacciante (e molto attuale) di tre donne in Camerun, “istruite” a coltivare la pazienza. Munyal, la pazienza.

“La pazienza cuoce la pietra” un proverbio fulani. Ramla, Hindou e Safira che mal accettano le imposizioni paterne, di darle in moglie rispettivamente a un ricco cinquantenne, ad un cugino ubriaco e drogato e ad un uomo che ha sempre avuto una sola moglie (Safira), la quale perde il suo primato quando il marito decide di sposare la bella e giovane Ramla. La “pazienza” tanto ripetuta, tanto incoraggiata, pare essere l’unico mezzo che aiuterà queste donne a sopportare, sottomersi al marito, ad essere sempre perfette e disponibili, a preparare cibi gustosi e profumati, a renderlo felice, a mantenere le loro menti al riparo da distrazioni, ad essere schiave dei mariti, a non essere colleriche, ad essere modeste, riconoscenti, pazienti, a preservare la loro dignità, a preservare il loro appetito … in un’unica frase: ad annullarsi per il proprio marito, come evidentemente recita il loro credo. La narrazione si sviluppa su tre punti di vista delle tre donne. Se penso che quello che ho letto è quello che accade ancora oggi, nel 2021, è veramente agghiacciante. Ve lo consiglio per conoscere meglio una triste e reale situazione.

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La guardiana delle tartarughe, Elisabetta Masso (Settembre 2021)

John Pen è un agente dello Special Air Service britannico, divorato dal dolore per la perdita della sorella gemella, molla tutto e si rifugia in un piccolo paese del Portogallo, lasciando perdere le sue tracce. Solo il suo migliore amico Alfred sa dove si trova. Ma la sua routine viene sconvolta dall’arrivo di una lettera. La sua ex fidanzata Victoria, paralizzata a seguito di un incidente, e in una struttura riabilitativa a Roma, confessa a John di averlo messo in pericolo e di recarsi il prima possibile a Roma dove in una cassaforte troverà indicazioni e risposte. John quindi decide di lasciare il suo “esilio” per entrare in una vicenda molto complicata che lo porterà tra Roma e Napoli, alla ricerca di risposte. Tra una spy story ed un crime la lettura è piacevole, mai scontata e scorre veloce. Una storia sofisticata ed intricata. Ma… ma… c’è qualcosa che non mi ha convinto, ma non riesco a dire cosa! Se qualcuno dovesse leggerlo, attendo fiduciosa!

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Acquanera, Valentina D’Urbano (Settembre – Ottobre 2021)

Una storia cupa, triste e misteriosa. Un’atmosfera tetra e a volte inquietante. Tre donne, tre generazioni: Elsa, Onda e Fortuna (e Luce l’amica).

Elsa fa sogni premonitori (sempre tragici) e cura malattie con le erbe, Onda vede i morti, ci parla, ci convive. Una narrazione sulla diversità umana, che sfocia nell’emarginazione, nella solitudine. Ambientato a Roccachiara, un piccolo paese di poche anime e “pronto al giudizio”. Il lago, con le sue acque fredde e immobili, evoca solitudine, angoscia, morte. Bella la storia, originale, anche se surreale. Personalmente credo poco al “potere” dei medium, o meglio sono come San Tommaso. La storia di queste donne, allontanate, derise ma chiamate al bisogno, è il simbolo dell’emarginazione in tutti i suoi aspetti, sociale in primis. Quattro figure, seppur complicate, non puoi non amarle. Adoro il modo di scrivere dell’autrice, sempre molto chiaro e diretto. Finora mai delusa dai suoi libri!

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Tua, Claudia Pineiro (Ottobre 2021)

Scrivere un thriller psicologico di poche pagine non è facile. Ma la Pineiro ci riesce egregiamente, è molto brava in questo. Tua non è il suo primo libro di questo genere.

Ines, casalinga disperata, disposta a tutto pur di coprire il marito. Ernesto, imprenditore di successo e marito infedele. Lali, figlia adolescente, totalmente messa da parte e alle prese con i problemi della sua età. Una famiglia borghese normale all’apparenza, ma che nasconde tanti segreti. Tutto ha inizio quando Ines trova nella 24ore del marito, un biglietto con un cuore scritto con un rossetto e firmato “Tua”. In un crescendo di suspense, il libro rivela come persone che sembrano condurre una vita irreprensibile ed onesta, in fondo, messe di fronte alle difficoltà, nascondono una forte propensione alla perversione e crudeltà. Si legge tutto d’un fiato, complici sicuramente le poche pagine. Scritto in modo semplice e chiaro, pochi fronzoli e dritto al dunque! La trama non è scontata ed il finale ancor meno!

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L’ossessione, Wulf Dorn (Ottobre 2021)

Un autore che è una garanzia! Se avete letto “La Psichiatra” non potete perdere questo!

Se si legge la Psichiatra meglio, ma non è necessario, gli accenni al passato in questo libro possono essere più o meno sufficienti per leggerlo. Mark è una psichiatra con due vite, prima e adesso. Prima era uno psichiatra, adesso non può più svolgere la professione. Impazzito dopo la morte della compagna in un tragico incidente, Mark è perseguitato dall’assassino della fidanzata che lo coinvolge in una macabra caccia al tesoro con l’unico obiettivo di chiedere giustizia. Una corsa contro il tempo, che porterà Mark sulle tracce di Ellen Roth, protagonista della psichiatra, e verso il tentativo di scoprire il folle che ce l’ha con lui, con Ellen e perchè. Intenso, misterioso, un libro di incubi, ossessioni, sensi di colpa che annebbiano la mente. Non penso finisca qui, con un finale decisamente aperto! Merita, lo consiglio vivamente!

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L’estate che sciolse ogni cosa, Tiffany McDaniel (Ottobre 2021)

Ho preso in mano questo libro due o tre volte, per poi mollarlo; non mi prendeva. Ci ho riprovato ancora e non me ne sono pentita.

Un bel romanzo d’esordio, una scrittura ricca, poetica a volta un po’ forzata. La storia decisamente originale. Ci sono estati che si ricordano per sempre. Per Fielding Bliss è l’estate del 1984, “l’estate che sciolse ogni cosa”. Siamo a Breathed, Ohio, in una torrida giornata d’estate arriva il diavolo, invitato tramite un annuncio sul giornale da Authopsy Bliss, padre di Fielding. Nessuno si sarebbe mai aspettato una risposta del diavolo e soprattutto che si sarebbe palesato nei panni di un ragazzino di 13 anni, di colore, dagli occhi verdi sfavillanti e due profonde cicatrici sulle spalle. Il giovane sceglie di farsi chiamare Sal (Sa- Satana, L- Lucifero). Ma gli abitanti del piccolo paese noon reagiscono affatto bene all’arrivo del diavolo. Comincerà una persecuzione ai danni del giovane ragazzo, mentre la famiglia Bliss che lo ha accolto sin da subito a braccia aperte, si affeziona. Un romanzo apparentemente magico, nello stesso tempo crudele, triste e a volte un pugno nello stomaco!

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Il ragno, Michael Connelly (Ottobre 2021)

Sempre belli i libri di Connelly e fantastico il personaggio di Harry Bosh. Se non avete visto la serie Tv, ve la consiglio. Il protagonista è esattamente come io immagino Bosh.

Un’indagine impeccabile del detective Bosh e del dipartimento di polizia di Los Angeles. La morte dell’avvocato di colore Howard Elias, noto per le continue cause proprio contro lo stesso dipartimento, che fanno leva sul razzismo dilagante e sui modi non sempre ortodossi dei poliziotti, viene trovato ucciso su una funicolare. Le sue arringhe gli hanno procurato popolarità nei media, ma odio da parte dei poliziotti. Ed ora è morto. L’opinione pubblica, la stampa, i cittadini chiedono che giustizia sia fatta. Ci penserà Bosh, tanto “fragile” nella vita privata, quanto risoluto e deciso sul campo. La trama prende sempre più ritmo e tiene incollati alle pagine.

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Happydemia, Giacomo Puci (ottobre 2021)

Una lettura leggera, ma intelligente.

Ironica, ma allo stesso tempo riflessiva. Siamo nel periodo della seconda ondata di epidemia, dove ormai baci, abbracci, strette di mano sono un lontano ricordo. Michele vive con il nonno Attilio (che vive nel terrore di poter prendere il virus), dopo la morte del padre con la prima ondata e il trasferimento della madre a seguito di un rappresentante di Amuchina. Ormai stanco di dover stare a casa, causa lockdown, Michele decide di iniziare a lavorare per Happydemia, la multinazionale che si sta arricchendo con la consegna di psicofarmaci a domicilio, mai tanto richiesti come in questo periodo di pandemia. Pensando ad un lavoro tranquillo, con la possibilità di uscire di casa, in realtà il lavoro di “consegnator” non lo è affatto. La gente se la prende con loro sia perché possono uscire sia perché li incolpano di essere gli untori che propagano il virus. Il governo cerca in tutti i modi di fermare l’epidemia. Troviamo il Previdente, il ministro degli affari miei, il ministro delle attività improduttive e la ministra della salute (e dei saluti a distanza), protezione civile e incivile, mamme no vax e padri no tax. E’ il primo libro che leggo di questo autore milanese, mi ha fatto tanto sorridere e nello stesso tempo riflettere, su quello che abbiamo vissuto ed ancora ora condiziona le nostre vite. E mi sono anche commossa, quando il nonno Attilio dice al nipote “io voglio vivere Michele”. Quante persone abbiamo perso per questo maledetto virus, quanti vecchietti che non ce l’hanno fatta. Insomma, un libro da leggere sicuramente!

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L’estraneo, Ursula Poznanski e Arno Strobel (ottobre 2021)

Lei esce dalla doccia, si ritrova in casa un perfetto estraneo. Lui rientra a casa dopo una stressante giornata di lavoro, lei non lo riconosce, e tutta la sua roba è sparita. Così inizia la storia di Joanna ed Erik, assieme da un anno. I capitoli alternano il punto di vista di entrambi, che si chiedono cosa stia succedendo alle loro vite. E’ Joanna ad essere impazzita che non riconosce il fidanzato con cui convive o è Erik fuori di testa che si è inventato tutto? (Bella l’idea di dar vita ai pensieri di entrambi). Una volta iniziato, non riuscivo a staccarmi dalle pagine. Una volta pensavo fosse lei a mentire, poi lui, poi lei ancora … e così via. Una trama accattivante ed uno sviluppo dei personaggi veramente bello. Peccato solo per il finale, secondo me piuttosto debole. Un thriller psicologico che cattura l’attenzione, e riesce a stuzzicare la curiosità del lettore!

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Gelosia, Jo Nesbo (ottobre – Novembre 2021)

Non amo i libri di racconti, ma devo dire che Jo Nesbo anche in questo genere non smentisce. 7 racconti sul tema della gelosia: ossessioni, vendette, amore malato, il momento esatto in cui la passione prende il sopravvento. I migliori racconti per me sono Londra e Gelosia. Il primo racconto “Londra” si svolge su un aereo. Lei piange, il marito la tradisce con la sua migliore amica; lui uno psicologo che “raccoglie” i suoi pensieri. I dialoghi sono semplicemente fantastici. Il secondo, che dà il titolo al libro, ambientato su un’isola greca, meta di arrampicatori; protagonisti due gemelli innamorati della stessa donna. Nikos Balli “l’uomo della gelosia” è l’investigatore chiamato ad indagare sulla scomparsa di uno dei due fratelli, che ci fa ben capire come l’autore interpreta la gelosia.

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Quando meno te lo aspetti, Chiara Moscardelli (Novembre 2021)

Leggo per la prima volta un libro di Chiara Moscardelli, autrice romana che vive a Milano. Carinissimo. A metà tra una commedia ed una spy story. La protagonista è Penelope Stregatti, barese trapiantata a Milano, lavora in una multinazionale di pannolini. Ha una laurea, due master, conosce 5 lingue, un gruppo di amici fidati ed una nonna cartomante. Desidera l’amore, ma non è fortunata. Non demorde, pensando che prima o poi qualcosa accadrà. E quando con la bicicletta investe il bell’Alberto Ristori, pensa che quel qualcosa è finalmente arrivato. Quando però lui si presenta nella sua azienda per ristrutturarla, presentandosi come Riccardo Galanti, Penelope non capisce più nulla. Sta impazzendo o lui è un impostore? Timida, ma tanto esuberante, Penelope coinvolge subito il lettore in avventure esilaranti, paradossali che ti strappano sorrisi continuamente. Ci si immedesima facilmente con la protagonista. La presenza, poi, di un “mistero” rende il libro ancora più carino.

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I buoni vicini, Sarah Langan (Novembre 2021)

Benvenuti a Maple Street, un quartiere alla periferia di Long Island. La normalità di questo quartiere viene sconvolta dall’arrivo della famiglia Wilde, gli outsider: Gertie, Arlo, Julia e Larry. Gertie, con un passato da reginetta di bellezza, incinta del terzo figlio, si sente “esclusa” dalla società; Arlo, ex rockstar uscito dalla droga; la coraggiosa Julia che impreca come uno scaricatore di porto e il piccolo Larry, con qualche problema, non ben identificato. Rhea, la vicina di casa, “capogruppo” e portavoce dei vicini, dal passato oscuro, accoglie i nuovi vicini come è solita fare. Ma durante una festa dove i Wilde non sono stati invitati, tutto cambia e le tensioni aumentano. Si apre una voragine nel quartiere, la figlia di Rhea ci cade dentro. Da un qui un crescendo di tensioni e la colpa scaricata totalmente sulla famiglia Wilde. Persone dai facili sorrisi, con bravi figli, buoni stipendi e macchine di lusso; la famiglia americana che emerge in tutto il suo splendore, poco importa se dietro la porta di casa ci sono segreti, passati oscuri, spazi divisi con il pennarello, alcolismo, violenze; l’importante è l’apparenza da famiglia perfetta!!

Il perbenismo e la sua ipocrisia. Più che un thriller, lo definirei un “noir” crudele e spietato che mette a nudo l’ipocrisia di facciata di un quartiere americano.

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Ohio, Stephen Markley (Novembre 2021)

Dopo un inizio lento, noioso … ero tentata di mollare, ma ho resistito e ho fatto bene! Una lettura difficile che trascina negli abissi profondi della vita di quattro ragazzi, che tornano nella città delle origini. New Canaan, Ohio, dove ”storia e pathos potevano concentrarsi negli angoli più imprevedibili” (cit. dell’autore). Bill, Stacy, Dan e Tina, ogni capitolo una storia fatta di struggenti episodi di gioventù. Un ”libro nero” per gli episodi che si raccontano, la brutalità della provincia in tutto il suo cinismo. La trama sembra essere nascosta dietro i tanti capitoli del libro e gli episodi dei protagonisti; solo pagina dopo pagina, si palesa una visione d’insieme. Ogni protagonista è segnato nel corpo e nella mente, nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Ed è proprio l’adolescenza ad aver segnato di più i protagonisti, proprio gli anni che dovrebbero essere quelli più felici e spensierati. Un romanzo impegnativo, anche nella scrittura con continui salti temporali all’interno dello stesso capitolo. Ma una bella scoperta ed un esordio letterario che merita!

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Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli, Chiara Moscardelli (Novembre 2021)

Qualche ora di piacevole ed ironica lettura, con Teresa Papavero! A Strangolagalli, un piccolo paese di provincia non accade mai nulla. Ma quando l’esuberante Teresa Papavero, 40 anni, single, un po’ sfigata passa una serata romantica con Paolo, conosciuto su Tinder, e quest’ultimo si lancia dal balcone del quarto piano, Strangolagalli si mobilita. Teresa, dotata di un intuito fuori dal comune, con una laurea in psicologia per diventare una profiler, e con una memoria spettacolare, capisce subito che in questo suicidio c’è qualcosa che non va e comincia le sue ricerche. Tra omicidi, sparizioni e misteriosi poliziotti, Teresa ci fa sorridere con le sue battute, la sua sagacia ed intelligenza. Divertente, allegro, una piacevole lettura senza troppe pretese. Una “profiler per caso” che ci coinvolge da subito in situazioni paradossali, divertenti e non scontate.

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Games, piccoli giochi innocenti, Bo Svernstrom (Novembre 2021)

Robert all’età di 11 anni ha ucciso un suo amico. Ma non ricorda nulla di quell’episodio che ha radicalmente condizionato la sua vita. Non fu condannato perché era un bambino, ma rinchiuso in una clinica. Vive solo, non ha amici, è chiuso, fa fatica a interagire socialmente.Incontra una giornalista, Lexa, che vorrebbe scrivere un libro sulla sua storia. Insieme iniziano a scandagliare il passato, interrogando amici, parenti, testimoni, il commissario che all’epoca aveva condotto le indagini, ma il clima che li accoglie è ostile e molto presto si troveranno in pericolo. Nel frattempo, una brutta coincidenza vede Robert sul luogo di alcuni delitti, vittime bambini. E’ solo coincidenza o qualcosa non torna? Capitoli brevi, due punti di vista, quello di Robert e quello del commissario Edson che indaga sugli omicidi dei bambini. La narrazione è coinvolgente, lo stile dell’autore e’ semplice e convincente. Un bel thriller!

Chiamami col tuo nome, André Aciman (novembre – dicembre 2021)

Emozionante ed intenso.Non conoscevo questo autore, che ho apprezzato pagina dopo pagina. Un grande esempio di verbalizzazione dell’introspezione, dei pensieri più nascosti e del tormento. Racconta la storia omosessuale di due ragazzi, Elio ed Oliver; una storia d’amore bellissima senza volgarità, ma molto intima, descritta con una grande intensità in ogni parola, in ogni frase. Un crescendo di sensualità e passione, sia mentale che fisica. Le bellezze e i tormenti di un adolescente alle prese con la propria identità sessuale. Tra appassionanti conversazioni, nuotate mattutine e partite a tennis, ne nasce inesorabile ed inatteso desiderio. Una bella lettura, un nuovo autore da approfondire! Per gli appassionati, ne hanno fatto anche un film.

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Le vergini, Alex Michaelides (Dicembre 2021)

Dopo aver amato “La Paziente silenziosa” (che rimane il top), ho letto il secondo libro di questo autore greco. Siamo a Cambridge, in un college, dove insegna Edward Fosca, professore di tragedia greca in grado di incantare la sua platea, che lo segue con ammirazione ed ossessione quasi. Al punto che alcune studentesse, dette le “Vergini” hanno fondato una sorta di società segreta dove si incontrano con il professore, parlando di miti, divinità e tragedia greca. Ma quando alcune ragazze vengono trovate uccise, molti degli indizi si concentrano proprio sull’ adorato professore.Mariana, la protagonista, è una psicoterapeuta di gruppo, che ha perso il marito. Dopo un anno non ha ancora superato il dolore per la perdita. L’unica parente che le è rimasta è la nipote Zoe, che è come una figlia per lei e studia proprio nel college a Cambridge. Quando Mariana viene allertata proprio da Zoe su ciò che sta accadendo al college, corre dalla nipote per aiutarla in un momento non facile.La trama è bella, bel sviluppata; da buon umanista quale sono, ho amato i continui riferimenti ai miti greci, all’epica e i risvolti psicologici dei personaggi. Un buon thriller, coinvolgente con uno stile di scrittura elegante e raffinato, che scorre via con facilità. Sul finale, mi aspettavo, dal primo libro letto, il risvolto “a sorpresa”, ma rispetto alla “Paziente silenziosa” qui l’ho trovato più forzato.

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Anno bisestile, Peter Cameron (Dicembre 2021)

New York fine anni 80. Uno spaccato della città attraverso le vite non sempre felici dei protagonisti, le vicende di personaggi insoddisfatti, in cerca della propria dimensione. La storia di Loren e David, divorziati ma sempre “vicini”, Lilian donna in carriera alle prese con la solitudine. Accanto ai personaggi principali troviamo la spietata direttrice di una galleria d’arte Amanda, il fotografo Heith. Tra un rapimento anomalo, una torbida vicenda di un omicidio, Cameron racconta un disagio generazionale attraverso le personalità complicate dei protagonisti e la loro ricerca di identità. La complessità dell’esistenza sviscerata ed approfondita, fornendo un quadro sempre molto attuale, considerando che il libro è stato scritto negli anni 90.

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Una posizione scomoda, Francesco Muzzopappa (Dicembre 2021)

Primo libro che leggo di questo autore barese, trapiantato a Milano.Simpatico, divertente, senza mai sfociare nel volgare. Fabio ha studiato a Roma al Centro sperimentale di cinematografia e sogna di diventare una promessa del cinema italiano. Ma dal desiderio di scrivere un film d’autore, allo sceneggiatore di film porno il passo è breve!! Ed è così che lo ritroviamo! Per sbarcare il lunario, Fabio accetta di lavorare alla Starlette casa produttrice di film porno, grazie alla trans Romina che lo coinvolge. Esilarante, da ridere dalla prima all’ultima pagina, un umorismo intelligente e spassoso. Si legge in pochissimo tempo, humor leggero e spensierato che vince ogni tabù legato al sesso.

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Tutta colpa di Freud, Paolo Genovese (Dicembre 2021)

Uno psicanalista specializzato in problemi di coppia e tre figlie alle prese con l’amore, con scarso successo. Una commedia sentimentale gradevole, leggera, che strappa qualche sorriso. Sara, lesbica, delusa dalle sue storie con le donne decide “di provare a diventare etero”; Marta rincorre amori quasi sempre impossibili o complicati; Emma, la piccola di casa, si innamora di un cinquantenne sposato. Ed un padre psicanalista sempre pronto (o quasi) a comprendere le sue bambine e ad aiutarle ad affrontare la più grande “malattia” di tutti i tempi: l’amore. Uno spaccato dell’Italia visto dagli occhi di un padre, premuroso che ha dovuto crescere da solo tre figlie. Dal libro una serie tv che non ho visto. Il libro si fa leggere. Una lettura piacevole, senza impegno.

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La coppia della porta accanto, Shari Lapena (Dicembre 2021)

Un thriller che si legge con il fiato sospeso, soprattutto perché c’è di mezzo il rapimento di una bambina di pochi mesi. Un intreccio perfetto di intrighi e menzogne senza fine.Ad una cena dai vicini di casa, Marco e Anne decidono di andare e lasciare la piccola Cora sola a casa, controllata con il baby monitor e fisicamente dai genitori ogni mezz’ora. Ma la piccola viene rapita. Inizia l’incubo più atroce per i genitori che non sanno che fine ha fatto la loro piccolina. Ho ancora l’ansia!!!! Anne soffre di depressione post partum ed ha avuto un passato difficile; Marco e’ pieno di debiti ed ha un’azienda in piena crisi. Ecco i primi sospettati.Con un ritmo che cresce pagina dopo pagina, trama incalzante e finale per niente scontato. Non certo un capolavoro, ma un libro scorrevole e pieno di colpi di scena. Un buon esordio per questa scrittrice (avvocato ed insegnante) canadese.

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Il ladro gentiluomo, Alessia Gazzola (Dicembre 2021)

Una nuova storia della simpaticissima Alice Allevi, specializzanda in medicina legale.Questa volta Alice, non particolarmente entusiasta, viene trasferita da Roma in quel di D come Domodossola. Sarà alle prese con un morto, un diamante rosa e storie di famiglia. Da quel che ho capito è l’ultimo volume della serie, peccato, ad Alice mi ci ero affezionata. Il libro si legge che è una meraviglia, come tutti quelli della serie. Piacevoli, leggeri, ben strutturati, e con una protagonista che si fa amare! Il libro non manca (mai) di sentimenti ed atmosfere spesso struggenti! Qualche ora di lettura piacevole, leggera ed intelligente!

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Una cosa divertente che non farò mai più, David Foster Wallace (Dicembre 2021)

Un reportage narrativo su una crociera di extralusso ai Caraibi. Copiato dal web:

Lo scrittore è David Foster Wallace e la permanenza sulla “meganave” si trasforma in un’esilarante cronaca, ma anche in un acido ritratto dell’americano in vacanza, delle sue abitudini ottuse, della sua eleganza pacchiana e – naturalmente – della sua ricerca di un forzato e artificiale relax. La critica pungente, e insieme scanzonata, di questi “cittadini americani adulti e ricchi” è accompagnata da una sferzante ironia e da uno stile pirotecnico e piacevolmente dispersivo che confermano il talento di un autore, come è stato detto, “capace di scrivere veramente di qualsiasi cosa”.

Non avevo molto da dire, ho interrotto il libro a metà, non mi ha preso. Non escludo possa dargli una seconda possibilità, staremo a vedere.

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A un cerbiatto somiglia il mio amore, David Grossman (Dicembre 2021 – Gennaio 2022)

E con questo bel libro inizio l’anno!

Israele, guerra dei sei giorni, Orah, Avram ed Ilan tre adolescenti si conoscono in un ospedale dove si trovano in isolamento. Dopo più di 30 anni dall’incontro Orah è una donna separata (da Ilan), ha due figli Adam ed Ofer. Quando Ofer decide, volontariamente, di arruolarsi nuovamente per combattere i nemici (mentre Orah aveva pianificato con lui un viaggio a piedi in Israele, per festeggiare la fine del servizio militare), Orah decide di partire lo stesso per questo viaggio al fine di riuscire a vincere il brutto presentimento che possa ricevere la notizia tanto temuta, che Ofer ha perso la vita durante i combattimenti. Il viaggio sarà l’occasione per rivivere tutti i momenti della sua vita, quelli belli e quelli brutti, cercando di esorcizzare l’ansia e la paura di una mamma che ha un figlio in trincea (il viaggio è anche la storia del popolo d’Israele).

Un romanzo profondo ed intenso, sull’amore in ogni sua forma! La narrazione non segue un ordine cronologico preciso, presente e passato si alternano di continuo. La vita, la morte, la sofferenza, il distacco, l’amore, l’amicizia, c’è tutto in questo romanzo.

Una lettura che cattura, nonostante lo stile dell’autore che ho trovato abbastanza impegnativo.

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Un fuoco che brucia lento, Paula Hawkins (Gennaio 2022)

Protagoniste di questo bel thriller, sono tre donne: Miriam una signora cinquantenne dal triste passato che non l’ha mai abbandonata, Laura ferita nel corpo e nella mente da un brutto incidente stradale quando aveva solo dieci anni e Carla, una signora borghese che ha perso il figlio piccolo in tragiche circostanze. Tutte potrebbero essere colpevoli dell’omicidio di Daniel, con il quale sia apre il libro. Miriam è la vicina di barca (entrambi vivono su una casa galleggiante); Laura una delle donne con cui la vittima ha avuto una storia e Carla è la zia della vittima. Tutte potrebbero avere un movente! Ognuna cova un risentimento che potrebbe sfociare in qualcosa di atroce; ognuna ha una ferita profonda nel cuore che non si rimargina. Ho trovato deliziosa la signora Irene, altra protagonista della storia.

Un castello di bugie e verità, che si snodano pian piano, una trama lineare e incalzante. Colpi di scena e suspense ne fanno un buon thriller, non al pari della “Ragazza del treno” ma altrettanto avvincente.

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Stoner, John Williams (Gennaio 2022)

Come raccontare una vita ordinaria e farne un capolavoro!

Il libro è la vita di William Stoner, nato da una famiglia di contadini poveri, che si riscopre appassionato di letteratura da diventare professore universitario. E’ la storia di un uomo semplice, che vive una vita che lascia poche tracce. E’ la storia di un uomo qualunque alle prese con una vita ordinaria, quasi banale, noiosa. Ho provato diverse emozioni nel corso della lettura, rabbia, compassione, voglia di giustizia, tenerezza, tristezza. Ma ho amato Stoner dall’inizio alla fine. Quest’uomo schivo, impacciato, ma dal grande spessore intellettuale!

Con maestria, delicatezza e grande sensibilità, Williams ci insegna quanto può essere straordinaria la vita di una persona all’apparenza così banale. Un capolavoro della letteratura che merita di essere letto!

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La voce delle ossa, Kathy Reichs (Gennaio 2022)

Se avete visto la serie tv BONES, ecco l’autrice dei libri che hanno dato vita alla serie. Per quanto, a parer mio, la Bones della serie TV (anche se non le ho viste tutte), è ben diversa dalla Temperance del libro. Inoltre, qui la si presenta come ex alcolista, separata e con una figlia adulta, in procinto di arruolarsi!

Quattro neonati morti (da rabbrividire), trovati in casa di una prostituta, Annaliese. Per la dottoressa Temperance Brennan un nuovo caso, che le riporta alla luce un doloroso passato: il fratello Kevin, morto quando era molto piccolo. Sulle tracce di Annaliese la Brennan e il detective Ryan (il Booth della serie) giungono in un paesino del Canada, dove si svolge tutta la storia e dove scoprono che Annaliese possiede un terreno che la sorellastra vuole vendere al più presto.

Colpi di scena, intricati scenari familiari e l’acume di Bones che portano alla risoluzione del caso. Carino, ma non aggiungerei molto di più.

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Isola di Neve, Valentina D’Urbano (Gennaio 2022)

La scrittrice italiana che è capace di “farti vivere” i libri.

Divorato, non riuscivo a staccarmi dalle pagine, una volta finito occhi lucidi e senso di vuoto.

Isola di Novembre, un sogno per i turisti durante l’estate, tristissima e semivuota in inverno. Isola di Santa Brigida, il carcere dove finiscono i peggiori.

La storia di una ragazza coraggiosa, ferita.

La storia di una vita amara, amarissima, ma che non l’ha mai piegata, nonostante la povertà, un padre violento, una madre succube del marito, un’isola che non offre nulla. Nel libro si intrecciano due storie parallele (un po’ alla Lucinda Riley e alle sette sorelle).

1952: Neve sin da piccola sa cosa le riserva il futuro: una vita miserabile sull’isola di Novembre. Ma tutto cambia, quando nel carcere di Santa Brigida, viene trasferito Andreas von Berger, violinista di talento.

2004: Manuel, 28 anni, si sente alla fine della sua vita. Un errore imperdonabile e la fuga sull’isola di Novembre, l’isola dei suoi nonni, per staccare da tutto e ritrovare se stesso. Edith, appassionata violinista, sulle tracce di Andreas.

Una storia travolgente, che ti scava dentro.

Valentina D’urbano sa raccontare i sentimenti e le emozioni, e la sua penna è sempre accattivante sin dalle prime pagine. Un libro di cinquecento pagine che scorrono veloci, senza annoiarsi un attimo.

Avevo timore a finirlo, non volevo allontanarmi da Neve, Andreas, Manuel, Edith.

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Nel blu tra il cielo e il mare, Susan Abulhawa (Gennaio 2022)

Prima di entrare nel blu, lo spazio degli spiriti, il bambino Khaled racconta la vita delle donne della sua vita: Nazmiyeh, Alwan e Nur. Profughi nella striscia di Gaza, vivono circondate da bombardamenti, cecchini e scarsità di viveri. Nonostante le sofferenze, i dolori, le prove a cui vengono ripetutamente sottoposte, riescono sempre ad infondere forza e tanta saggezza.

Intense e profonde, le pagine sul dramma della crisi tra Israele e Palestina e sul dramma di alcune famiglie tra povertà, malattia, morte e immigrazione.

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Le diavolesse, Tom Sharpe (Gennaio 2022)

Scrittore umoristico inglese, è il suo primo romanzo che leggo!

Un’antica tenuta in Inghilterra, dove vige un’unica regola: a comandare sono le donne. Le donne della famiglia Grope hanno mariti-oggetto accuratamente selezionati purché procreino figlie femmine. Altrimenti, VIA! Ma tra le mura del maniero, si nasconde un segreto che il giovane Esmond (protagonista del romanzo) riuscirà a scoprire. Mi aspettavo più le diavolesse come protagoniste, almeno così avevo inteso dal titolo! Ma tutto sommato, è stato carino, divertente. Tra equivoci esilaranti, stranezze, rapimenti e tragicomiche avventure, un libro per trascorrere qualche ora piacevole, con il sorriso stampato sulla faccia!

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Il caos dopo di te, Carlos Montero (Gennaio 2022)

Il libro che ha dato vita alla serie tv Netflix, Il caos dopo di te appunto e che consiglio di vedere.

Un romanzo che acquista, man mano che si prosegue, sempre più i toni di un thriller. Inizia come una storia di molestie nei confronti di una insegnante, per trasformarsi rapidamente in un thriller psicologico molto intenso.

Raquel è una giovane insegnante che si trasferisce con il marito a Novariz, paesino di provincia in Galizia, per sostituire la professoressa di letteratura del liceo del paese, Viruca. Quello che non sa è che sostituirà un’insegnante che si è suicidata. Il caso è stato chiuso, ma il marito dii Viruca, Mauro, anche lui insegnante, non è convinto si sia trattato di suicidio.

Motivata dalla passione per la letteratura (e come darle torto), Raquel ha tanta voglia di iniziare questa nuova avventura. Purtroppo, si ritroverà coinvolta in una serie di eventi, situazioni inquietanti che getteranno una nuova luce sul presunto suicidio di Veruca, la metteranno in serio pericolo e metteranno in crisi il suo matrimonio.

Con personaggi ben caratterizzati, l’autore punta molto sulle debolezze umane (in questo libro ne emergono tante), sulle bugie, i segreti che prima o poi finiscono con il rendere fragili i rapporti tra le persone. Molti i temi trattati, dal tradimento ai sensi di colpa, dal bullismo alla prevaricazione sociale.

