Protagoniste di questo bel thriller, sono tre donne: Miriam una signora cinquantenne dal triste passato che non l’ha mai abbandonata, Laura ferita nel corpo e nella mente da un brutto incidente stradale quando aveva solo dieci anni e Carla, una signora borghese che ha perso il figlio piccolo in tragiche circostanze. Tutte potrebbero essere colpevoli dell’omicidio di Daniel, con il quale sia apre il libro. Miriam è la vicina di barca (entrambi vivono su una casa galleggiante); Laura una delle donne con cui la vittima ha avuto una storia e Carla è la zia della vittima. Tutte potrebbero avere un movente! Ognuna cova un risentimento che potrebbe sfociare in qualcosa di atroce; ognuna ha una ferita profonda nel cuore che non si rimargina. Ho trovato deliziosa la signora Irene, altra protagonista della storia.
Un castello di bugie e verità, che si snodano pian piano, una trama lineare e incalzante. Colpi di scena e suspense ne fanno un buon thriller, non al pari della “Ragazza del treno” ma altrettanto avvincente.