Inoltre, bravissimo Montero a rendere palpabile l’ansia e la paranoia della protagonista che crescono sempre di più fino alla fine.

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Volevo essere una gatta morta, Chiara Moscardelli (Gennaio 2022)

Con questo libro, ho fatto un tuffo nel passato. Qualche anno mi separa dall’autrice, ma abbiamo vissuto entrambe “i miei adorati anni 80”. Era l’epoca delle figurine, delle cassette che riavvolgevi con la bic, di “Indovina chi”, nomi cose città, l’epoca di Madonna in “Cercasi Susan Disperatamente”. l’epoca dove internet ancora non esisteva e all’università le ricerche le facevamo chine sui libri, e non cercando su Google. Era un’epoca, si, che guardo sempre con nostalgia.

Ma veniamo al libro. “Beato chi sa far ridere, beato chi sa trasformare le proprie disgrazie in maniera esilarante” (Brunella Schisa).

La protagonista, Chiara, infatti senza remore e timori, dichiara le sue debolezze, le sue mancanze facendo sorridere e prendendosi tanto in giro. E’ una ragazza intelligente, ma non tanto piacente, e “non essendo nata gatta morta” non riesce a trovare l’uomo della sua vita. E Chiara lo ha capito bene, “gatte morte” si nasce non si diventa!

Un libro leggero, piacevole, ironico e divertente. Ogni donna, in qualche modo ci si ritroverà, tranne le “gatte morte”!!!

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Later, Stephen King (Gennaio 2022)

Un romanzo sul bene e sul male e sulla possibilità di scegliere. Non il migliore King, continuo ad adorare i suoi primi libri, ma si fa leggere!

Jamie è un bambino che ha un dono soprannaturale, vede e parla con le persone morte. Un dono che non vorrebbe avere. Lo utilizza per aiutare la mamma, lo fa per amore, ma è ancora troppo piccolo per capire. Arriverà il momento, anno dopo, dove sarà in grado di scegliere tra bene e male.

Mi è piaciuta la trama, senza essere un capolavoro, ma il “tocco horror” manca, come in tutti gli ultimi libri. Comunque, è scritto molto bene, i personaggi sono accattivanti e ben caratterizzati.

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L’apparenza delle cose, Elizabeth Brundage (Gennaio – Febbraio 2022)

Thriller, noir, mistero.

Dal libro il film su Netflix, che non ho ancora visto. La storia di due famiglie, un matrimonio infelice, abusi psicologici e fisici.

George Clare trova la moglie Catherine assassinata in casa e la piccola figlia in casa con lei. Da quanto tempo? Cosa ha visto?

Questo l’inizio. Da qui parte la storia della famiglia di Clare e quella degli Hale, che finiscono per intrecciarsi. Tanti i personaggi del romanzo, psicologicamente molto ben delineati. E penso a George, alla dolce Catherine, Justine. Solo verso la fine, si ritorna sulle indagini che sembrano non portare risultati. Ma tutti sono convinti sul colpevole!

Il finale mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca. Un buon libro, scritto bene, ma pochi colpi di scena e il finale “da riscrivere” a parer mio. Ora curiosa di vedere il film e dare un volto ai personaggi (rispetto a come li ho immaginati io 🙂

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Vita ordinaria di una donna di strada, Maria Pia Ammirati (Febbraio 2022)

Un triste viaggio nell’Europa della prostituzione. Una storia vera. La storia di Nadia.

Una giovane ragazza rumena, minorenne, bellissima, che non sa cosa sia la dolcezza, una carezza, l’amore. Ripudiata dalla famiglia, che la vende ad un uomo come promessa sposa, per passare poi nelle brutali mani di “trafficanti di donne”. Per Nadia inizia la discesa all’inferno.

Impara a non parlare troppo, a non creare problemi, ad ubbidire. Si convince che, per una come lei, nata nelle campagne alla periferia di Bucarest, povera, ignorante, non ci sia altra via che quella di vendere il proprio corpo. Impara a trattare i corpi degli uomini con lo stesso distacco di un chirurgo.

Fin quando, la svolta, Colonia – Germania, in un bordello che la strappa dalla vita di strada e la immerge in una prostituzione “burocratizzata” “organizzata”, dove le donne sono visitate regolarmente, tutelate, “protette” e corrono meno rischi.

Una storia di povertà, solitudine, sfruttamento, emarginazione raccontata con grande lucidità, distacco e quasi freddezza.

Un bel libro che consiglio per approfondire una piaga sociale, purtroppo attuale, che ti lascia con tanta tristezza nel cuore.

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L’avversario, Emmanuel Carrere (Febbraio 2022)

La storia vera di Jean-Claude Romand, il finto medico francese che ha sterminato la sua famiglia, ha ingannato tutti, parenti e amici, per quasi vent’anni. Un uomo machiavellico, con sangue freddo ha fatto credere a tutti di essere un medico ricercatore dell’OMS, ha spillato soldi a destra e a manca per potersi mantenere e per poter garantire un alto tenore di vita alla famiglia. Un impostore che si è goduto appieno il successo della propria vita, basata solo su menzogne fino al tristissimo epilogo (e perdonate il “giudizio”).

Un uomo che nei vari colloqui con gli psichiatri ha raccontato in modo preciso e dettagliato i suoi inganni, ha parlato della moglie e dei figli senza particolare emozione. Durante altri colloqui, singhiozzava mostrando segni di palese sofferenza. Ma nessuno ha mai potuto stabilire se fosse sincero o simulasse.

Romand ha scelto “l’inferno in terra”, parole del suo caro amico Luc.

Emmanuel Carrere è entrato in contatto con Romand ed ha brillantemente raccontato giorno per giorno quella vita fatta di solitudine, di assenza, di bugie, raccontandone i pensieri più profondi.

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Testimone allo specchio, Mary Higgins Clark (Febbraio 2022)

Una giovane agente immobiliare è testimone di un omicidio ed ha ascoltato le ultime parole della vittima. Da quel momento in poi, Lacey Farrel, sotto la protezione della polizia e’ costretta a cambiare nome, cambiare città, cambiare vita! Inizierà per lei un vero e proprio incubo. 

Della Clark ho letto diversi libri, li ho sempre apprezzato molto, devo dire che questo non è tra i migliori, un po’ “incasinato” nel finale. Scritto bene, si legge facilmente e tiene attaccati alle pagine. Ma non entusiasmante!

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Il grembo paterno, Chiara Gamberale (Febbraio 2022)

L’importanza del ruolo del padre nell’ identità di una figlia, è il fulcro del romanzo della Gamberale. Quanto il passato, la famiglia, il contesto in cui si cresce, influenzi il futuro di ogni persona.

Due piani temporali, l’Adele bambina, figlia di genitori poveri, marchiata dal soprannome di “senzaniente” , che ha continuato a pesare anche dopo, quando hanno conquistato il benessere economico e sociale.

E l’Adele adulta. “Ci sono persone che quando le incontriamo ci entrano nel sangue”, e Adele ha incontrato Nicola, con il quale per la prima volta si sente intera. Ma Nicola e’ sposato con due figli.

E poi c’è Frida, sua figlia, nata senza padre, che le insegna l’amore, quando Adele e’ ancora alle prese con la sua “adelescenza”, il momento della vita dove sembra che puoi avere tutto, ma non hai niente, dove provi a colmare le mancanze con qualsiasi cosa, in questo caso con il cibo, che fanno di lei l’Adele grassa e l’Adele magra.

Ho dovuto riprendere in mano il libro un paio di volte per finirlo, mai successo con i suoi libri. Ma c’è un motivo, ho trovato la scrittura non fluida come nei libri precedenti, a volte risulta poco chiara ed artificiosa. A parte questo, il libro mi è piaciuto, la trama c’è e come sempre anche tanti sentimenti. 

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Il posto di ognuno, l’estate del commissario Ricciardi (Febbraio 2022)

Siamo in pieno fascismo, 1931, a Napoli. Un’estate afosa e asfissiante. Il periodo in cui si dava del voi ai genitori, l’amore iniziava con dei semplici sguardi, e la foto di Mussolini troneggiava in tutti gli uffici pubblici e non.

Un commissario dal carattere chiuso, timido, solitario, attentissimo ai dettagli e con la capacità inquietante di percepire, di fronte ad una morte violenta, il pensiero della vittima, quell’ultimo pensiero che la morte aveva interrotto. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi. 

La morte della duchessa Camparino, un delitto figlio dell’amore, del desiderio di possesso, l’ansia di potere, la menzogna, l’infedeltà. Una famiglia unita dall’odio. Tutte le persone vicine alla duchessa avevano un motivo per volerla morta. Ma stavolta il commissario Ricciardi dovrà fare molta attenzione, la famiglia della duchessa occupa una posizione sociale importante, ha gli agganci giusti e in un attimo potrebbe ritrovarsi confinato da qualche parte o a sbrigare scartoffie in ufficio!! 

Tra follia, desolazioni d’amore, gelosia, l’amore disperato, l’amore illecito si dipana questo bel romanzo di De Giovanni. Le saghe di Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone non deludono mai! 

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Nulla ti cancella, Michel Bussi (Febbraio – Marzo 2022)

Ambientato in Alvernia, regione storica rurale e montana della Francia centrale. 

Maddi, medico e madre single di Esteban, esercita la sua professione in una località balneare della costa basca. Una mattina, e come ogni mattina, Esteban va a comprare il pane e non fa più ritorno. Iniziano le ricerche, nessuno ha visto nulla, il bambino sembra essersi volatilizzato. Maddi non riuscirà mai ad accettare la sua scomparsa.

Fin quando un giorno vedrà un bambino sdraiato sulla sabbia vicino alla madre che sembra essere il sosia di Esteban. Da quel momento l’unica ossessione di Maddi sarà scoprire chi è quel bambino così somigliante al suo scomparso. Un bambino con le stesse passioni del suo, con le stesse paure.

Possibile che Esteban sia diventato Tom? Lei medico, razionale, con una “mente scientifica” non può accettarlo, eppure …

Bussi è il top nelle trame avvincenti, nel far crescere la suspence, e soprattutto nello sfidare la logica, con una trama che fonde estrema razionalità con altrettanto soprannaturale.

Per arrivare ad un finale a sorpresa, per me inatteso, un tantino machiavellico nella sua costruzione, ma di impatto! 

Bellissimi, come in tutti i suoi libri, le ambientazioni, da farti venire voglia di visitarli! 

“Il mondo si divide in due, i pazzi e la gente normale. Chissà se tutti varcano la linea rossa della follia almeno una volta nella vita.” Cit. 

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Una vita nuova, Fabio Volo (Marzo 2022)

Vite di tutti i giorni. I libri di Fabio Volo.

Un viaggio con un amico su una spider vecchio modello e’ l’occasione per Paolo per parlare con un amico, per aprirsi e capire tante cose. E’ l’occasione per vedere quelle bellezze che a volte non si vedono, mentre siamo presi a fare altro. 

Due quarantenni con vite incasinate attraversano l’Italia, spinti probabilmente dal solo bisogno di leggerezza. 

Un tipico libro di Fabio Volo. Leggero e scorrevole, ma non posso dire nulla di più. Forse è terminato il tempo di leggere i suoi libri. C’è un tempo per tutto. Uno spunto interessante, però, l’ho trovato: non occorre stravolgere la propria vita per avere “una vita nuova”. 

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Io sono il castigo, Giancarlo De Cataldo (Marzo 2022)

Il primo libro di De Cataldo che leggo ed il primo della serie che vede come protagonista il pm Manrico Spinori, noto come il “contino” per le sue note origini nobiliari. 

Risolve i casi ascoltando opere liriche, perché “non esiste esperienza umana che il melodramma non abbia già raccontato.” 

Il caso da risolvere è un incidente stradale, a prima vista, del cantante “Ciuffo d’oro” che ha fatto la storia negli anni sessanta. Manrico o Rick, come si fa chiamare, coadiuvato da una squadra tutta al femminile (fantastica idea) dove emerge la “sanguigna” e romanaccia Deborah, si mette a lavoro sullo sfondo di una bella e decadente Roma.

Penso di aver bisogno ancora di qualche romanzo per delineare bene la figura del magistrato Spinori, non mi ha ancora convinta. Ma per ora posso dire che la trama e i personaggi sono ben riusciti, credibili e convincenti, struttura bel delineata, una scrittura ed uno stile molto piacevole. Il mio giudizio su Spinori e’ rimandato alle prossime letture. 😜 

Ps) leggendo, ho notato una qualche similitudine con un altro autore italiano che mi piace molto, il mio conterraneo Maurizio De Giovanni. 

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E’ così che si fa, Giulia Rossi  (Marzo 2022)

“Perché quando c’è vento forte è così che si fa.”

In una scuola superiore del Veneto viene trovato un biglietto anonimo che subito viene fotografato e condiviso sui social. E’ una confessione di un tradimento e una lettera di addio che fa pensare ad un suicidio. Per gli insegnanti è uno studente; ma chi? Federico Gastaldi, professore di filosofia della scuola, legge nella chat di gruppo degli insegnanti quello che sta accadendo a scuola, si infila una mano nella tasca ed impreca!

Ha perso quel biglietto scritto di getto un giorno all’alba. 

Un uomo fragile che ha commesso un imperdonabile errore. 

Un libro leggero, letto in poche ore, ma con tematiche importanti e che lascia tanti spunti.  

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Io sono il tenebroso, Fred Vargas

Un’altra bella scoperta: Fred Vargas.

Omicidi e poesia.

Louis, o il tedesco come lo chiamano, e’ un ex investigatore che dedica la sua vita a tradurre Bismarck e alle scatole di scarpe e che vive con Bufo, un rospo che porta sempre con sé. 

Aiutato da tre amici, tre storici (ognuno di un periodo storico diverso) altrimenti detti i tre evangelisti (San Marco, San Luca e San Matteo), non proprio un modello di realizzazione esistenziale, iniziano ad investigare sull’omicidio di due donne a Parigi.

Lucien con il suo fervore, Mathias la sua virtù, Marc con il suo acume, e Louis che non si ferma, scava, indaga, sono i simpatici protagonisti di questo piacevole romanzo. E uno su tutti, Clement, il ragazzo di trent’anni circa, dall’aspetto poco gradevole, scarno, un po’ tonto, “imbecille” come lui stesso si descrive “per suo conto”, che parla in modo strano, ma abile, musicista, non privo di finezza, e che suscita tanta tenerezza, protetto dalla buona e vecchia Marthe, ex prostituta che gli ha fatto quasi da madre.

Un poliziesco “sui generis”, carino, divertente, intelligente con una compagnia di investigatori decisamente fuori dagli schemi. 

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Violeta, Isabel Allende (Marzo 2022)

La Allende torna con un libro meraviglioso. 

Un testamento sentimentale. Violeta, donna, figlia, moglie e madre racconta la sua vita a Camilo, la cui identità si scoprirà alla fine.

Cento anni di esperienze, eventi, emozioni, trasformazioni politiche, tutto condito con quel pizzico di magia, caratteristica dei suoi libri.

Ancora una volta siamo in Cile, la narrazione della vita della protagonista parte dagli anni ‘20 (durante la pandemia della spagnola) e arriva fino al giorno nostri(con la pandemia da coronavirus). Il Cile fa da sfondo a questa saga familiare, dove le figure femminili hanno un ruolo di primo piano; emergono forti, tenaci e coraggiose. 

Violeta conosce la povertà, la ricchezza, ha visto da vicino la morte, la guerra, l’esilio. Una donna che affronta  con coraggio e resilienza le difficoltà e i dolori lungo sul suo cammino. Dá voce alle donne, private dei loro diritti, e si è sempre battuta per la libertà e indipendenza, propria e degli altri. 

Avrei desiderato gustarmelo un po’ di più e non divorarlo, come mio solito. Ma era impossibile. 

Bellissimo e profondo! Lo stile inconfondibile della Allende cattura, ed è sempre piacevole trovare un pezzo di quest’autrice nei suoi scritti. 

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Sono felice dove ho sbagliato, Diego De Silva (Aprile 2022)

Bentornato Avvocato Malinconico! 

Quanto mi sei mancato! 

Intelligente, ironico, divertente, riflessivo e … napoletano! 😜

L’Avvocato che mentre discute una causa, si distrae, anzi si astrae con i suoi pensieri. 

L’Avvocato dalla battuta pronta, sagace, dalla creatività alternativa e che fa morir dal ridere! 

La causa che deve affrontare e’ una class action intentata da un’amica della compagna

Maria Egizia, che per Malinconico diventa Maria turca, Maria Galizia, Maria Lucrezia, Maria Ignazia Maria Comizia e così via, contro le relazioni che non progrediscono, uno dei pantani d’amore, così classificati dal buon Malinconico (gli impantanati).

Quando una relazione non porta a nulla, ti sfinisce, ti crea danni psicologici. Ecco, un gruppo di persone “lese”, si presenta da Malinconico per una causa contro il partner che li rende infelici. Malinconico e’ sconcertato. 

Il buon avvocato cerca di far capire che per quanto l’intenzione sia filosoficamente interessante, non è neanche lontanamente giuridica. Ma il suo socio e amico Benny, la pensa diversamente! 

E intanto continua la vita privata di Malinconico, alle prese con rivelazioni che rivoluzioneranno la sua vita. 

Con una fantastica evoluzione del personaggio, che ora impara a convivere con i propri difetti, (e vi consiglio di leggere tutti i libri che hanno per protagonista l’avvocato), un fantastico Malinconico che ci regala splendide digressioni sull’amore tanto vere quanto “necessarie”, quelle che tutti vogliamo ascoltare. 

E con un finale da lacrimoni, non posso che consigliarvi questo libro per staccare un attimo e sorridere ad ogni pagina! 

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La ragazza che cancellava i ricordi, Chiara Moscardelli (Aprile 2022)

Mi piace molto questa autrice, riesce a scrivere gialli accattivanti ed anche divertenti. Tra misteri, sparizioni ed umorismo, con scambi di battute esilaranti, la Moscardelli ancora una volta, non delude!! 

Olga è la nuova protagonista di questo romanzo. Una tatuatrice. Capisce quando il tatuaggio e’ un mezzo per cancellare le tracce del passato, per rimuovere ricordi infelici e trasformarli in qualcosa di nuovo. 

Ossessionata dalla paura di perdere la memoria, di svegliarsi di colpo un giorno senza più un ricordo. Con gli anni impara a trasformare il suo corpo in una mappa simbolica di ciò che conta per lei. Tutti i tatuaggi hanno un preciso significato. 

E’ una donna molto solitaria, forte, sicura, coraggiosa, che ama stare da sola, dice quello che pensa senza filtri e ha un padre che l’ha prima abbandonata, poi e’ ricomparso e le ha insegnato ad essere forte, a vivere il più possibile nell’ombra e a non fidarsi mai di nessuno, per proteggersi dalle delusioni e dal dolore, con un addestramento degno di un marine. 

Interessanti e carini, tutti i personaggi secondari, che ruotano attorno ad Olga, che l’autrice delinea bene e ti fa venire voglia di conoscerli tutti! 

Grazie a questa indagine, Olga capirà che  “l’uomo non è un’isola”, abbiamo tutti bisogno di qualcuno, e che ci sono tante persone che le vogliono bene, nonostante i suoi tentativi di fuga. 

Consigliatissimo! 

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Le vie dell’Eden, Eshkol Nevo (Aprile 2022)

Eshkol Nevo ed il suo modo potente di descrivere le tante sfaccettature delle relazioni umane. Per me un grande talento narrativo. Sono tre racconti, molto accattivanti, dove i protagonisti si trovano di fronte ai propri impulsi, nati magari da una perdita, un divorzio, dalla morte di qualcuno.

Omri, il musicista che su consiglio dell’avvocato, affida alle pagine la terribile vicenda che lo vede coinvolto. Il dottor Caro, attempato primario di un ospedale, e la bella specializzanda Liat e l’irrefrenabile impulso di proteggerla. Heli ed Ofer e la scomparsa di quest’ultimo. Cito:

“L’autore indaga dietro le maschere che vestiamo per gli altri, ma anche su quelle che indossiamo quando ci troviamo di fronte a verità troppo difficili, o pericolose da accettare.”

Tre storie, in qualche modo, interconnesse che ci coinvolgono nel profondo, dense di mistero, di qualcosa su cui far chiarezza. Ed accade quello che spesso succede con i libri belli, non si riesce a smettere di leggere.

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Tre mani nel buio, Eraldo Baldini (Aprile 2022)

Tre mani nel buio, Eraldo Baldini

Un’altra bella scoperta, Eraldo Baldini, autore romagnolo dallo stile asciutto, diretto ed elegante. Genere: giallo, noir. 

Siamo a Ravenna, è qui che sono ambientati i tre romanzi brevi che compongono questo libro: 

Una caldissima estate

Un trapano in testa

Qualcuno nel buio

Tre storie che si intrecciano e che hanno in comune l’ambientazione, in romagna (in città, in campagna e in riviera) e gli investigatori Righetti, Cardona ed i loro collaboratori. Una narrazione attenta, atmosfere ben tratteggiate della provincia ravennate. I personaggi sono amabili, con qualche difetto, gioiosi, arrabbiati, vittime e carnefici di se stessi. 

I tre romanzi brevi mi sono piaciuti molto, c’è suspense dall’inizio alla fine; ci fanno conoscere 

la parte oscura di una tranquilla provincia italiana. Ma la vera protagonista del romanzo è la malattia, che sia fisica o mentale, che attanaglia i personaggi. 

Il mio esordio con Baldini direi approvato!!  

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L’equazione del cuore, Maurizio De Giovanni (Aprile 2022)

Lasciamo per un attimo i commissari Ricciardi e Lo Iacono, per questo nuovo libro di De Giovanni che vede come protagonista Massimo, ex insegnante di matematica, la cui vita che si svolge tra eventi su cui esercitava pieno controllo con una sua logica attenta e razionale, viene letteralmente stravolta da una tragedia.

Il professore l’affronta inizialmente, ricercando dentro e fuori, le tracce di una disperazione che non riesce a trovare. 

Ma di fronte al nipote, in fin di vita e in coma, troverà la forza di aprire il suo cuore, lui noto sociopatico che sta bene quando è solo, si ritroverà a parlare al piccolo della sua amata matematica. Il matematico, dice, va al di là. Guarda le relazioni, i rapporti, mette a confronto e trova le leggi, le regole. 

Massimo gli parlerà di sentimenti, attraverso la matematica, sentimenti che si basano sull’intuito, ma l’intuito altro non è che rapidità di calcolo, velocità di esame di una questione. Tutto ritorna sempre alla matematica. 

Una storia che aveva i presupposti per essere mielosa e stucchevole, l’atavico conflitto tra cuore e ragione, diventa un mistero da risolvere.

Il finale? Aperto. Lo immagino a modo mio. 

A parte la matematica, che mai è stata la mia passione, sono un’umanista io nel profondo, (non me ne voglia la mia prof), come sempre De Giovanni non sbaglia. 

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Le ceneri di Angela, Patrick McCourt (Aprile 2022)

Un libro travolgente e crudo, autobiografico. Riporto:

“Naturalmente è stata un’infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un’infanzia irlandese è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora”.

L’infanzia infelice di Frank McCourt è segnata da profonda miseria, lutti, disperazione, un padre alcolizzato, una madre (Angela appunto) che cerca di sopravvivere. 

Tutto raccontato attraverso gli occhi innocenti di un bambino, l’autore, mai patetico, nonostante lo stato di miseria e degrado in cui vive, è sempre ironico. 

Il libro più triste e commovente, (assieme ad “Una vita come tante”), che abbia mai letto. 

Nonostante la povertà e le tante difficoltà incontrate durante l’infanzia e l’adolescenza, Frank rimane un bambino forte, dotato di tanta energia e resilienza di fronte alle avversità, con un senso di riscatto molto profondo, senza mai toccare l’autocommiserazione; ci si affeziona subito a lui e si cresce con lui, tra un sorriso e gli occhi lucidi. 

Lo stile è molto scorrevole, l’ambientazione soprattutto irlandese molto ben descritta, bello ed avvincente. A gran voce, lo consiglio … eccome! 

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Aria, Nazanine Hozar (maggio 2022)

“Se tu canti un’aria, il mondo saprà tutto di te. Conoscerà i tuoi sogni e i tuoi segreti. I tuoi dolori e i tuoi amori”. 

La chiamò Aria.

Romanzo d’esordio della scrittrice iraniana. 

Siamo a Teheran, dove la protagonista che dà il nome al romanzo, vive, anzi sopravvive.

Abbandonata in fasce tra i rifiuti da una giovane mamma, Aria verrà accolta dal suo salvatore, Behruz, nella cui casa vivrà alcuni anni. Ma l’amore infinito di questo padre acquisito non basterà a tenere Aria lontana dalla rabbia e cattiveria della moglie di Behruz, Zahra, insensibile e crudele. Maltrattamenti, punizioni crudeli scandiscono le giornate di Aria, allietate solo dall’amichetto Kamran, suo vicino di casa, e dai ritorni a casa diBehruz, che per lavoro è spesso fuori casa.

La storia personale di Aria si intreccia a quella del popolo iraniano, siamo nel pieno della rivoluzione Khomeinista.

Il romanzo tocca tante tematiche: l’abbandono, l’amore, l’odio, la situazione delle donne, i rapporti e contrasti tra islamismo, zoroastriani ed ebraismo e la vicenda storica dell’Iran che personalmente conosco molto poco (colpo di stato contro Mossadeq, le riforme dello scià, la rivoluzione bianca). 

Un libro splendido, la vita di Aria è qualcosa di straordinario, la sua vita ti cattura pagina dopo pagina. Questo libro non narra solo la storia di Aria, ma narra la storia di un popolo. Consigliatissimo! 

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Come il lupo, Eraldo Baldini  (Maggio 2022)

Un altro bel libro di questo autore romagnolo, di cui ignoravo l’esistenza fino a un mese fa.

Folklore pagano e leggende si intrecciano in questo romanzo, ambientato negli anni 50. 

Natura, personaggi descritti molto bene, lo stile dello scrittore accattivante e scorrevole.

Quasi una vena pittorica si scorge nel fluire delle parole. Lo scrittore dimostra di conoscere molto bene i luoghi che descrive, seppur tutto di fantasia. 

Il romanzo inizia con il riportarci una vicenda avvenuta nel 600, di quattro briganti alla ricerca di lupi, che in qualche modo si collega agli anni 50 e al protagonista Nazario, ex partigiano, maresciallo del corpo forestale, che ritrova delle ossa umane nella Valchiusa. Una valle isolata, dove si produce un ottimo vino e dove gli abitanti vivono in isolamento, circondati da leggende, misteri ed ombre pericolose. Tra senso del dovere e desiderio di fuga, si ritroverà nel mezzo di un macabro risvolto folcloristico tra leggenda e realtà, dove tutto muove interrogativi, chiede risposte, solleva speranze e timori. 

Nel contempo, alle prese con una figlia di dieci anni che soffre di crisi epilettiche continue, una maledizione che non prende mai pause e non osserva tregue. 

Denso di elementi magici, credenze popolari, emozioni e leggende, il libro si legge tutto d’un fiato, complici anche gli altri personaggi come la piccola Elisa e nonna Vera. Decisamente consigliato! 

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La città delle bestie, Isabel Allende (Maggio 2022)

Alex ha 15 anni, a causa della malattia della madre, viene momentaneamente affidato a Nonna Kate, una nonna un tantino eccentrica, 64 anni, magra e muscolosa, occhi azzurri penetranti, guida come se la stessero inseguendo, regala ai nipoti scatole di cioccolatini pieni di tabasco,  non vuole essere chiamata nonna, ha la casa piena di archi e frecce di pigmei, due crani umani del Tibet, scarabei pietrificati ed una lunga pelle di pitone. 

Beve vodka e fuma tabacco nero in una pipa. Energia allo stato puro. 

La stravagante Nonna Kate è una giornalista, scrive reportage di viaggio, gira il mondo e Alex si ritroverà con lei ad affrontare l’Amazzonia, esattamente tra il Brasile e il Venezuela, per una spedizione dell’International geographic, alla ricerca di un essere gigantesco, forse un essere umano primitivo o un animale, avvistato già diverse volte, chiamato la Bestia. 

Durante questo viaggio ad Alex ne capiteranno di tutti i colori, conoscerà Nadia, sua coetanea,  con la quale non condivide nulla, ma accomunati dallo stesso modo di vedere le cose. 

La prima parte scorre veloce, ma la seconda l’ho trovata molto lenta e con troppi elementi soprannaturali, accadimenti stravaganti e assurdi. Si riprende verso la fine. 

Molto belli i personaggi e la descrizione dell’Amazzonia, su questo la Allende è imbattibile! Un’avventura che ti fa distaccare dal mondo reale per tuffarti in un mondo fantastico ed imprevedibile. Ho preferito sicuramente altri dell’Allende. 

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Angeli, Maurizio De Giovanni (Maggio 2022)

Adoro De Giovanni, ha la capacità di far immergere il lettore nell’animo dei protagonisti. Con le loro storie personali, le ombre e le gioie della vita di ognuno, ritornano i Bastardi di Pizzolfalcone, che ho imparato ad amare. Siamo all’undicesimo libro della serie, che non mi stufa mai.

Al di là della trama, bella, accattivante come sempre, il libro da’ particolare risalto alle vicende private dei protagonisti: Lojacono, Ottavia, Alex, Romano, Elsa, Pisanelli, Aragona, Piras … li ritroviamo tutti a barcamenarsi tra il caso da risolvere e la vita privata. 

Un meccanico, Nando Iaccarino, viene ritrovato morto nella sua officina.

I Bastardi di Pizzofalcone, con grande spirito di squadra, si mettono in moto per ricercare il movente e l’assassino.

Un libro sull’avidità della società di oggi, ma anche sugli angeli, che sono imperfetti, malandati, titubanti, ma che ci amano e ci proteggono sempre. 

Quelli di De Giovanni non sono solo dei bei gialli, che fanno appassionare, nei suoi libri c’è molto altro. Ci sono le persone, ci sono i sentimenti, i dolori, le imperfezioni di ognuno, le passioni, le relazioni umane in primis. E poi c’è il quartiere, Pizzofalcone, ed il forte senso di appartenenza di chi ci è nato e vissuto. 

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Camere separate, Pier Vittorio Tondelli (Maggio 2022)

“Leo non aveva mai ceduto al valore dell’accettazione. Non gli importava, teoricamente, essere accettato né legittimato da nessuno. Era in se stesso che traeva valore e legge. Non dall’esterno. A nessuno avrebbe mai e poi mai concesso questo diritto. Lui esisteva. E questo era tutto. (Cit)

La storia di Leo (alter ego dell’autore) e del suo amore per Thomas, nato da un incontro fortuito, dove Leo ha capito, al primo sguardo, di essere in gioco con tutto se stesso. 

Un primo incontro alla ricerca di un linguaggio fra i propri corpi, contatti fintamente casuali, un’attrazione che nasce da una energia che trae forza solo da se stessa. 

Un romanzo d’amore e di morte. 

Leo vive la relazione con Thomas, come sapendo intimamente, che prima o poi si sarebbero lasciati. La separazione è una forza costruttiva del loro amore, al pari dell’attrazione, del desiderio sessuale. La necessità di indipendenza e solitudine di Leo, dettata dalla consapevolezza di essere sempre stato solo, porta ad accettare l’altro solo a distanza, da qui il titolo “camere separate”. 

Ma la solitudine tanto ricercata, diventa qualcosa di diverso, si trasforma, quando il protagonista si scontra con la morte e si ritrova a rimettere in gioco tutto, a ripartire da se stesso.

Il libro si compone di continui flashback, riflessioni profonde, confessioni, analisi del passato, del presente, dove l’autore non racconta UN amore, racconta L’amore, con una prosa di una eleganza e raffinatezza sublime. 

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Le madri non dormono mai, Lorenzo Marone (Maggio – Giugno 2022)

Un libro che è un pugno nello stomaco.

Un romanzo che dà voce ad un profondo disagio sociale, attraverso i punti di vista delle detenute di un carcere femminile e dei loro figli.

Diego, 9 anni, ha imparato troppo presto ad affrontare una vita che è stata molto dura con lui. Un padre in carcere, vive con la madre Miriam presso l’Icam, la struttura per mamme con i figli, che assomiglia ad una casa “normale”, ma ha le sbarre alle finestre. 

Miriam, dal cuore di ghiaccio, che non conosce la solitudine, non vuole compagnia, non conosce l’amicizia ed è sempre tesa come un arco. Che non conosce religione, se non la maternità. 

Due vite fragili, in mezzo a tante vite fragili, dalle donne che popolano il carcere ai non carcerati, addetti alla sicurezza, la psicologa, la volontaria; tutti con il proprio carico di sofferenza e di profondo disagio sociale.

Vite dolorose, vite difficili che si intrecciano in questo romanzo che ha per protagonisti non personaggi letterari, ma persone. 

Marone ti accompagna per mano in questa storia che sentirai dentro fino alla fine, ti entra nel cuore e te lo sconvolge anche. 

Immancabili gli occhi lucidi alla fine. Forse il suo libro più bello, che consiglio caldamente. 

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Pachinko, Min Jin Lee (giugno 2022)

“Essere coreani nel Giappone del XX secolo e’ come giocare a pachinko, gioco d’azzardo giapponese, una battaglia contro forze più grandi che solo un colpo di fortuna può ribaltare”.

Siamo negli anni 30 in Corea, paese colpito dall’occupazione giapponese. Sunya, tradita da un uomo che l’ha fatta innamorare, incinta di suo figlio, decide di lasciare il paese a seguito di un pastore, che nonostante tutto decide di sposarla e dare un nome a suo figlio.

Una donna costretta a fuggire dal proprio paese, durante uno dei periodi più bui della storia coreana. L’occupazione giapponese ha reso poveri i coreani, li ha privati della loro identità, costringendoli ad usare una lingua sconosciuta e a rinnegare il proprio paese.

Una storia di circa mezzo secolo, dove la resilienza è pratica quotidiana, dove il dolore, la sofferenza, la povertà sono una costante. Il libro ruota intorno a diverse generazioni della stessa famiglia, a partire dai genitori, figli e nipoti, tutti schiacciati dalla società nipponica. Scava a fondo nell’animo dei protagonisti, rappresentando soprattutto le donne molto forti, piene di risorse, forza di volontà e ricche di umanità.

 Commovente, bello, ben scritto, ti coinvolge emotivamente dall’inizio alla fine. 

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L’invito, Ruth Wave (Giugno 2022)

Un thriller che stenta a decollare. Pagine su pagine, ma nessun colpo di scena e un finale scontato.

Nora, una scrittrice si risveglia in ospedale, ha avuto un incidente, ma non ricorda nulla. E’ stata invitata all’addio al nubilato della sua ex amica del cuore. Seppur con riluttanza, accetta di partecipare, ma il weekend sfocerà in tragedia. 

Scorrevole lo è, ma mi sono trascinata nella lettura, e non è quello che mi aspetto da un thriller degno di questo nome! Non trovò un motivo per cui lo dovrei consigliare! E infatti non lo consiglio 😂 

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Il caso Alaska Senders, Joel Dicker (Giugno 2022)

Dopo l’ultimo suo libro letto che non mi ha fatto impazzire, ho deciso di dargli ancora una possibilità con quest’ultimo. Del resto, scrive molto bene e si fa leggere, rapidamente anche.

Siamo a Mount Pleasant, un piccolo paesino americano, viene trovata morta Alaska Senders, una ventiduenne con il sogno di diventare una grande attrice. Dopo 11 anni da questo omicidio, Marcus Goldman, già protagonista de “La verità sul caso Harry Quebert” ritorna alla ribalta, (legato fortemente ormai al poliziotto che l’aveva accompagnato durante il caso Harry Quebert e ad Harry stesso, suo mentore), non solo come il grande scrittore che ormai è diventato, ma nuovamente sul campo alla ricerca di un assassino. 

Diciamo che con questo libro ritroviamo il Dicker di Harry Quebert, trama accattivante, che ti tiene legata al libro fino alla fine, stile molto scorrevole, sempre incalzante, suspense, qualche colpo di scena, come un buon thriller. Sicuramente l’autore è bravissimo nell’ intrecciare situazioni e personaggi. Ritroviamo Harry, il poliziotto Perry, e un autoelogio costante dell’autore in tutto il libro! 

Un bel tomo che si fa leggere in poco tempo! 

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Le ore più buie, Michael Connelly (Giugno 2022)

Connelly è una garanzia!!! 

Una trama che attira il lettore dall’inizio alla fine. Un giallo molto coinvolgente, con protagonista Renee Ballard, detective della polizia di Los Angeles, coadiuvata dall’immancabile Harry Bosch, ormai in pensione, ma ancora pronto all’azione! 

Ambientato nella città degli angeli, siamo nel periodo di dicembre 2020 quando il mondo intero festeggia la chiusura di un anno nefasto per la pandemia, con la voglia di lasciarsi alle spalle l’anno appena trascorso. 

Ma c’è una coppia di stupratori seriali a piede libero, e Ballard ha tutta l’intenzione di interrompere questa catena e metterli dentro. Contemporaneamente, la sera dell’ultimo dell’anno, durante i festeggiamenti appena scoccata la mezzanotte, la detective viene chiamata sulla scena del primo crimine dell’anno.

Ben due casi da risolvere per la Ballard. 

Un bel giallo dentro la realtà e le brutture del nostro tempo. Realtà e finzione si alternano in questo libro, con un ritmo incalzante che ci trasmette costantemente il senso dell’urgenza. 

Da leggere, una buona lettura sotto l’ombrellone! 

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La scopa del sistema, Davide Foster Wallace (Giugno 2022)

Divertente e con tanti spunti di riflessione. Il primo libro di Wallace che leggo. Ne leggerò altri? Forse, non subito! 

Ha uno stile veramente singolare, dal descrittivo al simbolico/metaforico, periodi interminabili o scambi di battute veloci, con un frequente uso di puntini sospensivi o del trattino per le battute mancanti. O lo si ama o lo si odia, non ci possono essere vie di mezzo. 

La storia parte dalla giovane Lenore alla ricerca della bisnonna di oltre 90 anni (grande appassionato di Wittgenstein di cui ha seguito i corsi ) che è scappata dalla casa di cura con altre 26 persone tra pazienti (altresì residenti) e personale medico. 

La seguono gli altri personaggi in particolare Rick, “suo amico” si fa per dire nonché titolare della casa editrice dov’è Lenore lavora. Vlad l’impalatore che da simpatico pappagallino piuttosto silenzioso si apre ad esilaranti sproloqui senza fine e alquanto sboccati.

Da ridere sono i racconti che Lenore si fa raccontare da Rick. Storie nella storia con spassosi risvolti. 

La Vache, altrimenti detto l’Anticristo, fratello di Lenore, che sproloquia perennemente sotto effetto di canne. 

Potrei definirlo quasi un “romanzo di formazione”, dove la protagonista si evolve, si modifica e giunge alla maturazione. Ma altrettanto un libro non di facile comprensione, il lettore è costantemente chiamato ad interpretare con fatica e tanta applicazione!!!! 

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Dove sono i bambini, Mary Higgins Clark (giugno 2022)

Un libro carino, ma niente di eccezionale. Un po’ lento all’inizio, poca suspense, si riprende alla fine. Ne ho letti altri suoi molto più belli!

E’ la storia di Nancy, che ha affrontato la fine di un matrimonio e soprattutto la morte dei suoi due figli. Inizialmente accusata dell’omicidio dei piccoli, poi scagionata, Nancy continua ad avere incubi e a sognare i figli. Quando e’ convinta di potercela fare, cambiando aspetto, vivendo serena a Cap Cod, con un nuovo marito e due figli bellissimi avuti da lui, ecco che l’incubo sembra ritornare. Michael e Missy, i suoi figli, una mattina spariscono misteriosamente.

L’incubo ritorna, ed il passato riaffiora. 

Una storia noir, breve poco più di 200 pagine, che si fa leggere. 

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L’impeccabile, Keigo Higashino (Luglio 2022)

Un noir e romanzo giallo giapponese.

L’imprenditore Yoshitaka, a un anno dal matrimonio, decide di lasciare la moglie, la bella Ayane, perché non può avere figli. Nel frattempo, ha una storia con un’allieva della moglie, Hiromi.

 Viene, poi, trovato morto dopo aver bevuto una tazza di caffè. Tutti i sospetti convergono sulla moglie, che però ha un alibi di ferro. 

I detective Kusanagi e Utsumi vengono incaricati di risolvere il caso. Ci riusciranno grazie alla detective Utsumi e al coinvolgimento di un fisico, che spesso collabora con la polizia.

Il crimine viene descritto passo passo. Tanti gli interrogatori ai sospettati, agli amici, ai testimoni che permettono di conoscere meglio i protagonisti. 

Sicuramente un po’ lento nella narrazione, ma avendo letto diversi autori giapponesi pare sia una caratteristica abbastanza comune.

Il maschilismo presente nella società giapponese viene fuori in diverse battute di alcuni personaggi, ma forse Higashino in questo romanzo ha voluto un po’ stravolgere (e meno male) l’obsoleto pregiudizio. 

Sicuramente e’ un libro che suscita interesse e curiosità, ma avrei voglia di leggere ancora qualcosa di questo autore per assicurargli un posto nella mia libreria! 😉 

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Teresa Papavero e lo scheletro nell’intercapedine (Luglio 2022)

Ritorna Teresa Papavero e le sue “logiche papaveriane”. 

Esilarante personaggio dalla penna di Chiara Moscardelli, originaria di Strangolagalli, un paesino della Ciociaria, diventato famoso proprio grazie alla Papavero ed all’aiuto prestato in due casi di scomparsa. Ora Strangolagalli torna nell’occhio del ciclone, quando si scopre uno scheletro proprio nell’edificio del B&B di Teresa, mentre stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione. 

Ed ecco che Teresa sfodera tutte le sue capacità di investigatrice, affiancata dall’affascinante medico legale, alla ricerca della verità. 

Un giallo umoristico, divertente e con un pizzico di rosa. Capitoli brevi, che non annoiano.

Stile sempre frizzante, ironico, piacevole e molto scorrevole.

Se volete una lettura divertente, non impegnativa, ma con una storia, ve lo consiglio, come tutti quelli della Moscardelli.

Unico neo, una scena “copiata” “presa in prestito” da un film cult! 

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Come vento cucito alla terra, Ilaria Tuti (Luglio 2022)

Siamo nel periodo della prima guerra mondiale. Quella guerra, come tutte le guerre, che “dilania corpi, toglie il tempo, separa gli affetti, accresce le distanze, morsica la vita prima di inghiottirla.” (Cit.)

Due donne coraggiose, Flora e Louisa aprono la prima unità chirurgica gestita unicamente da donne, in una zona di guerra, il Women’s Hospital Corp, in Francia. Qualcosa di impensabile per il periodo e la considerazione che si aveva delle donne. Qualcosa che fa paura e allo stesso tempo richiede un grande sacrificio, lontane da casa (Londra) e in un mondo antico e maschilista che non approva una donna medico. 

Tra loro c’è Cate Hills, dottoressa in ginecologia, fino ad allora impegnata a ricucire disperate prostitute per ridar loro umanità e dignità. Madre della piccola Anna, figlia che con tanta sofferenza ha lasciato alle cure di una coppia di amici, per poter aiutare il gruppo di donne a salvare quanti più soldati, ritornati feriti dal fronte.

Le chiameranno le Lady Doctors, dotate di grande forza, tenacia, talento e voglia di imporsi in un mondo dove possono dire la loro e affermarsi in qualità di brave dottoresse, mestiere da sempre maschile. 

E’ una storia di donne combattenti che conquistano la libertà, in nome della civiltà. 

Donne testarde ma coraggiose, spaventate ma risolute che hanno deciso di rischiare tutto per realizzare un sogno, per diventare ciò che a una donna veniva ripetuto di non poter essere. 

Un libro veramente molto bello, che alterna fatti e persone realmente esistite a personaggi romanzati. Una storia vera e sconosciuta ai più, una narrazione scorrevole e coinvolgente. 

Il libro della Tuti più bello, senza dubbio. 

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La vergine azzurra, Tracy Chevalier (Luglio 2022)

La vergine azzurra, Tracy Chevalier 

Il primo romanzo della Chevalier. Trovo che il suo modo di scrivere (morbido e delicato) faccia sognare. Se dovessi scegliere un solo aggettivo per descrivere i suoi romanzi, direi “raffinato”.

Si sviluppa su due piani temporali: da un lato seguiamo le vicende di Ella, ai giorni nostri, un’americana che si trasferisce in Francia per seguire il marito ed alle prese con la ricerca sulle proprie origini e dall’altro le vicende di Isabelle, vissuta nel XVI secolo, soprannominata la Rossa, per il colore dei capelli. Tra le due storie un forte legame che si delinea man mano durante la lettura. 

Direi che la vergine azzurra preannuncia il talento della scrittrice che merita di essere letta. 

I personaggi tutti ben caratterizzati, carismatici soprattutto Ella ed Isabelle, le due donne protagoniste.

Un bel libro che consiglio a chi ama un genere di stampo storico e a chi ama l’arte. 

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Non è al momento raggiungibile, Valentina Farinaccio (luglio 2022)

“Quattro pezzi di margherita, due con zucchine e mozzarella, tre di quelle con la salsiccia e i broccoli, uno, l’ultimo rimasto, con bufala e pachino, altri due con le verdure grigliate, doppia mozzarella, senza aglio. 

Siamo in tre, dico, quindi fai in modo che ci siano almeno tre fette per ogni gusto”.

E’ l’incipit del romanzo. 

Vittoria comincia a mangiarli dalla meno farcita alla più carica, finendoli tutti. Dopo aver finito, gonfia, piange in posizione fetale. Vittoria sa di doversi riempire, fino a non avere più spazio per niente, e per nessuno. 

Non è al momento raggiungibile è la storia di Vittoria, che esplora un mondo in cui una buona, buonissima fetta della popolazione bazzica, quello virtuale. Una storia contemporanea, dove per un banale scatto, equivocato, postato su Instagram, cominciano ad arrivare followers ed un nuovo lavoro, ben remunerato: l’influencer, per lei che di lavori ne ha fatti sempre di saltuari, pagati male e in nero. 

Uno sguardo perenne alla bilancia, 2 kg in più 2 in meno, occhi bassi sullo schermo, in mano sempre il cellulare, l’ansia del numero di followers che crescono, decrescono, foto e tag commissionati, i commenti, la ricerca costante di approvazione, sulla cresta dell’onda prima, il declino poi.

“Le cose importanti succedevano sul cellulare”.

C’è qualcosa di triste in questa frase e qualcosa di pericolosamente vero. 

“Perché vede Mina. Non conosco più la geografia della mia esistenza, non so con chi confino, e con chi no. Non so se c’è uno sbocco sul mare, per me, se ho alle spalle le montagne, a proteggermi dal vento. “ 

Un libro contemporaneo che affronta tanti temi: l’abuso dei social, la dipendenza dal mondo virtuale, i disturbi alimentari, l’accettazione di se stessi, le difficoltà della vita, ed il passato familiare che, in qualche modo, sempre incide su chi siamo. 

Vi affezionerete alla protagonista e come me e sono certa, farete il tifo per lei! 

Scritto in maniera scorrevole e semplice, un libro che consiglio soprattutto alla nostra generazione, perennemente connessa e che spesso trascorre tanto, troppo tempo sui social tralasciando altro. 

(Nessun giudizio, nessuna critica, solo una mia opinione. E lo dice una che sui social C’E’!) 

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L’incendiario, Jan Carson (luglio 2022)

Ambientato a Belfast ai giorni nostri, siamo in estate, calda e afosa. Il 12 luglio la città si accende per i fuochi di una festa tradizionale. Bruciare cose fa parte della loro cultura, ma dietro i così chiamati “Fuochi alti” c’è l’incendiario, colui che appicca il fuoco, distruggendo edifici, alberi, tutto, per risvegliare la coscienza di cittadini sopiti. 

Poi ci sono due padri: Sammy e Jonathan, accomunati dalla preoccupazione di essere genitori, per i propri figli, per ragioni ben diverse. Sammy ha paura che il suo passato di violenza possa essere stato tramandato al silenzioso ed enigmatico figlio Mark e Jonathan, che non ha avuto il tempo di prepararsi all’arrivo della piccola Sophie, avuta da una donna alquanto “sui generis”, cerca di fare qualunque cosa pur di proteggerla, a modo suo. I due vivono in mondi distanti, ma destinati ad incontrarsi.

In entrambi i casi, una sensazione costante di quanto sia difficile il ruolo di un genitore e le scelte da prendere per i propri figli.

Noir e fantasy, trama misteriosa, elementi soprannaturali; un crescendo di angoscia e inquietudine verso la fine. 

La parte straordinaria  del romanzo, sicuramente, lo rende molto originale. Ho trovato alcune parti lunghe e prolisse, che appesantiscono la narrazione, ma il libro ti ipnotizza letteralmente.

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Zucchero bruciato, Avni Doshi (Luglio 2022)

Tara ed Antara, madre e figlia, legate da un rapporto di amore e odio.

“Mentirei se dicessi di non aver mai gioito dell’ infelicità di mia madre”. 

Un rapporto difficile quello di Tara ed Antara, a causa del rancore della figlia per quella madre che l’ha messa al mondo e che avrebbe dovuto prendersi cura di lei. 

Tara e’ sempre stata una ribelle, ha vissuto una vita di assoluta indipendenza; costretta ad un matrimonio di convenienza, decide di scappare con la figlia, ha vissuto con un guru, ha mendicato. E Antara per lei è sempre stata un peso. 

Quando Tara inizia ad accusare i primi segni di perdita della memoria, nonostante tutto Antara se ne prenderà cura, (senso del dovere? Senso di colpa?) assistendo ad una malattia atroce, lunga, estenuante, in cui si sparisce un poco alla volta: l’Alzahimer. Un lento spegnersi, dove potrà iniziare il lutto di Antara, un lutto fatto di rimorsi perché non si sono mai chiarite. 

 E mentre si prende cura di lei, riaffiorano i ricordi, il passato, l’ashram, i nonni, il padre che ha divorziato dalla madre e ora ha un’altra famiglia. 

Passato e presente si alternano con frasi taglienti, a volte brutali. 

Ho trovato l’ultima parte del romanzo di forte impatto emotivo.

Un esordio letterario assolutamente consigliato! 

Un libro per chi ama la scrittura che scandaglia il lato oscuro dell’essere umano. 

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Streghe, Brenda Lozano (Luglio – Agosto 2022)

La storia di un Messico ancestrale, primordiale in questo bel romanzo dell’autrice messicana Brenda Lozano. 

Una giovane giornalista, Zoé, si reca a San Felipe, per scrivere un articolo a seguito della morte di Paloma, nata Gaspar, e assassinata perché muxe (nata uomo, ma che sceglie di vestire abiti femminili). Qui Zoé incontra Feliciana, un’anziana e saggia donna, curandera del Linguaggio, parente di Paloma, le cui arti curative richiamano attori, personaggi celebri da ogni parte del mondo. Zoé resterà affascinata da questa anziana signora, dai suoi racconti, al punto tale che si aprirà con lei, raccontando la sua vita, riflettendo su ciò che avrebbe dovuto conoscere meglio: se stessa.

Due donne, differenti per origini e cultura, in un romanzo che parla al femminile in un mondo di riti, cerimonie, magia. Due vite che scorrono sugli stessi binari, Feliciana utilizza il linguaggio per curare corpo e anima, Zoé  lo utilizza per scrivere. 

Un romanzo a due voci bello, delicato, magico.

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Tarantola, Thierry Jonquet

Un noir francese angosciante ambientato a Parigi e dintorni. Un incubo senza fine. Trasuda odio, vendetta. 

Quattro i personaggi attorno a cui ruota questo romanzo breve (appena 139 pagine inquietanti).

Richard e’ un famoso chirurgo plastico che si accompagna alla bellissima Eve, in realtà sua prigioniera. La costringe a prostituirsi, la umilia in ogni modo. L’odio è la sua sola ragione di vita.

Alex ha rapinato una banca e ucciso un poliziotto ed è ricercato dalla polizia. Vive nell’angoscia di finire in prigione.

Vincent, suo amico, una sera  è andato a fare un giro in moto, inseguito da un uomo, si ritrova prigioniero di un mostro. Per anni si perdoneranno le sue tracce. 

Tarantola e’ un noir insolito, diabolico, diverso dai soliti, dalla trama inquietante e dal finale angosciante. Ti rapisce sin dalle prime pagine, ti incolla alla lettura fino alla fine, che arriva veloce. 

Tarantola è lento e segreto, crudele e feroce, avido e inafferrabile. Ti colpisce come uno schiaffo! E ti chiedi: fin dove può arrivare la mente umana?

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Accabadora, Michela Murgia 

Vincitrice del Premio Campiello, Accabadora e’ un piccolo capolavoro, breve ma intenso, di Michela Murgia, che ho imparato ad apprezzare  con il suo podcast “Morgana”.

Negli anni cinquanta, in una antica Sardegna, fatta di leggende e tradizioni, la piccola Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, anche se tali non sono. Maria è una “filla de anima” , come i bambini “generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità dell’altra”. 

L’accabadora è colei che, solo se voluto e quando non c’è più nulla da fare, concede una morte dignitosa al malato. 

Il libro affronta un tema delicato, combattuto, urgente e profondo come l’eutanasia. E lo fa con una delicatezza senza confini, con un linguaggio aulico, senza fronzoli,  con colloqui scarni ed essenziali. 

Un libro potente e penetrante. 

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Niente caffè per Spinoza, Alice Cappagli (Agosto 2022)

Vincitore del premio John Fante opera prima 2020, un libro bello nella sua semplicità! 

Marvi, Maria Vittoria, in un momento particolare della sua vita, rimasta senza lavoro accetta di badare al vecchio professor Farnesi, non vedente. Lei gli legge libri, gli sistema casa, cucina e lui le insegna che nella filosofia si possono trovare le idee giuste per riordinare la propria vita.

In Pascal, Spinoza, Epitteto, Epicuro, il professore sa sempre tirar fuori preziose verità, non vetuste, ma assolutamente utili nel quotidiano. Il bello della filosofia. 

E cosi tra una tazza di caffè e l’altra, piovono citazioni, pensieri e riflessioni.

Un romanzo autentico, l’incontro tra una giovane donna e un vecchio professore di filosofia; una storia di affetto e sentimento che ti strappa sorrisi e ti commuove. 

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Gli anni invisibili, Rodrigo Hasbun (Agosto 2022)

Un libro “nostalgico” che si è fatto tanto amare.

Due compagni di scuola, che sono stati quasi amici, in una Houston moderna, si incontrano scoperchiando il vaso di Pandora, tentando di alleggerire in qualche modo il peso di quegli “anni invisibili” trascorsi assieme, quelli dell’adolescenza.

“Se fosse per me gli esseri umani non dovrebbero avere memoria. Il passato è un peso inutile, magari potessimo metterlo da parte, magari potessimo almeno decidere quali ricordi conservare e quali no.” 

“I ricordi felici e quelli infelici sono ugualmente ingombranti”. 

L’adolescenza raccontata in queste pagine, le felicità, gli entusiasmi, le feste, i concerti, le aspirazioni future, le gioie, i dolori, anni in cui le scelte sbagliate possono influenzare la nostra vita. Narrata come un continuo flusso di coscienza, un romanzo nel romanzo, due diversi piani narrativi che si alternano, ed una festa di classe che rappresenta il momento della svolta. 

Un libro che da una parte ti riporta indietro, in quel periodo, l’adolescenza appunto, dove tutto ti sembra possibile, e dall’altra ti ancora al presente dove inevitabilmente l’oggi è una conseguenza di quello che siamo stati. 

“La vita adulta non è proprio un bel posto”. 

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La mamma si è addormentata, Romy Hausmann (Agosto 2022)

Dopo aver letto ed apprezzato “ La mia prediletta”, avevo aspettative molto alte su questo thriller. Ma devo dire che è stato piuttosto deludente.

La storia piuttosto contorta, ho faticato a stare dietro alla successione degli eventi, dei capitoli. Zero colpi di scena, tutto molto lineare.

Sicuramente un’esplorazione dei segreti della mente, di cosa può fare un essere umano, messo di fronte alle difficoltà o per preservare la propria vita. 

La protagonista è Nadja, a soli 15 anni viene accusata di aver ucciso la madre. Sconta anni in carcere, per poi cercare di riprendere una vita normale. Ma il passato inesorabilmente ritorna prepotente, qualcuno cerca di trascinarla in un gioco perverso, mettendo a rischio la sua vita. 

La storia complicata sembra quasi forzata, ingarbugliando la trama. I personaggi sembrano compiere scelte al di là di ogni logica. 

Un libro deludente, dopo un bell’esordio. 

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Compiti per le vacanze per amanti dei libri, Massimo Roscia (Agosto 2022)

Indovinelli, sciarade, crucipuzzle, parole crociate, ma con un unico leitmotiv: i libri. Da Dante ad Alessia Gazzola, da Hugo a Palahniuk.

Ci sono tutti tutti. 

Un modo divertente ed intelligente, con cinque livelli di difficoltà, per mettere alla prova, in maniera del tutto originale, le proprie conoscenze letterarie. Cento esercizi che permettono di misurarsi con la memoria (alcuni test mi hanno riportato a scuola e all’università), di capire quanto conosciamo dei libri e dei loro autori e per imparare aneddoti carini sugli scrittori e perché no, per prendere spunto e leggere libri che non conoscevo! 

Assolutamente consigliato, non a tutti, ma agli amanti dei libri, appunto! 

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Prudenti come serpenti, Lola Shoneyin (Agosto 2022)

Un libro che viene dall’Africa. Ambientato in Nigeria, la giovane Bolanle desidera solo una cosa, fuggire dalla sua famiglia di origine, decisamente oppressiva. Intelligente ed istruita, pur di fuggire da casa, accetta di sposare Baba Segi, (andando contro il volere della famiglia) facoltoso poligamo di mezza età, grassoccio e poco educato e di andare a vivere con lui, le altre tre mogli e tutti i loro figli.

Quando però non arrivano figli con Bolanle, Baba Segi decide di ricorrere alla medicina e capire come mai Bolanle non riesce a rimanere incinta. 

Intanto la vita in casa per Bolanle è tutt’altro che semplice. E’ laureata e ciò infastidisce Iya Segi, la prima moglie e madre della casa. Iya Femi, la terza moglie, è furiosa perché è stata scalzata. Iya Tope, la seconda, dal carattere più mite vorrebbe accettarla ed aiutarla, ma teme l’ira delle altre due mogli. 

Tra dispetti continui, parole poco carine, Bolanle vive la sua vita sopportando le angherie delle altre donne. 

Un drammatico affresco della situazione in cui vivono ancora oggi alcune donne; l’autrice sonda le ripercussioni emotive di scelte spesso legate a pesanti condizionamenti familiari. Ognuna delle mogli ha un passato “importante”, fatto di angherie, discriminazioni, violenze che cercano di superare, concedendosi una vita “dignitosa” accanto al “padre padrone”. 

Un romanzo corale dove si da’ voce a tutte le donne della famiglia, ognuna con il proprio vissuto e la propria opinione.

L’autrice ci regala una visione sociologica di un mondo, molto lontano dal nostro, ma che è possibile capovolgere.

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I rondoni, Fernando Aramburu (Agosto 2022)

Pura letteratura.

Un professore di poco più di cinquant’anni, deluso e stanco del mondo, sempre poco incline a svelare la sua interiorità, decide che di lì ad un anno si toglierà la vita. Quando? Il 31 luglio di sera. Deve solo decidere come. 

Praticamente un “agonizzante senza una malattia”. Questo obiettivo è la scusa per scrivere, aprirsi, parlare del rapporto conflittuale dei suoi genitori, del suo matrimonio finito male con una moglie “prefetto della disciplina e miglioratore del prossimo”, del figlio Nikita, spesso odiato, della madre colta da Alzhaimer e di ragionare sulla vita, sugli eventi, sulle persone. 

“Se avessi potuto scegliere tra nascere uomo e nascere rondone, visto come è andata avrei deciso per la seconda opzione. Ora starei divorando insetti nei cieli dell’Africa anziché respirare fumo di automobili in questa città e mettere quotidianamente alla prova i miei nervi in una scuola secondaria.” 

Un lungo diario, pagine scritte giorno dopo giorno, che contengono la sua lunga verità personale, per quanto a volte triste, dolorosa, repellente, molto spesso unpolitically correct, scritto con flemma, vocaboli e modi di dire inusuali.

Un racconto di sentimenti, veri, schietti, senza fronzoli, verità nuda e cruda, a volte tagliente come la lama di un coltello. 

“Verdetto: mi assolvo e mi condanno in parti uguali, rassegnato alla mia biografia come ai miei lineamenti fisionomici.”

A tratti divertente, una disincantata riflessione sulla vita e sull’essere umano. Bellissimo a dir poco! 

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Terrorista, John Updike (Agosto 2022)

Ahmad è un diciottenne, di religione musulmana. che vive in America, in New Jersey. Nato da madre irlandese e papà egiziano, quest’ultimo li ha abbandonati quando era molto piccolo.

Un ragazzo particolarmente religioso, che considera empia ed impura la cultura occidentale, da cui vuole stare alla larga. Un ragazzo “al di sopra di tutto” (come dice la madre parlando di lui), che crede nel Dio islamico e in quello che dice il Corano, che frequenta abitualmente la moschea, seguito da un imam nei suoi studi coranici. A scuola è uno studente brillante, con ottimi voti; viene un po’ emarginato dal resto dei ragazzi, che come spesso avviene, temono “il diverso” da loro.

Un protagonista che a tratti suscita empatia, ma che non finisce di piacere. 

Il lettore viene accompagnato nei meandri della mente del ragazzo, occupata ad allontanarsi dal peccato, dal satana occidentale, senza un dio, ed impegnata ad affermare la vera fede, pronto al martirio. 

Un libro estremamente triste, una scrittura realistica per una storia che fa riflettere. 

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Il giro di chiave, Ruth Ware (Agosto 2022)

Il libro si apre con delle lettere provenienti da un carcere. La babysitter Rowan racconta ad un avvocato, al quale chiede la sua difesa, la sua storia. 

Tutto parte con un annuncio: cercasi babysitter a tempo pieno, vitto e alloggio ed uno stipendio ottimo. Quando Rowan arriva alla residenza dell’annuncio, resta incantata di fronte alla splendida villa, una Smart House con ogni sorta di domotica e tecnologia, a dir poco inquietante. 

Quello che ignora è che in questa bellissima casa sta per iniziare un vero incubo. La casa trasuda mistero e orrore e le bambine sono a dire poco insopportabili. 

Morirà una bambina, verrà incolpata ed incarcerata, ma Rowan di una cosa è certa: lei è innocente. 

In bilico tra horror e thriller, il romanzo scorre veloce, e si fa leggere, ma a parer mio non decolla. Anche il finale mi ha lasciato un po’ confusa. Sembra quasi lasciare con un punto di domanda, la qual cosa non mi entusiasma mai nei libri. Tutto sommato ha il merito di lasciarti in discreta tensione durante la lettura, e si fa leggere velocemente, come un buon thriller, ma ove mai dessi un voto alle mie letture, sarebbe un voto mediocre. 

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Il padre infedele, Antonio Scurati (Agosto 2022)

Un uomo, un marito, un padre si racconta, “dagli esordi dell’età adulta, ai prodromi del padre e del marito che ora sono diventato”. 

Dalla laurea in filosofia alla scelta di abbracciare l’arte culinaria, traendo la conclusione che la cultura, l’arte, la pittura stavano pian piano cedendo il posto alla gastronomia, alle soglie del nuovo millennio. 

Un diario intimistico, personale, che da’ voce ai pensieri piu profondi del protagonista, con un occhio di riguardo alla nascita della figlia e all’essere padre. Un continuo monologo interiore, con un pizzico di autoironia ed una prosa altamente ricercata, che richiede attenzione e concentrazione nella lettura. 

La novità, il punto di vista maschile soprattutto sulla paternità; i pensieri nascosti di un uomo alle prese con l’essere padre. 

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Non disturbare, Claire Douglas (Agosto 2022)

Thriller ambientato in Galles.

Dopo l’esaurimento nervoso del marito, Kristy assieme alla famiglia e alla madre, decide di acquisire una vecchia dimora per farla diventare un B&B. 

Un giorno alla sua porta si presenta la cugina Selena con la figlioletta, con cui ha vissuto gli anni dell’adolescenza come con una sorella, ma con la quale non parla da 17 anni, da quando le bugie di Selena hanno distrutto il loro rapporto.

Ed effettivamente la presenza della cugina destabilizza gli equilibri in casa, resi ancora più precari dopo l’arrivo di Nathan, fratello di Kristy e la moglie. 

Quale famiglia non nasconde dei segreti? In questa famiglia ce ne sono tanti, ma “tutti i nodi verranno al pettine”.

Ho letto avidamente il libro, terminato in un giorno, perché volevo capire ed arrivare quanto prima al finale, che effettivamente non ti aspetti. Un thriller drammatico attorno ai legami di sangue, che tiene incollato il lettore alle pagine, con un intreccio ben architettato, ricco di suspense e colpi di scena. 

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Il miniaturista, Jessie Burton (Agosto 2022)

Nella, ovvero Petronella, e’ una giovane donna che proviene da una famiglia povera di campagna. Siamo verso la fine del 600 ad Amsterdam e dintorni, e com’era d’uso a quei tempi, viene data in sposa ad un ricco mercante, Johannes Brandt. 

Nella ha sposato non solo un uomo, ma un mondo intero: argentieri, personalità di rilievo, una cognata ostile, dei dipendenti, una casa in cui si sente persa ed un’altra più piccola che la spaventa. 

Come regalo di nozze, il marito le regala la miniatura della loro casa e l’invito ad arredarla. Un regalo quasi infantile, che la infastidisce perché considerata una bambina forse, ma che allo stesso tempo la incuriosisce, composta com’è da materiali pregiati, e particolarmente costosa. 

E’ difficile parlare di questo libro senza il rischio di fare spoiler. Avrei da sollevare un dubbio sulla traduzione in italiano. Ma 

dirò solo che a me e’ piaciuto molto: bella l’ambientazione, i personaggi sono costruiti perfettamente, la crescita della protagonista, la figura misteriosa, alcuni dialoghi commoventi. Un romanzo molto affascinante, che ti lascia in balia degli eventi nell’attesa dei successivi. 

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La condanna dei viventi, Marco De Franchi (Agosto 2022)

Un bel thriller di ambientazione tutta italiana.

Il ritrovamento di un bambino, che è stato rapito, ma è riuscito a scappare e la sparizione di un altro. Cosa hanno in comune questi due casi? I due bambini potrebbero essere gemelli, data l’elevata somiglianza, ma di fatto non lo sono. Ad indagare sui fatti viene chiamata Valentina Medici, della Sco, servizio centrale operativo, la struttura più simile all’Fbi che abbiamo in Italia.

Sono esattamente quelli che analizzano, compongono e scompongono le indagini sul campo. Quelli che cercano le falle, individuano le parti fragili, suggeriscono spunti ed intervengono. Coadiuvata dalla polizia locale, tra cui Fabio Costa, poliziotto dall’oscuro passato, i due saranno Impegnati in un’indagine che ha dell’assurdo, una di quelle che ti cambiano, dove devi metterci tutto te stesso per riuscire a venirne a capo, con fatica e lasciandoti purtroppo qualche cadavere lungo la strada. 

I crimini aumentano, gli enigmi si fanno sempre più indecifrabili, una storia complicata, contorta con un disegno macabro alle spalle.

Vite offuscate dall’incontro ravvicinato con il male, perversioni e crudeltà. 

Un sottobosco criminalità e perversione da far venire i brividi. Arte e “serialità” vanno a braccetto in questo libro. 

Ho apprezzato molto la conoscenza dell’autore delle procedure giudiziarie, le tecniche di indagini, avendo fatto parte per anni proprio della Sco. Rende tutto molto veritiero. Anche se devo ammettere che alcuni passaggi sono poco verosimili, questo aspetto mi è piaciuto un po’ meno, ma nel complesso la storia ti prende tantissimo. Ogni capitolo termina con un colpo di scena che riprende nel successivo, con una suspense crescente fino all’ultima pagina. 

Personaggi interessanti, storia molto articolata e ricca, che si presterebbe molto bene per una serie tv e per un seguito! 

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Inspira espira uccidi, Karsten Dusse (agosto 2022)

Mindfulness e omicidi. Cosa possono mai centrare? 

Un avvocato penalista, Bjorn, che fa del bene a delle persone cattive (il suo cliente principale e’ un mafioso narcotrafficante) e che ha problemi a conciliare vita professionale e vita famigliare, motivo per il quale la moglie gli organizza una consultazione da un coach di mindfulness. Consultazione che diventa un impegno fisso ogni settimana per dodici settimane.

La mindfulness si scopre essere un toccasana per l’avvocato, che attraverso la messa in pratica di tutti i principi su cui si basa questa pratica, riesce “in qualche modo” a liberarsi dai suoi problemi. 

Ma le cose gli sfuggono “leggermente” di mano. 

Assistiamo da un lato ad un percorso di crescita interiore. Il protagonista, attraverso la mindfulness, riesce ad immergersi nel qui ed ora in ogni situazione, ad incanalare l’ansia, la rabbia, il panico, la paura, dall’altra ad un crescendo di atrocità, un infittirsi di una trama criminale di stampo mafioso.

Un thriller diverso sicuramente, non c’è un assassino da ricercare, non spoilero nulla dicendo che l’assassino viene fuori sin da subito.

Un romanzo ironico, lo si legge con un sorriso stampato sulle labbra, capace di esaminare e descrivere diversi aspetti della società e le diverse pecche.

Un libro accattivante, divertente e molto riflessivo. 

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Lo sparo, Anne Holt (Settembre 2022)

La Holt è stata ministro della giustizia norvegese, prima di iniziare a scrivere gialli. 

E’ il suo primo che leggo, che ha come protagonista l’ex avvocato, ora investigatrice privata, Selma Falck, divenuta famosa per l’aiuto spesso dato alla polizia in diversi casi.

Amica di un ex poliziotto e di un giornalista, Selma è una donna forte, carismatica, arguta e perspicace, ed è anche una madre anaffettiva, giocatrice d’azzardo ed una nonna affettuosa.

In questo giallo, la tematica trattata e’ l’affidamento dei minori e il sistema legislativo relativo. Tutto parte da uno sparo che la vede coinvolta e ferita ad un braccio, mentre la sua amica (con la quale era a bere un caffè) viene uccisa dallo stesso colpo.

La polizia è convinta che l’obiettivo del cecchino fosse proprio Selma, ma quando viene ritrovata morta il giudice della corte suprema, Selma comincia a vedere una trama oscura che si nasconde dietro questi omicidi.

Quello che mi è piaciuto molto è stata la caratterizzazione della società norvegese; si racconta la Norvegia, con il suo orgoglio per la democrazia, la fiducia dei cittadini, ma che non è esente da corruzioni e trame losche.

Nel complesso, si lascia leggere, ma ne ho letti di migliori. 

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Sarò breve, Francesco Muzzopappa (Agosto 2022)

47, morto che parla.

Sarò breve è il testamento scritto in prima persona da Ennio Rovere, un lucano trasferito al Nord. Un testamento sui generis, molto particolare, una lunga lettera a familiari e non, a cui lascia qualcosa in eredità.

Scrivere il testamento è l’occasione per ricordare una vita fatta di tanti ricordi, tanti aneddoti, storie di tutti i giorni, i momenti felici, quelli meno felici, ripercorrendo tutte le tappe

della sua vita. 

Ennio nasce in un piccolo paese in Basilicata, da una famiglia povera. Per sbarcare il lunario si trasferisce al Nord, a Monza per l’esattezza, dove con sacrifici e costanza apre un mobilificio.  Gli affari vanno bene fino ad un certo momento, dove (grazie alla trovata della figlia), il mobilificio cambia volto, e con rinnovato successo!! Ma non spoilero nulla! 

Nonostante l’argomento, il libro è carinissimo. Di un umorismo intelligente e raffinato. Un umorismo messo in bocca ad un morto che ti strappa sorrisi di continuo. Una scrittura intelligente e tagliente, ve lo consiglio vivamente. Qualche ora di sorrisi e riflessioni. 

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Il giorno della notte, Camilla Lackberg (settembre 2022)

Max, Liv, Anton e Martina.

La sera di capodanno.

“Eravamo i più rovinati. Perfetti e funzionali all’esterno, ma tristi e danneggiati qui dentro”. 

Quattro giovani amici, che si conoscono dalle elementari, decidono di trascorrere l’ultima sera dell’anno assieme, tra alcol, giochi e confidenze che lasciano sgomenti.

Odio e rancore emergono in questo racconto breve che vede da una parte giovani adolescenti della borghesia svedese, ricchi ed annoiati, dall’altra il mondo degli adulti, anafettivi e ipocriti.

Con un finale agghiacciante, un racconto che si legge in un attimo, un crescendo di risentimenti che sfocia in tragedia. 

Una storia di un’adolescenza crudele, con qualche colpo di scena, che tanto si discosta dai thriller scritti dall’autrice. Credo finirà presto nel dimenticatoio. 

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Un cuore sleale, Giancarlo De Cataldo (Settembre 2022)

Un cadavere viene trovato in mare. E’ Ademaro Proietti, palazzinaro di successo, un personaggio noto ed importante a Roma. La prima ipotesi e’ una caduta accidentale, ma Manrico Spinori, Pm di Roma non è convinto. 

Manrico Spinori e’ un conte, (chiamato il contino) pubblico ministero e grande appassionato di musica classica, che calma e stimola.

La triste storia dei Proietti e’ il contesto di un delitto o una saga sbagliata, come tante nel mondo? Il tormento del pm.

Un caso scomodo, una famiglia importante, la stampa e i social impazziti, una sfida per Manrico per mettersi alla prova, coadiuvato da un team tutto al femminile, dove spicca il personaggio di Deborah Cianchetti, la new entry della squadra, “romanaccia” dai modi spicci e concreta. 

Una trama che si delinea pian piano, un pm affascinante e malinconico, conoscitore dell’animo umano e delle sue debolezze, che conquista, un classico giallo che nel complesso si fa leggere, ma che manca di qualcosa, forse un colpo di scena che rende frizzante la narrazione. 

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La città dei vivi, Nicola Lagioia (Settembre – Ottobre 2022)

Marzo 2016. 

Un fatto di cronaca, che forse qualcuno ricorderà, che vede protagonisti tre ragazzi: Manuel Foffo, Marco Prato, Luca Varani.

Roma senza primo cittadino, ma con due papi, devastata dai topi e dall’immondizia, fa da sfondo ad un omicidio violentissimo, preceduto da ore di torture, consumato quasi “a prescindere dalla volontà di chi l’ha commesso”. Un’esplosione di orrore incomprensibile, con una dose impressionante di efferatezza e crudeltà.

Nessun movente, nessun legame emotivo con la vittima, nulla, non che ciò giustifichi un orrore come quanto accaduto, ma gli darebbe un movente, un significato. Tre ceti sociali coinvolti, i carnefici della Roma benestante, la vittima figlio di ambulanti. La trama dell’omicidio di classe si annoda strettamente con il tema dell’orientamento sessuale. 

Nicola Lagioia “scende nella notte romana”, raccoglie testimonianze di amici, parenti, scava nella psicologia dei protagonisti, studia, indaga, cerca di capire quello che è difficile da comprendere, di far luce sui personaggi coinvolti. Un’indagine psicologica approfondita e meticolosa (a tratti raccapricciante), un lavoro di ricostruzione preciso e crudo.

“L’omicidio getta luce su se stesso per lasciare in ombra il resto, affinché vittima e carnefice si confondano nell’eccezionalità dell’accaduto. Facendoci vedere i carnefici come dei mostri ci impedisce di avvicinarli sul piano emotivo; riducendo la vittima alla straordinarietà della sua sorte la allontana dalla nostra empatia”.

Accompagna la lettura una morsa allo stomaco, e un’inquietudine costante ti assale. Il libro non risparmia nulla, neanche i particolari più truculenti. 

Potente e doloroso, e’ impossibile rimanere distaccati. 

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La falena e la fiamma, Roberto Costantini (Settembre 2022)

Ambientato in Africa, dove una giovanissima ventenne Aba Abate, alias Alba Rossi prende parte ad un gioco molto pericoloso.

Figlia del generale dei servizi segreti Adelmo Abate, Aba è stata educata a primeggiare sempre, attraverso il sacrificio, lo studio, l’autocontrollo, ad essere sempre la più brava all’università, a scacchi, nella vita. Ma soprattutto educata sempre a dominare le emozioni con intelligenza. 

Mossa da ideali di giustizia fortemente radicati, a seguito della morte di una studentessa italiana a Tripoli, Aba parte per la Libia, sotto copertura, per far luce su quella morte, che tanto accidentale non sembra. 

A Tripoli sarà aiutata e protetta da Johnny Jazir, l’agente egiziano al servizio degli italiani, il finto fidanzato, la fiamma irresistibile in un labirinto di complotti e pericoli. (Che ritroveremo negli altri due libri dedicati alla protagonista).

Il  terzo romanzo che ha come protagonista Aba è in realtà il prequel, racconta le origini del rapporto tra Aba e Johnny. 

Un aspetto che mi ha colpito e di grande attualità e’ l’attenzione posta dall’autore sulla capacità dei giovani, quelli attivi, intelligenti, motivati da ideali e pronti sempre a mettersi in gioco. Un bel libro che mi sento di consigliare e a seguire i due della serie dell’agente segreto Aba Abate. 

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La bambina che mangiava i comunisti, Patrizia Carrano (Ottobre 2022)

La piccola Elisabetta ha 9 anni, figlia di una mamma ribelle, comunista, politicamente attiva, cresce frequentando con costanza la sede del partito a Roma, in via Botteghe Oscure e leggendo le Antiche fiabe russe di Afanasjev.

Cito un aneddoto. A scuola durante la lezione di geometria, la maestra chiede alla classe che cos’è una sezione. Pronta la risposta di Elisabetta: “E’ un posto dove i comunisti si riuniscono per discutere di politica” 

La maestra le fa presente che stanno facendo geometria, quindi si parla di sezione geometrica. Questo divertente aneddoto racconta in maniera esemplare le idee della piccola.

Il libro racconta le fasi più vivide del partito comunista viste con gli occhi ingenui, ma attenti e curiosi di una bambina di 9 anni. Emergono pregi e difetti di un movimento che ha affascinato tante generazioni. Tra comitati di quartiere e cene di partito, la piccola segue le peripezie di questa madre, femminista di altri tempi che cerca di emergere all’interno del partito.

Un romanzo che racconta gli ideali, l’impegno civile e morale di un’intera generazione, che si metteva in gioco per il bene di una figlia o di un popolo, e che oggi ci appare davvero molto lontano. 

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Gli avversari, John Grisham (Ottobre 2022)

In genere non leggo raccolte di racconti, ma c’è sempre l’eccezione. Eccola. Tre novelle che hanno come protagonisti un ex avvocato in fuga, un condannato a morte e due fratelli rivali eredi di uno studio legale. 

Tre storie diverse con un finale insolito. Personalmente ho apprezzato e mi sono affezionata al protagonista del secondo racconto “Luna di fragola”, ho odiato i protagonisti dell’ultimo (Gli avversari), arroganti avvocati con i soldi, il primo (Ritorno a casa) mi ha lasciato abbastanza indifferente.

Nel complesso il libro e’ carino, tratta temi di grande importanza e suggerisce diverse riflessioni. Ancora una volta Grisham si conferma maestro del legal-drama, tenendo sempre viva l’attenzione del lettore. 

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La famiglia del piano di sopra, Lisa Jewell (ottobre 2022)

Un claustrofobico thriller psicologico che ti inchioda alle pagine. Una bellissima trama ricca di colpi di scena.

Una casa, al 16 di Cheyne Walk, uno dei quartieri più eleganti di Chelsea, teatro di un raccapricciante ritrovamento di tre cadaveri, un suicidio collettivo e una piccola bimba di dieci mesi, sana e in perfetta salute, lasciata in una culla.

Una vicenda di cronaca nera che si riapre quando Libby eredita la casa. La giovane donna decide di capire cosa è realmente successo, comincia a indagare e ricercare e conosce  il reporter che ai tempi aveva scritto l’articolo sulla tragedia. Assieme decidono che è arrivato il momento di far luce sui misteri che avvolgono la casa e le persone che ci abitavano. 

Atmosfere dark, trama interessante che si sviluppa tra passato e presente (qualche volta al limite del verosimile), una straordinaria tecnica narrativa, personaggi molto realistici, un intreccio che piace e si fa leggere. 

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La ragazza invisibile, Lisa Jewell (ottobre 2022)

Saffyre, 17 anni, vive con uno zio, ma si sente sola al mondo, tutti quelli che amava l’hanno abbandonata, più o meno volontariamente.

Owen e’ un insegnante di informatica a liceo, accusato da due studentesse di comportamenti impropri, viene espulso dalla scuola. Anche lui come Saffyre, si sente solo, abbandonato da tutti.

Poi c’è Cate, la moglie di Roan, psicoterapeuta di Saffyre, una donna che non è più sicura di nulla, tantomeno del suo matrimonio. 

Gli argomenti trattati sono di grande attualità: famiglie disfunzionali, violenza sulle donne, misoginia, figli adolescenti disadattati. La trama è complessa, si dipana attraverso i punti di vista dei tre protagonisti. Un mix di giallo e thriller che appassiona, ma dal finale a mio parere “poco forte”. 

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Il ricercato, Lee Child (ottobre 2022)

John Reacher e’ un ex poliziotto militare, lo ha fatto per tredici anni, e’ sempre vissuto sfruttando l’ingegno e cavandosela sempre, in ogni occasione. Un metro e novantatré di uomo, sempre prudente, sempre vigile. Ora vive alla giornata, disoccupato per scelta, con la voglia di guardare sempre il lato positivo della vita, nonostante tutto. 

Durante una fredda notte nel Nebraska, fa l’auto stop, accetta un passaggio per poter raggiungere la Virginia, da due uomini e una donna. C’è una strana atmosfera in macchina, la donna sembra tesa e molto silenziosa. Con l’arrivo di Reacher in macchina, le cose piano piano si mettono male. Intanto, nella stessa zona è stato scoperto un omicidio. Si mobilitano la polizia di stato, l’FBI, la CIA. E Reacher si troverà coinvolto in una vicenda internazionale, mettendo a rischio (ancora una volta) la sua vita.

Molto bello il personaggio, eroe schivo e solitario, un’attenzione molto particolareggiata ai luoghi descritti, immense interstatali tra un paese e l’altro, un’avventura “on The road” eccitante e che cattura, la trama all’inizio parte bene, ma si ingarbuglia un po’ verso la fine. Un romanzo che fonda assieme crime, tanta azione e mistero. 

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La donna dal kimono bianco, ANA Johns (Novembre 2022)

America oggi, Giappone 1957.

Presente e passato. Basato su fatti realmente accaduti. Scritto in prima persona da due punti di vista differenti a seconda del periodo. 

Naoko, un padre ex militare con una mentalità intransigente, la nonna cocciuta e fatta a modo suo, un fratello maggiore accecato dal nazionalismo e un fratello più piccolo da accudire.

Tori, giornalista investigativa, con un papà malato in fin di vita da accudire. 

Un segreto che porterà queste due donne sulla stessa strada. Un legame che va al di là del tempo e della cultura. 

Un libro struggente che lascia il segno, terminato con gli occhi lucidi. Scorrevole, coinvolgente e commovente, una storia che entra nel cuore, arricchita da aneddoti, usanze e leggende giapponesi che me l’hanno fatta apprezzare ancora di più. 

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I lunghi coltelli, Irvine Welsh (Novembre 2022)

L’autore del politically incorrect! 

Ambientato tra Edimburgo e Londra, l’ispettore Ray Lennox, già noto con Crime, è alle prese con una intricata indagine, quando un membro del parlamento britannico, Richie Gulliver, viene trovato morto con i genitali mutilati (e ritrovati qualche ora dopo in un’attrazione turistica) in un magazzino a Leith, Scozia.

Vizioso, razzista, corrotto, un politico che nella vita politica aveva pestato i piedi a molti. Chi lo conosceva bene, non si stupisce, ma perche questa efferatezza? 

Un caso simile, ma non giunto alla macabra conclusione, era stato registrato mesi prima. Qualche connessione? 

E’ così che Ray Lennox inizia ad indagare, assieme ad altri poliziotti del dipartimento, Amanda Drummond, Toal, Gillman in un girotondo di intricate correlazioni. Quando poi anche il nipote Fraser scompare, la faccenda si fa maledettamente personale. 

Scrittura trasgressiva, dura, diretta, spregiudicata, trama avvincente ed implacabile, che si impossessa del lettore fino alla fine, tra colpi di scena ed un bell’epilogo! 

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Corpi celesti, Jokha Al Harthi (Novembre 2022)

In Oman, ad Awafi precisamente, vivono tre sorelle. Mayya, la più grande, esperta cucitrice viene data in moglie al figlio di un ricco mercante. 

Asma’ appassionata di libri, si sposa per senso del dovere. 

Khawla, la più bella di tutte, rifiuta i pretendenti in attesa del suo grande amore, il cugino sparito da anni. 

“Il matrimonio era il mezzo con cui si annunciava che una donna era completa, era il lasciapassare per un mondo più vasto di quello racchiuso tra le mura domestiche.”

La vita delle tre sorelle si intreccia con il racconto di Abdallah, marito di Maya, che durante un volo verso Francoforte riflette sulla sua vita. 

Un continuo andirivieni della linea temporale, ci restituisce un Oman del passato, dove vigeva ancora la schiavitù, ad un Oman più recente all’avanguardia, con la lenta trasformazione di usi e costumi. Scopriamo un mondo molto lontano dal nostro, dove non si è mai veramente liberi, che conosciamo molto poco. Un romanzo corale, che segue tre generazioni; grazie a flash back continui tutti i personaggi di questo bel romanzo scrivono la storia di una nazione. 

Primo romanzo arabo a ricevere il premio International booker prize per la narrativa nel 2019. 

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La famiglia Karnowski, I.J. Singer (Novembre 2022)

Una saga familiare che racconta la storia di tre generazioni. David, Georg e Jegor. Una famiglia ebrea in cerca di un luogo migliore in cui vivere. Dalla Polonia alla Germania e per finire in America. Ci viene raccontato un diverso modo di vivere l’ebraismo da parte dei tre protagonisti.

Diciamo che l’autore non fa nulla per far amare i personaggi, anzi … superbi, altezzosi, arroganti, è difficile non provare una profonda antipatia nei confronti di tutti loro. L’autore e’ impietoso nel presentarceli. 

David, il capostipite, studioso e appassionato di cultura. Georg, il figlio, fannullone e perdigiorno, cambia radicalmente quando si appassiona di medicina grazie ad una donna. Jegor, figlio di quest’ultimo, rifiuta categoricamente il suo essere ebreo per parte di padre. 

Con un linguaggio asciutto e diretto, la trama è scorrevole dall’inizio alla fine. Il libro è stato scritto nel 1943, prima ancora che si scoprissero le barbarie subite dagli ebrei nel periodo nazista, ma l’autore sembra aver previsto la tragedia. 

Una bellissima saga familiare, sicuramente non un libro di evasione, ma merita di essere letto. 

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La mia bottiglia per l’oceano, Michel Bussi (Novembre 2022)

“Esercizio n.1. La vostra bottiglia per l’oceano. Scrivete, scrivete tutto, senza pudore, senza paura, senza ritegno, scrivete come se nessuno dovesse leggervi mai, scrivete come se poi foste pronte a lanciare tutto nell’oceano”.

“Esercizio n.2. Prima di morire vorrei … “ 

Nello scenario fantastico della Polinesia Francese, viene organizzato un laboratorio di scrittura  da uno scrittore famosissimo, PYF, precisamente siamo sulle Isole Marchesi, luogo da sogno. Al laboratorio parteciperanno cinque aspiranti scrittrici: Clemence, Titine, Eloise, Fareyne e Marie-Ambre accompagnate chi dal marito, chi dalla figlia e altre da sole. 

Perfetti sconosciuti, cinque donne e un uomo, si ritrovano su un’isola bellissima, selvaggia, circondati da banani, papaya, manghi e cocco, quando l’autore famoso che l’ha organizzato sparisce misteriosamente. Inizialmente tutti pensano che sia solo uno escamotage letterario per invogliare la scrittura. Ma passano le ore e nessuna notizia dallo scrittore. 

Inoltre, nella pensione dove alloggiano, si affaccia la morte con un misterioso omicidio; la conclusione è la stessa per tutti: l’assassino è uno di loro. 

Gli eventi sono narrati da due punti di vista, quello di una delle aspiranti scrittrici Clem e quello della figlia sedicenne di Marie-Ambre, Maima. 

Come sempre le ambientazioni, i luoghi riccamente descritti da Bussi ti fanno letteralmente sognare. Siamo sull’isola di Hiva Oa, dove hanno vissuto Gauguin e Brel. 

Quest’autore mi ha sempre affascinato, pendo dalla sua penna. Come spesso capita nei suoi libri, a volte manca un po’ di logica, ma va bene così, e’ Bussi, prendere o lasciare. 

Il miglior autore francese del genere Polar (neologismo nato dalla fusione di poliziesco e noir). 

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Angelique, Guillaume Musso (Novembre 2022)

Mathias, ex poliziotto, si sveglia in ospedale cullato dalle dolce note di un violoncello.

E’ Louise, che allieta con le sue note i giorni cupi dei pazienti.

Louise e’ una diciassettenne iscritta a medicina, testarda, caparbia, che ha perso la madre qualche mese prima, caduta da un balcone. Ma non è convinta. “L’intuito” le dice che è stata assassinata. La madre era una etoile famosa, che ha avuto il suo momento di splendore e si avviava alla decadenza. 

Chiederà, implorerà proprio Mathias di aiutarla a trovare la verità sulla madre. 

E poi c’è Angelique, che non si accontenta, alla ricerca di un’altra vita, del “kairos” l’attimo decisivo in grado di ribaltare tutto, pronta a “privilegiare la follia delle passioni alla saggezza dell’indifferenza”, un po’ folle a vomitare la mediocrità che la circonda e a sentirsi prigioniera, a credere che la vita abbia una diversa densità dall’altra parte della linea di confine. 

Da Parigi a Venezia, una storia che sembra essere stata scritta per una fiction. Molti i colpi di scena, alcuni improbabili ed un finale frettoloso, costituito da una serie di capitoletti. Una turbinosa storia di intrighi, passioni e ancora una volta (come in altri suoi libri) il destino. 

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La ragazza del collegio, Alessia Gazzola (Dicembre 2022)

Bentornata Alice Allevi!

Dopo un soggiorno di due anni, torna a Roma Alice Allevi col suo bel dottorino, CC, Claudio Conforti. Per quest’ultimo un’occasione da non perdere. La velenosa Wally sta per andare in pensione, e la corsa alla successione alla direzione dell’istituto di medicina legale tocca proprio a CC! La persona ideale per assurgere al ruolo di nuovo “Supremo”. 

Dal canto suo Alice e’ alle prese con il caso di una ragazza, che viveva in un collegio a Roma. morta in seguito ad un incidente dovuto ad una pirata della strada. Ma Alice si sa, non si ferma alle apparenze, e soprattutto non si limita ad effettuare l’autopsia, la sua passione per le indagini rimane salda e forte ed inizia, in piena autonomia, a scandagliare la vita della ragazza.

Ritrovo un’Alice più matura, meno pasticciona, che ha compiuto con il bel dottorino CC l’upgrade da fidanzatina del liceo a compagna di vita, ed è inoltre alla ricerca della maternità. Meno imbranata del solito insomma, ma sempre divertente ed ironica. 

Leggero e carino, ancora una piacevole lettura della Gazzola. 

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Ascoltatemi, Tess Gerritsen (Dicembre 2022)

Un nuovo thriller con le amate protagoniste: la detective Jane Rizzoli e il medico legale Maura Isles. (Da cui è stata tratta la serie Tv).

La vedova Sofia Suarez, infermiera presso un ospedale di Boston, viene trovata morta nel suo appartamento con il corpo martoriato dalle ferite. Un brutale omicidio. 

Nel frattempo, Angela Rizzoli. la madre di Jane inizia a sospettare dei nuovi vicini di casa, personaggi strani e riservati, fin troppo riservati. 

All’inizio le indagini brancolano nel buio, tante piste pochi sospetti, fino a quando Jane non inizia a scavare nel passato della donna, nelle sue ricerche on Line fatte prima di morire, nei tabulati telefonici e tutto pian piano acquista un senso. 

“Nessun segreto resterà impunito”. E così sarà. 

Non mi stanco mai di Jane e Maura, i libri si fanno sempre leggere, tengono con il fiato sospeso e si lasciano leggere tutto d’un fiato. 

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La sorellanza, Christina Dalcher (Dicembre 2022)

“Questo è il credo di Femlandia.

Le nostre comunità, fondate nel secolo scorso dalla grande femminista Win Somers, sono un rifugio per tutte le sorelle che cercano un’alternativa. Un mondo senza uomini. Un mondo senza preoccupazioni. Un mondo dove le donne possono vivere da sole e in pace. 

Se ti sembra un’utopia, perché non provi a unirti a noi? Ti accoglieremo a braccia aperte.

Ti aspettiamo sorella.”

Siamo in America, Maryland, in un futuro distopico, il presidente ha appena annunciato la bancarotta, gli scaffali dei supermarket assaltati come prima di una tormenta, il petrolio alle stelle, prezzi saliti su tutti i beni di prima necessità e non, le scuole sono chiuse. Un disastro. (Scene da The walking dead, senza gli zombie).

A Miranda, figlia della femminista Win Somers, e alla figlia Emma hanno portato via tutto: la casa, i mobili, le pentole. Il marito che ha speso fino all’ultimo centesimo, indebitandosi oltremodo, si è suicidato riducendole sul lastrico. E non è l’unico ad aver scelto questa strada. Senza viveri, senza un tetto, l’unica alternativa è andare in una delle colonie fondate dalla mamma, “dove tutte mangiano erba di grano, gridano che gli uomini fanno schifo e ascoltano in loop i brani incazzati di Janis Joplin”. Non proprio il genere di Miranda, ma tant’è. 

Emma e Miranda varcheranno, quindi, la soglia di Femlandia, una comunità di donne che non si riconosce negli Stati Uniti, non ne osserva le leggi, non paga le tasse, e non riceve nulla dall’esterno. Si autogestiscono in tutto.

All’inizio Miranda cerca di vedere solo il lato positivo, hanno un tetto e cibo, ma piano piano si rende conto che c’è qualcosa che non va, qualcosa di molto brutto si cela dietro la facciata apparentemente perfetta.

Una storia incredibilmente disturbante. 

Un romanzo dal ritmo serrante, che ci restituisce una trama che fa tanto riflettere. 

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La moglie perfetta, Roberto Costantini  (Dicembre 2022)

Roma,2001.

Due coppie: il professore Italo americano Victor e la bella moglie Nicole. Lo psicanalista Nanni e il magistrato Bianca. Alti e bassi per tutti e nel mezzo la ventenne bellissima e pericolosa Scarlett.

Una trama densa di segreti costruita mirabilmente da Costantini attorno ai suoi personaggi. Michele Balestrieri l’ispettore incaricato di indagare sulla morte di una giovane ragazza, figlia di un ricco industriale. Impenetrabile, distaccato, che fa sempre a modo suo senza seguire troppo le regole.

Nanni, alla soglia dei quarant’anni, psicologo specializzato in terapie di coppia, quasi stanco del rapporto rigido con Bianca , la moglie magistrato che è sempre rigorosamente attenta alle regole, ma nel complesso una moglie perfetta. 

L’elegante Nicole, la provocante Scarlett.

Victor, professore universitario, affascinante ed arrogante.

Il sordomuto, noto malavitoso della zona, in contatto con tanti personaggi, alcuni dei quali insospettabili. 

Thriller ben confezionato, con un ottimo intreccio di personaggi. Agli omicidi si aggiungono sentimenti universali, come l’amore, il collante a volte resistente a volte meno, ma che fa compiere scelte al di là del bene e del male. 

Costantini sa come coinvolgere il lettore fino all’ultima pagina. 

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I love shopping a Natale, Sophie Kinsella (Dicembre 2022)

Ogni tanto ci sta leggere qualche libro della Kinsella. Mi preparo al Natale così. Mi mancava Becky Brandon, nata Bloomwood. Sposata con Luke, una figlia Minnie e lavora nel negozio della sua migliore amica Suze.

Siamo a Natale, un giorno che Becky adora, secondo la tradizione: pranzo dai suoi genitori, le canzoni tradizionali in loop, e i vicini di casa che si presentano puntualmente.

Ma quest’anno non va proprio così, il Natale si festeggerà in casa Brandon-Bloomwood e Becky non ha mai organizzato un Natale da sola.

Non si perde d’animo, armata di quaderno e penna (rigorosamente nuovi, comprati apposta per l’occasione), comincia a fare la lista… degli acquisti = shopping = cose inutili = shopping on Line e le offerte a tempo. 

Tra le ricerche del lama argentato (decorazione top da avere assolutamente), la valigia per Luke, la ricerca del tacchino vegano per la rigida sorella Jess, i litigi della mamma e la migliore amica, un ex fidanzato che ricompare con un’arrivista fidanzata, abbondano gli episodi esilaranti, divertenti a cui la Kinsella ci ha abituati. 

Una piacevole e leggera lettura che fa tanto sorridere e ci avvicina allo spirito natalizio. 

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Puzzle, Franck Thilliez (dicembre 2022)

Realtà o finzione?

Il dubbio che si ha durante la lettura di questo thriller psicologico.

Luca e’ in un ospedale psichiatrico, decide finalmente di raccontare alla sua psichiatra cosa e’ successo il giorno che ha cambiato completamente la sua vita ovvero quando la polizia ha trovato otto cadaveri in un rifugio, e lui  coperto di sangue, ma privo di memoria. 

Parallelamente c’è’ la storia di Ilan che un giorno riceve la telefonata della sua ex fidanzata Chloe, che ha scoperto l’ingresso di Paranoia, un gioco di ruolo, il cui slogan e’: il gioco dalle possibilità illimitate. Per trecentomila euro, avrete il coraggio di affrontare le vostre paure più intime? Un gioco dove realtà e finzione sono strettamente interconnesse. 

In un labirintico ospedale psichiatrico abbandonato, sulle Alpi Francesi, assieme ad altre sette persone inizierà il “gioco”, che presto diventa il pretesto per confondere le idee, confondere i confini tra finzione e realtà, creando una dimensione irreale in cui tempo e spazio sono completamente distorti. 

La storia e’ un vero e proprio rompicapo, un enigma dall’inizio alla fine. L’attenzione del lettore e’ messa a dura prova, realtà e fantasia si confondono costantemente. Il finale abbastanza prevedibile, ma mi è piaciuta tantissimo l’ambientazione e i personaggi, lo consiglio agli amanti del genere e delle “storie al limite”. 

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Vendetta, Geir Tangen (Dicembre 2022)

Terzo ed ultimo della serie dopo Requiem e Oblio.

Siamo sempre a Haugesund, costa occidentale di una Norvegia agreste. 

Ancora protagonisti il giornalista Viljar, claudicante a causa di una sparatoria dove è rimasto coinvolto e l’investigatrice Lotte Skeisvoll, tormentata dal ricordo della sorella morta. 

Un assassino opera con una particolare forma di sadismo, compiendo efferati delitti; le vittime muoiono a causa di pene atroci. Cosa hanno in comune o meglio chi hanno in comune le vittime? Proprio lei, Lotte. Si tratta di suoi amici di gioventù. 

Un Killer inumano, estremamente sociopatico

Si muove fra i fiordi norvegesi seminando il panico. 

Continui sono i richiami ad episodi precedenti, il libro vive di vita autonoma e può essere letto anche se non si conoscono gli altri, ma conoscere i due precedenti aiuta ad entrare nella psicologia dei personaggi e facilita la trama.

Una fitta ragnatela dove vecchie storie del passato si intrecciano con il presente, dove i morti parlano. Suspense e azione non mancano in tutto il libro fino all’epilogo. Scrittura scorrevole come sempre, priva di fronzoli, diretta al punto. 

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I ragazzi di Biloxi, John Grisham (Gennaio 2023)

A Biloxi, cittadina americana che affaccia sul Golfo del Messico, è ambientato questo libro di Grisham. 

Quando il Proibizionismo travolse l’America, a Biloxi non se ne accorse nessuno. L’alcol scorreva a fiumi. Al bere si affiancò il gioco d’azzardo, i bordelli erano sempre esistiti frequentati anche da poliziotti e politici, le droghe facili da trovare. “A Biloxi e’ così” questo si diceva. La corruzione, l’ostacolo più grande a qualsiasi tipo di riforma, era dilagante; politici e poliziotti chiudevano un occhio ed erano facili “da comprare.” 

Keith Rudy e Hugh Malco sono i ragazzi di Biloxi. Provengono entrambi da famiglie di immigrati croati e sono cresciuti assieme. Hanno frequentato le stesse scuole, praticato baseball nella stessa squadra. Crescendo hanno però preso strade diverse. Hugh figlio di Lance Malco, ricalca le orme del padre nella malavita. Keith, allo stesso modo, ma sul fronte opposto, a difesa della legge e dei diritti. 

Il romanzo e’ un racconto dettagliato della rivalità dei padri prima e dei figli dopo. L’eterna lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi, in un susseguirsi di eventi e lotte giudiziarie.

E con un finale di profonda riflessione sulla pena di morte. “Se uccidere è sbagliato, perché consentiamo allo stato di uccidere?” 

Bello, dal ritmo incalzante, avvincente, mai noioso. 

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Queenie, Candice Carty-Williams (Gennaio 2023)

“A tutte le Queenie che ci sono in giro; siete abbastanza, fidatevi di me”.

“Sono piena di lati peggiori. 

Sono tutta un lato peggiore”.

Queenie e’ una ragazza di colore, giamaicana, che è cresciuta e vive a Londra, lavora nella redazione di un giornale, circondata da bianchi. Ha tre amiche del cuore e un ragazzo, Tom, che dopo tre anni ha chiesto una pausa di riflessione. 

In attesa di recuperare il suo rapporto con Tom, per non pensare, iscritta ad un sito per single, si lancia in una serie di incontri disastrosi, di rozzi maltrattamenti, sperimentando una serie di fallimenti che le saranno in qualche modo “utili”. Cosa ha di sbagliato Queenie? Nulla, se non imparare ad amare di più se stessa. 

Gentrificazione, razzismo, lotte sociali, discriminazioni, l’amicizia femminile, i temi ricorrenti in questo libro all’apparenza frivolo, ma che non lo è affatto; tratta, inoltre, contenuti molto attuali. Alla ricerca della propria identità, assistiamo ad una crescita della protagonista, che riesce, seppur a fatica, ad uscire dagli abissi e ad amarsi di più.

Un libro scorrevole, piacevole, con qualche spunto di riflessione, quanto poco si capisce di un problema di una persona semplicemente guardandolo dal di fuori. Consigliato!! 

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The perfect day, Romy Hausmann (Gennaio 2023)

Siamo a Berlino, anni 2000.

Chi racconta e’ Ann, figlia del presunto killer dei nastri rossi, che ha rapito ed ucciso 9 bambine nell’arco di 13 anni. Il papà, Walter Lesniak, professore universitario berlinese, 

 noto antropologo. 

Ann, che crede fermamente nell’innocenza del padre, lavora in un fast food, per occupare la mente che altrimenti si abbandonerebbe alla disperazione; per viltà o egoismo si inventa di avere una figlia, per aver la possibilità di essere qualcun altro e non la figlia del padre. 

Prova un dolore lancinante, un dolore che lacera ogni parte del corpo, che fa sussultare il cuore e impazzire il cervello. La figlia di colui che tutti credono un assassino, con un modus operandi ben preciso. 

Decide di cominciare a indagare, capire cosa realmente e’ successo. Suo padre non è un assassino, ne ha la certezza. Aiutata da un amico giornalista, intraprenderà una strada che la porterà a conoscere i lati più oscuri dell’Animo umano. (E laddove polizia, indagini non erano arrivati. Questo lascia un po’ perplessi, ma e’ un libro, una storia inventata e va bene così). 

Un thriller psicologico, con un “finale riflessivo” che ci trascina nel mondo delle emozioni e tocca ogni coscienza. 

“Dovremmo essere grati per il potere delle nostre emozioni, quelle positive necessarie per il percorso di crescita di ognuno e ahimè quelle negative” parole di Romy Hausmann. 

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La bambina sputafuoco, Giulia Binando Melis (Gennaio 2023)

Partendo da un’esperienza dell’autrice, il libro racconta di Martina, Mina, una bambina a cui hanno diagnosticato il linfoma di Burkitt, motivo che la porta a passare mesi in ospedale. 

Un racconto fatto da una bambina, ma con la consapevolezza di un’adulta. 

Con un’immaginazione fervida, la sola e potente che l’aiuta in un momento delicato, per Mina il Prete e’ il signore del tonno, il dottor Tozzi e’ l’uomo color banana. La psicologa e’ meglio che si trovi un fidanzato o qualche amico, perché non potrà sempre andare a parlare con lei. 

Durante la degenza, Mina conosce Lorenzo, un altro bambino e tra i due si crea un legame profondo a suon di draghi, giochi, fucili ed Harry Potter. 

L’amicizia e’ salvifica sempre, in questo caso ancora di più. La famiglia e’ fondamentale, soprattutto la sorellina Olivia; la famiglia di Mina e’ una famiglia unita, ma la malattia li unisce ancora di più. 

Mina ci insegna che la fantasia ci porta sempre fuori dai guai, e anche da noi stessi se serve. I suoi occhi di bambina ci aiutano a vivere questa storia con tanta tenerezza. La narrazione non è mai triste, mielosa, patetica, ma sempre spiritosa, ironica e leggera, nonostante l’argomento trattato sia davvero tosto. 

Un libro che è davvero una carezza al cuore. 

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Se i gatti scomparissero dal mondo, Kawamura Genki (Gennaio 2023)

Se i telefoni scomparissero dal mondo?

Se i film scomparissero dal mondo?

Se gli orologi scomparissero dal mondo?

Se i gatti scomparissero dal mondo?

Il protagonista di questo bellissimo romanzo breve e’ un giovane postino, la sua unica compagnia e’ un gatto dal nome Cavolo. Una vita ordinaria, come tante, sconvolta quando da un banale mal di testa, scopre di avere un male incurabile e di avere ancora poco da vivere. Panico, disperazione totale, fino a quando ci mette lo zampino il diavolo (altrimenti detto Aloha), con il quale stringe un patto. “Per ottenere qualcosa, devi sacrificare qualcosa”: un giorno di vita in più, se fai scomparire qualcosa da questo mondo. Come non accettare!

Alla fine, il protagonista dopo sei giorni pazzeschi tra la scoperta di un male incurabile e il diavolo che fa la sua comparsa con un patto, arriva a comprendere quanto bella sia la vita, chi sono le persone importanti, e afferrato il valore di tutte le cose più preziose e insostituibili. Letteralmente ha esplorato daccapo il suo mondo, osservato con una nuova prospettiva, e scoperto come anche la più banale e monotona quotidianità sia bella! 

Una storia toccante e molto dolce, un protagonista che non si prende mai sul serio e una riflessione profonda sul senso della vita e sulla morte. 

(Ps per gli appassionati di letteratura giapponese, l’influenza di Murakami è evidente!) 

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La disperata ricerca d’amore di un povero idiota, Pif  (Gennaio 2023)

Il povero idiota si chiama Arturo, lavora nell’ufficio marketing di una società, parla per citazioni (adoro!) e alla soglia dei quarant’anni, laddove amici e conoscenti si sono sposati, hanno avuto figli, hanno divorziato, lui e’ single e non ha figli. 

Dopo circa vent’anni ritrova il suo odiato compagno di liceo Gianfranco Zamboni, quello arrogante, con un livello di sadismo altissimo nei confronti del malcapitato protagonista. Ma proprio con lui, Arturo si sfoga, e Zamboni ha quello che fa per lui. La sua azienda sta ideando un’app che sulla base di un algoritmo riesce ad abbinare le affinità tra le persone. Bene, Arturo sarà il nuovo volontario per la sperimentazione di questa nuova app. L’algoritmo farà emergere ben sette anime gemelle, sparse per il mondo e in Italia. Arturo inizia così il suo viaggio alla ricerca dell’amore, carico di speranza da Siena alla Svezia, alla Puglia e Groenlandia, ragionando sulle relazioni a differenti latitudini. Esilaranti episodi, carichi di un’ironia malinconica che ci fanno tanto affezionare al personaggio. 

Una simpatica tragicommedia sull’amore, ma anche sull’importanza di stare bene prima di tutto con se stessi e poi con gli altri. 

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La vita gioca con me, David Grossman (Gennaio 2023)

Il racconto di una famiglia imperfetta. Memorie di vita raccontate davanti ad una telecamera.

E’ Ghili che racconta, fragile e tormentata per essere stata abbandonata dalla madre in tenera età. 

Vera, la nonna non biologica, regina indiscussa della famiglia. Donna forte e energica. (Personaggio ispirato ad Eva Panic Nahir, donna ammirata in tutta la Iugoslavia. La donna grazie alla quale tutti vennero a conoscenza dei gulag di Tito).

Rafael, papà di Ghili e figlio acquisito di Vera. 

E Nina, moglie di Rafael e mamma di Ghili, lei, un’artista della vita. “Ci sono persone dall’affettività fasulla, estremamente povere sotto il profilo emotivo, che fingono di provare affetto. Costoro vengono definiti “artisti della vita. Tali soggetti sono raramente adatti a matrimoni duraturi.” 

I quattro intraprendono un viaggio speciale, alla ricerca delle proprie origini, da Israele ai Balcani, ricostruendo la storia di Vera, del matrimonio, la nascita di Nina. Il tutto ripreso dalla telecamera. 

Il viaggio terminerà sull’ isola dove Vera era stata rinchiusa, subendo atroci sofferenze. 

Un viaggio, che attraversa la vita di questa donna e i suoi familiari, e’ capace di portare redenzione, attraverso la riscoperta delle relazioni umane. 

Il libro mi ha ispirato tanta commozione ed ammirazione per il modo in cui questa famiglia e’ riuscita a ricomporre relazioni, nonostante un pesante atto “illogico” eppur dettato da un amore oltre ogni confine. 

Un libro meraviglioso. 

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Mia sorella e’ una serial killer, Oyinkan Braithwaite (Gennaio 2023)

Nigeria. 

Korede (voce narrante) e Ayoola sono due sorelle e protagoniste di questo originale romanzo. Due sorelle agli antipodi, scialba e trascurata Korede, di una bellezza disarmante Ayoola. “Una bambola fashion contro una bambolina vudù” parola dell’autrice. Una piena di curve, l’altra piena di spigoli. 

Ma Ayoola e’ una serial killer. E Korede ne è sua complice. A giocare un ruolo importante e’ un paziente di Korede, che fa l’infermiera in un ospedale di Lagos. 

Leggero, completamente irreale, a tratti divertente, si fa leggere facilmente, complice una prosa asciutta e capitoli brevi a volte brevissimi. Non è un horror, né un thriller, più un dramma familiare grottesco. 

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Serenata senza nome, Maurizio De Giovanni (Gennaio 2023)

“La serenata si porta, non si canta. Si porta. Si, perché è un messaggio. Come una lettera vergata su un foglio color crema con una lunga penna d’oca, affidata alla musica anziché alla posta.” 

Un altro bell’atto della saga del commissario Ricciardi; il commissario schivo, malinconico, solitario, tormentato, dai profondi occhi verdi e dall’animo gentile.

Ambientato sempre nella mia Napoli, in piena epoca fascista, viene trovato cadavere un commerciante di tessuti. E mentre si tesse l’impianto investigativo per scoprire il colpevole, contestualmente procedono le vicende personali dei protagonisti, in primis Ricciardi, il buon brigadiere Maione e l’adorabile Bambinella. 

Al di là delle singole storie, apprezzo molto il suo modo di scrivere, che riesce sempre a trasmettermi i sentimenti, quelli più profondi. 

Se volete accostarvi a questo autore e al commissario Ricciardi, consiglio di partire dall’inizio, per assaporare meglio l’evoluzione dei personaggi e la storia privata dei protagonisti. 

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Non mentirmi, Philippe Besson (Gennaio – Febbraio 2023)

Un libro autobiografico, Besson è nello stesso tempo autore e protagonista della storia. Una storia d’amore intesa e struggente. Philippe e Thomas, negli anni 80 quando l’omosessualità era un tabù. 

Durante un’intervista in una hall di un albergo, l’ingresso di un uomo da’ modo all’autore di ritornare indietro nel tempo, all’adolescenza, 17 anni di preciso, siamo nel 1984 in una Francia non pronta ad accogliere l’amore tra due uomini.

Può essere mai una colpa amare una persona, si chiede l’autore? 

La storia di un amore segreto, un amore vissuto nella paura, nel timore di essere scoperti, nel timore di essere se stessi. Il non poter mostrare la propria felicità in pubblico, non potersi mostrare assieme, fingersi estranei. Gli altri dispongono di questo diritto, lo esercitano, non ci rinunciano, Philippe e Thomas “sono raggrinziti, repressi nella loro censura”.

Un libro sincero, reale, toccante. “Non mentirmi” e’ la volontà di aprirsi, raccontare tutto, dare voce al passato senza menzogne, lasciando parlare il silenzio di Thomas. 

Una storia che si lascia divorare, una prosa incantevole e seducente. 

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Rebecca la prima moglie, Daphne du Maurier (febbraio 2023)

Il libro che Hitchcock ha portato sullo schermo. 

Inghilterra del 900. Una donna, avvolta dalla rassicurante corazza della mezza età, racconta la storia del suo passato. 

Da giovane dama di compagnia di una nobile signora, a Montecarlo, incontra il ricco ed affascinante vedovo Maxime de Winter. Dopo sole poche settimane, e nonostante la differenza d’età, le chiede di sposarlo e lei, innamorata persa, accetta entusiasta. 

Ma arrivata alla splendida dimora di Manderley, castello imponente colmo di grazia e bellezza, incastonato tra praterie d’erba e muschio, si rende conto che l’ombra di Rebecca, la moglie defunta incombe pesantemente su di loro quotidianamente. 

La giovane sposa e’ circondata da persone che ricordano costantemente e con grande rispetto la prima moglie, come se non fosse mai morta: i domestici, gli amici della contea, i dipendenti.

Per tutto il libro non conosceremo il nome della protagonista, espediente saggiamente portato avanti dalla scrittrice, in segno di completo annullamento della protagonista che soccombe al ricordo della defunta, vivendo cercando di compiacere il marito ed accattivarsi le simpatie della servitù. 

Drammatico, che sfocia nel giallo solo verso la fine, è un lungo (e a volta monotono) flusso di coscienza della protagonista. Belle le ambientazioni, sapientemente descritte, l’affascinante castello di Manderley, lo sfondo a tutte le vicende. Evidenti le atmosfere ottocentesche romantiche. L’ho trovato un po’ lento, a volte ridondante, estremamente descrittivo, armatevi di pazienza nel leggerlo. 

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La vita intima, Niccolò Ammaniti (Febbraio 2023)

Dopo 8 anni dall’ultimo libro, ritorna Niccolò Ammaniti. 

La protagonista Maria Cristina, sin dalle prime pagine ci viene presentata di una bellezza mozzafiato, dalle “divine proporzioni”, decretata come la donna più bella del mondo, inoltre è la 

moglie del presidente del Consiglio italiano e decisamente ricca. Una vita apparentemente da invidiare. Ma trascorsa all’ombra del marito, sempre organizzata e pianificata, un social media manager (il Bruco) che decide come si deve vestire, come tagliare i capelli, quali foto postare, un’assistente che le organizza la vita. Vita esposta continuamente ai media. Ma come spesso accade, non è tutto oro quello che luccica. Non lo era comunque! Spunta un video del passato, e Maria Cristina si ritrova a fare i conti con un segreto che potrebbe mettere a rischio la sua vita e quella del presidente. 

E proprio quando il terrore si impossessa di lei, e’ proprio da questo momento in poi che leggiamo (soprattutto nell’ultima parte del libro), una rinascita della protagonista contro una vita passata ad accontentare gli altri, ad essere quello che non è, ad apparire anziché essere. 

Siamo trascinati nella “vita intima” di Maria Cristina, nelle sue riflessioni, nelle sue paure e nelle sue ossessioni; l’autore ci fa vivere i drammi di un passato funestato da lutti e di un presente complicato, e ci fa amare questo personaggio sin dall’inizio. Un ritorno dell’autore, decisamente diverso dai libri letti in passato, più cattivo, più divertente che ci fa riflettere sulle “deviazioni” del mondo di oggi. 

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La pura vida, Gianluca Gotto (Febbraio 2023)

Primo libro di Gotto che leggo! 

Alessio, copywriter in un’agenzia di Milano, la cui vita si svolge soprattutto nella testa, abituato ad esternare poco e a tenere tutto dentro, a parlare poco e ad ascoltare tanto (una rarità). “Gli introversi sono ottimi osservatori e ascoltatori.” 

Poi incontra Elena, un raggio di luce. Lei estroversa, lui chiuso in se stesso. Lei ha tante cose da dire, lui sa ascoltare. Lei ha tanto entusiasmo, lui tanta calma. Il classico “gli opposti si attraggono”. Elena sarà l’ago della bilancia nella vita di Alessio. Grazie ad Elena si darà la possibilità di iniziare a vivere e non continuare a sopravvivere. Intraprenderà un viaggio in Costa Rica, dall’altra parte del mondo, lontano non solo geograficamente, ma anche dal suo modo di vivere. Qui scoprirà la Pura Vida. 

La pura vida e’ vivere senza piani, programmazione, la pura vida e’ spontaneità, e’ non classificare le persone in base a delle etichette, vivere il presente senza preoccuparsi del dopo, senza mille pensieri per la testa, uno per volta; e’ un atteggiamento di pace, gioia ed ottimismo. E’ leggerezza, spensieratezza, e’ amore per la vita! 

Ho viaggiato con Alessio in Costa Rica, l’ho accompagnato in questo viaggio che sa di rinascita personale e di felicità. Ho ammirato i paesaggi da cartolina, ho sentito i profumi, ho visto i colori di questa terra e percepito il calore dei costaricensi. 

L’autore sembra stia parlando proprio con te, fornendoti una grande lezione di vita, a ragionare con fiducia, ad agire con passione, a non vivere una vita di rimpianti. 

Un libro positivo e fresco! 

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Un ragazzo italiano, Philippe Besson (Febbraio 2023)

Firenze. La polizia indaga sulla morte di Luca Salieri, scavando nella vita di questa giovane vittima. Morte accidentale, suicidio o omicidio?

Il libro ci presenta il punto di vista di tre persone, il morto che ha ancora bisogno di parlare, la sua fidanzata che vuole solo sapere (“tutto è’ preferibile all’ambiguità, all’oscurità”) e l’amante, che perde l’unico legame, degno di chiamarsi tale.

La morte stravolge, mette in discussione, si conosce veramente la persona che ci ha lasciati? 

In una prosa sempre delicata, introspettiva, elegante, un mistero si intreccia allo scavo psicologico dei protagonisti. 

Non sono stata “trascinata” come in “Non mentirmi”, non è scattata la scintilla. Ho trovato molto originale l’idea di dare la parola al defunto ragazzo, per il resto non mi ha appassionata. 

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Le gemelle che non parlavano, Marjorie Wallace (Febbraio 2023)

June e Jennifer Gibbons, gemelle omozigote di origine caraibica, al centro di questo libro. 

Il caso delle gemelle che non parlavano, chiuse in mutismo ostile contro il mondo intero, parlando solo tra di loro e con un linguaggio talmente rapido, da risultare incomprensibile all’esterno, persino alla famiglia. 

Eccessivamente sincrone nei movimenti; tale sincronismo sembrava dipendere dal costante controllo esercitato dall’una sui movimenti dell’altra. Un’estrema dipendenza. 

Furono condannate per furto e incendio, ad essere internate a tempo indeterminato a Broadmoor, il manicomio criminale famoso per il suo rigore. La Wallace all’epoca cronista del processo, assistette all’atroce sentenza, tra il mutismo e l’immobilismo delle gemelle. Sarà proprio questo aspetto a spingerla a fare un tentativo di avvicinamento  al loro mondo. La Wallace ha parlato con tutti coloro le conoscevano, ma soprattutto e’ riuscita a parlare con June e Jennifer ed attraverso i loro scritti, (tantissimi) e’ riuscita ad aprirsi un varco nel loro mondo. 

Questo libro-documento e’ la storia di uno dei casi psicologici più misteriosi. Il ritratto dettagliato del mondo interiore di due gemelli identici, con i loro tormenti e le loro infelicità. Un caso abbastanza inquietante, reso tale dalla veridicità anche della storia. 

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L’uomo che metteva in ordine il mondo, Fredrik Backman (Febbraio 2023)

Un libro che fa sorridere e fa piangere. 

Siamo in Svezia. Ove e’ un signore di 59 anni, in pensione anticipata, bisbetico, misantropo, alla guida di una Saab (unica auto degna di chiamarsi tale), pieno di manie e dure convinzioni. Non ama chiacchierare, e’ uno pratico, ligio alle regole, non supera i limiti, non passa con il rosso, non evade le tasse, non tradisce la moglie. Ove vive secondo la massima “quel che è giusto è’ giusto”, punto. Di lui la gente dice che è inacidito, asociale, scontroso e burbero.

Ma l’arrivo di una nuova famiglia di vicini composta da Parvaneh, iraniana e incinta, il marito Patrick imbranato, e due bimbe 7anni e 3anni, sarà un vero e proprio uragano nella vita di Ove. 

Il fluire delle pagine ci farà amare questo vecchio burbero, imparando ad apprezzarne la semplicità e complessità nello stesso tempo, in un costante susseguirsi di vita e “tentativi di morte”. 

Spassoso, struggente, ironico, paradossale, un romanzo che ti apre il cuore, carico di sentimenti ed emozionante. Il personaggio di Ove e’ fantastico, e così tutti quelli che gli ruotano attorno, singolari, simpatici, divertenti e di una profonda umanità. 

Questo libro fa ridere, fa piangere, fa emozionare. Un vero e proprio inno alla vita! 

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La ragazza che non c’era, Cinzia Bomoll (Febbraio 2023)

Una  bellissima ragazza senza nome, trovata cadavere in un vecchio manicomio nel ferrarese.

Nives Bonora, ispettore passionale e coraggiosa alla sua prima indagine e alle prese con una vita personale complicata dal passato sofferente, un padre ex carabiniere, una nonna adorabile ed una relazione segreta con un collega suo superiore tra l’altro. La vita della ragazza “morta“ si intreccia con le vicende di alcune famiglie benestanti ferraresi in un susseguirsi di situazioni. 

Mi è piaciuto il personaggio di Nives, donna fragile, ma caparbia, perennemente in difesa del suo equilibrio interiore e della sua posizione di donna in un ambiente prettamente maschile. 

Avevo iniziato a leggerlo, poi mollato. Ho voluto dargli una seconda possibilità, ma non mi ha convinta. Un finale aperto che punta evidentemente al seriale. Una trama non fluida, ho fatto fatica a starle dietro. 

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Zombie, Joyce Carol Oates (Febbraio 2023)

Libro per stomaci forti. 

Quentin P. e’ lo psicopatico killer di cui si racconta in questo libro, ispirato al serial killer realmente esistito Jeffrey Dahmer che circa 40 anni fa uccideva, smembrava e conservava i resti delle sue vittime. Non ci sono indagini, niente polizia, niente ricerca dell’assassino, ma ci accomodiamo lucidamente nella mente malata di un serial killer. 

Attraverso un lungo monologo, freddo, calcolatore, cinico, crudele, malato raccogliamo la testimonianza di un uomo di 31 anni, assassino freddo e spietato, omosessuale, che cerca di creare il suo Zombie, un essere lobotomizzato (con tanto di dettagli della pratica), da “usare” come schiavo sessuale ed oggetto del piacere. 180 pagine libere e senza pietà, pensieri ossessivi e violenti, continui sfoghi sessuali, la fissa per il porno e la serie di tentativi falliti di lobotomizzare le su vittime.

Fortunatamente il libro e’ breve, ma rimane abbastanza impresso. Una lettura forte che può infastidire, inquietare, consigliato a chi ama scandagliare i lati più oscuri dell’essere umano. 

“Un vero zombie sarebbe mio per l’eternità. Obbedirebbe a ogni mio ordine & esaudirebbe ogni mio capriccio. Direbbe si padrone & no padrone. Mi si inginocchierebbe ai piedi alzando gli occhi & direbbe ti amo, padrone. Al mondo esisti solo tu, padrone.” 

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Gli ansiosi, Fredrik Backman (Marzo 2023)

Divertente e riflessivo. Non sempre è facile trovare un libro che unisca così perfettamente le due caratteristiche. 

Una rapina fallita ed una presa di ostaggi alquanto anomalo, la vita non va sempre come programmato. Un gruppo eterogeneo di individui, assieme la vigilia di capodanno, in un open space che un’agente immobiliare sta mostrando a potenziali acquirenti, gli stessi presi in ostaggio da un rapinatore maldestro che voleva rapinare una banca cash-free, della precisa somma di 6500 corone. Un gruppo di ostaggi strampalato, e due poliziotti (padre e figlio), che li interrogano alla ricerca del rapinatore, che risulta misteriosamente scomparso. 

Eventi esilaranti, colpi di scena, un geniale intreccio narrativo di storie dei nostri tempi, dove tutti (chi più, chi meno) hanno le proprie ansie, i propri demoni con i quali fare i conti. 

Un romanzo corale, dove non c’è un unico protagonista, ma lo sono tutti, dai due poliziotti che gestiscono gli interrogatori, agli ostaggi, al rapitore. Un romanzo davvero originale, bizzarro, divertente, ma che allo stesso modo da’ spazio a tante riflessioni sul vivere quotidiano con una scrittura ironica, irriverente, 

ed uno stile molto scorrevole. 

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Le cattive, Camila Sosa Villada (marzo 2023)

L’ esordio letterario della Villada, ex prostituta, ex venditore ambulante, addetta alle pulizie, oggi attrice e cantante argentina. 

“Onestamente, Le cattive e’ quel tipo di libro che, quando l’hai finito, vorresti far leggere al mondo intero.” (Juan Forn). Ed io sono d’accordo.

Il parco Sarmiento, Argentina, e’ un polmone verde che di notte si fa selvaggio, diventa un ventre voluttuoso. Sotto i rami, tra gli alberi, le trans aspettano i loro clienti. Vivono di notte, perché la notte e’ la porta aperta sul mondo dove tutto è possibile. 

Un racconto magico, un viaggio in un mondo sempre ai margini della società, che nasconde tanta voglia di rivalsa, ricerca di identità, di affetto e spensieratezza. Un mondo fatto di eccessi, nei vestiti, nel trucco, nell’uso di droghe, alcol, ma anche di amore, unione, protezione reciproca. 

Camila racconta. Camila e’ Cristian, ma non si è mai sentito tale. Un bambino povero, solo, odiato e picchiato dal padre, che si è trasformato in una donna transessuale, ci racconta della nuova famiglia che ha trovato. La Zia Encarna, di una bellezza furiosa, Maria sordomuta dalla nascita, Laura l’unica donna del gruppo, Nadina l’infermiere, Sandra la malinconica, tutte accomunate da una vita passata ad attuare un processo di desensibilizzazione per non morire, per sopravvivere. 

Non una lettura semplice, una storia raccontata con audacia e determinazione, episodi di vita vissuta in un racconto che le vede tutte protagoniste. Un pizzico di magia, tipico della letteratura sudamericana. Consigliato, ma non a tutti. 

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L’invenzione di noi due, Matteo Bussola (Marzo 2023)

Questo libro racconta una storia d’amore e il tentativo di tenere assieme i pezzi. La storia di Milo e Nadia. Il narratore e’ Milo che ci racconta un amore nato fra i banchi di scuola, attraverso le parole, senza conoscersi. Un amore che piano piano si è affievolito, e le “parole sono diventate una traduzione scadente da due lingue estranee”. E l’intimità, solo sporadiche concessioni fino a non parlarsi del tutto. 

Ma è proprio tra quei banchi di scuola, tanti anni dopo, che nasce un’idea di Milo, l’ultimo tentativo di un disperato che non riesce ad arrendersi al disamore di sua moglie. 

Ne nasce una fitta corrispondenza tra la moglie e un certo Antonio, mollato dalla moglie, dietro il quale si cela Milo stesso. 

Milo assisterà ad una rinascita di Nadia, attraverso quel carteggio, la moglie mostrerà così aspetti inediti, come se lo “sconosciuto” Antonio fosse riuscito a far vibrare in lei corde che Milo non era mai riuscito a raggiungere. 

Mi ci sono immersa totalmente, in un momento di crisi la rivoluzione della coppia, porta inevitabilmente a ragionare su se stessi. Un libro piacevole senza tante pretese, molto scorrevole, che si fa leggere, avrei solo voluto un finale diverso. 

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La bastarda di Istanbul, Elif Shafak (Marzo 2023)

Un romanzo di donne sullo sfondo di Istanbul e del genocidio armeno per mano turca. 

Zeliha e’ una ragazza turca, ha 19 anni e si appresta ad andare dal ginecologo per abortire, ma non lo farà. Nascerà Asya, la bastarda, nata senza padre, piena di rabbia, sarcasmo e intelligenza.

Rose e’ una donna americana, con un ex marito armeno e madre di Armanoush; quasi per vendetta si risposa con un turco, Mustafa.

I destini di Asya e Armanoush sono destinati ad incontrarsi e le loro storie a fondersi. Quando Armanoush decide di riscoprire le sue origini, di conoscere i turchi per capire meglio cosa vuol dire essere armeni, fa un viaggio in Turchia, ad Istanbul, la città della nonna, ospitata dalla numerosa famiglia (e tutta al femminile) di Asya. 

Il racconto di due famiglie, una turca ed una armena, tante donne, tanto cibo, tante stravaganze, preghiera e magia, Islam e ateismo, ma soprattutto il racconto di due ragazze molto diverse tra loro, per cultura e tradizioni, ma che si riscoprono più simili di quanto credono. 

Da sfondo una bellissima Istanbul, che ci arriva attraverso immagini, sapori, rumori e profumi. La sensazione provata e’ quella di un viaggio che vorresti non finisse mai. Ogni capitolo e’ ricco di dettagli, di storia, di presente e di passato. Mi ha permesso di conoscere una parte di storia a me ignota. Un bel libro che consiglio. 

Curiosità: l’autrice dopo averlo scritto ha subito un processo, da cui è stata prosciolta, per aver offeso l’identità nazionale turca. 

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Qualcuno con cui correre, David Grossman (Marzo 2023)

Il timido sedicenne Assaf, e la sua coetanea Tamar, forte e determinata, sono i protagonisti di questa storia ambientata per le vie di Gerusalemme. E poi c’è la cagna Dinka, accanto a lei Assaf percorrerà o meglio correrà per tutta la città alla ricerca di Tamar, che intanto cerca il modo per salvare suo fratello tossicodipendente e finito in un brutto giro. 

Un bellissimo libro che parla di legami, amicizia, altruismo. Una prima parte che sovrappone diversi piani temporali, passato e presente si alternano, quasi creando un po’ di confusione, per poi ricongiungersi in un solo momento successivamente, fino ad un bell’epilogo.

I personaggi restano nel cuore, ci si affeziona anche a quelli secondari, penso a Teodora o a Leah. Per non parlare di Dinka, cane adorabile. Un romanzo di buoni sentimenti e tanto dolce, che tocca temi importanti ed attuali come la droga, lo sfruttamento di minori, la solitudine, ma ci sono anche l’amore, l’amicizia, la fiducia. 

Consigliato non solo agli adulti, ma anche a ragazzi. 

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L’impostore, Martin Griffin (Marzo 2023)

“Raccontare per primo la tua storia non la rende per questo più vera”. 

Scozia, Mackinnon hotel, tempesta di neve, le temperature precipitano, collegamenti bloccati, linee telefoniche interrotte. Lo scenario si presta sin dalle prime pagine all’incubo peggiore. Remie Yorke è la responsabile notturna dell’hotel ancora per un giorno prima di lasciare tutto e volare in Cile. Solo due gli ospiti presenti.

Durante la tormenta, arriva uno sconosciuto a chiedere aiuto, dice di essere un poliziotto, di chiamarsi Don Gaines, è ferito a causa di un incidente durante il trasporto di un pericoloso carcerato dal vicino carcere; carcerato che poi è fuggito durante l’incidente. 

Ma dopo un paio di ore, ne arriva un altro di poliziotto, sempre ferito, che chiede aiuto, dice di chiamarsi Don Gaines e racconta la stessa storia.

Completamente isolati, uno degli ospiti sparito, Remie non capisce cosa stia succedendo, ma di sicuro uno dei due mente. Quale dei due?

Un thriller al cardiopalma, che ti attacca alle pagine. Una lunga notte piena di colpi di scena, riesce a farti dubitare costantemente nel corso della lettura. Ricco di suspense, mantiene attiva l’attenzione sempre. Unico neo troppe descrizioni paesaggistiche o delle caratteristiche dell’albergo, spesso non utili ai fini della storia. Ma nel complesso si fa leggere. 

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Vesuvio, Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio (Aprile 2023)

Napoli, la mia Napoli.

Federico, detto Vesuvio e Susy sono due ragazzini di 13 anni, che amano scorrazzare sui motorini (truccati) per la città assieme agli amici, alle bande. Entrambi figli di camorristi rivali, la qual rivalità si ripercuoterà anche su di loro. Amore e odio sin dall’infanzia, abituati a farsi rispettare a costo di violenze, una vita di ricatti, pressioni, coercizioni. 

Scapperanno a Milano, per ragioni diverse, e qui capiranno che la vita può essere diversa, che la guerra non è per forza la soluzione giusta (seppur perpetrata dalle famiglie), che a volte si può scegliere invece la pace e l’amore, perdendo magari anche qualcosa di caro. 

Una lettura fatta di immagini, vedi e vivi Napoli attraverso gli occhi di due adolescenti. Un libro non sulla camorra, ma sul bene, una storia di coraggio, sulle nuove generazioni che possono portare un cambiamento, un cambio di direzione. Uno spaccato reale e terribile che ti apre il cuore ed alimenta la speranza. 

139 pagine molto scorrevoli, che si fanno leggere tutto d’un fiato. 

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Omicidio fuori stagione, Arwin J. Seaman (Aprile 2023)

Isola di Liten, piccola isola di quasi 2000 abitanti della penisola scandinava. Pochi abitanti, si conoscono tutti, ambiente chiuso e ostile verso gli abitanti della terraferma. Henning Olsson, ufficiale della scientifica, bello e dannato, look sempre total black, sguardo sprezzante che elargisce a chiunque incroci il suo cammino, con un passato irrisolto, è il protagonista di questo noir scritto da un autore italiano, sotto pseudonimo.

Un’adolescente annega nel lago, una tragedia per la tranquilla comunità isolana. 

Rilievi, interrogatori, un’adolescente esibizionista, un’isola dal fascino nordico c’è chi ama e chi la odia, una storia ben costruita, personaggi ben caratterizzati, ritmi incalzanti, suspense, descrizioni precise e puntuali. Riesce a farci immaginare scene, ambientazioni e persone. Non avevo intuito nulla; riesce a tenerti incollata alle pagine (quello che cerco in libri di questo genere) e a sperare ci sia un seguito, un altro libro almeno!! Il tutto in una scrittura scorrevole, mai noiosa, sempre incalzante e precisa.

Ho sperato fino alla fine in un finale aperto!!

Assolutamente consigliato! 

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Una specie di follia, Louise Penny (Aprile 2023)

Post pandemia, finalmente riprendono gli eventi. In un palasport a Three Pines, Canada, una professoressa di statistica tiene un comizio, dove si accalcano in tanti. C’è chi la osanna, e chi è pronto a schernirla. E forse qualcuno ha qualche brutta idea in testa. 

La statista, con numeri e riflessioni sul post pandemia, fornirà una serie di dati, agghiaccianti umanamente. Ma il suo modo di fare, la sua voce stanno ammaliando tante persone. I social impazzano, i suoi video sono ovunque. Le sue teorie arrivano ovunque e cominciano a prendere sempre più piede. 

Armand Gamashe, ispettore capo, viene chiamato a gestire la sicurezza dell’evento. Quando lo stesso vede i video della statista, tenta inutilmente di far annullare l’evento, ma non è possibile. L’evento si farà. 

Tutti i tormenti, i dilemmi che la tragedia del Covid ha sviscerato sono presenti in questo giallo. Tanti i personaggi, amici e familiari di Gamashe, la professoressa di statistica e la sua amica fidata, la candidata al premio Nobel, tutti partecipano in questo giallo in maniera attiva, chi più chi meno. L’intreccio e’ notevole, i personaggi ben caratterizzati; un libro (il mio primo di questa autrice) che si fa leggere. 

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L’uomo dei sussurri, Alex North (Aprile 2023)

Dopo la dolorosa perdita della moglie, lo scrittore Tom decide di trasferirsi con il piccolo figlio Jake a Fatherbank, per ricominciare.

Ma qui la sparizione di un bambino ha sconvolto la comunità, facendo riemergere le paure di un passato lungo 20 anni dove “l’uomo dei sussurri”, ora in carcere, aveva ucciso cinque bambini. Frank Carter questo il suo nome, attirava le piccole vittime, sussurrando loro alla finestra. Ed ora sembra che la sparizione del bambino a Fatherbank sia in qualche modo legata agli orrori di 20 anni addietro. 

Pete e Amanda gli investigatori che si occuperanno del caso, andando a riaprire i fascicoli del passato, interrogando Carter in carcere e alla ricerca di nuovi indizi. 

La trama non ha nulla di originale, l’investigatore ex alcolista, tutto già letto, ma e’ un bel thriller, con un bell’intreccio, qualche colpo di scena che terrà il lettore attaccato alle pagine. Pur essendo un thriller, chiaramente emerge il tema della paternità, sul rapporto padre figlio, particolarmente sentito durante tutta la lettura. 

Stile lineare e semplice, una lettura piacevole che mi sento di consigliare per qualche ora di evasione. 

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Una buona ragione per uccidersi, Philippe Besson (Aprile 2023)

Il giorno dell’elezione di Obama in America, elezioni che cambieranno la storia con il primo presidente afroamericano, le vite di Laura e Samuel sono sull’orlo di un precipizio. Laura medita il suicidio, Samuel e’ devastato dalla morte del figlio. Laura e’ divorziata, ha due figli, non ha mai lavorato, da un giorno all’altro si è ritrovata da sola, ha perso ogni speranza, lei che nella famiglia ha sempre visto un rifugio, ora si sente alla mercé di venti forti e tempeste. Samuel e’ un pittore, un bohèmien sfuggente, vive alla giornata, e amava tanto suo figlio. Due vite, due destini, due sconosciuti uniti dallo smarrimento e dallo sconforto, che si “sfioreranno” per un momento. 

Il senso di vuoto che si protrae, il dolore, tutto esplorato con grande maestria da questo autore che non smette di affascinarmi. 

I fatti raccontati avvengono nell’arco di un giorno, l’autore punta sulla quotidianità, i gesti di ogni giorno che assumono un nuovo significato più spietato e atroce. 

L’ho divorato, l’ho amato, mi sono emozionata. Un libro molto triste, ma bello, merita la lettura, complice un modo di scrivere che incanta. 

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L’evento, Annie Ernaux (Aprile 2023)

Inizio con questo libro la conoscenza del premio Nobel 2022 per la letteratura. (E continuerò la conoscenza).

Siamo nel 1963, in Francia, una studentessa di poco più di 20 anni, cerca via illegali (le uniche possibili all’epoca) per interrompere una gravidanza. 

“L’evento” ci racconta i fatti di quel momento, la scrittrice interroga la memoria, per riportare alla luce le sensazioni di quell’ “esperienza umana totale, della vita, della morte e del divieto, della legge, un’esperienza vissuta dall’inizio alla fine attraverso il corpo.” 

Storia autobiografica, l’autrice si spoglia letteralmente, si mette a nudo, ci offre se stessa incurante del giudizio altrui e senza sentimentalismi. Una storia tremenda alla ricerca di aiuto per compiere un reato, raccontato senza fronzoli, senza retorica, diretto, lapidario, senza mai un eccesso, con stile asciutto, pratico, reale. 

Un libro breve, poco più di cento pagine, che porta l’attenzione sull’importanza nell’avere (ovunque) una legge che tuteli le donne e la libertà di scelta. Libertà che non va giudicata, mai. L’evento non è solo un romanzo autobiografico, e’ un romanzo “necessario”, semplicemente andava scritto. 

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Le minime di Malinconico, Diego De Silva (Aprile 2023)

“Sono un avvocato. Più che di grido, direi di gemito.” 

“ Le volte che mi capita di aver ragione, sono sempre solo” 

“La professione libera e’ un ossimoro”

“Mi porto i difetti meglio degli anni”

Solo alcune delle minime dell’avvocato di insuccesso Vincenzo Malinconico, tratte dai libri che lo vedono come protagonista.  L’avvocato più esilarante, divertente, ironico e a volte pasticcione della letteratura contemporanea.

Un libricino di poco più di 80 pagine che si legge … in pochi minuti 😉 le cui minime, appunto, sono adatte ad ognuno di noi. 

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Cose che non si raccontano, Antonella Lattanzi (Aprile 2023)

Ci sono cose che non si raccontano, per il troppo dolore, per rabbia, per vergogna, perché se non le racconti puoi sempre pensare non siano successe. 

Antonella Lattanzi racconta il suo percorso per diventare madre. Dopo aver scelto la carriera di scrittrice, non era ancora il momento di fare figli, abortisce due volte in giovane età. Ma quando più avanti lo desidera, non arriva. Da lì inizia l’iter difficile e lungo per provarci, negli anni del Covid ancora più complicato, presa costantemente da rimorsi e sensi di colpa. “Me lo merito” è una frase costante durante la lettura. Sensi di colpa, al pensiero di due aborti scelti, che sconvolgono qualsiasi vita, qualsiasi momento. 

A pochissimi racconta le sue paure, le sue gioie, le sue speranze. Andrea, il compagno, che sta combattendo la stessa battaglia, ma risulta spesso assente per lavoro. C’è Giulia, l’amica che c’è sempre, che le da’ consigli, la sostiene, la carica. 

Un libro che è un’immersione. Nel nero più cupo mai provato, ma anche in un tempo così incredibilmente bello. Gioia (poca) e dolore continuamente si alternano. Dolore, lacrime e le scelte di una donna coraggiosa. Questo libro arriva dritto al cuore, al centro c’è lei la protagonista, l’autrice che apre il suo cuore, la sua anima, con pagine forti, un pugno nello stomaco. Un libro intenso, molto bello e molto doloroso. 

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Giovanissimi, Alessio Forgione (Aprile 2023)

La storia di Marocco, 14 anni, a Soccavo periferia di Napoli, alle prese con “le prime volte”. Vive con il padre, la madre li ha abbandonati, aprendo una grande ferita mai rimarginata, gioca a calcio ed anche bene, ama Dylan Dog e non ha mai baciato una ragazza. 

La vita di periferia e’ sempre limitata. C’è il calcio, che potrebbe essere la speranza di una vita migliore; ci sono la scuola, frequentata di malavoglia,  gli amici, il fumo, gli interessi, i Dylan Dog, le storie paranormali. C’è un padre, non c’è una madre. Il mancato rapporto con questa, peserà per tutta la vita di Marocco. Poi c’è Serena, il primo amore, piena di energia. Serena e’ la luce. Arriva a mettere ordine, a disperdere i fantasmi. 

Un bel romanzo di formazione, scritto molto bene. Interessante la descrizione dei personaggi, i luoghi, la capacità di farti amare i protagonisti, nel pieno dell’adolescenza in una violenta periferia di Napoli. Non ci sono buoni né cattivi, ci sono persone reali, che vivono, con tanti sogni nel cassetto, con i problemi di tutti i giorni e che commettono azioni sbagliate e non. 

Da leggere assolutamente!! 

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Volevo solo salutarti, Raffaele Sciannimanico (Maggio 2023)

Su gradito suggerimento dell’autore, leggo “Volevo solo salutarti”, suo libro di esordio.

Un romanzo di formazione, su uno dei periodi più belli e complicati della vita di una persona: l’adolescenza ed il passaggio all’età adulta. Chi di noi non ha mai desiderato tornare bambino e magari cambiare il futuro? Chi di noi ha mai pensato: cosa sarebbe successo se avessimo preso una strada diversa da quella intrapresa? 

E’ ciò che accade in questo libro. 

Nella prima parte conosciamo il protagonista, di cui volutamente non si conosce il nome, con seri problemi alla schiena, timido, si perde spesso nel silenzio, amante dei videogiochi e con un fratello violento. Conosciamo i suoi amici: Michele, Elia, Alice, Viola. Da bambini diventeranno adulti, compiendo a volte scelte e azioni con conseguenze irreparabili.

La seconda parte e’ la parte più bella, quella dell’ impossibile. Del ricominciare. Avere un’altra possibilità, poter cambiare le cose, e dove assistiamo ad una vera trasformazione del protagonista. 

Un libro introspettivo che fa riflettere. Esiste il destino? Quanto le azioni che compiamo oggi sono la base per ciò che sarà il futuro? 

Una scrittura fluida e i capitoli brevi rendono la lettura molto piacevole. Un libro che emoziona! 

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Divorzio a Buda, Sandor Marai (Maggio 2023)

Kristof è un giudice, alle prese con una causa di divorzio di una coppia, Imre Greiner e Anna Fazekas, che ha conosciuto separatamente anni addietro. La sera che precede l’udienza per il divorzio, Kristof riceve la visita di Greiner che in una sorta di confessionale, si apre a lui confessandogli qualcosa di irreparabile, rendendo il dialogo tra i due un capolavoro.

Uno scavo profondo nell’animo umano, nelle sue debolezze, nelle sue passioni in una prosa sempre elegante e decisa. 

La prima parte e’ dedicata al giudice integerrimo, che è sempre cresciuto nella legge, nella giustizia provenendo da una famiglia di giuristi, alla sua vita e alla sua famiglia, alla Budapest dei primi anni del 900.

La seconda è dedicata al dialogo tra i due ex compagni di studi, Kristof e Imre, ed è proprio in questa parte che si entra nel vivo della narrazione. 

“Le braci” mi hanno appassionata, resta il migliore. Ma anche questo romanzo riesce a far apprezzare l’autore. 

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Riccardino, Andrea Camilleri (Maggio 2023)

Il capolinea, scritto anni prima della pubblicazione ed ultimo romanzo di Camilleri con protagonista Montalbano, che per me ormai ha le sembianze di Luca Zingaretti, pur non avendo mai visto la serie, riferimento questo che si ripresenta nel libro più volte. Con questo ultimo capitolo, il triste addio ai lettori di Camilleri e del commissario. 

Vigata, ormai abbiamo imparato a conoscerla, seppur di fantasia, un omicidio, quello di Riccardino sotto gli occhi di tre suoi cari amici, che porterà il commissario su strade tortuose, verso altri delitti e strane associazioni.

In più per Salvo Montalbano c’è anche l’autore, che da anni scrive libri sul commissario, che vuole mettere bocca nelle sue scelte investigative.

Un epilogo un po’ fuori dagli schemi, con un sapore di nostalgia che rende tristi, per la morte del grande Camilleri che non ci regalerà altri romanzi. Ma Montalbano per gli appassionati rimarrà sempre vivo nei ricordi dei suoi lettori. 

La nota stonata se devo trovarla, un dialetto di fantasia che a volte ho faticato a capire. Ma a parte questo Camilleri rimane una garanzia. 

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Uvaspina, Monica Acito (Maggio 2023)

Entriamo nel vivo della narrazione con la Spaiata, la mamma di Uvaspina e Minuccia, che viene pagata ai funerali “p chiagnere e fottere”, una chiagnazzara nata, con un talento naturale per la sceneggiata e l’arte di sapersi fingere viva o morta. 

Uvaspina e’ il figlio primogenito, nato con una voglia a forma di chicco d’uva uva sotto l’occhio sinistro. Il destino dell’uvaspina e’ quello di essere spremuta, schiacciata e pestata per farci sciroppi che guariranno le malattie. 

Minuccia, la sorella di poco più piccola, ci viene presentata come uno strummolo, la trottola di legno napoletana. Tutto in Mariuccia e’ movimento e rotazione. Fa il bello e cattivo tempo, e Uvaspina ha il compito di parare fulmini e saette. L’energia di Minuccia sposta l’aria, irrompe, tramortisce. Legati da un legame indissolubile, Uvaspina e Minuccia sono Vittima e carnefice. Lei comanda ed esplode in una rabbia senza confini, lui subisce. 

Fino all’arrivo di Antonio, un pescatore con il quale Uvaspina ha un’ Iniziazione sessuale ed emotiva, rendendolo più sicuro di sé, sperimentando la passione e la voglia di vivere.

Una storia di sopportazione, e di amore che si porta dietro dolore e sacrificio. 

Una lingua viscerale fatta di immagini, metafore e dialetto, ti trascina nel ventre di una Napoli divina, magica e perversa. 

Un bel libro di esordio, che va assaporato, bisogna entrarci, immergersi fino all’ultima riga. La storia è molto intensa e con un ritmo incalzante! Consigliato!! 

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Borgo sud, Donatella Di Pietrantonio (Maggio 2023)

Due donne, forti, fragili, caparbie, figlie di nessuna madre, a Borgo Sud, zona marinara di Pescara, borgo povero e di periferia. 

Tutto ruota attorno ad Adriana, sorella dell’io narrante che non ha nome, (è l’Arminuta per chi ha letto il romanzo) e al loro rapporto.

“Abbiamo litigato a parole aspre, ma anche come bambine, a spinte e strattoni. Adriana sapeva riportarmi indietro, a tutto quello che avevo voluto lasciare.”

Due anime molto diverse, sconosciute ma indivisibili, affini ma lontane, che si incontrano nuovamente a Borgo sud, nel borgo natio incontrandosi, scontrandosi. L’abbandono la fa  da padrone, entrambe sembrano averci fatto quasi l’abitudine. 

Rapporti difficili, una famiglia complicata, un’ “ umanità scompigliata”, e primitiva; si crede alle maledizioni, ai segni premonitori. 

Stile essenziale, scorrevole, asciutto, pochi fronzoli e frasi dirette. Un libro che ho trovato triste, tanto triste, ma che ho apprezzato soprattutto per la genuinità dei personaggi. 

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Middlesex, Jeffrey Eugenides (Maggio 2023)

Questa è’ la storia di Cal, dall’incipit, nato due volte: la prima bambina a Detroit nel 1960, la seconda volta maschio adolescente nel 1974 a Petroskey. 

Calliope Helen Stephanides e’ il suo nome da bambina, oggi a 41 anni si chiama Cal e racconta la storia della sua famiglia,  gli  Stephanides emigrata dalla Grecia negli Stati Uniti. 

Cal e’ un ermafrodito, una mutazione recessiva nascosta nel quinto cromosoma negli avi,  racconta la storia in prima persona, nata quando le questioni di genere non erano così importanti, come oggi. Partendo dalla storia dei nonni, dal loro peccato, che apre la strada al “gene bacato” che ha dato origine alla sua diversità, Cal esamina ogni singolo episodio della vita della sua famiglia, che ha segnato o meno la sua storia, andando a ritroso tessendo così il filo delle memorie familiari, dalle tragedie familiari a quelle collettive di un intero popolo. 

Tra la saga familiare e un romanzo di formazione, con una voce narrante prima femminile, poi maschile Middlesex (già il titolo, molto evocativo che gioca con il doppio senso), è una profonda analisi della mente di una persona, alle prese con il proprio io, si studia si interpella, e decide di vivere la sua vita nella sessualità che sente, a prescindere da “cosa dice” il corpo. In una prosa elegante e raffinata, un libro che è un viaggio nel tempo, ma soprattutto un viaggio attraverso il corpo. 

Consigliatissimo! 

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Colazione da Tiffany, Truman Capote (Giugno 2023)

Di raffinata magrezza, “aveva l’aria sana di una ragazza acqua e sapone con le guance rosse, che tutte le mattine a colazione non dimentica di mangiare i suoi cereali. La bocca era grande. Il naso rivolto all’insù. Un paio di occhiali neri le cancellava gli occhi. Era il viso di un’adolescente che aveva superato la fanciullezza ma non era ancora diventata una donna.” 

Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, sembra uscita da un set cinematografico. Ci parla di lei l’amico, il giovane scrittore che abita al piano di sopra; ci racconta le feste, le visite al mafioso a Sing Sing, le sue improbabili amicizie, i suoi flirt, il suo gatto. Holly e’ bella, disinibita, scevra dalle convenzioni sociali, beve, in passato ha fatto uso di droga, ma gli preferisce il brandy, potrebbe dare l’impressione di essere una donna risoluta e piena di sé, tutt’altro, è una donna estremamente fragile all’inseguimento di qualcosa, che neanche lei sa cos’è.

Il libro e’ un insieme di ricordi dallo stile fluido, scorrevole e vivace, in una New York piena di luci e negozi alla moda, tra cui  appunto Tiffany. 

Un libro anticonformista davvero gradevole, di cui avevo sentito parlare, assieme al film che non ho visto, ma che so essere stato interpretato da una splendida Audrey Hepburn. Un inno alla vita libera da costrizioni. Super consigliato! 

Il mio esordio con Capote da 10 e lode! 

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La memoria del corpo, Alexandra Marzano-Lesnevich (Giugno 2023)

Alexandria, figlia di due avvocati, avvocato essa stessa, non ha dubbi sulla sua posizione, fermamente contraria alla pena di morte.

Ma quando le toccherà difendere Ricky Langley, ed ascolterà le sue dichiarazioni più e più volte, ha un unico desiderio: vederlo morto.

Me lo sono sempre chiesta anche io: come si fa a difendere un colpevole? Come si fa a difendere “un cattivo”? 

Il libro scorre su due piani temporali: 1992 Louisiana l’anno del crimine, 1983 New Jersey la storia di Alexandria la protagonista e voce narrante. 

In parte legal thriller, in parte memoir, La memoria del corpo e’ una narrazione precisa e fredda di un omicidio di un bambino, perpetrato da un pedofilo attraverso documenti ufficiali e non, atti dei processi e testimonianze. Ma contemporaneamente è la storia dell’infanzia e dell’adolescenza di Alexandria, l’autrice, segnata da eventi traumatici, da silenzi che fanno male e da disturbi.

Una storia potente e profonda, scritta nell’arco di dieci anni che fa accapponare la pelle. Molto approfondita la questione della pena di morte, e’ giusto o sbagliato? Le persone che dovranno decidere se concedere la vita o la morte ad un imputato, saranno tormentati dal volto della vittima se con un verdetto di non colpevolezza impediranno la giustizia o saranno tormentanti dall’immagine della persona che hanno condannato a morte? 

⛔️ trigger warning; libro non adatto a tutti. Gli argomenti trattati non sono di facile lettura. (Pedofilia, abusi in famiglia). 

Io l’ho trovato molto bello, profondo, sicuramente scorrevole, non sempre facile proprio per gli argomenti. Ma merita! 

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Villetta con piscina, Herman Koch (Giugno 2023)

Un aggettivo con cui descrivere il libro: cinico, ma tanto cinico. Più volte il pensiero e’ andato al mio medico di famiglia, con il quale ho un rapporto di fiducia.

Il protagonista, Marc Schlosser, è un medico di famiglia appunto, in grado di cogliere al volo le debolezze dei pazienti, ed assecondarli, dando loro consigli che sono ben lontani dal “viver sano” che ci si aspetterebbe da un buon medico di famiglia.

Un protagonista cinico, amorale, ripugnante, pronto a farsi giustizia. Il buon senso messo da parte a favore delle ragioni del cuore, che lo spingono a cercarsi giustizia da solo, dimentico totalmente del giuramento di Ippocrate e ad assumere comportamenti a dir poco criminosi. 

Giustizia e moralità, indifferenza per il prossimo e sentimenti egoistici, disgusto e meschinità. Un perenne indagare insistentemente nel torbido. 

Un libro coinvolgente, avvincente nella trama e nei personaggi, (che odierai), che si svela poco a poco. Alcune divagazioni le ho trovate eccessive, soprattutto non utili ai fini della storia. Ma per il resto, godibile, letto seppur con un po’ d’ansia e tensione. 

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Tre sorelle, Therese Anne Fowler (Giugno 2023)

Beck la maggiore e’ una giornalista free lance, Claire quella di mezzo, cardiologia pediatrica, divorziata da poco e Sophie, l’influencer.

Molto diverse tra loro, Beck tutta autoanalisi ed attenzione, Claire autodifesa e giudizio, Sophie indipendenza ed impegno costante a diventare qualcosa di diverso/superiore rispetto alle sorelle. Ognuna maturata, indipendentemente dalle altre, data anche la differenza di età. 

Dopo la morte della madre Marti, si ritrovano nella casa materna per sistemare tutto, organizzare il funerale e leggere il testamento. 

Nel testamento, il volere di Marti è di vendere il cottage sul lago, la casa delle vacanze di una vita intera. 

Un racconto di famiglia, tra sentimenti, desideri, segreti da custodire. Una lettura “da ombrellone”, che non mi ha convinta del tutto. Merito anche della traduzione, a mio parere “stonata” in qualche punto del libro. 

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Stupore e tremori, Amelie Nothomb (Giugno 2023)

Lavoro per una multinazionale giapponese, e il primo libro letto di questa autrice belga, autobiografico, narra proprio le vicende legate al suo ingresso alla Yumimoto, importante multinazionale giapponese di import-export.

Una giovane Amelie, ventiduenne, corona il sogno di ritornare in Giappone dove è nata ed ha vissuto da piccola, entrando a far parte di una grande azienda. Ma il suo sogno si infrange rovinosamente contro la dura realtà dell’azienda, dove i rapporti sono improntati alla totale sottomissione ai superiori, alla rivalità eccessiva tra i dipendenti, e dove le vessazioni e punizioni inflitte fanno parte dell’ordine del giorno. 

Amelie viene impiegata in umili lavori, ogni giorno subisce umiliazioni assurde ed è costantemente oggetto di ogni sorta di disprezzo. Mi chiedo, e mi auguro, qualcosa di “eccessivamente romanzato” deve pur esserci!

Lo si legge con un moto di fastidio, Amelie stoicamente evita il disonore di licenziarsi, ed arriva a cambiare i rotoli di carta igienica nei bagni!! Ironico, a metà tra sarcastico e serio, una prosa accattivante, fluida e molto scorrevole. 

Sicuramente leggerò altro di questa autrice e grazie al podcast @bukatini, che me l’ha fatta conoscere. 

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Diatriba d’amore contro un uomo seduto, Gabriel Garcia Marquez (Giugno 2023)

Dalla penna dello scrittore sudamericano più famoso, premio Nobel per la letteratura nel 1982 , un brevissimo monologo di una donna contro il marito seduto. 

“Si alza il sipario. E’ notte. Graciela sfrega un fiammifero nelle tenebre per accendersi una sigaretta, e il bagliore da’ iniziò alla lenta illuminazione del palcoscenico: e’ una camera da letto di gente ricca, con pochi mobili moderni e di buon gusto.” 

“All’estremità destra, seduto su una poltrona classica, in abito scuro e col viso nascosto dietro il giornale che finge di leggere, c’è il marito immobile. E’ un manichino.” 

Con tono basso e teso, una sequenza di rimproveri interminabili. Lo sfogo di una donna, che urla al marito la sua frustrazione e la sua infelicità, che ripercorre i fatti, i sogni. Un’arringa finale in un processo. 

La scena cambia, Graciela partecipa a rinnovare le scene, il marito rimane immobile, in un’immobilità surreale. 

Ironico, dissacrante, una filippica memorabile contro un uomo silente. 

Un piccolo capolavoro, un’opera teatrale eccellente! 

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Mia inquieta Vanessa, Kate Elizabeth Russel  (Giugno 2023)

L’hanno definito “disturbante”, lo è; ho letto che qualcuno si è chiesto cosa è giusto, cosa è sbagliato, me lo sono chiesta anche io, più volte.  

Un’opera di fantasia, ma con temi trattati, che purtroppo, ultimamente sentiamo spesso. 

Vanessa e’ la protagonista di questo romanzo,  che troviamo nel 2000 quando delusa da un’amicizia, inizia il secondo anno delle superiori nella rinomata Browich ed inizia, lei 15 anni lui 42, una relazione con il professore di letteratura Jacob Strane.

Nel 2017, quasi vent’anni dopo, quando il movimento del #meetoo fa emergere le prime accuse e cominciano ad apparire le prime denunce, ecco che anche il professor Strane viene denunciato di abusi da un’altra ex allieva, che chiede supporto a Vanessa, nel sostenere l’accusa contro di lui. Ma c’è un piccolo particolare, per Vanessa la storia con Strane non è stata abuso, è stato amore.

Per Vanessa quella con Strane e’ stata la storia più importante della sua vita.

La protagonista, da adulta, si ritroverà a ripercorrere quei momenti, a rivivere la storia con lo sguardo da adulta, e forse a rendersi conto che ai tempi il “suo corpo recitava una parte a cui la mente non aveva prestato il consenso”. Ripenserà al costante bisogno di rassicurazione del professore, ai non detti, ai silenzi, alla rabbia, all’umiliazione. Ricordi scomposti come schegge di vetro. 

“Mia inquieta Vanessa” è una investigazione precisa e quasi reale dello stravolgimento emotivo di un’adolescente che subisce violenze fisiche e psicologiche. Un libro tosto, disarmante, disturbante, ed attualissimo purtroppo. E’ scritto talmente bene, con una prosa limpida, chiara, scorrevole da sembrare un libro “vero”.

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Il mondo deve sapere, Michela Murgia (Giugno 2023)

“Ma cosa fa il Kirby con esattezza? 

Per esempio aspira la polvere. Ma fa anche i massaggi alla cervicale, stura i lavandini, tinteggia i muri, igienica il cane e il gatto … fa questo e un’altra miriade di cose, a sentire il consulente-venditore.” 

Nel 2006 Michela Murgia viene assunta in un call center per la promozione del Kirby. All’epoca aveva un blog dove scriveva i suoi pensieri. Il libro e’ la trasposizione degli articoli del suo blog. Una sorta di diario di bordo, dell’esperienza vissuta per un mese nell’inferno del telemarketing. 

Tecniche di condizionamento, i messaggi e le riunioni motivazionali, la competizione, le umiliazioni, tutto raccontato con la sagace ironia dell’autrice (chi segue il podcast Morgana la ritroverà in tutto e per tutto), che tra una triste verità e l’altra ti strappa più di un sorriso. 

Arrivando poi alla conclusione che i capi dell’azienda “hanno studiato psicologia su Focus e marketing su Millionaire”. 

Una Michela Murgia in erba, ma già arguta e divertente, ci regala ampi sorrisi. 

 

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Guarda le luci, amore mio, Annie Ernaux (Luglio 2023)

Farò la spesa diversamente la prossima volta!! 

Annie Ernaux racconta la vita nei suoi libri. 

In questo breve romanzo, porta alle luci della ribalta, l’esperienza comune davvero a tutti: l’ipermercato.

Quello “in esame” e’ l’ Ipermercato Auchan di Cergy, all’interno di un grande centro commerciale. 

L’ipermercato come grande incontro collettivo, come esperienza; una rassegna libera di osservazioni, sensazioni provenienti dalle cose, dalle atmosfere e dalle persone. 

“Che lo si voglia o no, qui costituiamo un’unica comunità di desideri”.

“Anche in un capannone privo di grazia erano ospitate delle storie, delle vite”. 

Non l’avevo mai letta in questo modo, ma il carrello della spesa racconta se viviamo da soli, in coppia, con un neonato, con bambini più grandi o con animali. Inconsapevolmente ci riveliamo anche in un banalissimo supermercato! Un teatro della vita, dove vengono a galla pregi e difetti della società che emergono spostandosi da scaffale in scaffale, nei lunghi corridoi sommersi di prodotti, valutando offerte speciali, le file alle casse, il tutto scritto con una prosa finemente elegante che cattura. 

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L’arpa d’erba, Truman Capote (Giugno 2023)

“ Senti? E’ l’aria d’erba, che racconta qualche storia. Conosce la storia di tutta la gente della collina, di tutta la gente che è vissuta, e quando saremo morti racconterà anche la nostra.” Dice Dolly al piccolo Collin. 

La storia di Collin che da bambino si fa adulto. Rimasto orfano, va a vivere a casa delle cugine parerne, due zitelle Verena e Dolly. La prima veste i panni dell’uomo di casa, molto rigida e temuta. Dolly una sognatrice, prepara intrugli con erbe medicali che poi rivende. 

Quando Verena vuole rubare il segreto dell’infuso medico, per farne una produzione industriale, Dolly, Collin e la fida governante Catherine scappano e si rifugiano in una casetta su un albero nel bosco, destando non pochi problemi alla comunità. 

Racconti di vita vissuta in una cittadina americana di campagna, storie di vita, personaggi ed eventi che si avvicendano. 

Le Descrizioni paesaggistiche bellissime, la saggina, i girasoli, alte piante di fagioli; i colori, il vento dell’autunno che batte sulle foglie secche. Una favola moderna, poetica e delicata, una piccola perla. 

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Il fosso, Herman Koch (Luglio 2023)

Robert Walter, sindaco di Amsterdam. Durante la festa di inizio anno, assieme a procuratori, assessori, politici, scorge la moglie (straniera; e si sa si hanno sempre dei pregiudizi nei confronti degli stranieri) ridere di gusto con un assessore. Nulla di male, se non avesse visto la moglie rovesciare indietro la testa ridendo e l’assessore sfiorarle un gomito, mentre le sussurrava qualcosa all’orecchio. 

Da quel giorno il sospetto del tradimento si impadronisce della mente di Robert. Diventa un agente in borghese in casa, i sensi perennemente all’erta, alla ricerca di un indizio, uno qualunque che accerti la colpevolezza della moglie. 

A parte temi importanti toccati lungo tutto il libro, la decadenza senile, l’eutanasia, il suicidio, l’infinità dell’universo, la morte, l’ecologia, argomentati sempre attraverso lo sguardo estremamente critico dell’autore, il romanzo e’ tutta una serie di suggestioni, presentimenti che non arrivano da nessuna parte. 

Lontano dalla vena cinica e sprezzante di “Villetta con piscina” letto di recente, ho faticato a trovare un senso al libro. O meglio un senso potrebbe esserci, ma la trama lascia a desiderare. Manca di una storia vera e propria, che cresce, si sviluppa. Sembra rimanere sempre allo stesso punto, ruotando attorno a sospetti, dubbi; leggi, leggi ma non arrivi mai a nulla. 

Assolutamente bocciato. 

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Io sono Malala, Malala Yousafzai (Luglio 2023)

Ne avevo sempre sentito parlare, ma non l’avevo mai letto.

La storia di Malala, la storia vera di una donna coraggiosa. Inizia e finisce con l’attentato di cui è stata vittima. 9 ottobre ore 12, valle dello Swat in Pakistan, Malala, con le sue amiche, è sul bus che le porta a scuola, quando un uomo sale e spara tre colpi, uno la colpisce in pieno volto. Motivo? Il suo desiderio di leggere e di studiare. 

Per il regime dei talebani questo desiderio e’ inammissibile per una donna, una colpevolezza da punire. 

Era ancora una bambina, quando Malala comincia a scrivere un blog raccontando la vita sotto il regime dei talebani. Un diario che cominciò ad attirare l’attenzione anche da molto lontano, la BBC ne realizzò una versione registrata. “Cominciavo a vedere che la penna e le parole possono essere più potenti delle mitragliatrici”. 

Scritto con Christina Lamb, corrispondente di guerra, un libro piacevole che credo debba essere letto e diffuso da tutti. Forse non servirà a nulla, non lo so, ma la sensibilizzazione sul tema dell’istruzione delle donne in quei paesi dove alle donne non sono concessi diritti, penso sia fondamentale. Ancora inorridisco a leggere certe cose, che accadono oggi nel 2023, 

mentre io posso leggere, studiare, lavorare, essere indipendente. 

Lo consiglio a tutti, uomini, donne, grandi e alle giovani generazioni (per il linguaggio volutamente molto semplice). Tutti! Al di là del tema trattato, della bellissima storia di coraggio di questa donna, Nobel per la pace nel 2013, il libro ci aiuta a capire anche il contesto politico, le dinamiche sociali e religiose di un Pakistan, a me almeno sconosciuto. 

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Prima che tu mi tradisca, Antonella Lattanzi (Agosto 2023)

Giovanni e’ appena nato, quando è sopravvissuto per miracolo al bombardamento di Bari del 1943. Pare che quell’evento nefasto abbia lasciato una triste eredità alla sua famiglia, la propensione al tradimento.

Protagoniste del romanzo sono le due figlie, due sorelle diversissime, AngelaJ e Michela. 

La bella Angela, la maggiore, che riceve sempre le attenzioni di tutti e Michela, Mickey timidamente aggressiva, alla ricerca di un posto nel mondo. 

“Non fare questa grossa puttanata, te ne pentirai. Era una battuta che dovevi dire tu. Tu eri sorella maggiore per questo. “ 

Angela scompare nel pieno dell’adolescenza di Michela, nel momento più importante della sua crescita, da ragazza a donna, rubandole ancora una volta la scena. E Michela che pensava con la sparizione della sorella, di poter ricevere finalmente le attenzioni mai ricevute!!! 

Bugie, non detti, tradimenti, un Sud tradizionalista, un libro che indaga sui segreti di ogni famiglia, sulle dinamiche all’interno di un nucleo familiare del Sud. 

Il romanzo e’ un continuo cambio di voci narranti, a volte faticoso, che si snoda tra Bari e Roma, negli anni 90 che significavano “topini” che scorrazzavano impavidi sui motori, gli anni dell’adolescenza, dei primi amori, in un linguaggio infarcito di modi di dire dialettali, uso massiccio di accenti, con uno stile non banale e ben costruito. 

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Caminito, Maurizio De Giovanni (Agosto 2023)

Caminito e’ un luogo, un sentiero. E’ dove il commissario Ricciardi torna tre, due, una volta alla settimana per andare a ritrovare ricordi, a risvegliare reminiscenze del suo amore per Enrica, a raccontarle tutto ciò che succede, per rendere la distanza fisica meno pesante.

Follia? Forse. Mancata rassegnazione alla realtà? Probabile. Ma e’ l’unico modo per sentirla ancora vicina, per svolgere quel compito che lei gli ha assegnando, andandosene via per sempre. Ed è anche un tango, dal dolore struggente. 

Ricciardi e’ invecchiato, tempie imbiancate, rughe sotto gli occhi verdi e agli angoli della bocca e una perenne espressione di malinconia stampata sul volto. 

In una Napoli fascista, che sa di nuovo; nuovi  palazzi, grandi costruzioni bianche con finestre squadrate, “simboli di uno stato efficiente, sempre più magnifico e forte”. 

Un brutale omicidio. Una coppia di giovani, sorpresi dalla morte nel momento di un amplesso, in un boschetto appartato. 

Ricerche, interrogatori, la politica ed il dissenso fascista sempre presente, il sesto senso del commissario, le vicende personali rendono sempre piacevole la lettura di De Giovanni, nonostante abbia, in questo caso, un finale un po’ scontato e prevedibile. Un altro appunto, la bambina, la piccola Marta figlia del commissario un tantinello stucchevole. Ma per il resto De Giovanni lo consiglio sempre! 

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Oltre la svastica, Lian (Agosto 2023)

Un romanzo tanto avvincente, scritto da Lina Mignano ed Angela Parmisano, ambientato durante una delle pagine più buie della storia. 

Siamo in Germania, sotto il regime nazista. Il protagonista è Bert Kramer, feldmaresciallo generale del Reich, un uomo non loquace, doppia formazione universitaria, dotato di grande senso pratico, bello ed affascinante a detta di tutti, si era guadagnato il grande successo militare, a suon di strategie, tattiche, sacrificio patriottico e forte senso del dovere. Al servizio del Reich, era una “spietata macchina da guerra”. A seguito di un tentato attacco di matrice ebraica, Bert entra come infiltrato nel ghetto ebraico di Varsavia per cercare la talpa. Qui si imbatterà in Daniel prima e nella bellissima Eliane poi, due persone squisite, ebrei che abitano il ghetto, che lo accoglieranno in casa. 

Ed è proprio nel ghetto che avverrà una lenta trasformazione di Bert, a contatto con condizioni disumane, con la morte in ogni angolo, e con la bontà, senza alcun interesse, delle persone che il caso ha messo sulla sua strada. 

Oltre la trama avvincente, che mi ha tenuta incollata alle pagine, e mi è entrata nel cuore, ho trovato fantastiche le descrizioni dei sentimenti di Bert, i fremiti, le emozioni, lo spossamento e la tempesta interiore via via crescendo a dimostrazione che “ubi maior est (l’amore), minor cessat (l’uomo)”.

Inevitabile affezionarsi ai personaggi, entrarci subito in empatia, seguire con il cuore le loro vicende. Resa benissimo anche l’ambientazione, e i fatti storici narrati di una delle pagine più tristi della storia mondiale. Scritto bene, scorre piacevole e sono bellissimi i dialoghi. 

Trovo che il libro si presti particolarmente bene ad una trasposizione cinematografica; pagina dopo pagina, ho immaginato tutto. 

Ringrazio ancora Lian per questo dono. Ho ricevuto diversi libri di scrittori emergenti da leggere e raccontare, ma nessuno come questo ha catturato così tanto la mia attenzione, dal non volerlo più finire!!! Aggiungo che la mia tesi di laurea era proprio sugli ebrei e le leggi razziali. Un caso, una coincidenza, ma mi piace pensare sia il giusto proseguimento dei miei studi. Grazie ancora! 

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Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda  (Agosto 2023)

(Storia vera di Enaiatollah Akbari)

Un bambino di 10 anni, di etnia hazara (dai tratti mongolici, odiati sia dai talebani che dai pashtun), nato (non si quando di preciso) nel sud est dell’Afghanistan, intraprende un viaggio, attraversando paesi, il suo in primis, poi l’Iran, la Turchia, la Grecia, arrivando in Italia tra speranze costanti, lavori improbabili, persone poco affidabili e altrettante gentili ed oneste. 

La storia di questo bambino ci viene raccontata grazie a Fabio Geda, che ne ha raccolto le memorie e le ha raccontate in questo libro per bocca dello stesso Enaiatollah.

Una storia che lascia senza parole, pensando a cosa succede realmente quando una persona decide di attraversare il Mediterraneo, fatti purtroppo di cui sentiamo quasi con quotidianità. 

“Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare.

E’ così. E la speranza di una vita migliore e’ più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso di sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a lei, ma nel fango della paura di sempre.”

Una bella lettura, ma che fa male al cuore. Leggere di un bambino, che racconta una storia così atroce, vittima di trafficanti di esseri umani, solo, che si arrabatta in qualche modo per un pezzo di pane; fa davvero piangere il cuore sapere che in alcuni posti del mondo questa e’ la triste realtà. 

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A sangue freddo, Truman Capote (Agosto 2023)

Un fatto di cronaca nera, accaduto ad Holcomb, nel Kansas nel 1959, è al centro di uno dei libri più famosi di Truman Capote. 

Quattro persone, un’intera famiglia i Clutter, sterminata in un tranquillo villaggio agricolo, dove la sensazione di orrore “che le sorgenti della paura individuale faceva subito penetrare nel profondo.” Una famiglia molto amata nel villaggio. Herb Clutter era il capostipite, un benestante proprietario terriero, che si era fatto da solo. Umile, ma anche orgoglioso, con tutto il diritto di esserlo. Bonnie la moglie, Nancy e Kenyon i due figli. Tutti brutalmente ammazzati.

A commettere la strage, due stranieri che si recano ad Holcomb con il preciso intento di sterminare la famiglia. Dick e Percy. Dick dice dell’altro:

“Apparteneva a una specie rara, quella dell’”assassino nato”, sano di mente, ma privo di coscienza, e capace di dare la morte A sangue freddo, con o senza motivo.” 

Il libro ripercorre gli ultimi giorni della famiglia, e contestualmente il viaggio dei due forestieri verso la strage, con freddezza e distacco.

Una storia vera scritta in modo molto preciso ed accurato, che appassiona il lettore. Capote si è recato nel luogo della strage, è entrato in contatto con le persone del posto, la polizia, gli assassini stessi e ci ha restituito un capolavoro a metà tra la narrativa ed il reportage giornalistico. Capote è stato ben 6 anni a ricostruire tutto, quasi un’ossessione, la sua maestria ci viene restituita grazie al “montaggio” della materia documentale e narrativa. 

Una “non fiction” di grande spessore, noto come uno dei capolavori della letteratura americana del XX secolo. 

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Le altre, Sarah Blau (Agosto 2023)

Tel Aviv. 

Un viaggio nel passato di quattro differenti donne, che nel corso degli studi universitari scelgono di reagire contro quella cultura religiosa ed arcaica che le vuole moglie e madri, senza alcuna alternativa di vita. Dina, Sheila, Ronit e Naama. Fondano un gruppo con un’unica promessa: non cedere alla società e non fare figli. Proprio come quella schiera di donne presenti nella Bibbia, senza figli.

Il libro si apre con l’omicidio di una delle 4; Dina viene ritrovata morta con una bambola incollata addosso, crimine legato con ogni probabilità alle sue posizioni sulla maternità. Trasformata in madre in punto di morte.

Sheila, l’io narrante, viene coinvolta nelle indagini sin da subito. 

La Voce della narratrice e la voce della coscienza (riconoscibile perché in corsivo), si alternano in questo thriller psicologico, che cattura sin da subito. Continui sono i temi biblici, centrale il desiderio o meno di essere madri, tema molto discusso, in bilico tra il fare quello che la società si aspetta da una donna e la scelta di ciò che una donna realmente desidera, 

al di là delle convenzioni sociali. 

Un thriller psicologico originale per il tema trattato, interessanti i continui richiami biblici, con colpi di scena abbastanza frequenti. 

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I testamenti, Margaret Atwood (Agosto 2023)

Il primo libro “Il racconto dell’Ancella” non mi aveva entusiasmato. Dopo ho visto la serie e mi è piaciuta tantissimo! Ora ho letto questo libro, il sequel e devo dire che l’ho apprezzato tanto! 

Ritorna Gilead, ritornano le ancelle, le zie, le Marte, gli angeli, “possa il Signore schiudere”. Il libro e’ un approfondimento di quel mondo distopico che è Gilead, così apparentemente distante dal nostro, narrato attraverso le voci di tre personaggi diversi, una zia che si rivolge ad un lettore, una bambina che non vive in questa società ed un’altra bambina di Gilead, “figlia” di un comandante e sua moglie.

Per entrare nuovamente nel “mood”, un passaggio alle allieve di una zia che insegna in una scuola: “ con questa storia Dio ci insegna ad accontentarci di ciò che abbiamo e a non ribellarci. L’uomo di casa deve essere onorato dalla donna”. 

Tutto per il futuro di Gilead. Il sacrificio di pochi per il bene di molti. Gilead, società patriarcale, dove le donne contano, ma non contano. Dove l’aborto è reato, divorziare e’ reato, se sei una donna senza figli hai sprecato il tuo corpo, negandogli la sua funzione naturale. O sei con Gilead o sei contro Gilead. 

35 anni dopo da “Il racconto dell’Ancella” arriva il seguito. Mi è piaciuto tantissimo! Per quanto possiamo vedere in Gilead un mondo “distorto”, sbagliato, crudele, in realtà è molto più attuale di quel che pensiamo. Troviamo il ripudio delle dei regimi totalitari ad esempio, ma più di tutto troviamo il grido delle donne, quelle stesse donne vessate ed umiliate in diverse parti del mondo odierno. 

Con una trama scorrevole, ed uno stile decisamente meno criptico del primo volume, ne consiglio sicuramente la lettura. Ma a chi ovviamente ha già letto il primo libro, o ha visto la serie Tv. 

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La sconosciuta della Senna, Guillaume Musso (Agosto 2023)

Siamo a Parigi. Nelle acque della Senna viene ripescata una ragazza, nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. 

“Forse è apparsa lì per magia. Come se il fiume stesso l’avesse risputata dalle sue viscere”.

Dal DNA riescono a risalire all’identità, Milena Bergman, una pianista tedesca. Ma la pianista e’ morta un anno prima in un incidente aereo. Non spoilero nulla, accade tutto all’inizio. 

Tutto il libro scorre lungo pochi giorni prima di Natale. Il capitano Roxane, messo in disparte dai suoi capi, si imbatte in questa storia della sconosciuta della Senna ed inizia ad indagare, per un desiderio di rivincita che sente di meritare ed anche per la vita poco eccitante che conduce. 

Un groviglio di indizi, segreti, bugie, passato e presente, Dioniso e la mitologia greca, uno scrittore e la sua storia d’amore, misteri che si susseguono, colpi di scena. 

Un noir dal ritmo serrato, incalzante, che non dà’ tregua. Scorrevole, intrigante, come sempre Musso ti tiene sulle spine ed attaccata alle pagine fino all’ultima riga. Ma, c’è una ma … 

Ho letto quasi tutti i suoi libri. Anni fa adoravo le atmosfere create da Musso, quasi tra sogno e realtà, ora faccio proprio fatica. E ho faticato anche con questo infatti. Verso la fine la trama si ingarbuglia tanto, si infittisce, oltre al fatto che c’è un elemento nella storia che non è stato spiegato. Direi che la lettura non è stata approvata! 👎🏽 

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Che Dio perdona tutti, Pif (Agosto 2023)

Arturo palermitano, agente immobiliare, single, agnostico ed appassionato di dolci e’ il protagonista di questo romanzo. 

Arturo ha un’età che dovrebbe vederlo “sistemato”, con una moglie e dei figli ed invece ancora non trova l’anima gemella, fino a quando non incontra Flora, bella, brillante e titolare di una pasticceria. Il top. Unico neo, molto religiosa. Mentre Arturo è un “cattolico medio”, cresciuto da genitori cattolici,  è stato battezzato, ha fatto comunione, cresima perché si deve fare, senza avere alcuna fede profonda in Dio. 

 Ma per amor di Flora, decide di darsi alla catechesi, e mettere in pratica tutti i principi del cristianesimo, con un esito a dir poco nefasto!!!

Partendo dall’ impersonare Gesù in una Via Crucis (la ricorderò per sempre!), fino a prendere a cuore la causa di un migrante. 

Con un tono sempre leggero, divertente, ironico ma profondo, (ci sono stati momenti dove ho riso proprio!), in realtà Pif tocca temi delicati ed attualissimi, donandoci una fotografia reale dell’Italia dei giorni nostri. “Futti, futti… che Dio perdona a tutti”. 

Un libro che fa sorridere e riflettere. 

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Ragazze di Riad, Rajaa Alsanea (Agosto 2023)

Un altro romanzo coraggioso, proibito in terra Saudita. 

Una giovane ragazza, in forma del tutto anonima e tramite newsletter, decide di parlare delle storie, della vita di un gruppo di quattro amiche (Sadim, Qamra, Michelle e Lamis), provenienti da famiglie agiate, alla ricerca del grande amore in un paese come l’Arabia Saudita, società patriarcale, misogina, molto legata alle tradizioni, in cui i matrimoni combinati sono all’ordine del giorno, e gli uomini non vedono di buon occhio donne intraprendenti, con personalità e magari indipendenza! 

Questa piccola comunità di donne, di comune cultura ma molto differenti l’una dall’altra, parlano, escono, si raccontano, si aiutano e ci offrono uno spaccato di una parte della società islamica, quella sicuramente più fortunata avendo una condizioni economica decisamente agiata. 

Una struttura narrativa molto piacevole, l’idea della newsletter inviata, ed il libro risulta essere molto scorrevole; l’argomento principale  e’ la vita sentimentale delle quattro ragazze di buona famiglia, molto lontana dalla realtà che ci viene spesso mostrata del mondo arabo e lontanissimo dal nostro modo di agire e pensare. Ma mi ha dato modo di conoscere un po’ di più una parte del mondo arabo che non conoscevo affatto. Lo consiglio vivamente!

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Il cielo d’erba, Gianfranco Vergoni (Agosto 2023)

Il romanzo prende spunto da una storia vera a cui l’autore stesso ha assistito. Parliamo di

identità di genere. 

Quando fai una verticale.

“Il mondo ti appare sottosopra, quindi il cielo ti fa da pavimento, e se alzi gli occhi, anziché il blu vedi il verde dell’erba. E’ un cielo d’erba.” 

E’ così che inizia il libro. Con la possibilità di vedere il mondo al contrario, scoprire nuove prospettive.

Francesco e’ un commesso in un mercatino dell’usato,  si innamora perdutamente di Viola, una barista che spesso sta sulle sue, a volte un po’ scontrosa. Le loro vite si incrociano, si uniscono, arrivano al matrimonio.

Ad un certo punto però Viola si incupisce, e’ ancora più scontrosa; a fatica Francesco riesce a tirarle fuori ciò che la tormenta, ovvero se stessa. Viola non è mai stata a suo agio dentro quel corpo, ha deciso di ascoltarsi e di andare avanti nel lungo e difficile processo di transizione. 

Una grande, grandissima prova per il loro amore. “Può l’amore resistere a tutto?”. 

Il libro e’ il racconto di questa storia, non semplice, di una presa di coscienza di Viola, ma soprattutto è il racconto di Francesco, il marito a cui crolla il mondo addosso. 

Si susseguiranno momenti complicati dove ogni emozione rischia di diventare il contrario, dove il concetto di famiglia, ruoli fissi e ben definiti, si ribalta, dove la vita diventa un labirinto la cui mappa cambia di giorno in giorno. 

Scritto molto bene, anche se l’avrei reso più breve, sono più di 500 pagine; l’autore non ci risparmia nulla, tutto viene raccontato in maniera lucida e diretta, strappandoci anche qualche sorriso. 

Un esordio narrativo potente che trascina il lettore nella profondità della mente umana. 

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La ragazza tatuata, Joyce Carlo Oates (Settembre 2023)

Joshua Seigl è uno scrittore di origine ebrea, un barbuto dall’aria socievole, tiene molto alla propria indipendenza e alla propria solitudine, non si è mai sposato, ha sempre provveduto a se stesso e si è sempre bastato. Ma ad un certo punto sente di avere necessità di un assistente, preferibilmente uomo, per un suo progetto di scrittura, ma che si occupi anche di lui, della casa e lo porti in giro ogni tanto. 

Dopo numerosi colloqui poco soddisfacenti, per caso si imbatte in una ragazza e decide di assumerla. 

E’ la ragazza tatuata, è Alma, vive ai margini della società, ha l’aspetto di un relitto trascinato dalla corrente, occhi tristi, capigliatura arruffata e dei tatuaggi grossolani e sbiaditi sul corpo ed una falena sbiadita tatuata sul viso. 

La noiosa vita di un intellettuale, ricco e benestante, si trasforma in un percorso che porta i due protagonisti lontani, seppur per poco, dalla loro solitudine. 

L’ho terminato a fatica, lungo, con una trama poco accattivante. E’ il secondo libro che leggo di questa autrice, lo stile mi affascina, le darò ancora una possibilità, ma questo libro mi ha convinta poco! 

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L’età del male, Deepti Kapoor (Settembre 2023)

“Questo e’ il Kali Yuga. L’età della perdita, l’età del male. Le persone su quella strada resteranno morte.” 

India. I bassifondi.

Caste, malavitosi, corruzione, sopraffazione, crimini, potere, lusso, soldi. Un romanzo sul crimine che entra nelle viscere del mondo indiano, dove il denaro conta ma puzza. 

Ambientato tra l’Uttar Pradesh, zona rurale, e la caotica Delhi. Ajay, Neda, Sunny i principali protagonisti. Ma sono tanti i personaggi, servono tutti alla narrazione. Una società perversa è quella che si racconta, la famiglia Wadia ne ha il potere assoluto con interessi produttivi in diverse aree dell’India. Sunny è il rampollo di famiglia, l’erede, bello e spavaldo che potrebbe avere tutto, ma alla fine non ha nulla. Ajay, cresciuto nella povertà più assoluta, venduto dalla madre, diventerà il fedele servo di Sunny. Neda e’ una giornalista del Post, proviene da una famiglia benestante ed istruita, porta l’amore in questo romanzo. 

Non c’è una trama ben precisa, ma uno scorrere di eventi, una rappresentazione impetuosa dell’India di oggi, con tutti suoi contrasti, le disparità, le brutture. In uno stile schietto, che non da’ spazio a sentimentalismi, una scrittura spesso molto dura e crudele, che ci restituisce una storia lacerante. 

Assolutamente consigliato. Più di 600 pagine, ma scorre che è un piacere. 

Il primo di una trilogia, attendo impaziente il seguito! 

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La profezia dell’armadillo, Zero Calcare (Settembre 2023)

“Si chiama Profezia dell’armadillo qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti nei secoli dei secoli, amen”.

Scopro così Zero Calcare. E mi unisco ai tanti “siamo un po’ tutti Zero Calcare”. 

Zero Calcare ripercorre la sua giovinezza, accompagnato dal fedele Armadillo, l’amico immaginario, (il lato razionale di Zero), una serie di eventi, aneddoti che fanno sorridere e riflettere allo stesso tempo. 

E’ stata proprio una piacevole scoperta! Letto in poche ore, ho apprezzato tanto il modo in cui “si guarda vivere”, le riflessioni sempre con il sorriso e l’autoironia. 

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Dietro i suoi occhi, Sarah Pinborough (Settembre 2023)

Louise, Adele, David. 

Siamo a Londra, Louise è una giovane madre single, segretaria part time in una clinica psichiatrica, ha una vita abbastanza piatta fino a quando non incontra David, affascinante medico, da poco trasferitosi in città con la moglie Adele e suo capo. 

Louise diventa l’amante di David, e la migliore amica della moglie Adele, pericolosamente attratta da entrambi, si ritrova invischiata nel torbido matrimonio dei due, fatto di segreti, bugie e di un triste passato che emerge pian piano durante la storia. 

Una storia “classica” di  “marito, moglie, amante” ? Non direi. Piani diabolici, manipolazioni della mente, una situazione che ha dell’assurdo.

La trama alterna il punto di vista delle due donne, e la vicenda e’ al quanto straordinaria, nel senso proprio di al di là’ dell’ordinario e proprio per questo motivo il mio giudizio del libro e’ negativo! 

Fondere il thriller psicologico al soprannaturale non fa proprio per me! Le premesse c’erano, ma l’elemento soprannaturale non è riuscito a farmelo apprezzare! 

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Nè di Eva nè di Adamo, Amelie Nothomb  (Settembre 2023)

Il secondo romanzo di Amelie Nothomb che leggo, ancora autobiografico, parla delle sue relazioni sentimentali. Ma il centro di tutto, il fulcro della narrazione è sempre solo e soltanto il Giappone, paese di origine dell’autrice, con le sue tradizioni e le sue usanze. 

La giovane Amelie, di ritorno in Giappone, da’ lezioni di francese ad uno studente universitario Rinri, ciò le permette di addentrarsi nella vita quotidiana della vita nipponica, così lontana da quella occidentale, di immergersi nei luoghi d’infanzia, di assaporare pietanze che riportano a vecchi ricordi, di ragionare sulle differenze linguistiche. Nel frattempo si narra una storia d’amore priva di romanticismo, un po’ fuori dagli schemi e con un finale non scontato. 

Immancabile l’ironia, la leggerezza e la penna di quest’autrice che mi ispira sempre di più! 

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Le confessioni di Max Tivoli, Andrew Sean Greer (Settembre Ottobre 2023)

Le confessioni di un uomo. 

Un uomo che nasce già vecchio, ma che ringiovanisce pian piano; mentalmente adolescente ha il corpo di un vecchio, quando è giovane ha l’esperienza di un sessantenne. 

“La mia età procedeva a ritroso solo all’esterno. Sembravo una creatura mitica, ma dentro ero come un qualsiasi ragazzino; proprio come adesso ho l’aspetto di un ragazzino in calzoncini e berretto a visiera, e dentro sono uguale a qualsiasi vecchio pieno di rimpianti”.

Un vecchio da giovane e un giovane da vecchio.

Osservante della Regola impartita dai genitori: sii quel che credono tu sia!

E’ così che Max Tivoli affida alla memoria di un diario la sua vita e il suo eterno, imperituro amore per Alice. Sarà proprio quest’amore la vera disgrazia della vita di Max Tivoli, quest’amore che incontrerà più volte nella sua vita. 

Nonostante la vita irreale del protagonista, tutti ci possiamo affezionare a Max. Un bel libro, uno stile eccelso ed un grande esercizio di scrittura. 

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Matrigna, Teresa Ciabatti (Ottobre 2023)

Primo libro della Ciabatti che leggo.

Noemi, 9 anni,  e’ una bambina normale, capelli castani e occhi marroni privi di particolari virtù. Timida e introversa che ha un po’ sofferto per la nascita del fratello. 

Andrea, 6 anni, e’ un bambino bellissimo, capelli biondi, occhi di un azzurro intenso, e dolcissimo. Un putto, un angioletto. 

Il libro parte con la sparizione di Andrea, mentre è con la sorellina Noemi, dalle mani forse troppo piccole per stringere quelle ancora più piccole del fratellino. E la sparizione segnerà per sempre le vite della famiglia: ferite, colpe, condanne, il passato che ritorna inclemente. 

Protagonista del romanzo e’ il difficile equilibrio nei rapporti familiari, ancor di più quando accade una tragedia. Noemi, la protagonista, e’ l’unico personaggio psicologicamente ben definito. Il resto quasi comparse. 

Questo mio esordio con la Ciabatti non mi ha per niente convinta. La storia l’ho trovata debole, fatica ad ingranare e il finale anche poco chiaro. Lo stile, abbastanza particolare, potrebbe anche piacermi, ma con una storia solida di base. Per me è un NO pieno! 

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Una piccola questione di cuore, Alessandro Robecchi (Ottobre 2023)

“E’ questa la seccatura nelle questioni di cuore: chi viene colpito pensa di essere colpito solo lui. Ogni innamorato è convinto di essere il primo innamorato della storia e del mondo, e’ una cretinata, ma vaglielo a spiegare”.

In una Milano contemporanea, amore e mistero si intrecciano per dare vita a una storia che vede per protagonisti la Sistemi Integrati: la Cirrielli, Falcone e Monterossi. Un giovane poco più che ventenne, ricco della Milano bene, si rivolge a loro per cercare la sua donna scomparsa. Ana, una donna rumena di 40 anni, dal passato non chiarissimo. 

Ad un certo punto la storia e le indagini si intrecciano con quelle “non ufficiali” della polizia. Da un lato la Sistemi Integrati, dall’altro la polizia, uniranno le forze per far luce sul mistero. 

Primo libro che leggo di Robecchi e mi è piaciuto molto. Scrive benissimo, la prosa e’ bella, lineare, niente abbellimenti forzati, scorre lineare. La storia e’ avvincente e convincente, un giallo che sfocia nel noir. Tutto ruota intorno all’amore, riflessioni queste, senza stereotipi melensi, che ci arriveranno dalla voce di Carlo Monterossi. Le indagini diventano il pretesto per discorrere d’amore, indagare le anime e il cuore dei protagonisti! 

Consigliato! 

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Il treno dei bambini, Viola Ardone (Ottobre 2023)

“Guardo le scarpe della gente. Scarpa sana: un punto; scarpa bucata: perdo un punto. Senza scarpe: zero punti. Scarpe nuove: stella premio. 

Io scarpe mie non ne ho avute mai, porto quelle degli altri e mi fanno sempre male. Mia mamma dice che cammino storto. Non è colpa mia. Sono le scarpe degli altri.”

Napoli, 1946. E quello con le scarpe degli altri e’ Amerigo Speranza, un bambino di 8 anni, vive con la madre, non ha mai conosciuto il padre, ci parla come solo un bambino sa parlare. 

Partirà con il treno dei bambini (realmente esistiti), che dal Sud porta al Nord, accolto da famiglie di comunisti italiani, disposti ad accogliere bambini in difficoltà in un periodo non facile della storia italiana. 

“Il maestro dice che io sono uno dei bambini del treno e che mi devono accogliere e farmi sentire a casa mia. A casa mia non avevo niente, penso. Quindi e’ meglio che mi accolgono come a casa loro.” 

“Scusa Rosa. E’ stata l’emozione. In verità una festa non l’ho mai avuta e nemmeno un regalo, tranne la scatola del cucito vecchia che mi ha dato mia mamma. Non sono abituato a stare contento.” 

Quanta tenerezza in questo libro, quante volte mi sono venuti gli occhi lucidi. 

Amerigo e’ un bambino che ha avuto l’opportunità di stare meglio, di iniziare a vivere nel benessere, ma a quale prezzo? Si è dovuto allontanare dalla mamma e dalla sua città. Con i suoi occhi, viviamo le paure, lo stupore di una nuova vita, nuovi amici, raccontanti con candore, naturalezza ed una grande sensibilità. 

Verso la fine raccogliamo le parole di un Amerigo, ormai adulto, che ha fatto le sue scelte lontano da Napoli; ci ritorna a 50 anni, quando si ritrova a fare i conti con le sue scelte, i rimorsi, i sensi di colpa, le cose non dette ed ormai è tardi. 

Struggente, dilaniante, lacrime copiose sono scese; un libro mai patetico, sensibile, delicato, genuino che da’ speranza. Viola Ardone mi ha emozionata tanto! 

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Sapiens, da animali a dei, Yuval Noah Harari (Ottobre 2023)

Esco dalla mia confort zone, leggendo un libro dello storico e filosofo israeliano Harari. (Regalo del moro).

Come l’homo sapiens e’ riuscito ad avere sempre più potere e a conquistare il mondo. Dalla rivoluzione cognitiva, passando da quella agricola fino ad arrivare a quella industriale, come si è evoluto l’homo sapiens. 

Con un ragionamento che si basa su solide ricerche, anche contrastanti tra loro, Harari ci fornisce un’ampia ed accurata storia dell’evoluzione dell’uomo, partendo dagli albori con uno sguardo anche al futuro e a quello che potrebbe attenderci. 

Cosa leggiamo in questo testo? Solo alcuni spunti: Homo sapiens come serial killer ecologico.  L’estinzione della mega fauna australiana. Il caso della Peugeot come nascita delle “finzioni giuridiche”.  Ingegnosità e straordinarie capacità di adattamento dell’homo sapiens (che noi ci sogniamo!). E ancora, il Dio denaro, la religione, gli imperi (come elementi di unificazione globale) e l’eredità culturale dei “soggiogati”. Globalizzazione. La rivoluzione industriale, le scoperte che hanno cambiato il mondo. 

Un libro che per me è stato illuminante. Con una grande abilità nello spiegare con parole semplici ed esempi continui argomenti a volte anche molto complessi, Harari getta uno sguardo lucido e razionale sul nostro passato, sull’evoluzione dell’umanità, dal punto di vista storico, biologico, geografico, economico, sociologico. Non c’è un momento in cui le sue parole non generano una riflessione, un pensiero. Nonostante le poco più di 500 pagine, e’ un libro che stimola la curiosità, mai noioso, induce al ragionamento, ed apre la mente.

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Il corpo ricorda, Lacy M. Johnson  (Novembre 2023)

Un memoir. Una vittima di abusi, un’esperienza da dimenticare, ma che il corpo sempre ricorda. Come si sopravvive all’abuso? Quali sono le conseguenze? 

Lacy M. Johnson racconta la sua esperienza, dando voce ai ricordi, vittima di violenza fisica e psicologica, da parte de “l’uomo con cui vive” , suo docente di spagnolo, che ha il doppio dei suoi anni (circa 20 lei, 40 lui). 

Nel Luglio 2020 Lucy riesce a scappare dal seminterrato in cui l’ex fidanzato l’ha richiusa e stuprata, andare alla polizia e denunciarlo. L’uomo riesce a scappare, ancora oggi e’ latitante. 

Da qui parte il memoir, con continui salti temporali: i problemi in famiglia, la vita con “l’uomo con cui vive” , i maltrattamenti, il post sequestro, le medicine, gli psichiatri, la nuova vita. Con una prosa sempre consapevole e lucida, l’autrice cerca attraverso le parole di giungere a patti con la memoria, lotta per rinascere, per riemergere, per trovare una strada, nonostante la ferita, nonostante le difficoltà, e per trovare una via d’uscita, per non soccombere, per … vivere. 

Il libro fa parte della collana della NN editore “Le fuggitive”. 

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Tre ciotole, Michela Murgia (novembre 2023)

Non leggo racconti, preferisco sempre una trama unica, ma per la Murgia faccio un’eccezione. Dodici racconti che narrano una storia; situazioni difficili, situazioni di passaggio 

con il quale ogni protagonista si trova a fare i conti. Non ci sono nomi, forse a significare la “globalità” di queste storie, che sono molto attuali. Scritto nel periodo Covid, quando inevitabilmente il mondo di tutti noi è cambiato. 

I protagonisti escono dagli schemi, si riadattano.  Ad esempio nel racconto “Tre ciotole” che da’ il titolo al libro, la protagonista ha problemi di alimentazione, nausee frequenti, risolve con tre ciotole, ognuna con riso, pollo, pesce decidendo di mangiare al bisogno e non ad orari fissi e canonici, colazione pranzo cena. Storie di vita quotidiana.

C’è un amore finito, la malattia, adolescenti problematici, utero in affido, eutanasia, separazioni, la morte, e i protagonisti alla ricerca di un equilibrio; argomenti, cari all’autrice, a volte molto delicati, trattati sempre con maestria, uscendo da schemi e preconcetti, come Michela ha sempre insegnato. Una scrittura diretta, asciutta, senza abbellimenti, che ci offre tanti spunti di riflessione. 

 

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Oliva Denaro, Viola Ardone (Novembre 2023)

“Io sono favorevole a Oliva Denaro”.

“Qua il maschio è brigante e la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia.” Oliva si sente ripetere questa frase continuamente dalla mamma, a ricordarle quale deve essere il suo posto nel mondo. 

1960, piccolo paese in Sicilia. E’ qui che abita la quindicenne Oliva, una ragazzina intelligente che ama studiare, con tanta voglia di vivere, ma con la paura di crescere e di diventare donna. Educata dalle rigide regole materne, in una una società rurale, patriarcale, dove la donna deve arrivare pura al matrimonio, dove la donna non può essere mai “singolare femminile”, ma devota al marito e a lui sottomessa, in una Italia che all’epoca ammetteva il matrimonio riparatore, le donne vittime di violenze per “riparare” al danno erano costrette a sposare il loro aguzzino. 

Ma Oliva non ci sta. 

Oliva e’ la nascita di una nuova coscienza. Oliva è proprio la forza di quel “singolare femminile”, dietro cui si celano tutte le donne costrette a sposare l’uomo che le ha violate, per salvare l’onore. Oliva e’ la forza trascinante che ha trasformato la madre Amalia, radicata in una mentalità patriarcale ed altrettanto la sorella. 

“Perché per noi è difficile, Maddalena?

Perché abbiamo bisogno di battaglie, di petizioni, di manifestazioni? Di bruciare reggiseni, di mostrare mutande, di implorare di essere credute, di controllare la misura delle gonne, il colore del rossetto, la larghezza dei sorrisi, l’impellenza dei desideri? Che colpa ne ho io, se sono nata femmina?” 

Oliva Denaro dimostra con tutto il suo travagliato percorso tutta la forza al femminile. La forza di una donna di ribellarsi agli abusi, alle violenze, alle ingiustizie, rivendicando il proprio diritto di scelta. 

Libro scritto in prima persona, dallo stile scorrevole e molto diretto, e’ un romanzo ma storie del genere sono realmente accadute in un’epoca mica poi tanto passata. Non è un inno al femminismo, ci sono tanti uomini bravi, in primis il papà con cui Oliva ha un rapporto che commuove, c’è Saro, Cosimino; e’ un romanzo di formazione  tutto al femminile, autentico, potente che andrebbe fatto leggere nelle scuole. 

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Le correzioni, Jonathan Franzen (Dicembre 2023)

Una fotografia della società americana; siamo nel midwest, a St Jude,si racconta la vita della famiglia Lambert, composta da cinque membri: Alfred il padre, ex ingegnere in pensione con un inizio di Parkinson. Enid la moglie, affetta da perbenismo tipico “Made in USA” e adepta della religione del consumismo, si affanna per riuscire a riunire tutta la famiglia per Natale. E i tre figli, Gary, Chip e Denise sparsi tra Philadelphia, New York e Vilnius. Gary padre di tre bambini e quasi depresso; Chip licenziato per molestie dal college dove insegna, alla ricerca di un posto come sceneggiatore e Denise brillante chef e bisessuale più o meno nascosta.

Questo libro e’ la storia di una famiglia americana della middle class, aderente ai tradizionali valori borghesi, che sviscera le dinamiche familiari, i rapporti a volte complicati all’interno di una famiglia.

Il romanzo ci parla dei Lambert come nucleo familiare prima, entrando poi nella vita dei singoli componenti, con le loro complesse “interiorità”, le loro vite alla ricerca di un qualcosa, sentimenti a volte contorti, le ipocrisie, le fragilità e le contraddizioni. 

Tema di fondo, le correzioni appunto come dice il titolo. Correzioni a sé stessi, agli altri, ai genitori, ai figli, alla vita. C’è chi corregge e chi “subisce” le correzioni. 

Un romanzo un po’ cinico ed amaro, che ho particolarmente apprezzato. Personaggi bizzarri, ironici ma tanto reali; un coacervo di sentimenti ed emozioni che spesso risulta sbagliato, da correggere, ma che appare così umano. Ben scritto, anche se in alcuni passaggi  un po’ prolisso, lo consiglio! 

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La malnata, Beatrice Salvioni (dicembre 2023)

“Di una ragazzina che avrebbe dovuto rifare il primo ginnasio, gli adulti parlavano come di una brutta malattia, un pezzo di ferro arrugginito, di quelli che ti tagli, ti viene la febbre alta e muori”.

E’ la Malnata, Maddalena una ragazzina tacciata dalla comunità monzese, dove è ambientato la storia, come una strega, portatrice di disgrazie, riconoscibile anche dal segno sul viso, come opera del demonio.

Monza, anni 30, in pieno fascismo, la storia di due ragazzine, Maddalena appunto e Francesca l’io narrante. Le sue amiche provengono da contesti sociali diversi, e sono diverse nell’anima, ma si legheranno in una bellissima amicizia che andrà oltre i tentativi ad ogni costo di separarle. 

L’una sicura di sé stessa, l’altra intimorita perennemente, una che si comporta come una selvaggia sfidando tutti, l’altra che è diametralmente il suo opposto. Le due inizieranno a conoscersi, a volersi bene e ad imparare l’una dall’altra in una storia che commuove. 

In un’Italia fascista, ai tempi della guerra in Etiopia, il romanzo racconta un piccolo universo umano, fatto di fascisti e borghesi da un lato ed il popolo antifascista dall’altro. La “dottrina fascista” la fa da padrona, sia per chi la segue pedissequamente sia per quelli che la rifuggono; il maschilismo della società patriarcale si tocca con mano, il servilismo e l’abuso di potere anche! 

Un romanzo d’esordio che ha ottenuto il riconoscimento dalla critica, già tradotto in più parti d’Europa e verrà fatta anche una serie tv. 

A me è piaciuto molto, mi sono piaciuti i personaggi, soprattutto i secondari come Noe’ il figlio del fruttivendolo e la famiglia della Malnata , ho apprezzato l’ambientazione, molto reale e precisa. Non penso sia una storia originalissima, qualche cliché presente in più parti, ma nel complesso il libro è molto godibile, la scrittura lineare e spero di leggere presto altro di questa autrice. 

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Divorzio di velluto, Jana Karsaiova (Dicembre 2023)

Il divorzio di velluto e’ quello di Katarina ed Eugen, ma è anche quello che ha diviso la Cecoslovacchia in due Stati indipendenti nel 1993. Non è un romanzo politico questo, la divisione del paese fa solo da sfondo alle vicende di Katarina. Per il Natale, da Praga torna a Bratislava sua città di origine, per stare con la famiglia, ritrovare le vecchie amicizie, dopo essersi lasciata con il marito. 

Il ritorno a casa e’ anche l’occasione per riflettere, lo scorrere dei ricordi, episodi, emozioni che Katarina racconta a sé stessa e agli altri. E’ rivivere il rapporto non idilliaco con la madre tutta divieti e raccomandazioni, l’ alcolismo del padre, ritrovare le amiche universitarie perse dopo la sua partenza, ripercorrere il rapporto con Eugen, con la sorella Dora, ripensare all’essere una “straniera” in un territorio dove non si è nati. Una lunga narrazione intima ci trasporta nel mondo di Katarina e dei personaggi che le ruotano intorno.

Molto bello che l’autrice, scopro dopo, ha scritto il libro in italiano (risiede in Italia da anni) e non nella sua lingua madre, che “le sarebbe stata stretta” racconta in un’intervista. 

Divorzio di velluto e’ un romanzo d’esordio che piace, poche pagine non arrivano a 200, molto profondo ed intenso, con uno stile asciutto e spesso che crea distanza, porta con sé il tema della divisione personale e politica, delle separazioni dal marito, dalla famiglia, dalla propria terra. Lo consiglio!! 

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Appunti su un’esecuzione, Danya Kukafka (Dicembre 2023)

“Nessuno e’ solo cattivo. Nessuno è solo buono. Viviamo, tutti uguali, nel torbido grigiore che sta in mezzo.” 

Vincitore dell’Edgar Allan Poe award 2023, il libro e’ un’indagine meticolosa e precisa sulla psiche umana. Ansel Packer ha ucciso tre donne, si trova nel braccio della morte e mancano le ultime 12 ore prima dell’esecuzione. 

Il libro ci scaraventa in un labirinto di fatti ed emozioni, dove il protagonista non è solo Ansel, ma anche le donne che hanno fatto parte della sua vita. La prima è Lavander, la mamma, vittima di una relazione tossica e che abbandonerà i suoi figli. 

Poi Saffy la detective che ha trovato il mostro colpevole. Hazel sorella gemella di una delle vittime, e da lei ossessionata e la guardia carceraria Shawna, vittima della fascinazione per il serial killer. 

Tutte queste donne ruotano attorno al condannato, incapace di provare sentimenti, di distinguere il bene dal male, che nei lunghi anni di carcere scriverà la sua “Teoria” auspicando di affidarla ai posteri tramite l’aiuto di Shawna. Tutte queste donne, le loro storie, aiutano ad allontanare l’attenzione dell’inesorabile conto alla rovescia che separa il protagonista dalla morte. 

Trigger warning ⛔️Femminicidio e violenze psicologiche, violenze su animali. 

Una lettura immersiva nel mondo contorto di un serial killer; e’ un libro che non lascia indifferenti, che apre la mente a tante riflessioni. 

Abbandono, violenza, la tragedia, la solitudine accompagnano la lettura, fino alla fine inesorabile, che conosci sin dal principio, ma tosta da leggere, la ricorderete e ci penserete anche dopo aver terminato il libro. 

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Perché dormiamo, poteri e segreti del sonno per una vita sana e felice, Matthew Walker (gennaio 2024)

E per me che considero dormire una “perdita di tempo prezioso”, questo libro del professore di neuroscienze e psicologia di Berkeley Matthew Walker, e’ stato a dir poco illuminante. 

Nulla, bisogna dormire e bisogna dormire bene per permetterci di avere una vita sana, per proteggerci dalle malattie, per potenziare la memoria, per essere più creativi, per aiutarci nel perdere peso.

Noi esseri umani dipendiamo dal sonno dal punto di vista sociale, organizzativo, economico, fisico, comportamentale, nutrizionale, linguistico, cognitivo ed emotivo. E chi l’avrebbe mai detto? Il tutto supportato da ricerche, test, esperimenti che ci danno risposte piuttosto univoche sull’importanza del dormire bene. Il libro affronta tanti argomenti, basati tutti su evidenze scientifiche. 

Ci sono studi sulla reattività emotiva in base alle ore di sonno. Quelli legati a diverse malattie e alla correlazione con la mancanza di sonno. Il sonno e il sistema immunitario, riproduttivo, genetico. 

Purtroppo non esistono prove scientifiche che un farmaco, uno strumento o la forza di volontà possano sostituire il sonno. Se non si dorme a sufficienza, le funzioni cerebrali, la stabilità emotiva, la capacità di prendere decisioni o il ragionamento logico non saranno mai al 100%. 

Si affronta poi il mondo dei sogni, i disturbi del sonno (circa 100), e come la società moderna in qualche modo abbia influenzato negativamente il nostro dormire. 

Un libro molto interessante, a tratti inquietante lo ammetto, non avendo alcuna conoscenza della correlazione del sonno e le funzioni vitali e qualche domanda me la son posta. E’ completo di dati scientifici, statistiche e ricerche approfondite; utile per abbandonare cattive abitudini ed assumerne di nuove, che emergono sopratutto nella parte finale, adatto per esser letto da tutti.

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Madre d’ossa, Ilaria Tuti (Gennaio 2024)

Teresa Battaglia ha lasciato il lavoro da commissaria, l’Alzheimer incalza, non è più sempre presente a se stessa. Ma sempre circondata dalla sua fedele squadra, l’ispettore Marini, l’agente Parisi, De Carli, Parri e Alice che, con fare commovente, non l’abbandonano mai. 

Sarà Marini a ricevere una telefonata anonima, a precipitarsi in mezzo alle montagne trovando il corpo cadavere di un ragazzo, ma subito dopo accanto a quel corpo inerme si accorgerà che c’è proprio lei, Teresa il suo ex superiore, con le mani e i vestiti sporchi di sangue e lo sguardo smarrito. Il più grosso nemico di Teresa poteva essere solo lei stessa, ricordava. 

Da qui si apre il caso, che con il corso delle pagine si ingarbuglia sempre di più con ritrovamenti in ipogei e grotte del territorio friulano, portando alla luce un esercito di morti. La squadra sarà impegnata a risolvere il mistero, questa volta andando contro ogni procedura, coadiuvati non ufficialmente da 

Teresa che e’ sempre riuscita a “vedere oltre” e “sentire le esistenze” altrui.

Luoghi storici, storia longobarda, anfratti, ipogei, suggestioni ancestrali, credenze religiose e folclore, temi che si ripetono anche in questo libro come negli altri di Teresa Battaglia. Fantastico il team che ruota attorno a Teresa, non colleghi di lavoro, ma una vera e propria famiglia. 

Una narrazione intensa, incalzante e ben scritta. 

Coinvolgente, il libro si legge con piacere. 

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Il Continente bianco, Andrea Tarabbia (Gennaio 2024)

TRIGGER WARNING ⛔

Presenti scene di violenza.

“Sembra uno di quei Cristi disegnati nei libriccini del catechismo per bambini: biondi, buoni, puliti d calmi anche nel mezzo di una tormenta di sabbia o di un incendio, con uno sguardo che sembra dirti che non ci saranno problemi”. 

“ C’è qualcosa nell’aspetto di questo ragazzo che lo rende vicino a chi lo osserva”.

E’ Marcello Croce, capo di un movimento di estrema destra (il Continente bianco) che conta fanatici, picchiatori accomunati tutti da un unico credo: vivere e’ come trovarsi in guerra. 

Lo scrittore ed io narrante Tarabbia, decide di avvicinarsi al movimento, di raccontare la loro storia, quello che fanno, diventandone il testimone, cercando di capire perché professano idee ed amano cose che sono morte prima ancora che nascessero.

Romanzo a dir poco disturbante, l’incontro dello scrittore con il male, e il “fascino” che ha. Andrea viene “iniziato” andando in un negozio di un bengalese, distruggendo tutto, picchiando i proprietari; il potere del male, una violenza quasi liberatoria per sopravvivere. Diventerà il cronista dei misfatti di questa banda, testimoniando il male, la violenza con una narrazione che funziona. 

Un romanzo forte sul fascino del male, e su quanto spesso sia difficile indagare su di esso e delimitarne i confini, che cambiano dalla prospettiva di chi osserva. 

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Antichrista, Amelie Nothomb (Gennaio 2024)

“Secondo quale criterio ci si riconosce amici di qualcuno?”

Blanche, 16 anni, figlia unica, qualche complesso adolescenziale, mite e timida, poco portata all’amicizia. “Avevo 16 anni. Non possedevo nulla, ne’ beni materiali, ne’ conforto spirituale. Non avevo amici, non avevo amori, non avevo vissuto ancora niente. Non avevo idee, non ero neanche sicura di avere un’anima. Tutto quello che avevo era il mio corpo.”

Christa, 16 anni, consacra parte del suo tempo all’autopromozione, brillante, intelligente, meritevole, coraggiosa, in anticipo rispetto all’età, spigliata. Si amava letteralmente. 

Inizialmente Blanche vede nell’amica il suo sogno, l’esempio da seguire. Ma molto presto, in realtà, si accorge che dietro quella facciata socievole e arguta si nasconde “l’Antichrista”!

117 pagine, (come di consueto i libri della Nothomb si leggono in pochissimo tempo),di scavo profondo nell’animo umano, di lotta tra bene e male in un momento delicato come l’adolescenza di due ragazze! 

Adoro questa autrice! Sempre implacabile, a volte destabilizzante, ma reale, scorrevole, fresca, ci delizia sempre con questi romanzi brevi sempre molto godibili. 

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Luna rossa, Jo Nesbo (gennaio 2024)

Mi mancava Harry Hole! Solo, alcolista e senza più un ruolo nella polizia, dopo la morte della moglie Harry “scappa” letteralmente a LA, bevendo come non ci fosse un domani, accompagnato dalla sua amica Lucille. Ma proprio quando questa è in pericolo, dovendo molti soldi a gente di malaffare, che Harry decide di ritornare nella sua Oslo. Harry Hole e’ il miglior investigatore sulla piazza. Accetta l’incarico di investigatore privato (profumatamente pagato e con i soldi pagare il debito della sua amica Lucille) da parte di un un magnate immobiliare, sospettato di duplice omicidio di due giovani ragazze, per trovare il colpevole che le ha uccide e che lo scagioni definitivamente. Con una squadra alquanto dubbia, composta da uno spacciatore, un poliziotto corrotto e uno psicologo malato terminale, Hole inizia una corsa contro il tempo per risolvere il caso. Luna Rossa ci trascina dritti nella mente di un assassino, una mente complicata, spesso assistiamo ai suoi pensieri più nascosti e terribili.  E dall’altra parte c’è il carismatico, ermetico, criptico, ma con una cuore grande così Harry Hole. Avvincente, appassionante, complesso, con una trama intricata, che sposta continuamente l’attenzione del lettore da una scena all’altra. Apprezzato molto, l’ho trovato solo un po’ farraginoso verso le battute finali, ma questo thriller fa il suo mestiere, tiene alta l’attenzione del lettore costantemente. 

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La centenaria con la pistola, Benoit Philippon (Febbraio 2024)

Alvernia, Francia. Berthe, anni 102, 38 kg di peso, sdentata, con artrite, peacemaker, apparecchio acustico, parlantina fuori dal comune, armata di una calibro 22. Ha sparato al suo vicino di casa. 

Ecco come conosciamo la protagonista. 

All’arrivo della polizia, viene portata in questura e in un esilarante interrogatorio, scopriamo la vita di questa adorabile vecchietta che ne ha davvero tante da raccontare. Talmente tante, che oltre agli spari al vicino di casa, con un’arma detenuta illegalmente, pian piano la sua posizione già scomoda, si aggrava sempre di più. E’ l’ispettore Andre’ Ventura che raccoglierà la testimonianza della sua storia, in un lungo interrogatorio. 

Berthe e’ ironica, decisamente sopra le righe, dalla risposta pronta, sarcastica, con un carattere combattivo, pronta a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, anche a costo di … sfidare la legge! 

Una storia che fa sorridere, che commuove, ed una protagonista che si lascia adorare. Decisamente inverosimile la storia, attraverso la quale l’autore ci porta a riflettere su violenza di genere e parità di diritti. 

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Cuore nero, Silvia Avallone (Febbraio 2024)

“Ora ti sembrerà impossibile. Ma io ti garantisco che tutto passa. E, se non può passare, cambia”.

Emilia, lentiggini e capelli rossi, jeans stracciati, Dr Martens viola, giaccone fluo, veste come un’adolescente, anche se adolescente non e’.

Dopo una serie di eventi, che scopriamo man mano, decide di trasferirsi a Sassaia, una piccola frazione, posta su in montagna, e inarrivabile se non con un tortuoso cammino tra rovi e arbusti. 

La decisione di andare a vivere in un borgo irraggiungibile se non a piedi, e’ lasciarsi alle spalle quella stagione della vita dove è successo qualcosa. Quando gli eventi ti travolgono, ti annientano, ti cambiano. Ed hai bisogno di cambiare per ripartire in qualche modo. 

A Sassaia Emilia conoscerà le altre due uniche persone che la abitano, Basilio un vecchio restauratore e imbianchino e Bruno, un professore di italiano alle elementari, che è anche la voce narrante della storia. 

Bruno è vittima, Emilia e’ carnefice. Bruno ed Emilia, per motivi diversi, fuggono la vita, non pensano di meritare di viverla. Il male ha fatto parte del loro passato; un passato che è difficile da gestire, da ricordare, da condividere. 

“Era come se fossimo sempre sul punto di perderci, minacciati da un ricordo, da una domanda, dalle persone che eravamo state e forse, incontrandoci, non eravamo più”.

Un romanzo duro, forte, che rimanda alle cronache attuali. Protagonista indiscusso il male, quello che si fa, quello che si riceve. Una storia di due solitudini, due cuori segnati, due anime tormentate che devono trovare la via per perdonarsi di essere vivi. 

Quanto è brava l’Avallone. Riporto una frase letta da qualche parte “un romanzo la cui lettura non ci lascia nella condizione in cui ci ha trovato.” 

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Grande meraviglia, Viola Ardone (Marzo 2024)

La legge 180 e’ la legge che impose la chiusura dei manicomi, regolamentò il trattamento sanitario ed istituì i servizi di igiene mentale pubblica. E’ la legge Basaglia, quella che restituì dignità alle persone. 

Prendendo spunto proprio da questo momento storico, l’Ardone ci ha scritto un altro dei suoi bellissimi libri. 

Elba nasce in un manicomio, il Fascione, in un mezzomondo, come lei lo chiama, da una mamma tedesca internata. Elba impara a costruire un altro mondo tutto suo nel mezzomondo pur di restare viva. 

Meraviglia,  il dottorino, “psichiatra rivoluzionario, psicanalista per le signore di Posillipo, il marito di Elvira, il peccatore incallito di Mattia, il nonno stravagante di Chiappariello, il padre distratto di Vera.” Che vive nel paese di Meraviglia. E l’uomo che ha salvato Elba. 

Una storia struggente, tanti i flussi di coscienza, e un amore senza fine per la vita! 

Una prosa chiara, lineare e scorrevole nell’affrontare temi duri, una storia triste ma potente. Empatizzerete con Elba senza dubbio; amerete e odierete Meraviglia, ma fatevi un regalo, leggete Meraviglia, avidamente. 

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Lui è tornato, Timur Vermes (Marzo 2024)

Un romanzo surreale ed umoristico che ha come protagonista Adolf Hilter, ritornato alla vita nel 2011. Si risveglia in un parco come dopo un lungo sonno, nella Berlino dei giorni nostri, con indosso ancora l’uniforme, senza alcun ricordo degli ultimi settanta anni, ma sempre con la sua fierezza e presunta infallibilità. 

Viene scambiato per un abilissimo imitatore dalla satira lucida e pungente e pertanto scritturato da una casa di produzione per fare proprio quello che gli riesce meglio, essere se stesso, il Fuhrer ottenendo un successo strabiliante e tanta popolarità, grazie ai potenti mezzi moderni, come i video su YouTube dove diviene virale. 

Il dittatore sarà costretto ad adeguarsi alla realtà contemporanea, e gran parte della comicità è scaturita proprio quando e’ alle prese con le “diavolerie” moderne, tv, cellulare, l’”interneZ “ , con una società multietnica ed una Germania profondamente cambiata. O quando nei suoi spettacoli per la tv, si esprime esattamente come se stesse tenendo un comizio, citando guerre, eroi valorosi e vittime per la patria. 

La lettura non è veloce, molti i passaggi dove si ritorna alla storia nazista e il ritmo cala inesorabile. Ma il personaggio di Hitler, che racconta in prima persona le vicende, è costruito mirabilmente, coerente con il personaggio che è stato, dalla mente analitica, dal piglio autoritario, abituato a dettare legge e fermo nella sua ideologia. 

Tanti i temi di fondo, di grande attualità: il potere dei media e soprattutto la critica alla moderna società tedesca. 

Un’idea folle questo libro, ma direi ben riuscita. Un finale aperto che lascia presagire un seguito (forse). 

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Il pesatore di anime, Oliver Norek (marzo 2024)

Victor Coste, ex poliziotto, dal carattere infernale, parla a monosillabi, il cui compito e’ pesare le anime dei criminali pentiti, che entrano nel programma per la protezione dei collaboratori di giustizia.

Le residenze sorvegliate del servizio protezione testimoni, le safe house, sono dimore completamente decentrate e isolate, e Saint Pierre non fa eccezione; di un azzurro intenso, immersa nel verde della foresta boreale, piantata alla fine di una scogliera sfiorando il precipizio, al riparo di ogni sguardo. 

Proprio a Saint Pierre arriva Anna, vittima di incesto, rapita per 10 anni e ritrovata. Compito di Coste: cercare di andare a ripescarla nell’abisso dove si nasconde.

Un inizio del libro lento, ho faticato a capire, mi aspettavo un thriller e volevo colpi di scena continui, volevo rimanere incollata alle pagine, ma questo momento non arrivava. Ma dopo la meta del libro, tutto cambia. Il ritmo diventa incalzante, e la narrazione cresce. Tutto è costruito in modo convincente, belli i personaggi e l’ ambientazione, una storia originale ed un ottimo finale. Un noir o meglio genere polar (poliziesco e noir) davvero meritevole. Al punto da recuperare gli altri libri dello scrittore. 

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L’educazione delle farfalle, Donato Carrisi (Aprile 2024)

Serena, la protagonista del romanzo, è lo “squalo biondo”, spietata broker di Milano che ha fatto arricchire tanti clienti con il suo fiuto per gli affari e se stessa. Pochi amici, non ha legami con la famiglia, vive in un grattacielo guardando tutti dall’alto, una vita ordinata e rigidamente controllata, dove non c’è spazio per imprevisti, come una gravidanza inattesa. Diventare madre e’ l’ultima cosa che pensa di fare. Ma quando accade, da padre ignoto, superato il limite di legge per poter procedere con un’interruzione, Serena diventa madre di Aurora, non sentendosi adatta nel ruolo di madre. 

A Vion, in Svizzera, dove Aurora viene mandata per una settimana scoppia un incendio, e delle 12 bambine presenti solo una non si trova, risulta dispersa e purtroppo si tratta di Aurora. 

Quella figlia accettata con fatica, e data per dispersa, porterà Serena ad una lunga discesa negli inferi. Serena non si arrende, l’istinto le dice che c’è dell’altro. Partirà per Vion, un’affannosa ricerca della verità, si scontrerà con una comunità chiusa, con silenzi, ostilità, personaggi strani, si metterà in pericolo. È proprio tutto questo le farà sorgere quell’istinto materno mai posseduto. 

Serena compie il suo percorso, e’ il personaggio principale di cui leggiamo la sofferta evoluzione. 

Carrisi mi piace, ho letto altri suoi libri e mi ha sempre tenuta attaccata alle pagine. Lo stile e’ sempre molto fluido e scorrevole. Ma sul finale bisogna accettare una spiegazione che poco ha a che fare con la realtà. E questo elemento direi non mi fa dare un voto pieno al libro. 

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Cuore nascosto, Ferzan Ozpetek (Aprile 2024)

Il quarto libro di Ozpetek, uscito da poco, esplora l’universo femminile attraverso le due figure protagoniste, Alice e la “zia” Irene, la prima in cerca della propria identità, la seconda che non si arrende al proprio destino. 

Un piccolo paese siciliano Polizzi e la Roma eterna le ambientazioni. 

Alice ha solo 6 anni, quando bussa alla porta di casa l’elegante ed eccentrica “zia” Irene, mai vista prima, ma che colpisce subito la piccola. Un incontro inaspettato che segnerà il destino di Alice. Irene sarà per lei la conquista di se stessa, il mettersi in discussione, l’affrontare le proprie fragilità e vivere un sentimento nuovo. Le aprirà 

le porte di un nuovo mondo, fatto di arte, passione, mistero, provini, lezioni di recitazioni, nuove amicizie e amori. 

Uno straordinario romanzo di formazione; una storia intensa che ha al centro due donne intimamente legate. 

Un libro di estrema delicatezza, eleganza ed un lirismo che vibra in ogni capitolo. 

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A schiovere, Erri De Luca (Aprile 2024)

Un vocabolario napoletano di effetti personali, dove italiano e napoletano vanno sottobraccio.

Ne cito qualcuna:

Ammuina – Apparenza di baraonda

a Napoli si parla contemporaneamente in molti e ci si capisce perfettamente. Si tratta di avviamento che coinvolge i sensi e addestra dalla nascita. Ammuina e’ una scuola di prontezza di riflessi, di sistemi nervosi accordati musicalmente di un’ottava sopra. 

Arteteca – esprime esuberanza motoria 

Cuoncio – cuoncio cuoncio = piano piano 

Freva- I’ ‘n freva – andare in febbre, ha il senso di agitarsi, provare collera, infervorarsi. 

E ancora, iamm, o cuoppo, let’alloco, ‘ngigna’, omm’ e niente, zogna e tante altre. 

Una carrellata di termini e locuzioni napoletane che fa sorridere e fa riflettere, infarcite di rimandi a scrittori, attori, versi e canzoni; di moniti alla società contemporanea, di aneddoti autobiografici familiari e lavorativi. 

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10 risposte a About my books

  1. Alessandra - L'angolino di Ale ha detto:

    Che bellissima carrellata di libri! Ho trovato un po’ di titoli interessanti da segnare nella mia lista di libri da leggere! Ad esempio: “Se per un anno una lettrice” di Nina Sankovitch …da leggere sicuramente!

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  2. fraesax10 ha detto:

    Quanti titoli interessanti.. ma soprattutto: quante cose in comune!!! Una tra tutte: Banana Yoshimoto!! La adoro e trovare come prima citazione un estratto del suo libro mi ha fatto capire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda 😉
    Ti seguirò con piacere.
    Un bacio grande!

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  3. Rosy ha detto:

    Fantastico!!! E’ stata una delle prime autrici che ho letto tanti tanti anni fa 🙂 Bacione grande anche a te cara!!!

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  4. righe orizzontali ha detto:

    Ma quante sorprese mi stai riservando in questi giorni cara Rosy? E’ un piacere leggere le tue parole, una grande soddisfazione sapere che Viola e Marina sono entrate nella tua vita accompagnandoti nei ricordi e nelle emozioni. Ora le mie due ragazze sono anche un po’ tue. :)Grazie!

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  5. liveeread ha detto:

    Te le meriti tutte queste mie parole! Continua così … non so se te l’ho già scritto, ma … aspetto il secondo! 😀

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  6. mauro mass ha detto:

    bellissima questa sezione di microrecensioni.
    utilissima 🙂
    mauro

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  7. liveeread ha detto:

    Grazie Mauro! 😉 Anche se non le chiamerei recensioni, micro si .. :)serve davvero solo a me per ricordare tutti i libri che leggo (ed ovviamente nn sono solo questi :D) e per dare un’idea di massima a chi segue il mio blog! 😉
    Quali scrittori abbiamo in comune? Se ne abbiamo ..

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  8. Simona Settembre ha detto:

    Grazie per le “micro”recensioni di libri che hai condiviso con noi qui! Ti ho scoperta oggi.. decisamente una sorpresa!

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